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marco75foto nuovo utente
Iscritto: 22 Dic 2013 Messaggi: 5
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Inviato: Sab 22 Feb, 2014 11:28 pm Oggetto: Obiettivo Carl Zeiss Pancolar lanthanum |
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Ciao a tutti,
vorrei sapere che ne pensate di un obiettivo con aggancio m42 che sto pensando di acquistare: lo Zeiss Pancolar 50mm trattato al Lantanio.
Ho letto che erano lenti trattate con questo materiale radioattivo(che non darebbe pero' alcun problema ), e che sarebbe eccezionale come qualita' di bokeh e di contrasto.
Grazie |
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d.kalle moderatore

Iscritto: 29 Mgg 2008 Messaggi: 20484 Località: Thiene
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Inviato: Lun 24 Feb, 2014 4:50 pm Oggetto: |
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E' a mio parere una delle ottiche "vintage" piu' ricercate degli ultimi 2-3 anni (assieme al Trioplan), tanto che le sue quotazioni sono quasi triplicate in poco tempo.
Pur avendo un ottimo comportamento non si discosta molto dagli equivalenti di altre marche dello stesso periodo (Olympus, Zeiss x C/Y, Pentacon) e con i medesimi limiti a tutta apertura per nitidezza al centro e ai bordi, di sicuro pero' gia' a f2,8 e' quasi ottimo.
Per lo sfuocato personalmente non mi sbilancio, ho pero' la sensazione che la questione lenti radioattive (o solo il rivestimento) molto abbia giocato a favore di queste lenti (come del resto per alcune Leica) ma che in pratica grandi benefici non se ne vedano. Potrei ovviamente sbagliarmi... _________________
davide
(so contare solo fino a 2,8)
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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d.kalle moderatore

Iscritto: 29 Mgg 2008 Messaggi: 20484 Località: Thiene
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Inviato: Lun 24 Feb, 2014 6:59 pm Oggetto: |
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Chiaro, mi sono spiegato male, intendevo solo che questa faccenda della radioattivita' crea una sorta di aura preziosa alle prestazioni di queste lenti, quasi mai supportate oggettivamente. _________________
davide
(so contare solo fino a 2,8)
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marco75foto nuovo utente
Iscritto: 22 Dic 2013 Messaggi: 5
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Inviato: Lun 24 Feb, 2014 10:43 pm Oggetto: Re |
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Ci sono comunque rischi concreti per la salute riguardo al lantanio usato per la lente,o e' tutto negli assoluti limiti minimi di sicurezza? |
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d.kalle moderatore

Iscritto: 29 Mgg 2008 Messaggi: 20484 Località: Thiene
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Inviato: Lun 24 Feb, 2014 10:56 pm Oggetto: Re: Re |
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marco75foto ha scritto: | Ci sono comunque rischi concreti per la salute riguardo al lantanio usato per la lente,o e' tutto negli assoluti limiti minimi di sicurezza? |
Un socio del circolo fotografico in cui partecipo si e' autocostruito, o per meglio dire assemblato, un contatore geiger, atto a misurare i livelli di radioattivita', a partire da quelli naturali fino a 100 volte superiori.
Ovviamente abbiamo tutti sottoposto a misurazione i vecchi obiettivi, anni 60-70-80 (alcuni dei quali noti per la loro presunta o probabile radioattivita').
Quasi tutti hanno mostrato livelli assolutamente trascurabili, tranne pochi con livelli comunque non preoccupanti.
La sorpresa e' stata su alcune "cipolle" russe (orologi da taschino) anni '80 e alcune sveglie da tavolo anni 50-60 (soprattutto quelle con il vetro ingiallito) nonche' quelle con lancette fosforescenti in voga negli anni 80-90.
I livelli in questo caso li considererei preoccupanti (ovviamente se a contatto continuo o frequente, ma ovviamente non usuale in questi casi..).  _________________
davide
(so contare solo fino a 2,8)
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Inviato: Mar 25 Feb, 2014 8:42 am Oggetto: Re: Re |
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marco75foto ha scritto: | Ci sono comunque rischi concreti per la salute riguardo al lantanio usato per la lente,o e' tutto negli assoluti limiti minimi di sicurezza? |
Se te lo metti sotto il cuscino tutte le notti probabilmente è pericoloso, ma un obiettivo lo usi saltuariamente _________________ my blog is http://unattimopersempre.blogspot.com |
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lamb utente attivo

Iscritto: 26 Ott 2006 Messaggi: 2851 Località: Bari, Torino, Uppsala, Amburgo, Londra, poi di nuovo Torino, sigh...
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Inviato: Mar 25 Feb, 2014 12:15 pm Oggetto: Re: Re |
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d.kalle ha scritto: | Un socio del circolo fotografico in cui partecipo si e' autocostruito, o per meglio dire assemblato, un contatore geiger, atto a misurare i livelli di radioattivita', a partire da quelli naturali fino a 100 volte superiori.
Ovviamente abbiamo tutti sottoposto a misurazione i vecchi obiettivi, anni 60-70-80 (alcuni dei quali noti per la loro presunta o probabile radioattivita').
Quasi tutti hanno mostrato livelli assolutamente trascurabili, tranne pochi con livelli comunque non preoccupanti.
La sorpresa e' stata su alcune "cipolle" russe (orologi da taschino) anni '80 e alcune sveglie da tavolo anni 50-60 (soprattutto quelle con il vetro ingiallito) nonche' quelle con lancette fosforescenti in voga negli anni 80-90.
I livelli in questo caso li considererei preoccupanti (ovviamente se a contatto continuo o frequente, ma ovviamente non usuale in questi casi..).  |
Io per lavoro mi occupo, tra le altre cose, di radioprotezione e ho quindi a disposizione strumenti accuratamente tarati. A suo tempo avevo fatto delle misure su un obiettivo Hexanon e confermo i risultati che avete trovato... Avevo aperto questa discussione in cui parlavo delle mie misure e che magari possono essere interessanti anche per altri obiettivi tenendo però presente che la composizione dei trattamenti antiriflesso potrebbe essere diversa da casa a casa... _________________
Ascolta, una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge.
Konica AutoReflex, Hexanon 21/4, 28/3.5, 40/1.8, 57/1.2, 85/1.8, 135/2.5.
Nikon D610, D70IR e qualche lente
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SlowFlyer utente attivo
Iscritto: 27 Ott 2009 Messaggi: 1134
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Inviato: Mar 25 Feb, 2014 10:28 pm Oggetto: |
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Comunque se non sbaglio l'unico Pancolar sicuramente radioattivo è il 55/1.4 (e beato te se ne trovi uno ). Cercherò se qualcuno mi misura il mio 50/2 "Star wars".
http://forum.mflenses.com/radioactivity-of-old-manual-lenses-t25714.html _________________ ..................................................
Canon 60D + Tamron 17-50/2.8 VC + Canon 24/2.8 STM + Sigma 50-150/2.8 + Canon 55-250IS; Sony Nex6 + 16-50; alcuni vecchi obiettivi in M42 e non solo.
Ultima modifica effettuata da SlowFlyer il Mar 25 Feb, 2014 10:35 pm, modificato 1 volta in totale |
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efke25 utente attivo
Iscritto: 31 Ago 2007 Messaggi: 5120 Località: VITERBO
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Carcarlo1 utente
Iscritto: 25 Nov 2013 Messaggi: 180
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Inviato: Ven 14 Mar, 2014 7:14 pm Oggetto: |
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Da Wikipedia, che in questo caso possiamo considerare affidabile in quanto non riporta opinioni ma costanti fisiche di natura:
Isotopi
Il lantanio in natura è composto di un isotopo stabile (139La) e uno radioattivo (138La) con emivita di 1,05×1011 anni; il 139La è il più abbondante dei due (99,91%).
Sono stati creati altri 38 radioisotopi, di cui il più stabile è il 137La con emivita di 60.000 anni. Tutti gli altri isotopi sono radioattivi, con emivite di meno di 24 ore, e anzi la maggioranza di questi hanno emivite di meno di un minuto. Questo elemento ha anche tre stati meta.
Gli isotopi di lantanio hanno peso atomico che va da 117 amu (117La) a 155 amu (155La).
Precauzioni[modifica sorgente]
Il lantanio ha una tossicità che va da bassa a moderata e dovrebbe essere maneggiato con cura. Negli animali, l'iniezione di soluzioni di lantanio provoca un aumento della glicemia, un abbassamento della pressione sanguigna, degenerazione della milza e alterazioni epatiche.
In sostanza, gli isotopi radioattivi naturali del Lantanio hanno un tempo di dimezzamento talmente elevato ( =lentissima emissione radioattiva ) che non dovrebbero assolutamente rappresentare un pericolo.
Se poi consideriamo che il tufo, materiale da costruzione ( mattoni ) utilizzato da duemila anni a Roma e dintorni, contiene per natura il Radon, gas raro ma radioattivo con tempo di dimezzamento di alcuni giorni ( =alte emissioni )....
http://www.roma1.infn.it/rog/pallottino/articoli%20didattici/seminario%20Cavanis.pdf
Prova a piazzare un contatore Geiger sulla gola e vedi che succede (c'è iodio nella tiroide )  |
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lamb utente attivo

Iscritto: 26 Ott 2006 Messaggi: 2851 Località: Bari, Torino, Uppsala, Amburgo, Londra, poi di nuovo Torino, sigh...
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Inviato: Sab 15 Mar, 2014 2:18 am Oggetto: |
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Carcarlo1 ha scritto: | In sostanza, gli isotopi radioattivi naturali del Lantanio hanno un tempo di dimezzamento talmente elevato ( =lentissima emissione radioattiva ) che non dovrebbero assolutamente rappresentare un pericolo. |
Ma tu sai di cosa parli?
Il tempo di dimezzamento lungo significa solo che il campione di materiale resta radioattivo a lungo ma non ti dice quanto questo campione è grande. Se l'attività è elevata in partenza resta elevata a lungo... Al contrario se un radioisotopo ha un'emivita breve esso decade rapidamente in un isotopo non radioattivo esaurendo il rilascio di energia in breve tempo...
Ehm, l'esempio non mi sembra calzante... Il radon è un gas naturale contenuto nel tufo e nel terreno che viene rilasciato nell'aria e che può costituire un problema in ambienti chiusi non ventilati (come le cantine). Oggi è comunemente considerato la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo (mi dispiace non ho dati per avvalorare questa affermazione) e non è quindi un esempio da portare per sostenere che certa radioattività non è pericolosa...
Carcarlo1 ha scritto: | Prova a piazzare un contatore Geiger sulla gola e vedi che succede (c'è iodio nella tiroide )  |
Di solito il Geiger misura niente (o molto poco) perchè lo iodio contenuto nella tiroide è quasi tutto iodio 127...
Esistono tanti isotopi dello iodio, quello non radioattivo ha numero di massa 127, tra quelli radioattivi a me vengono in mente il 131 prodotto ai reattori nucleari (se ne è parlato tanto ai tempi dell'incidente di Chernobil e anche recentemente dopo lo tsunami alla centrale di Fukushima) che viene utilizzato ormai prevalemente per terapia medica ed il 123 che viene utilizzato invece per diagnostica.
Io concluderei invece in maniera diversa... La misura della radioattività (che sia lantanio, torio o altro) è importante perchè permette di scegliere certe precauzioni e regole di comportamento per ridurne l'impatto sui tessuti bioloogici. Due sole cose sono da tenere in considerazione, aumentare la distanza dalla sorgente e ridurre i tempi di esposizione...
E areare il locali per ridurre la concentrazione di radon...  _________________
Ascolta, una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge.
Konica AutoReflex, Hexanon 21/4, 28/3.5, 40/1.8, 57/1.2, 85/1.8, 135/2.5.
Nikon D610, D70IR e qualche lente
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Cos78 utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2007 Messaggi: 2082 Località: north east
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Inviato: Lun 17 Mar, 2014 6:00 pm Oggetto: |
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il Pancolar più ricercato è l'80mm 1.8, molto bello e con un buono sfuocato.
le quotazioni oggidì però son molto elevate e per un esemplare ben usato si paga più di quanto si pagava qualche anno fa per un esemplare intonso... se lo trovi a poco però ti puoi togliere qualche soddisfazione!
le focali inferiori sono meno ricercate... _________________ [size=10][b]Recensioni Varie Pano-MAXX, Feisol, Manfrotto, Light Craft Workshop, Cullmann, etc etc...; |
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Carcarlo1 utente
Iscritto: 25 Nov 2013 Messaggi: 180
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Inviato: Gio 20 Mar, 2014 6:04 pm Oggetto: |
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Ma tu sai di cosa parli?
Il tempo di dimezzamento lungo significa solo che il campione di materiale resta radioattivo a lungo ma non ti dice quanto questo campione è grande. Se l'attività è elevata in partenza resta elevata a lungo... Al contrario se un radioisotopo ha un'emivita breve esso decade rapidamente in un isotopo non radioattivo esaurendo il rilascio di energia in breve tempo...
Ho ricordi di studio un po' lontani, il mio ragionamento è ( correggimi se sbaglio ) : il tempo di dimezzamento dovrebbe essere proporzionale all'attività, per cui alta attività= rapido dimezzamento. Se una specie chimica decade in due trilioni di anni, vuol dire che l'attività ( e quindi la pericolosità, a parità di quantità ovviamente, sempre se non erro ) è minore.
Chiaro che entra in gioco anche la quantità assoluta: forse tre kg di lantanio sono peggio di un milligrammo di plutonio. Io davo per scontato che, parlando di obiettivi e lenti, di quella roba ce ne fosse poca.
...o no ?
Per quel che riguarda l'esempio sullo iodio, è esperienza personale e non solo: quando facemmo la prova, eravamo in tanti, e tutti osservammo il ticchettio del contatore geiger passato sulla gola. Chiaramente, da qui a dire che eravamo pericolosamente radioattivi ce ne passa.
Scusate l'off topic. |
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lamb utente attivo

Iscritto: 26 Ott 2006 Messaggi: 2851 Località: Bari, Torino, Uppsala, Amburgo, Londra, poi di nuovo Torino, sigh...
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Inviato: Gio 27 Mar, 2014 11:48 am Oggetto: |
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Carcarlo1 ha scritto: |
Ho ricordi di studio un po' lontani, il mio ragionamento è ( correggimi se sbaglio ) : il tempo di dimezzamento dovrebbe essere proporzionale all'attività, per cui alta attività= rapido dimezzamento. Se una specie chimica decade in due trilioni di anni, vuol dire che l'attività ( e quindi la pericolosità, a parità di quantità ovviamente, sempre se non erro ) è minore.
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Ok, adesso capisco cosa intendi... Il tuo ragionamento è sbagliato, però è un po' complesso spiegarne il motivo.
Sia sufficiente dire che il decadimento radioattivo è la disintegrazione di un nucleo (in qualcos'altro). Se tu parti da un campione che ha 1000 disintegrazioni al secondo ed un tempo di dimezzamento di 1 giorno, dopo 1 un giorno avrai solo più 500 disintegrazioni al secondo... Se invece hai un campione della stessa attività ma con un'emivita di 100 anni, dopo un giorno avrai sempre 1000 disintegrazioni al secondo (circa) e il campione si sarà ridotto della metà solo dopo 100 anni...
In questo senso un tempo di dimezzamento breve è molto meno pericoloso perchè la radioattività "si esaurisce" prima... Gli elementi radioattivi usati per alcuni obiettivi degli anni '60 sono purtroppo ad emivita lunga, così restano radioattivi ancora adesso dopo 50 anni... _________________
Ascolta, una volta un giudice come me giudicò chi gli aveva dettato la legge: prima cambiarono il giudice e subito dopo la legge.
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Nikon D610, D70IR e qualche lente
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