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Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11352 Località: Romagna
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Inviato: Sab 21 Ago, 2010 1:30 pm Oggetto: Finalmente la Reflex!! E adesso… che manuale prendo? |
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Oggetto di desiderio, nuova avventura o sogno di sempre, finalmente ho tra le mani una reflex tutta mia!
Però m’accorgo che… miseriaccia, le foto sembrano quelle di una compatta! Io vorrei quel bel sfocato, vorrei congelare un ciclista in corsa o l’acqua di una cascata, ma non ci riesco! Eppure su internet ho visto foto bellissime… ho comprato anche il megaobiettivo superlusso… uffa!
Perché un manuale?
Gli accessori migliori che si accompagnano ad una reflex, e migliorano le nostre foto sono due. Il cavalletto, e un buon manuale!
Un manuale?!?
Uno qualunque ha scritto: | Ma tanto ce la faccio da solo! Inizio a far prove con ogni singolo bottone della macchina!! |
un'altro qualunque ha scritto: | Ma chi ha voglia di studiare? Siamo nell’era della tecnologia! |
… provo ad interpretare quello che può passare per la testa a molti.
Una prima nota: la reflex, anche la più avanzata e ricca di processori all’ultimo grido, da sola non fa belle foto. Nella maggioranza delle situazioni, in automatico, riesce a far foto tecnicamente corrette, come messa a fuoco ed esposizione. Non di più, perché non sa cosa vogliamo noi che esca fuori da quella scena quando schiacciamo il pulsante di scatto. Non è colpa sua!
E noi non nasciamo imparati... certo si è liberi di provare da soli ogni combinazione e ogni bottone per cercarne poi le differenze, ma perché ostinarsi in un'impresa così titanica? Si può fare molto prima (e meglio) imparando da chi sa più di noi, con un po' di umiltà, no?
Partendo dal minimo…
Allora, noi abbiamo in testa un certo tipo di risultato e pertanto bisogna far fare alla macchina le cose giuste per ottenerlo. Le tappe sono due:
(1) capire quali parametri variare e come e perché per far uscire un certo risultato;
(2) impostare (o far impostare) la macchina su quei parametri.
Comincio con la seconda… perché in realtà è la prima tappa da imparare.
Iniziamo leggendo e rileggendo (… e rileggendo) il manuale d'istruzioni fornito dal costruttore della nostra nuova e fiammante reflex. Si fa prima e meglio che aprire un topic sul forum chiedendo "ma come si mette la batteria?". Oltretutto è gratis, subito disponibile, portatile, offline e si legge anche nei ritagli di tempo, sul metrò o in autobus.
Questo perché occorre partire dalla conoscenza del mezzo. Inoltre è un modo anche per imparare il lessico fotografico di base (diaframma, otturatore, focale). Naturalmente il primo giorno non si capirà tutto, a cosa serva il bracketing del WB o la compensazione dell'esposizione del flash. Però sapremo un giorno dove cercare quando ne avremo bisogno, e comunque iniziamo a capire la nostra macchinetta.
Non ci sono scuse, leggete il manuale!
Ho letto... ora ho voglia di fare sul serio!
Forse già il manuale del costruttore spiega un po' di tecnica fotografica. Quelli delle ultime macchine messe in commercio -quasi- sicuramente!
È comunque bene non sentirsi soddisfatti a questo punto e cercare qualcosa di più approfondito ed esaustivo.
Qui la scelta è sterminata! iniziamo un po' a guardare le caratteristiche salienti che un buon manuale deve avere...
Sufficientemente Completo: soprattutto sulle basi.
Approfondito: collegato alla precedente, gli argomenti non devono essere relegati in poche pagine e trattati di corsa, specialmente quelli chiave.
Ricco di spunti. Occhio che i veri spunti non sono solo quelli in un quadratino colorato a metà pagina, modello "offerta al discount"!
Con belle fotografie, meglio se commentate. I dati di scatto nudi non sono molto utili per imparare da zero, lo è molto di più un commento "ho usato questo perché...". L'uso di fotografie che siano veramente belle e interessanti da parte dell'autore indica che ha gusto per l'immagine, se poi son sue che è un buon fotografo!
Consiglio di non sottovalutare assolutamente i libri pre-digitale, dedicati alle reflex a pellicola. Le basi della teoria sono le stesse di allora. Questi libri non si possono perdere nei mille rivoli del digitale, e inoltre allora il mercato fotografico non aveva un boom come oggi; quindi sono generalmente di buona qualità. Certo non si possono uguagliare in toto pellicola e sensore, ma a parte le sezioni strettamente legate alla pellicola come mezzo fisico sono spesso ottimi libri. E magari proprio perché vecchi si trovano in saldo!
Letture che danno poco...
Inizierei guardando con sospetto quelli che nel titolo hanno scritta la parola "Digitale" con caratteri 4 volte più grandi di "Fotografia". Il rapporto giusto è esattamente l'opposto!
Altrettanto farei con quelli che promettono "scatta come un professionista!!" "I segreti trucchi degli esperti" "Diventa un fotografo di fama in dieci giorni!" o fenomenaggini di questo tipo. Spesso si riducono a "fai così, fai cosà" senza spiegare veramente perché si fa così o cosà.
Ce ne sono molti veramente dispersivi. Li riconoscete perché hanno sopra le 200 pagine, 20 minimo delle quali sui tipi di macchine fotografiche, (con nomi, cognomi, marche e modelli: tra 6 mesi quelle pagine sono buone per il camino!), altrettante dove si elencano stampante, scanner, computer, monitor, zainetto, e anche snack da portarsi dietro. Oltre le pagine suddette, una strafila di obiettivi, flash, metodi di illuminazione da studio (con foto al pargoletto), e un quarto dell'intero libro dedicato al postprocessing (nitidezza, livelli, toppe, rumore, selezioni, correzioni...) mentre le pagine dedicate alla tecnica fotografica di base sono 5. Il tutto condito con grandi immagini a tutta pagina degli oggetti descritti, mentre le foto vere e proprie sono in proporzione poche, e spesso piccole. Personalmente trovo quest'impostazione molto "riempitivo", data dalla necessità di "far mucchio" e sembrare LA Guida. Ci sono sempre poi non so quante pagine di foto in villaggi esotici, sulla neve, o di millemila casi possibili con tutti i dettagli del caso.
Non che siano inaccurati o errati. Semplicemente sono dispersivi: le buone informazioni ci sono, ma sono mischiate a tante altre, e stringi stringi a volte di 300 pagine il succo è poco.
Se un manuale vi sembra "per gente pigra", con consigli veloci, tutto e subito, bellissime foto senza impegno... beh, sta benissimo sullo scaffale. Non che la sacra arte della fotografia sia da imparare con privazioni e sacrifici disumani, ma se il primo manuale ha un'impostazione "pigra", diventa pigro anche il fotografo.
Ma in base a cosa dici questo?
Personalmente, credo che un manuale debba dare prima di tutto le basi tecniche della fotografia, della triade diaframma-otturatore-sensibilità e dei loro effetti sulla foto finale. E magari qualche buon cenno di composizione. Questo per avere già dalla macchina foto che rispettino la nostra intenzione iniziale. Non mi sembra corretto insegnare da subito l'idea che "tanto c'è Photoshop", per raddrizzare, ritagliare, contrastare, scolorare, sfocare, etc etc etc, delle foto che con un po' d'impegno in più erano perfette già in macchina.
D'altro canto non deve esagerare, inutile parlare di flash da studio, tecniche avanzate di ritocco, di macro, di biancoenero, di architettura. Sono esigenze per le quali si trovano libri interi, e una paginetta buttata lì a volte fa solamente confusione.
"Consigli per gli acquisti"
Inizio rimandando alla nostra Bibliografia e alla nostra Sezione Libri.
Altri titoli "classici", letti da me o dallo staff:
Giulio Forti, REFLEX teoria e pratica della reflex, editrice Reflex;
Byan Peterson, Corso avanzato di fotografia, editrice Reflex; _________________
Marcello Absit iniuria verbis!
Tubi Kenko: una recensione - Che manuale prendo? - Adattare vecchi obiettivi su corpi nuovi
   
Ultima modifica effettuata da Pasi il Gio 16 Mgg, 2013 10:45 pm, modificato 6 volte in totale |
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andy_g utente attivo

Iscritto: 06 Lug 2005 Messaggi: 3063 Località: Roma
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Inviato: Sab 04 Set, 2010 9:29 pm Oggetto: |
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e se dopo aver preso il vostro manuale ( e averlo letto tutto) in qualche bancarella vi imbattete in questo:
. Weber a. E., "Sehen, Gestalten un Fotografieren", Walter de Gruyter & Co., Berlin, 1979; tr. it. di Baracchini Caputi A., "LA FOTO - Come si compongono e come si giudicano le fotografie", Ciesco Ciapanna Ed., Roma, 1981.
Prendetelo!
E' un libro veramente completo e pratico, corredato di esempi in forma di scheda illustrati ognuno da una fotografia. Un classico, ovviamente datato e superato per alcuni aspetti teorici, ma pur sempre un riferimento. _________________ Andrea - Le mie foto di viaggio: qui e qui
Le mie foto su PentaxPhotoGallery: qui |
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