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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Sab 14 Nov, 2015 10:46 pm Oggetto: Obiettivi corretti otticamente e corretti via software |
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Spunto per chiacchierata finsettimanale.
In questo momento esistono obiettivi le cui qualità derivano esclusivamente dallo schema ottico, ed altri i cui difetti vengono corretti automaticamente via software in camera (o dal convertitore RAW).
Tra i secondi ovviamente ci sono quelli delle compatte (dove il fatto di non cambiare obiettivo aiuta), ma anche molti obiettivi da mirrorless, soprattutto quando (per semplificare) sono "piccoli". Non mi pare succeda sulle reflex, forse perché ci sono più utenti che usano RAW e la cosa sarebbe più evidente.
Sicuramente il purista storce il naso, eppure Fuji e Olympus, che tra le mirrorless hanno una ottima reputazione anche in termini di ottiche, si appoggiano abbastanza alla correzione via software (distorsione, vignettatura e aberrazioni cromatiche).
E allora, pragmaticamente pensando che in fondo in fondo l'importante è fare buone foto, quali sono le caratteristiche che l'obiettivo deve per forza ottenere per via ottica, perché non recuperabili via software?
La prima cosa che mi viene in mente è la risoluzione, che non si simula, e ovviamente deve essere su tutto il campo, bordi inclusi. Poi la resistenza al flare. C'è altro di indispensabile?
Contrasto, distorsione vignettatura e aberrazioni cromatiche: si sistemano. _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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rs232 nuovo utente

Iscritto: 04 Lug 2007 Messaggi: 19
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Inviato: Gio 10 Dic, 2015 10:04 pm Oggetto: |
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L’unica aberrazione per la quale è possibile una correzione via software virtualmente perfetta è la distorsione, a patto che i produttori rendano noti dati precisi ed attendibili sulla distorsione residua presente nei loro obiettivi. Il motivo di ciò è semplice: la distorsione è una caratteristica intrinseca dell’obiettivo e non dipende dai dati di ripresa o dalle regolazioni del fotografo. Chi storce il naso - come tu dici - lo fa perché non si è ancora abituato all’idea che la post-produzione ormai è parte integrante del processo di formazione delle immagini. Questo significa - almeno in teoria - che i progettisti ottici potrebbero disinteressarsi del tutto della correzione ottica di questo difetto per contenere il costo degli obiettivi o per dirottare la loro attenzione sulla correzione di altri difetti.
Per tutte le altre aberrazioni, invece, ci si può provare ma i risultati non sono garantiti. Molti produttori - incluso Hasselblad - credono molto nella possibilità di intervenire con successo anche sull’aberrazione cromatica e sulla vignettatura (quest’ultima ovviamente non dev’essere troppo pronunciata, perché se l’informazione negli angoli del fotogramma manca del tutto nessun intervento software è possibile). Sul purple frigning molti software operano una desaturazione delle frange colorate sostituendole con delle frange grigie di tonalità adeguata. I risultati possono essere talvolta apprezzabili ma non è possibile generalizzare: il risultato ottenibile dipende sempre dalla situazione di partenza nella quale il difetto dev’essere presente in misura ragionevolmente contenuta; nei casi gravi invece la correzione via software quasi mai sortisce risultati apprezzabili. Molto meglio agire in fase di progettazione delle ottiche.
Qualcosina può fare anche il fotografo in fase di ripresa, ma dipende dal tipo di difetto: ad esempio usare aperture relative strette può giovare a “mascherare” l’aberrazione sferica, la coma, la curvatura di campo, la vignettatura ottica ma a nulla serve contro la distorsione, l’aberrazione cromatica laterale o la vignettatura meccanica. Ho virgolettato mascherare perché diaframmare, spesso, non fa sparire il difetto ma lo rende solo meno percepibile grazie all’aumento della profondità di fuoco. |
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Sab 12 Dic, 2015 4:26 pm Oggetto: |
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Grazie per il contributo, seriale ( ). In realtà intendevo le correzioni che il produttore in fondo già fa su determinate categorie di macchine, per cui con piena conoscenza delle caratteristiche dell'obiettivo. Io ho presente cosa succede se guardo il RAW non corretto di una compattina Canon, ed anche le valutazioni di Photozone su diversi obiettivi m4/3 (ed anche su qualcosa di Sony, come minimo il pancake 16-50: se l'obiettivo è troppo piccolo, c'è qualcosa sotto).
Secondo me anche la vignettatura è correggibile (a meno di carenze notevoli, ovviamente). E' modellabile più o meno come la distorsione (e molto più semplice sui fissi, in entrambi i casi).
Ed in effetti menzioni la curvatura di campo tra le caratteristiche non correggibili, importante. _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11352 Località: Romagna
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Inviato: Dom 13 Dic, 2015 9:55 am Oggetto: |
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Alla fine credo che una perdita nell'immagine, per quanto minima, ci sia sempre.
Personalmente ho l'esempio del Fuji 18mm f/2, che è corretto per la distorsione. Ai bordi è reputato piuttosto morbido. Quella volta che ho aperto i RAW con correttori che non applicano la correzione di default, ho visto una discreta distorsione, ma agli angoli una nitidezza visibilmente maggiore di quella delle immagini "corrette". _________________
Marcello Absit iniuria verbis!
Tubi Kenko: una recensione - Che manuale prendo? - Adattare vecchi obiettivi su corpi nuovi
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Sab 19 Dic, 2015 11:00 pm Oggetto: |
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Con ogni operazione si perde qualcosina, anche se che sia così drastico forse è un problema dell'algoritmo utilizzato... _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Dom 20 Dic, 2015 10:37 am Oggetto: Re: Obiettivi corretti otticamente e corretti via software |
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SlowFlyer ha scritto: | Spunto per chiacchierata finsettimanale.
In questo momento esistono obiettivi le cui qualità derivano esclusivamente dallo schema ottico, ed altri i cui difetti vengono corretti automaticamente via software in camera (o dal convertitore RAW).
Tra i secondi ovviamente ci sono quelli delle compatte (dove il fatto di non cambiare obiettivo aiuta), ma anche molti obiettivi da mirrorless, soprattutto quando (per semplificare) sono "piccoli". Non mi pare succeda sulle reflex, forse perché ci sono più utenti che usano RAW e la cosa sarebbe più evidente.
Sicuramente il purista storce il naso, eppure Fuji e Olympus, che tra le mirrorless hanno una ottima reputazione anche in termini di ottiche, si appoggiano abbastanza alla correzione via software (distorsione, vignettatura e aberrazioni cromatiche).
E allora, pragmaticamente pensando che in fondo in fondo l'importante è fare buone foto, quali sono le caratteristiche che l'obiettivo deve per forza ottenere per via ottica, perché non recuperabili via software?
La prima cosa che mi viene in mente è la risoluzione, che non si simula, e ovviamente deve essere su tutto il campo, bordi inclusi. Poi la resistenza al flare. C'è altro di indispensabile?
Contrasto, distorsione vignettatura e aberrazioni cromatiche: si sistemano. |
Nn so se io sia purista o meno, ma quello che contesto ai fabbricanti è il fatto che producano obiettivi senza correzioni ottiche e nonnabbiano contestualmente abbassato i prezzi. Se usano il software per correggere e abbassare i costi, perché noi utenti non ne beneficiamo per nulla? In sistanza ci guadagnano solo loro _________________ my blog is http://unattimopersempre.blogspot.com |
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Dom 27 Dic, 2015 7:28 am Oggetto: |
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Sicuramente sviluppare software alla lunga costa meno (ma costa, anche se non c'è il vetro), comunque mi pare sia prima di tutto una questione di dimensioni (penso proprio ai vari pancake o alle compatte con obiettivi esagerati da un punto di vista o l'altro).... _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo. |
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