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aurelios utente attivo

Iscritto: 18 Gen 2006 Messaggi: 2045 Località: Perugia
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Inviato: Gio 16 Mar, 2006 10:03 pm Oggetto: Esiste in Italia un mercato delle foto d'arte? |
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Mi chiedo se esiste attualmente, e in quale misura, un mercato per le stampe fotografiche d'arte in Italia ...
Nella mia città vedo solo tante mostre di pittura, spesso vere e proprie croste considerate investimento che vengono anche vendute abbastanza bene
Le rare mostre fotografiche sono più che altro esibizioni o risultati di concorsi, non ricordo di aver visto stampe in vendita
Non capisco perché la gente si mette in casa (il peggio però si vede negli studi) ignobili scarabocchi e macchie di colore smorte e inguardabili, e non magari una bella stampa originale di Ansel Adams o di Helmut Newton o di grandi autori italiani come De Biasi o Berengo Gardin ...
Secondo voi, aprire una piccola galleria che esponga e venda solo stampe originali di autori famosi e perché no di giovani fotografi, potrebbe essere una buona idea o tempo e soldi buttati? _________________ Arte nella Vita http://artenellavita.blogspot.com |
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branca non più registrato
Iscritto: 09 Feb 2005 Messaggi: 515
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Inviato: Gio 16 Mar, 2006 10:45 pm Oggetto: |
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credo che il mercato di stampe "d'autore" (famoso o emergente che sia) sia piuttosto povero, ma, non essendo nel settore, è solo una mia impressione.
penso comunque che un'iniziativa come quella che hai descritto, se accompagnata dal sostegno della promozione e da una opportuna cura dell'immagine, potrebbe essere valida.
a Perugia, poi, c'è una discreta visibilità. |
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bruko utente attivo

Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 1871 Località: Bassano del Grappa
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Inviato: Gio 16 Mar, 2006 11:22 pm Oggetto: |
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un mercato di stampe fotografiche c'e' anche in Italia.
Vanessa Beecroft, ad esempio, ha quotazioni altissime.
Io, personalmente, trovo che fare una serie limitata di stampe di qualcosa come una fotografia, che e' fatta per essere riprodotta in un numero illimitato di pezzi e tutto questo solo per sottostare a meccanismi dettati dal mercato dell'arte (io come gallerista devo garantire che chi mi compra una stampa faccia un buon investimento e quindi ho tutto l'interesse a far salire le quotazioni dell'artista a prescindere da qualsiasi discorso che non sia legato ai soldi) sia totalmente assurdo.
Mi rendo conto che probabilmente sono idee un po' impopolari...  |
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branca non più registrato
Iscritto: 09 Feb 2005 Messaggi: 515
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Inviato: Gio 16 Mar, 2006 11:36 pm Oggetto: |
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sicuramente impopolari, dal punto di vista di chi pensa di guadagnarci !
stacco il cervello e vado a dormire. [/quote] |
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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Inviato: Ven 17 Mar, 2006 2:26 pm Oggetto: |
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bruko ha scritto: | un mercato di stampe fotografiche c'e' anche in Italia.
Vanessa Beecroft, ad esempio, ha quotazioni altissime.
Io, personalmente, trovo che fare una serie limitata di stampe di qualcosa come una fotografia, che e' fatta per essere riprodotta in un numero illimitato di pezzi e tutto questo solo per sottostare a meccanismi dettati dal mercato dell'arte (io come gallerista devo garantire che chi mi compra una stampa faccia un buon investimento e quindi ho tutto l'interesse a far salire le quotazioni dell'artista a prescindere da qualsiasi discorso che non sia legato ai soldi) sia totalmente assurdo.
Mi rendo conto che probabilmente sono idee un po' impopolari...  |
credo che bruko abbia detto una cosa molto importante: secondo me il mercato potrebbe anche esserci, ma con regole molto diverse rispetto a quello dell'arte; il problema risiede esattamente nella riproducibilità della fotografia e nella economicità del processo stesso.
non ha infatti senso pagare 100€ in più del costo di produzione una stampa 100x70 di una famosa fotografia o di un autore importante solo per il fatto che sia "originale". originale dove, perché, parliamo di stampa limitata, di qualità dei materiali, di processo, di che altro? è una contraddizione di sensi, IMHO. non ho alle spalle studi consistenti sull'argomento e quanto dico può essere confutato da chiunque.
però credo che, come dice sara, limitare il numero di stampe di una fotografia sia davvero una cosa assurda, innaturale e immorale. pensate ad un furto dell'originale (pellicola o raw che sia) e alla successiva ristampa in gran numero di riproduzioni e alla relativa svendita. che succederebbe? non possiamo snaturare un mezzo e crearci attorno un mercato che non sia il suo.
la fotografia è nata come "rappresentazione riproducibile della realtà" e tale deve rimanere (riproducibile ). allora si, non parliamo più di "stampe originalli" ma di "stampe fotografiche e altre riproduzioni" - che ne so, poster litografici, per esempio). allora potremmo vendere riproduzioni fotografiche, magari "autenticate" (ma anche qui rischiamo di crossare il mercato) come pezzi "di prestigio".
ma non paragoniamolo al mercato dell'arte, dove il pezzo rimane unico - anche dopo l'avventura di wharol.
boh, alla fine credo solo che abbiamo tanto bisogno di estetica (che non è solo ciò che è bello - "pensate ai ritratti di bacon", come dice il buon vecchio caroli ). _________________
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branca non più registrato
Iscritto: 09 Feb 2005 Messaggi: 515
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Inviato: Ven 17 Mar, 2006 5:55 pm Oggetto: |
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"alla fine credo solo che abbiamo tanto bisogno di estetica"
In questa frase, che condivido appieno, vedo in un certo senso una risposta al quesito di Aurelios, indipendetemente da riflessioni su quotazioni e dimamiche di mercato. |
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aurelios utente attivo

Iscritto: 18 Gen 2006 Messaggi: 2045 Località: Perugia
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Inviato: Ven 17 Mar, 2006 7:57 pm Oggetto: |
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Io penso che una stampa fine-art fatta a mano, cioè con l'ingranditore, su carta baritata, da un bravo stampatore, sia comunque un pezzo unico.
Se ne vengono stampate ad es. una serie di 100, queste non saranno perfettamente identiche l'una all'altra, qualche cm o qualche secondo di bruciatura o schermatura in più o in meno in una certa zona, un tocco di spugna, qualche secondo di differenza nel tempo di immersione nel rivelatore o nella temperatura di questo, la stessa resa del bagno di sviluppo che via via è meno fresco ...
Sto pensando a piccole serie numerate, datate e firmate dal fotografo e dallo stampatore. Belle foto stampate a regola d'arte, da vendere a prezzi non stratosferici, ovviamente in proporzione alla fama dell'autore, che so, da un minimo di 50 a un massimo di qualche centinaio di euro ...
Non pezzi incredibili, almeno all'inizio, ma cose accessibili ... avete presente il concetto commerciale che la Benetton portò anni fa nell'abbigliamento?
Sto pensando a una piccola galleria specializzata solo in foto fine-art, che esponga piccole mostre tematiche sempre diverse a cadenza ad es. di 15 giorni, con una piccola biblioteca di grandi fotografi consultabile, un PC connesso a internet per far vedere delle cose ... e venda al pubblico sia le foto esposte sia altre da catalogo, lavori di autori famosi ordinati all'estero accanto a lavori di giovani fotografi stampati da bravi artigiani ...
... una cosa del genere potrebbe avere un futuro o chiuderebbe dopo 6 mesi per debiti? _________________ Arte nella Vita http://artenellavita.blogspot.com |
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bruko utente attivo

Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 1871 Località: Bassano del Grappa
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Inviato: Sab 18 Mar, 2006 12:37 am Oggetto: |
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secondo me potrebbe anche funzionare...
solo che bisognerebbe avere qualcuno che seleziona i lavori con un certo criterio e probabilmente fare qualche sacrificio all'inizio. E avere un buon addetto stampa.
Alcuni che ci lavorano mi dicono che il giro delle gallerie e' un po' "peloso", ma se ci fosse davvero qualcuno che riesce ad infondere amore e passione e trasmetterli e divulgarli e non chiudere dopo sei mesi... beh... sarebbe una boccata d'aria fresca. |
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rikyxxx utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2004 Messaggi: 3481 Località: Milano
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Inviato: Sab 18 Mar, 2006 12:57 am Oggetto: |
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bruko ha scritto: | un mercato di stampe fotografiche c'e' anche in Italia.
Vanessa Beecroft, ad esempio, ha quotazioni altissime. |
Devo dedurne che il vecchio "trucco" di far vedere un pochino di gnocca (anzi, in questo caso un tantino di gnocca...) funziona sempre.
Trovo più artistico Playboy... _________________ Olympus E-1 + Zuiko 14-54mm/2,8-3,5 :: Panasonic Lumix LX3 :: www.qtp.it :: www.photo4terzi.org ::
MacMini G4 1,25ghz - 1GB PC-2700 - MacOS-X 10.4 :: MacBook Intel Core 2 Duo 2.1ghz - 2GB - MacOs-X 10.5
«L'uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista» P.Pasolini |
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rikyxxx utente attivo

Iscritto: 14 Apr 2004 Messaggi: 3481 Località: Milano
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Inviato: Sab 18 Mar, 2006 1:58 am Oggetto: |
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Comunque con la fotografia digitale è impossibile dimostrare la distruzione dell'originale (dal momento che si tratta di un semplice file che può essere riprodotto a piacimento) quindi non possono esistere serie limitate. _________________ Olympus E-1 + Zuiko 14-54mm/2,8-3,5 :: Panasonic Lumix LX3 :: www.qtp.it :: www.photo4terzi.org ::
MacMini G4 1,25ghz - 1GB PC-2700 - MacOS-X 10.4 :: MacBook Intel Core 2 Duo 2.1ghz - 2GB - MacOs-X 10.5
«L'uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista, colonialista, razzista, schiavista, qualunquista» P.Pasolini |
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aurelios utente attivo

Iscritto: 18 Gen 2006 Messaggi: 2045 Località: Perugia
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Inviato: Sab 18 Mar, 2006 6:38 pm Oggetto: |
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L'idea della distruzione dell'originale mi sa una barbarie assurda ... se mettessi su questa attività mi guarderei bene dal distruggere i negativi ...
La mia idea è che in ogni stampa ci sia un lavoro originale, e questo con la fotografia tradizionale e le stampe "a mano" con l'ingranditore mi sembra innegabile
Le foto digitali ... bisognerebbe trovare il modo di stamparle in tante varianti diverse, e poi sarebbero comunque autografate una per una _________________ Arte nella Vita http://artenellavita.blogspot.com |
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