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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 10:51 am Oggetto: Guida all'uso del flash ( prosumer Fuji e non ... ) |
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Argomento in costruzione, non iserire commenti momentaneamente, grazie
Con tutte le fotocamere Fuji, può essere usato un flash esterno con le dovute osservazioni.
Il flash esterno è a volte indispensabile in interni, quando il piccolo flash della fotocamera non è sufficiente. In esterni è utile per il fill-in, ovvero il colpo di schiarita per illuminare gli occhi e togliere le ombre del sole.
Infine ci sono, non meno importanti, utilizzi per still-life, studio in genere e aspetti particolarmente creativi.
Fotocamere tipo: S6900 - S7000 - S9500
Questo tipo di fotocamere, permettono l'utilizzo di un flash esterno.
Il contatto della macchina è di tipo 'semplice'. Permette solo lo scatto del flash.
Non sono previsti, su queste macchine, i contatti dedicati che si possono trovare su altre macchine, come le reflex ad esempio.
I contti dedicati, colloquiano con la macchina. In questo modo viene gestita la sincronizzazione con programmi automatici e la gestione della luce TTL (trough the lens : attraverso la lente).
I flash che lavorano in ttl, gestiscono la luce attraverso cellule sensibili, poste all'interno della macchina stessa, quindi la luce è quella che 'attraversa l'obiettivo'.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 11:02 am Oggetto: |
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I flash automatici, hanno invece una cellula posta anteriormente, questa regola la luce di emissione considerando quella che riceve di rimbalzo dal soggetto illuminato.
Questa cellula lavora con uno o più diaframmi.
La regolazione richiesta è quella della sensibilità di lavoro del sensore e il diaframma effettivo di lavoro dell'obiettivo.
Per diaframma effettivo, si intende quello risultante nel display, non quello selezionato.
Con un ottica zoom f2,8/4,9 dobbiamo stare attenti se selezioniamo il diaframma 2,8 sul flash e il corrispondente 2,8 sulla macchina.
Se zummiamo, il valore dell'obiettivo cambia portandosi verso i 4,9, ma il flash non cambia! Rischieremmo una foto sottoesposta.
Meglio fare il contrario, ovvero porre, se si può, un diaframma come f5,6 sul flas e sulla macchina. A questo punto, se zummiamo, il diaframma sarà sempre 5,6 perchè ci penserà la macchina ad autoregolarsi.
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 11:10 am Oggetto: |
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Il flash della foto, ad una sensibilità impostata di 100 iso, mi propone 3 diaframmi di lavoro che corrispondono a f2,8 - f5,6 - f11.
In commercio ci sono diversi tipi di flash con i più svariati diaframmi automatici.
I flash automatici più economici, propongono un solo diaframma di lavoro legato alla sensibilità della pellicola.
Un flash automatico normale, ne ha solitamente 2 o 3.
Ci sono flash che propongono tranquillamente 5 diaframmi in automatico.
I flash manuali, sono i più scomodi da usare.
Questi flash 'sparano' tutta la loro potenza ad ogni scatto.
Le pile si esauriranno con più facilità mentre il dosaggio della luce deve essere eseguito mediante l'osservazione dell'apposita tabella.
Normalmente, sul retro dei flash manuali, è indicata una tabella che riporta gli iso e il diaframma da impostare in base alla distanza in metri del soggetto.
Falsh ttl, auto, manuale
A questa categoria appartengono quei flash utilizzati su fotocamere reflex che, mediante apposito selettore, hanno la possibilità di modificare il sistema di gestione della luce.
Sulle Fuji vanno usati con la commutazione in automatico.
Flash solo ttl
Sono flash di ultima generazione, nati per colloquiare in ttl con fotocamere espressamente dedicate. Sulle Fuji possono essere montati ed utilizzati in manuale.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 11:34 am Oggetto: |
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Concludendo, sulle prosumer Fuji che prevedono la slitta flash, possono essere montati tutti i flash perchè tutti possono essere usati in manuale, ma solo l'uso di flash automatici, garantisce un utilizzo performante.
Come fa il flash a regolare la luce?
Come abbiamo visto, il flash automatico ha un sensore che punta in avanti.
Quando scattiamo, al flash viene dato l'impulso di emettere la luce.
Il flash emette la luce, la luce colpisce il soggetto e torna indietro, colpisce il sensore del flash, il flash interrompe l'emissione nell'istante in cui, secondo i parametri impostati da noi, lui giudica il soggetto correttamente illuminato.
Quindi la luce è dosata con un tempo?
Esatto, noi non ci accorgiamo di nulla perchè avviene tutto in istanti non percepibili, ma l'illuminazione è dosata in base alla durata del lampo.
Quanto dura il lampo?
Non ci è dato saperlo, ai fini dell'esposizione non ci interessa, non è un valore da considerare. Siamo nell'ordine di millesimi di secondo.
Come funziona il sincronismo?
Faccio un esempio, se abbiamo la macchina impostata in manuale ad 1/60 ed il flash si regola ad 1/2000 (cioè farà durare il lampo 1/2000), questo 1/2000 cadrà nel 1/60.
Ecco a grandi linee cos'è il sincro, sai quanti 1/2millesimi ci sono in 1/60esimo... tantissimi! Basta beccare uno di questi e sei sincronizzato, cioè l'esposizione andrà a buon fine.
Come devo impostare la macchina?
Ci sono due possibilità: manuale e automatica ... vediamole nel dettaglio.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 12:28 pm Oggetto: |
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Impostazione fotocamera MANUALE
Con questa impostazione scegliamo noi diaframma e tempo.
Quando insriamo il flash nella slitta, nell'apposito menu, dobbiamo attivare l'opzione del flash esterno.
A questo punto la macchina è pronta per far attivare il flash al nostro scatto.
L'impostazione dei valori è un po' sull'esperienza.
In interni
Dobbiamo stare attenti a non impostare un tempo troppo basso, altrimenti potrebbe succedere che il soggetto o lo sfondo, appaiano illuminati anche dalla luce ambiente, ma con i dettagli mossi.
Sintomo che le due luci si sono accavallate troppo.
Tenete sempre presente che la macchina espone per conto suo ed il flash anche. Se esponete l'ambiente in modo corretto, lo farà anche il flash.
Risultato: l'immagine sarà sovraesposta o bruciata perchè tutte e due le luci si sono sovrapposte per rendere al meglio il soggetto.
L'impostazione manuale della macchina richiede:
1) diaframma effettivo identico a quello dell'automatismo del flash
2) il tempo da impostare deve sottoesporre lo scatto di almeno 2 stop e deve essere un tempo di sicurezza.
Esempio: focale 35mm al ristorante, iso 200, f 2,8
In queste condizioni, la macchina potrebbe richiedere un tempo pari a 1/8. Se impostassimo 1/8 otterremmo un obrobrio perchè oltre all'immagine mossa in luce ambiente, avremmo in sovrapposizione un immagine statica illuminata dal flash, dove le parti si sovrappongono, si avrà anche sovraesposizione.
Meglio quindi impostare un valore pari ad 1/30 o meglio 1/45.
In esterni
L'utilizzo in esterno del flash è più che altro per schiarire le ombre del viso.
La teoria è la medesima dell'interno... ma al contrario.
Mentre in interni, la luce dominante è quella del flash, in esterni la luce del flash è secondaria (di schiarita appunto).
Fondamentale: l'esposizione dovrà essere corretta per come ci consiglia l'esposimetro.
Per esempio f5,6 - 1/500.
A questo punto sarà il flash a stare sotto di 1,5 o 2 stop (non di più, altrimenti la schiarità sarà inefficace). Quindi impostiamo il diaframma in automatico su valore f 2,8.
Nel caso in cui non avessimo troppe possibilità di gestione dei diaframmi sul flash, procediamo così:
Scegliamo un certo diaframma sul flash, esempio f4. A questo punto impostiamo sulla macchina un diaframma più chiuso di 1,5/2 stop, ovvero tipo f7,1/f8. A questo punto, seguendo le indicazioni dell'esposimetro, adeguiamo il tempo di scatto, assicuriamoci solo che sia un tempo adeguato alla sicurezza di un'immagine stabile.
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Un colpo di schiarita, in esterno, permette di eliminare le eventuali ombre e di dare una certa luminosità agli occhi. |
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 01 Nov, 2005 1:12 pm Oggetto: |
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Impostazione fotocamera automatico: PRIORITA' di DIAFRAMMA
In priorità di diaframma, si imposta il diaframma corrispondente a quello selezionato per l'automatismo del flash.
Questa opzione è particolarmente indicata per l'utilizzo in esterno.
In interno è poco influente ai fini dell'esposizione.
Il concetto è basato sul fatto che in priorità di diaframma, essendo il diaframma fissato su quello del flash, sarà il 'tempo' a dare l'esposizione corretta sul sensore, ma per quanto riguarda la luce ambiente (facciamo attenzione alla sovrapposizione delle due luci).
Per quanto già detto, sia il flash che l'esposimetro della macchina, sono indipendenti. Di questo dobbiamo tenerne conto.
In interni vige la solita regola del tempo di sicurezza. Per questo motivo, la priorità di diaframma non è particolarmente indicata per foto in interni. Se l'ambiente ha delle luci basse, si deve tener conto che l'esposizine potrebbe durare anche 1/4 di secondo o più, in questo arco di tempo il sensore cattura luce e l'immagine sarà inevitabilmente mossa e ulteriormente sovraesposta dal lampo.
Dobbiamo quindi assicurarci che il tempo di esposizione sia più veloce di almeno 2 ma anche 3 stop.
In interno
Come dicevo, è un po' inutile usare questo automatismo, meglio impostare un tempo lento di sicurezza per recuperare le luci dello sfondo.
Se proprio voglioamo usarlo, dovremmo fare in modo che il tempo scelto in automatico, sia 2 o 3 volte più veloce di quello che la macchina imposterebbe normalmente. Questo serve perchè il flash illuminerà il nostro soggetto, mentre la luce ambiente assorbita dal sensore sarà di 2 o 3 stop più scura. Eviteremo fastidiose sovrapposizioni di luce e lo sfondo sarà meno mosso, ma ricordate che scendere sotto 1/20 è pericoloso, scendere a 1/8 o 1/4 è mosso. Se si intravede è sgradevole.
L'unico modo per realizzare un'esposizione automatica con un tempo più veloce, è quello di starare intenzionalmente l'esposimetro.
Gli diamo un bel -2 nella staratura (- sta per meno luce sul sensore) e il nostro automatismo calcolerà la luce ambiente sottoesponendola con il tempo, il flash invece esporrà correttamente il soggetto.
Ricordate che la rapidità del flash è tale che il tempo di scatto non ci interessa, solo il diaframma influisce sulla luce del flash.
In esterno
Questa è la modalità più pratica per un uso automatico del flash di schiarita.
Scegliamo il nostro diaframma di lavoro, per esempio f5.6, il tempo verrà abbinato in automatico dall'esposimetro della fotocamere, non ci resta che determinare il diaframma automatico del flash. Questo, come sappiamo, dovrà essere meno luminoso di 1.5/2 diaframmi, ovvero compreso tra f2.8 e 3.3 (difficilmente avrete sul flash un f3.3).
Se avete un flash con un solo diaframma, dovete fare un ragionamento inverso. Poniamo che il flash lavori su f5.6, dovrete impostare sulla fotocamera un valore tra di diaframma tra f9 e f11, il tempo si adeguerà di conseguenza.
D(domanda): ... e se la mia fotocamera non ha un diaframma così chiuso come f11 e si ferma solo a f8?
R(risposta): potresti avere un colpo di schiarita troppo forte sul soggetto, nell'aventualità, puoi usare un filtro polarizzatore. Il polarizzatore assorbe 2 stop, ovvero 2 diaframmi oppure 2 tempi. Nell'esempio, se monti il polarizzatore con diaframma f 8, è come se 'virtualmente' tu avessi diaframma f16 (f8; f11; f16).
Quindi il trucchetto sarebbe di impostare il diaframma della macchina, uguale a quello dell'automatismo del flash e poi monti il polarizzatore... più semplice di così ...
D: ... ma perchè dici sempre che la differenza deve essere di 1.5/2 diaframmi o spot ... come li chiami ... tra diaframma macchina e flash?
R: Perchè se fosse uguale, come abbiamo visto nell'utilizzo per interni, avremmo una sovrapposizione di luce. Il nostro soggetto ben esposto dall'esposimetro + il nostro soggetto ben esposto dal flash. Conseguenza: soggetto bruciato dalle due luci corrette che si sovrappongono ma che danno come risultante un eccesso!
Nella pratica del fill-in, del colpo di schiarita, si è visto che si finisce per gradire, nella maggior parte delle situazioni, una differenza di 1.5/2 diaframmi di differenza tra luce ambiente e luce flesh. Non esiste una regola generale, il mio è un consiglio pratico per iniziare a provare il meccanismo. Ci sono situazioni in cui il soggetto è comunque ben illuminato ed allora vanno bene anche differenze superiori ai 2 diaframmi.
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Esempio del colpo di schiarita.
Senza flash |
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... con flash in schiarita |
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Flash in notturno.
Diaframma f2,8 su 35mm a 400 iso.
Mi sono preoccupato di impostare un tempo di sicurezza di 1/25 per essere sicuro che lo sfondo, catturato dall'esposizione del sensore, non venisse mosso. |
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Troppa luce di schiarita.
Non c'è ancora sovrapposizione delle due luci (flash+ambiente) ma si nota una tendenza alla sovraesposizione delle tutina della bimba.
Bisogna stare attenti a non esagerare col colpo di schiarita. |
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Lun 07 Nov, 2005 8:28 pm Oggetto: |
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Serie Fuji S5XXX e flash esterno.
Per utilizzare un flash esterno con la serie di Fuji s5XXX, occorre che questo sia assistito da una servocellula.
Le servocellule sono vendute separatamente e possono essere collegate, tramite una slitta accessorio, a qualsiasi flash manuale o automatico.
Molto più pratico, se dovete comprare un flash nuovo per questo utilizzo, acquistare un flash già dotato di servocellula.
D: cosa fa questa servocellula?
R: la servocellula sincronizza il flash su cui è inserita, con il lampo del flash della nostra fotocamera. In altre parole, in una mano teniamo la fotocamera e nell'altra il flash con servocellula. Nel momento in cui parte il lampo della nostra fotocamera, questo viene visto alla velocità della luce dalla servocellula che fa scattare il flash di cui è pilota.
D: e se il flash pilotato non posso tenerlo in mano?
R: ci sono diverse soluzioni in base a quello che dobbiamo fotografare. Esistono accessori come staffe porta flash o impugniature varie che si avvitano sotto la fotocamera tramite il filetto della vite del cavalletto. Su queste montiamo il nostro flash. Ne risulterà una bella struttura solida e appariscente.
Esistono poi dei flash con impugnatura, alcuni con servocellula, molto più pratici da tenere in mano. Questi hanno a loro volta la filettatura del cavalletto sul quale montarli, potremmo così posizionarli meglio per lavori in studio o di still-life.
Modalità di esposizione.
L'utilizzo in esterni del flash pilotato, non è garantito in tutte le condizioni. La servocellula può venire abbagliata dalla luce ambiente e conseguentemente perdere la capacità di riconoscere il lampo del flash. Le cose migliorano se siete in penombra, in giornate estremamente nuvolose, all'imbrunire, all'alba, ecc. In queste condizioni, se la servocellula è pressochè puntata verso il flash della fotocamera, può far scattare il flash ausiliare.
Se la luce sarà buona o la servocellula non orientata in modo da vedere la fotocamera, il flash secondario potrebbe non funzionare... ma non sarà un problema perchè sono proprio queste le condizioni di luce che rendono superfluo l'utilizzo di questa tecnica.
D: quindi il flash secondario è da uso prevalentemente in interni?
R: beh, direi più da semibuio. Per esempio va benissimo per fotografia ravvicinata in giornate nuvolose o in situazioni di penombra.
Foto di interni vanno tutte bene. In ambienti bui chiusi, non è necessario che la servocellula punti la nostra fotocamera, vista la situazione di poca luce, il lampo rimbalzerà sulle pareti e verrà ugualmente visto.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Mar 08 Nov, 2005 11:53 pm Oggetto: |
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Come esporre
Il diaframma da impostare sul flash esterno, pilotato da servocellula, deve essere identico a quello reale impostato sulla fotocamera.
Ricordatevi che se zummate, il diaframma può cambiare se lavorate a tutta apertura. Se invece usate un diaframma pari o più chiuso del diaframma di tutta apertura alla massima focale, non ci saranno problemi, penserà a tutto la macchina.
Una volta impostato il diaframma del flash ... ricordatevi di azionare il flash della fotocamera ...
Il flash della fotocamera esporrà autonomamente, così come farà il flash esterno, ma non accadrà come per la luce esterna.
Siccome il flash ausiliare ha una sua cellula esposimetrica, questa vedrà tutte e due i lampi dei flash e semplicemente considererà TUTTA la luce che riceve dal soggetto, conseguentemente farà emettere meno luce dal flash che sta pilotando.
Può tranquillamente succedere di sbagliare qualche esposizione, la causa è da ricercare nella luce di rimbalzo dal nostro soggetto: può non essere la stessa per i due flash ed uno dei due è rimasto ingannato.
Se usate una configurazione di controluce, evitate che i due flash si accechino l'uno con l'altro ... avremmo foto sottoesposte!
Ora manca un pizzico di esperienza su come maneggiare il flash esterno...
Consigli sull'esposizione
Poichè il flash della fotocamera è centrale, illuminerà sempre frontalmente tutto ciò che inquadriamo.
Un buon effetto di luce si può ottenere considerando il flash della fotocamera come flash di schiarita, mentre consideriamo il flash secondario come luce primaria.
Usiamo il flash con servocellula con lo stesso diaframma della fotocamera, quello della fotocamera lo 'stariamo'. Gli facciamo emettere meno luce del previsto, nel menù dedicato andiamo a porre un valore negativo. In questo modo avremo una luce angolata, quella proveniente dal flash con servocellula, e una luce di schiarita frontale che toglierà un po' di ombre.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Dom 13 Nov, 2005 10:57 am Oggetto: |
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Fuji S9500 e cavo sincro-flash
Mi ha piacevolmente sorpreso che Fuji abbia inserito sulla s9500, macchina del 2005, il contatto sincro del flash nato decine di anni fa .
Già, la prima volta che lo vidi era su una macchina di mio nonno.
Nella fotografia molte cose sono rimaste invariate, come il formato della pellicola, però non mi aspettavo, in quest'epoca di elettronica, la ricomparsa di questo tipo di accessorio.
Si tratta di un contatto concentrico con una circonferenza esterna (la massa) e di un contatto centrale (femmina sulla fotocamera e maschio sul flash).
Questo contatto permette anche l'utilizzo di prolunghe dedicate, ma non solo.
Esiste di tutto in commercio, anche moltiplicatori di contatto per l'uso in parallelo di più flash.
La principale utilità di questo contatto, è la possibilità di far scattare/utilizzare un flash esterno senza l'ausilio di servocellule. Chiaramente il flash dovrà lavorare in automatico con il medesimo diaframma della fotocamera (oppure in manuale a tutta potenza, usando il Numero Guida).
In commercio, soprattutto nel mercato dell'usato, esistono molti flash di grande potenza che hanno questo tipo di contatto.
Per esempio i mitici Metz a torcia (stile fotoreporter) hanno questo contatto.
I flash moderni hanno solo il contatto caldo a slitta, tuttavia esistono degli zoccoli su cui inserire il flash e dal quale fuoriesce il cavetto con il contatto concetrico di sincro da inserire sul corpo della s9500.
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Dom 04 Dic, 2005 10:03 am Oggetto: |
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Slow syncro o sincronizzazione lenta
Vorrei spendere due parole su questa utilissima funzione presente su alcune fotocamere.
Faccio un piccolo passo in dietro, alle reflex con tendina.
Sapete che gli otturatori a tendina, hanno due tendine.
La prima tendina espone, la seconda chiude. Su tempi molto rapidi, davanti alla pellicola scorre praticamente una fessura. Per esempio ad 1/1000 di secondo, non appena parte la prima tendina, la seconda segue a ruota.
In questi casi, se scattasse il flash, impressionerebbe una striscia verticale.
Da qui nasce il tempo massimo di sincronizzazione che può essere di 1/125 o 1/250 ... per le reflex analogiche. Quindi quel tempo che permette ancora la visualizzazione di tutto il fotogramma, un attimo prima che parta la seconda tendina
Nei tempi lenti cosa succede?
Parte la prima tendina, scorre il tempo, la seconda tendina chiude.
Il flash cosa fa in questi casi?
Non appena la prima tendina si è aperta completamente, scatta il flash e poi la seconda tendina chiude l'esposizione.. questo nel sincro normale.
Tutto questo per introdurre lo slow sync, meglio conosciuta come sincronizzazione sulla seconda tendina.
In questa situazione il flash scatta un'istante prima che la seconda tendina si muova.
In questa circostanza, su determinati tempi rapidi, non c'è differenza, ma la differenza si nota su tempi lenti e molto lenti.
Già a partire da 1/60, meglio 1/30, si notano le differenze. Da questi tempi, fino alle lunghe esposizioni, la differenza è notevole.
Qual'è la differenza?
La differenza è nei soggetti in movimento. Su oggetti statici, non c'è differenza alcuna, ma se inquadriamo soggetti in movimento, la differenza è molta se c'è una certa luce ambiente.
Facciamo un esempio pratico:
sala di un ristorante ben illuminata, cavalletto, tempo di posa di 1 secondo.
Se scattiamo con una sincronizzazione normale del flash otterremo il congelamento delle persone in movimento, seguite dalla loro scia evidenziata dalla luce ambiente.
Con lo Slow Sync otterremo invece la scia dei movimenti delle persone illuminate dalla luce ambiente e in ultimo (prima che l'otturatore chiuda l'esposizione) il congelamento dei soggetti da parte del flash.
Questa differenza è notevole perchè con lo slow sync è tutto più naturale.
E' naturale vedere un movimento e il suo ultimo istante, piuttosto che vedere il soggetto e poi il suo movimento (meno naturale).
Per le fotocamere digitali prive di otturatore a tendina, il concetto di slow sync è il medesimo. Il flash scatta una frazione di 'istante' prima della chiusura dell'esposizione.
Ultima modifica effettuata da ocio il Dom 29 Gen, 2006 11:39 am, modificato 1 volta in totale |
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Dom 29 Gen, 2006 11:36 am Oggetto: |
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Interessante argomento sull'acquisto di un flash dotato di servocellula.
Utilissimo per fotocamere Fuji senza slitta:
Flash slave per s5600 (ma anche s5000-s5500): trovato!!!
Ultima modifica effettuata da ocio il Sab 25 Mar, 2006 5:09 pm, modificato 3 volte in totale |
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Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
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Inviato: Sab 25 Mar, 2006 5:04 pm Oggetto: |
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Argomento in sviluppo, per domande, commenti e suggerimenti vi rimando a
Guida alle Guide
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