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Fabio1970 utente
Iscritto: 11 Ago 2012 Messaggi: 462
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Inviato: Sab 11 Ago, 2012 10:35 pm Oggetto: Profondita' di campo e focheggiatura |
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Ciao a tutti
Questo e' il mio primo post dopo avere curiosato un po' fra i messaggi e le foto (spesso molto belle) pubblicate. Ed e', immagino, i solito dubbio del neofita. Ecco cosa mi assilla:
Girando un po' su internet, ho trovato parecchio materiale su profondita' di campo, distanza iperfocale, etc. Fra le altre cose vedo spiegato che, siccome le camere SLR digitali presentano la scena per la composizione sempre a diaframma tutto aperto, io posso regolare la profondita' di campo e la distanza di messa a fuoco manualmente, se conosco la distanza del soggetto, e non preoccuparmi se guardando nel mirino vedo un' immagine sfocata. Provo ... e FUNZIONA! Scattando con diaframmi chiusi posso regolare la messa a fuoco manualmente senza curarmi se nel mirino vedo una scena sfocata: l' immagina finale sara' a posto!
Molto bello, pero'... qualcosa mi turba.
Supponiamo che io faccia una passeggiata in montagna, e voglia fotografare un raro e splendido animale da lontano. Monto il mio treppiede, lo inquadro, magari chiudo un po' il diaframma per avere grande profondita' di campo, e poi cerco di mettere a fuoco sul soggetto (manualmente). Per essere piu' preciso lo ingrandisco con l' apposito comando del display, e gli metto a fuoco gli occhi... imposto l' autoscatto per non avere vibrazioni, premo trepidante e... se l' animale non si e' mosso nel frattempo rischio di essere deluso perche' la messa a fuoco che ho fatto corrisponde all' otturatore tutto aperto, mentre l' immagine sara' catturata con un altra configurazione, giusto? Potrei usare il pulsante di anteprima della profondita' di campo, che pero' mi fa' vedere un' immagine scurita (chiude l' otturatore), potenzialmente difficile da maneggiare. Ci sono altre vie d' uscita?
Spero di non essere stato troppo confuso nello spiegarmi.
Grazie in anticipo.
Fabio |
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Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11361 Località: Romagna
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Fabio1970 utente
Iscritto: 11 Ago 2012 Messaggi: 462
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Inviato: Mer 15 Ago, 2012 1:24 pm Oggetto: |
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Mmm..., mi sono documentato un altro po'... e credo di avere risolto il rebus.
SOLUZIONE
E' vero che l' apertura del diaframma influenza la profondita' di campo, ma non tocca la posizione del piano a fuoco: quella dipende solo dalla lunghezza focale.
QUINDI
Il mio precedente post si puo' riassomere in quattro parole: "stendiamo un velo pietoso"...
GIUSTO? |
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Dom 19 Ago, 2012 12:11 pm Oggetto: |
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Fabio1970 ha scritto: | Mmm..., mi sono documentato un altro po'... e credo di avere risolto il rebus.
SOLUZIONE
E' vero che l' apertura del diaframma influenza la profondita' di campo, ma non tocca la posizione del piano a fuoco: quella dipende solo dalla lunghezza focale.
QUINDI
Il mio precedente post si puo' riassomere in quattro parole: "stendiamo un velo pietoso"...
GIUSTO? |
Giusto, ma con una precisazione: la posizione del piano di fuoco non dipende dalla lunghezza focale, ma dalla ghiera di messa a fuoco. La lunghezza focale influenza solo la distanza minima di focheggiamento.
Poi: se devi fare una foto a un soggetto che potrebbe muoversi inaspettatamente come un animale, conviene davvero usare l'autofocus, altrimenti rischi di perdere l'attimo... |
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