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Per un soffio..
La collina delle croci di gianpilux

La foto trabocca di tipiche icone: le croci, la madonna, il piercing, il nero come vestito, le sopraciglie rifilate, tutto l'armamentario simbolico della nostra identità, ma se osserviamo bene , c'è ben poco, forse niente da celebrare. Pervade nell'immagine una tristezza tetra e desolata, come se tutta la nostra cultura fosse messa a nudo dai suoi stessi riferimenti e strutture di significato religioso.
Bravo Gianni, questa è un'esempio caratteristico, una straordinaria immagine sul significato fotografico (vorrei dire street ma sarebbe riduttivo per la foto stessa), capace di sospingere l'approccio documentario verso un nuovo spazio di significati possibili e atmosfere sopite.
La ragazza sembra una moderna Morticia, la fascinosa dark lady, della serie la famiglia Addams, un cult fra umorismo e satira sociale, con il suo sguardo in camera pare che ci voglia invitare a seguirla, cerca un'intesa con l'osservatore.. sdrammatizza la location, o meglio cerca di renderla normale.
un punto di vista notevole, il passamano che sbuca in basso a sinistra ci guida all'interno della composizione in modo esemplare, nessuna critica.
lo trovo un lavoro straordinario.
(Ueda)


la vita altrove .. di oneshut

Questo scatto è una semplice impaginazione di tre scatti, non propriamente banale per inquadratura e messa a fuoco. Anzi, tutt'altro; la messa a fuoco è parte portante della riuscita di questa serie di scatti, dove le zona a fuoco sono dosate così come ben gestita la sfuocatura.
Sono frutto di ricerca, per quanto poco, e di attenzione.
Ne trasuda veramente un'atmosfera silenziosa, pacata, di vuoto, come se, a mio parere, si sentisse l'assenza della persona che prima era lì, ed ora non c'è più.
Dominati ed accomunati da una luce morbida e fredda, come ad accentuare gli aspetti sopracitati.
Ombre delicate come i colori pastello
Volendo criticarla potrei dire che sarebbe stata meglio invertendo parte destra e sinistra, ma fatto sta che rimane uno scatto intimista e più profondo della nuda apparenza.
Il titolo lo trovo adeguato.
Per me un gran bel lavoro.
(damp73)


L' ombra interiore di PaoloSelva

L'opera tangibile in primo piano e la sua diretta ombra. Un tavolo e la pavimentazione di sfondo/supporto all'intera immagine. L'ombra estranea proiettata sulla parete..
E' tutto un insieme di linee, angoli e geometrie che giocano con lo spazio e la luce che le rincorre. La grana rende l'ombra sul muro indefinita ma presente.
La stessa disposizione, aiutata dal punto di ripresa, amplia l'immaginario nostro ad uno spazio più ampio all'interno del locale espositivo.
Un vedere oltre aiutato dagli elementi presenti.
Molto bella.
(Sisto Perina)


Gocce Olimpiche di alepana

Pur essendo il tema delle gocce molto abusato, in questa l'aver fotografato al loro interno i cerchi olimpici è stata un idea molto originale e soprattutto in tema in questi giorni di olimpiadi invernali.
Molto buona la realizzazione con la replica dei cerchi su tre gocce che si rincorrono fino a sparire.
Anche gli altri scatti sono realizzati con la dovuta padronanza dei mezzi utilizzati.
L'autore ha già dimostrato in altre occasioni di aver capacità in questo genere di scatti ed inoltre non è restio a fornire spiegazioni per la realizzazione. Particolare cura è stata messa nello sfondo per visualizzare in modo incompleto ma esaustivo il logo olimpico.
(Liliana R.)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 29 Mar, 2010 7:30 pm
Reflected sun di cheroz

Hai dato un assaggio di questo luogo, come un preludio a questa che porta il tema precedente a svilupparsi,ad elevarsi, attraverso un fraseggio di colori di grande bellezza.
Qui la composizione si arricchisce, ma trova un'armonia di forme compiuta;tutto al posto giusto come se l'artista fosse stato un pittore e non un fotografo.
La luce si fa complessa, si riflette e si insinua, ma la gestione di essa è impeccabile e diviene soggetto imprescindibile.
Il vigoroso piede innevato trova la sua connotazione naturale nel naturale bilanciamento del bianco e poi salendo i toni si trasfigurano in deliziosi passaggi fino alla dolcezza struggente che chiude in alto.
Luce ed atmosfera, croce e delizia del paesaggista,trovano qui la più bella rappresentazione, frutto di un intervento attento in post che ne sottolinea i caratteri senza cadute nel facile richiamo della saturazione.
Difficile fare tramonti, ce ne sono a migliaia,ma qui riesci a lasciare a debita distanza il banale e l'eccesso, grazie alla mirabile perizia tecnica, padronanza del mezzo, ma soprattutto alla capacità espressiva.
Come credo di aver già scritto sotto tuoi altri lavori, trovo questa immagine la prova tangibile della conoscenza profonda di regole compositive e tecniche, uno scatto sul quale imparare(non copiare)a fotografare paesaggio con discernimento.
(baistro64)


In the corner di blueanto

La cura dell'elaborazione e la composizione, studiata in fase di ripresa e ragionata in camera chiara, fanno di questa immagine un piccolo capolavoro. E' sempre più difficile trovare un'inquadratura originale, e tu ci sei riuscito semplicemente guardando in alto..
Trovo perfetta la cura del bianco e nero col giusto compromesso tra luci ed ombre e la giusta dose di grinta.
Buona la scelta di tenere tutti gli angoli del fotogramma interi, sembra proprio che l'autore non abbia lasciato nulla al caso..
(Eruyomë)


vecchio artista di enzo penna

Due dimensioni vivono nell'immagine strettamente in simbiosi fra loro: una transitiva che ci presenta qualcosa ed una riflessiva. L'immagine non solo rappresenta qualcosa (e quindi, in un certo senso, rinvia la nostra attenzione su quel qualcosa), ma “dice” anche di essere un’immagine, sottolinea la sua natura segnica, artificiale (perché in quanto segno è prodotta dall’uomo). La grammatica visiva dell'immagine rivela una polarità cromatica chiaro/scuro con la quale si crea la separazione dei piani e delle dimensioni. In alto a destra abbiamo una cornice autonoma e significativa dove la dimensione transitiva si impone con forza: sono proprio i confini scuri alle estremità di questo paesaggio chiaro che delimitano la seduzione del mare, tanto bene da farne un quadro, come uno di quelli che stà dipingendo il vecchio artista del nostro Penna. Da questo paesaggio infatti l'osservatore si porta, attraversando le marezzature degli scogli, di quadro in quadro fino alle ginocchia unite del vecchio, per arrivare a quel triangolo emotivo rappresentato dal gesto delle due mani e dallo sguardo interrogatorio dell'artista. Qui inizia la dimensione riflessiva, lo spazio intimo fra lo spectator e l'uomo. Un debrayage enunciazionale visivo che ci proietta nell'animo creativo dell'uomo, nei suoi pensieri, nei suoi colori, nella sua dimensione. Buono il bianco e nero con una lieve sovraesposizione in corrispondenza delle case sul mare.
(surgeon)


Burn burn burn di andreaboni

Per me questa fotografia è speciale, e lo è ancora di più pensando che l'hai ottenuta sfruttando dei soggetti (l'alberello solitario, la nuvola, il sole) che ricorrono in un grande numero di fotografie paesaggistiche: eppure la tua fotografia non è banale, non sa di "già visto", questo soprattutto perché sei riuscito a metterci qualcosa di tuo, di personale... questa immagine è infatti per me un paesaggio ottimamente interpretato, che va indubbiamente aldilà della pura documentazione di un luogo. Bravo davvero per come sei riuscito a far interagire tra loro l'alberello (con la sua ombra), la nuvola e il sole. La riuscita di questa fotografia sta indubbiamente anche nella scelta di questo bianco e nero che va a posizionare i neri e i bianchi in maniera tanto efficace.
(Topo Ridens)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 29 Mar, 2010 7:33 pm
Toscana (5) di Topo Ridens

Ti abbandoni al verde... e ti trovi a rotolare nel velluto di questi cilindri di terra erbosa che corrono in avanti, verso l'alto nella composizione, fino alla promessa calda di luce che si fa sfondo beige in lontananza, vapore che accarezza i rami rossastri dell'albero, solitaria sentinella. Il pp è di crudele nettezza, il verde è sapido, il resto recede in dolcezza, sfuma in tonalità pastello... di rassicurante bellezza. Sono catturate qui, con abilità, in un unico fotogramma, la ricca umidità della terra avvolta da lunghe piogge, e il tepore del sole che incontra humus e fertilità silente. Il paesaggio toscano è questo, a tanti noto e fotografatissimo, ma estrarre dalla sua geografia sensazioni, con luce e colore, è cosa ottima.
(Clara Ravaglia)


Sympetrum fonscolombii di michymone

I colori e la precisione della messa a fuoco mi fanno pensare a questo scatto come uno scatto da podio.
L'unica pecca è la non precisa inquadratura che mette il soggetto troppo in alto, ma probabilmente l'autore l'ha vista diversamente,
anche perchè la composizione ritengo rientri pienamente nei gusti personali di chi la decide e c'è a chi può piacere e a chi no.
(valter)


-st- di Francesco Ercolano

Costruita sulla traccia di tuoi molteplici lavori, stesso scenario naturale e simile situazione di luce, questo scatto riesce nel non facile intento di evitare la rindondanza.
E' sufficiente un leggero discostarsi di toni, interpretato con tanta veemenza e trasporto, per ribaltarne la percezione atmosferica, umorale.
Basta il natante nella sua apparente irrilevante dimensione a far da perno all'intero fotogramma, a creare movimento, a dar corpo a onde e sentimenti.
Lo sviluppo verticale, limpido, pulito, scevro da inutili orpelli, riesce a far percepire spazi e distanze, i piani si distanziano con l'uso attento del diaframma fino a regalare un insieme vibrante di toni su toni.
La post attenta, a parte forse l'eccessiva enfasi sulla barca, finalizza il lavoro con grande eleganza portando al ricordo la resa cromatica di certe diapositive e stampe satinate.
(baistro64)


senza titolo di sulfurea

Il contrasto del chiaro-scuro è l'unico veicolo tecnico dell'istantanea per lo scansionamento dei piani visivi. Questa polarità cromatica dà forma alla figura centrale e partecipa alla costruzione dello sfondo plastico all'interno del quale tale figura assume un suo significato speciale. Composizione apparentemente semplice quanto efficace: la donna anziana al centro, si trova in una postura seduta, con il capo chinato in avanti e le braccia unite come se stesse pregando: non è comoda. Sembra stia aspettando qualcosa o qualcuno, un giudizio. La sua sagoma verticale si continua per legge gestaltica di buona continuazione con la linea scura verticale appena sopra la sua spalla sinistra, fino al bordo superiore del fotogramma; allo stesso modo, un'altra linea scura parte dai piedi della medesima figura per tagliare di nuovo il fotogramma fino alla base, lievemente obliqua lungo l'asse z. La linea verticale che ne risulta, tesa tra la sommità e la base della foto, domina e ordina compiutamente la composizione. La visione percettiva iniziale del testo visivo dà origine immediatamente ad una sensazione geometrica di incrocio, complici le categorie eidetiche lineari intorno alla figura centrale: quelle che partono orizzontalmente e quella verticale precedentemente definita. Ecco che il linguaggio plastico definito da queste linee viene a fondersi con la parte figurativa del testo fino a ritrovarne le ragioni ultime di esistenza, la loro vera essenza: una croce, abbastanza evidente, accoglie al suo interno, la postura remissiva dell'anziana, raccolta in una preghiera silenziosa, in religiosa attesa. Un meccanismo di significazione visiva ben fatto crea un simbolismo, quello della croce, che all'interno della nostra cultura è stabilmente legato ad un contenuto profondo di sacralità, di religione, di cristianesimo.
(surgeon)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 29 Mar, 2010 7:41 pm
... di olad

Lo stile di un autore è sicuramente quello che contraddistingue il suo lavoro, e ne permea tutta la sua produzione.
Ma è un qualcosa che va costruito, e ricercato, con costanza e con passione. Quello dell'autore di questo scatto, è ormai inconfondibile.
Immagine, anche in questa occasione, precisa e rigorosa, tutti i volumi sono ben piazzati e gestiti nella rigorosità stessa dell'inquadratura.. tutte le linee perfettamente gestite e tenute a bada, orizzontali e/o verticali che siano..
Alle bocche sferiche il compito di rompere lo schema rettilineo della scena, facendo pensare a quattro grandi bocche spalancate, o due grandi paia d'occhi..
Ottimo, come sempre, il viraggio e la scelta cromatica acida, sposata benissimo alla scena industriale catturata in questa scena.
(ZioMauri29)


Giulia 07 - The Mask di xenon136

E sì... un bokeh magnifico. Ma non è la sola piccola grande piacevolezza di questo lavoro.
Il viso che si cela dietro al maschera lascia intuire lineamenti armoniosi, ben rappresentati da un sorriso che regala dolcezza e da uno sguardo colto a palpebre sottilmente abbassate, nel punto di massima espressione introspettiva. Ma tutto questo risalta al meglio per le scelte dell'autore, il taglio deciso , la lateralizzazione netta del soggetto che lascia ammirare con ampio margine la cremosità di sfondo, che si fa palcoscenico quasi sognante, di silenziosa sospensione, e per il piacevolissimo contrasto fra la nettezza dei particolari di labbra e maschera carnevalesca, e il biondo del capelli e il profilo del mento che sfuggono delicatamente nella indeterminatezza dello sfondo.
(Clara Ravaglia)


Metropolitano di ture

Hai saputo sfruttare al meglio il contrasto fra le immobilità del soggetto ed il moto della metro, e non solo.
Altre linee oblique, delle luci e della traccia gialla a terra, convergono a rafforzare questo anteporsi di moto e non moto, e la risultante è sotto i nostri occhi, fermi sul volto del protagonista, sulla suo immobile attonito raffrontarsi con l'osservatore. C'è per me anche un'anima forte e street in questa immagine, persino tramite felici tracce e risonanze di colore, ma la forza del momento, cristallizzato al massimo paradossalmente dal moto del mezzo, regala al volto del protagonista una intensità che lo accoglie con gioia in ritratto. Un volto e un attimo che si fanno un po' paradigma di tante quotidianità... ed è bello.
(Clara Ravaglia)


Accoppiamento di pigi47

Tra tanti altri scatti che riprendono un accoppiamento, do atto all’autore che questo sia in assoluto uno dei migliori.
Più che una fotografia sembra un disegno a china per la luce e la precisione dei particolari. Non è semplice fotografare due farfalle una accanto all’altra ottenendo una messa a fuoco precisa su entrambe.
Lo stelo è il degno complemento a due splendidi esemplari di licenide che escono prepotentemente da uno sfondo dal colore dorato ottenuto con una sapiente gestione della luce.
La composizione è molto accurata e valorizzata dalla diversità di colore delle due farfalle.
(Liliana R.)

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