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Guida al fotoritocco e al RAW con le Fuji

 
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Autore Messaggio
Filip
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MessaggioInviato: Dom 11 Feb, 2007 12:46 am    Oggetto: Guida al fotoritocco e al RAW con le Fuji Rispondi con citazione

Lo scopo di questo 3D e quello di spiegare... o meglio, dare un'infarinatura su alcuni punti base riguardanti la manipolazione digitale intesa come fotografia; a questo scopo, sempre in questo spazio, cercherò di raggruppare gli articoli/post/tread più interessanti creati e discussi soprattutto (ma non solo) in questa sezione, allo scopo di agevolare i nuovi utenti ancora digiuni nel trovare delle risposte pronte alle domande più frequenti.

Cominciamo col spiegare i formati più usati con cui avremo a che fare:
1) JPEG/jpg
2) TIFF/tif
3) Photoshop PSD/psd (per chi usa Adobe PhotoShop)
4) RAW/raf

1) JPEG/jpg
Il JPEG o jpg è un formato compresso il cui scopo primario è quello di far risparmiare spazio in memoria nel archiviare immagini; quasi tutti i software che lo usano hanno la possibilità di gestirne la compressione poichè non c'è solo il lato positivo della compressione in sè ma c'è anche quello negativo e cioè il fatto che la sua compressione è proporzionale alla distruzione dei dati contenuti; quanto più un immagine verrà compressa, tanto più si avrà perdita di dati con associati maggiori artefatti ed impastamento di dettagli. La maggior parte delle nostre macchine creano immagini jpeg con due gradi di compressione denominati "Fine" (poca compressione) e "Normal" (più compressione).
N.B. Il jpeg è solo a 8bit (non ne supporta 16)

2) TIFF/tif
Il TIFF o tif è invece un formato non compresso nel quale vengono conservati tutti i dati senza deteriorarne la qualità. Chi usa Photoshop potrà vedere che salvando in tif viene offerta ugualmente la possibilità di tre tipi di compressione e cioè ZIP/JPG/LZW; sappiate che solo LZW comprime in modo del tutto automatico e non distruttivo, ma creerà dei files non sempre compatibili con altri software.
Un'immagine è detta RGB perchè e strutturata su tre canali e cioè Red/Green/Blue (Rosso/Verde/Blu)ognuno dei quali contiene informazioni pari a 8bit per pixel (24 in totale); perchè questa premessa? Per poter informare che ci sono immagini anche con il doppio di informazioni cioè non più 8 ma 16bit per canale e sempre parlando del tif, bisogna sapere che tale formato può supportare anche immagini di questa portata; in questo caso sarà un tif a 16bit. Ora sapete che il tif può essere un tif a 8bit o a 16bit ma dovete sapere anche che quello a 16bit ha si più informazioni ma per contro occuperà il doppio dello spazio e non sarà compatibile al 100% con tutti i sw di fotoritocco.

3) Photoshop PSD/psd
Questo è un formato proprietario di Adobe e chi usa PhotoShop lo dovrebbe conoscere bene in quanto oltre che ad essere un formato non compresso che conserva quindi la qualità, non solo supporta come il tif i 16bit per canale ma salva dei file contenenti immagini a più livelli con proprietà di essi incluse.

4) RAW/raf
Il raw, per spiegarlo in poche parole, si può paragonarlo al negativo analogico; uno scatto fatto in modo raw sarà memorizzato come uno scatto grezzo e cioè un negativo digitale da sviluppare in seguito con appositi software che si possono definire camere oscure digitali.
Va beh... spendiamo una parola di più Smile ... dietro l'obiettivo della nostra macchina ci sta il sensore che, a seconda delle nostre impostazioni di scatto, assorbe tutta la luce e tutto quello che con essa vede; a questo punto abbiamo due scelte:
a) Lasciare che i dati assorbiti dal sensore vengano manipolati secondo i criteri del sw interno alla macchina permettendogli quindi di sviluppare un'immagine finita e di salvarla in jpeg. Questa sarà un immagine che ha subito un filtraggio del rumore/grana, un altro filtraggio hard/normal/soft del contrasto a seconda della nostra impostazione scelta, dei colori prestabiliti più o meno saturi (Normal/Crome), la compressione finale. Questo è lo scatto in jpeg.
b) Che i dati assorbiti dal sensore, senza alcuna manipolazione, siano salvati tutti in un file chiamato raw. Ora che abbiamo questo file però, dobbiamo anche svilupparlo ma lo faremo secondo i nostri criteri o gusti! Il tipo di sharp lo daremo noi, il dosaggio dei colori lo sceglieremo noi, ma non solo... potremo mettere mano a due cose importantissime che sono Esposizione e Bilanciamento del bianco. Ma ci pensate? Tra un anno o più potremmo rimettere mano ad uno scatto di ieri cambiando tutti questi parametri come se fossimo tornati sul posto. Questo è lo scatto in raw.
Poichè il raw dei Super CCD offre un ampiezza di 14bit per canale (a differenza degli 8 del jpeg), se dal raw sviluppiamo un tif o psd a 16bit e lo esportiamo in un sw di fotoritocco, avremo maggior elasticità nel lavoro seguente di pw.
Alcuni esempi per capire il perchè e quando scegliere il raw, li potete trovare anche qui e qui.
Per comprendere ancora meglio le potenzialità del raw, sarebbe bene prendere dimestichezza con i sw dedicati a questo formato ma, per fare questo, dovrei passare dei giorni a scrivere. Mi limiterò a fornirvi dei link attraverso i quali potrete conoscere bene questo meraviglioso formato.
Cominciamo col conoscere i sw più in voga che supportano il formato raw di Fuji e cioè il RAF.
Senza pagare nulla possiamo scaricare ed usare: s7raw, UFRaw, Raw Therapee e il più giovane Stepok's RAW Importer; a pagamento ci sono invece: Adobe CameraRAW(plugin di PS) e Fuji Hyper-Utility;
Ecco alcuni link per farceli conoscere un po':

s7raw (free)

Guida all'uso di S7RAW (di Carlo Lagrutta) Unica guida italiana a questo ottimo programma. Consigliato a tutti coloro che intendono avvicinarsi al mondo raw, poichè imparando questo sw imparerete a conoscere il raw nella sua essenza.

S7RAW : Raw vs Jpeg (di Carlo Lagrutta) Ovvero, perchè scattare in raw piuttosto che in jpeg?
S7raw e un raw per tutti vari sviluppi con rispettive impostazioni da parte di più utenti che possono insegnare alcune cattiverie in più.

"Raw-Night" metodo per scattare in scarsa luce ambiente (di Carlo Lagrutta)

UFRaw (free)

UFRaw in Gimp come CameraRAW in Photoshop

Raw Therapee (free)

Se ne parla un po' qui mentre in questo 3D, c'è un confronto tra s7raw/ACR/RT con alla fine, un'azione per la rotazione e crop per RawTherapee.

Stepok's RAW Importer (free)
Ultimo convertitore scoperto da Carlo Lagrutta.

Hyper-Utility

Molte prove illustrate da parte di Finepix81.

Adobe CameraRAW

Da Fuji RAF a JPEG con Photoshop Camera RAW (di Ferro) Il plgin di questo link è un po' datato ma in sostanza è rimasto lo stesso.

Fornirvi altri topic in cui si parla di CameraRAW è cosa ardua; non perchè non ce ne siano, ma per il fatto che ci sono decine e decine di post divisi in moltissimi 3D sparsi per tutto il forum. Mi limito a fare una breve sintesi:
è un plugin di Adobe Photoshop ed è il più famoso tra i convertitori di raw. Un suo punto forte è la gestione della gamma dinamica in cui sopratutto nelle luci da il meglio di sè.
Un altro punto a favore è la possibilità di sviluppare i raw in totale o parziale automatismo, cosa gradita sopratutto ai pigri e agli avversi allo smanettamento foto-digitale. Per gli smanettoni invece, i vari parametri di modifica e il fatto di poter proseguire il lavoro di fotoritocco nello stesso ambiente di lavoro quale Photoshop, fa di Adobe CameraRAW un qualcosa di impareggiabile.
Informazioni aggiuntive riguardo alle differenze di formato e ritaglio tra s7raw, RawTherapee e ACR
Qual'è il miglior formato di sviluppo di s7raw?


5) PER CHI VUOLE STAMPARE
Se volete stampare le vostre foto più ben riuscite con soddisfazione, sia che lo facciate voi o che lo facciate fare ad un laboratorio, è bene conoscere alcune basi fondamentali e cioè da cosa è composta un'immagine in video e da cosa in stampa.

5a) PPI (Pixels Per Inch)
Un'immagine vista sul monitor è costituita da un insieme di punti luminosi chiamati pixels; "Ppi" è un unità di misura che si usa per definire la densità di pixels e precisamente quanti per ogni pollice del nostro monitor (solitamente 72).

5b) DPI (Dots Per Inch)
Un'immagine stampata è un insieme di punti. Ogni pixel di cui è composta l'immagine sul video viene trasformato dalla stampante in un punto su carta. "Dpi" è un unità di misura che serve a definire la densità di tali punti e precisamente quanti c'è ne vogliamo mettere per ogni pollice della stampa stessa.
Se noi vogliamo stampare una foto con una densità di punti pari a quella usata dai laboratori fotografici, dovremo modificare eventuale numero diverso di dpi in 300 dpi. Cosa significa impostare un immagine a 300dpi? Significa condensare tutti i pixels che compongono l'immagine in modo che c'è ne stiano 300 per ogni pollice. Sullo schermo non sarà possibile e infatti non noteremo alcuna differenza nel visualizzare la stessa immagine prima e dopo il cambiamento perchè il nostro monitor continuerà a mostrarci sempre l'immagine con i suoi ppi (solitamente 72), quando la manderemo in stampa però, i 300 ppi diverranno 300dpi che se la nostra stampante è in grado di produrre, li farà stare nella carta fotografica.
Riassumendo:
Un immagine a 300ppi, sul monitor sarà visualizzata sempre a 72 pixels per pollice di schermo mentre sulla carta fotografica diventeranno 300punti per ogni pollice di essa. Più i punti sono fitti (senza sovrapporsi) più brillante e fedele sarà la stampa; più radi sono i punti e più traspare il bianco della carta fotografica con il risultato di una stampa scialba e sbiadita. 300dpi dovrebbero essere l'ottimale oltre il quale l'occhio non può arrivare.
Perchè le fuji fanno foto a 72 DPI? Sarebbe meglio 300 DPI?


6)FOTORITOCCO
Mentre guardiamo le nostre foto appena scaricate sul pc, viene naturale la voglia di manipolarle una per una al fine di renderle ancora più belle intervenendo magari sulla luce piuttosto che sui colori, contrastarle un po', cancellare una parabola che stona su una vecchia casa colonica, raddrizzare l'orizzonte, ritagliare una parte, ecc. ecc. Tutto questo fa parte del fotoritocco o "post work" che abbreviato si usa dire "pw".
Non dimenticate di dare almeno una prima veloce calibratina al vostro monitor Wink


7) GAMMA DINAMICA (HDR)
Da sotto un porticato vogliamo fotografare ciò che stà al di fuori mantenendo nell'inquadratura parte del porticato stesso come cornice; risultati possibili:
porticato scurissimo se non addirittura nero con giusta esposizione per ciò che sta al di fuori,
porticato riprodotto fedelmente ma totalmente sovra esposto con buona parte bruciata di ciò che sta al di fuori.
Stessa cosa se ci capita di fotografare un bel paesaggio ad esempio composto da un prato fiorito confinante con un cielo azzurro e qualche simpatica nuvoletta bianca: l'esposizione non sarà mai sufficientemente corretta per ottenere una foto che riproduca fedelmente ciò che abbiamo visto, sopratutto se non abbiamo il sole di schiena; se avremo esposto bene a favore del cielo, ne risentirà il prato che inevitabilmente risulterà scuro con i fiori inghiottiti dalle ombre; se invece esponiamo correttamente a favore del prato, sarà il cielo ad essere eccessivamente chiaro con le simpatiche nuvolette quasi invisibili perchè inghiottite dalla luce.
Se vogliamo che la nostra foto sia il più fedele possibile alla realtà, dovremo vedere in essa sia il porticato che ciò che sta al di fuori di esso in modo corretto e cioè dovremo vedere i mattoni con cui è costruito ma anche i ciottoli del corso che stanno fuori; nella foto del paesaggio, dovremo distinguere bene sia i fiori del prato che le nuvolette nel cielo azzurro e per ottenere questo, non c'è altro modo se non quello di ampliare la gamma dinamica.
"Rubati" alla sezione Fotoritocco, ecco un esempio significativo di aumento del HDR: qui lo scatto originale e qui il risultato dopo il lavoro sul HDR (notare i dettagli nell'ombra).
Altro esempio di due diverse esposizioni (come per l'esempio del porticato di poco fa) e del risultato ottenuto con l'aumento del HDR: esposizione adatta per l'interno, esposizione adatta per l'esterno, risultato dopo l'aumento del HDR.
Praticamente, un aumento della gamma dinamica lo possiamo ottenere con la somma di più esposizioni. Ora sappiamo cos'è la gamma dinamica e sappiamo che tanto più ampia è, tanti più dettagli saranno visibili sia nelle luci che nelle ombre di uno stesso scatto. I sensori delle reflex hanno una gamma dinamica di gran lunga superiore a quella dei nostri sensori ma c'è comunque il modo migliorarla attraverso dei sw dedicati oppure con il fotoritocco. Il nostro sensore Super ccd HR fornisce materiale sufficiente per fare dei mezzi miracoli.
C'è anche chi usa la manipolazione della gamma dinamica allo scopo di creare immagini surrealistiche e spettacolari.
Eccone un esempio.
A voi la scelta ora!
Spiegazioni e considerazioni sul HDR
altre considerazioni
Un tutorial per la tecnica HDR
In questo 3D c'è il link per scaricare "Photomatix" ossia, un sw creato per sviluppare la tecnica HDR; ci sono anche diverse spiegazioni su questo sw e non mancano prove ed illustrazioni dei vari partecipanti.
Eccone un'altro
E un altro ancora
Mini tutorial per aumentare l'HDR con i livelli in PS.
Un 3D del nostro Giuseppe Pumilla pieno di tentativi e prove HDR.
Il 3D qui sopra si divide in due:
Foto/Immagini Hdr: Aumentiamo la gamma dinamica
Foto/Immagini Hdr: Diamo spazio alla Fantasia



8) PANORAMICHE
Quando un'inquadratura non basta a farci entrare tutto quello che vorremmo, ecco che il metodo "Panoramica" ci viene in aiuto. Il metodo consiste semplicemente nel fare più foto per poi metterle insieme in un secondo tempo con dei programmi dedicati (anche gratuiti). Per fare un bel lavoro però, bisogna eseguire gli scatti nel modo più corretto possibile in modo tale che il sw faccia del suo meglio nel unirle.
Un buon sistema è il seguente:
1) Allontaniamoci dal grandangolo in modo da evitarne le distorsioni caratteristiche.
2) Con la macchina in manuale, ottimizziamo la messa a fuoco e l'esposizione per lo scatto che sarà il centro della nostra panoramica.
3) Commutiamo la messa a fuoco in modo manuale (verranno conservate tutte le impostazioni)
4) Attiviamo la griglia sul nostro display che ci sarà di grande aiuto per mantenere l'orizzonte diritto e sempre alla stessa altezza.
5) Ammesso che la serie di scatti li facciamo da sinistra verso destra, ricordiamoci che 1/3 della parte destra di ogni scatto lo dovremo ripetere nella parte sinistra dello scatto successivo; questo servirà al sw per trovare la giusta sovraposizione.
Ecco un topic ricco di dimostrazioni ed informazioni.


9) Un giochetto per clonarsi divertendosi....
....con la macchina e il fotoritocco.


Ultima modifica effettuata da Filip il Lun 12 Feb, 2007 9:06 pm, modificato 2 volte in totale
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