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Liberatoria da far firmare ad un fotografo?
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lorusso.costantino
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Iscritto: 17 Mgg 2011
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MessaggioInviato: Dom 27 Mgg, 2012 6:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Dici: "[...] Quindi se lui, giustamente da per scontato che ti consegnerà solo la selezione sbagli tu a dare per scontato che debba darti tutti gli scatti [...]". Scusa ma questa supposizione la vedo un pò di parte. Il dare per scontato qualcosa è sbagliato a prescindere, e di questo ho fatto mea culpa. Non vedo perchè "lo scontato" del fotografo debba essere giusto e quello del cliente no. Per me non è assolutamente scontato che il fotografo mi dia solo una selezione. Nel senso che immagino sia buona prassi e sia professionale, però a me che sono "ignorante" magari andava specificato prima che avrei avuto solo una selezione e non tutto. Per motivi miei posso aver voglia di tenere in archivio tutto lo scattato di quel giorno, anche le foto riuscite male. Perché non dovrei poterlo fare?

Dici: "[...] non firmerei nulla, dopo uno scontro del genere in cui tu dimostri di non fidarti di me perché dovrei firmarti la liberatoria? Se la richiesta fosse stata avanzata prima sicuramente avresti avuto la mia firma (anche se molto difficilmente io regalo foto a chi poi ne trae un guadagno) ma dopo suona un po' come: non mi fido più di te, fammi la liberatoria così IO sono tranquillo capisci che non è carino [...]". Ho deciso di proporgli una scrittura privata DOPO la giornata fotografica perché alla consegna delle foto mi ha fatto notare che "il lavoro che ti ho fatto vale almeno 1000 euro", e neanche questo è carino considerando che quando ha accettato il "lavoro" ci ha pure ringraziato perché avrebbe potuto imparare qualcosa dall'altra fotografa. Ebbene, dopo una frase del genere appunto non mi sono più fidato proprio perché prima delle foto ha fatto il carino ringraziandoci dicendo che avrebbe fatto tutto gratis e il giorno dopo mi fa notare quanto sarebbe costato. Se lui intende tutelare i suoi diritti io intendo tutelare i miei. Se ha accettato di svolgere gratuitamente un lavoro evidentemente è perché ha intravisto delle possibilità anche per lui.

Tutto questo non nasce dal numero di fotografie che ci sono state consegnate, ma dal fatto che a posteriori ci siamo resi conto che non avevamo alcuna tutela nel caso in cui i fotografi un giorno ci avessero chiesto di non utilizzare più le loro foto. E ripeto: non voglio in alcun modo intaccare la proprietà intellettuale dei fotografi, ma se verbalmente mi hanno dato il benestare per la pubblicazione delle fotografie vorrei stare tranquillo che sia SEMPRE così, non a giorni alterni, e la discussione con uno dei due fotografi mi ha allarmato.

Cosa è per me un semiprofessionista? Semplice. La fotografa conosce la tecnica, conosce la strumentazione, e sa utilizzarla per imprimere "su pellicola" quelle che sono le mie idee. Cosa le manca affinché io la consideri una professionista? Semplici questioni burocratiche. Se entro in uno studio fotografico, al termine del lavoro mi viene rilasciato uno scontrino, o una ricevuta, o una fattura... Lei può farlo? Non lo so (sono programmatore, non un commercialista) ma se dovesse poterlo fare allora la considererò a tutti gli effetti una professionista. Perché, invece, l'altro ragazzo è un semplice amatore? Perché quel giorno era li per imparare dalla ragazza, perché sta ancora affinando la sua tecnica, perchè ha ancora grosse lacune nel PP...

PS: mi fa piacere che facciate notare gli errori che posso aver commesso. Ho aperto la discussione proprio per imparare Smile

Ciao
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il signor mario
bannato


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Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Dom 27 Mgg, 2012 11:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

lorusso.costantino ha scritto:
Dici: "[...] Quindi se lui, giustamente da per scontato che ti consegnerà solo la selezione sbagli tu a dare per scontato che debba darti tutti gli scatti [...]". Scusa ma questa supposizione la vedo un pò di parte. Il dare per scontato qualcosa è sbagliato a prescindere, e di questo ho fatto mea culpa. Non vedo perchè "lo scontato" del fotografo debba essere giusto e quello del cliente no. Per me non è assolutamente scontato che il fotografo mi dia solo una selezione. Nel senso che immagino sia buona prassi e sia professionale, però a me che sono "ignorante" magari andava specificato prima che avrei avuto solo una selezione e non tutto. Per motivi miei posso aver voglia di tenere in archivio tutto lo scattato di quel giorno, anche le foto riuscite male. Perché non dovrei poterlo fare?


Tu hai chiesto delle fotografie, ovviamente ti aspetti che siano buone, utilizzabili, e lui ti da il prodotto migliore tutto il resto sono scarti e giustamente parlando male del suo esser fotografo non escono dal suo HD, tu metteresti in commercio anche i pantaloni fallati? Quando compro un paio di pantaloni da te posso pretendere che tu mi dia anche quelli di scarto da tenere nell'armadio? il paragone è ovviamente forzato ma rende l'idea



lorusso.costantino ha scritto:
Dici: "[...] non firmerei nulla, dopo uno scontro del genere in cui tu dimostri di non fidarti di me perché dovrei firmarti la liberatoria? Se la richiesta fosse stata avanzata prima sicuramente avresti avuto la mia firma (anche se molto difficilmente io regalo foto a chi poi ne trae un guadagno) ma dopo suona un po' come: non mi fido più di te, fammi la liberatoria così IO sono tranquillo capisci che non è carino [...]". Ho deciso di proporgli una scrittura privata DOPO la giornata fotografica perché alla consegna delle foto mi ha fatto notare che "il lavoro che ti ho fatto vale almeno 1000 euro", e neanche questo è carino considerando che quando ha accettato il "lavoro" ci ha pure ringraziato perché avrebbe potuto imparare qualcosa dall'altra fotografa. Ebbene, dopo una frase del genere appunto non mi sono più fidato proprio perché prima delle foto ha fatto il carino ringraziandoci dicendo che avrebbe fatto tutto gratis e il giorno dopo mi fa notare quanto sarebbe costato. Se lui intende tutelare i suoi diritti io intendo tutelare i miei. Se ha accettato di svolgere gratuitamente un lavoro evidentemente è perché ha intravisto delle possibilità anche per lui.


Qui hai scritto:
" Uno dei due ci ha dato una parte delle foto (quelle che avevamo scelto come migliori) ma le altre si rifiuta di darcele. Il problema, però, è che ha utilizzato toni molto accesi sulla proprietà e sull'utilizzo delle fotografie e il nostro timore è che un giorno possa rivendicare qualcosa che non è mai stato promesso o che possa proibirci, un giorno, di utilizzare le sue foto."
Manca tutto quello che hai aggiunto adesso, e alla fine è il rischio di utilizzare fotografi che ti fanoo il lavoro gratuito, risparmi ma rischi, un po' come per la macchina è vero che anche un amico potrebbe sistemarmi i freni ma il meccanico professionista mi dà più garanzie


lorusso.costantino ha scritto:
Tutto questo non nasce dal numero di fotografie che ci sono state consegnate, ma dal fatto che a posteriori ci siamo resi conto che non avevamo alcuna tutela nel caso in cui i fotografi un giorno ci avessero chiesto di non utilizzare più le loro foto. E ripeto: non voglio in alcun modo intaccare la proprietà intellettuale dei fotografi, ma se verbalmente mi hanno dato il benestare per la pubblicazione delle fotografie vorrei stare tranquillo che sia SEMPRE così, non a giorni alterni, e la discussione con uno dei due fotografi mi ha allarmato.


Difatti l'autorizzazione alla pubblicazione, o meglio un contratto, andrebbe sempre fatto e prima ora rischi che lui si rifiuti di firmare, così stando le cose mi rifiuterei anche io

lorusso.costantino ha scritto:
Cosa è per me un semiprofessionista? Semplice. La fotografa conosce la tecnica, conosce la strumentazione, e sa utilizzarla per imprimere "su pellicola" quelle che sono le mie idee. Cosa le manca affinché io la consideri una professionista? Semplici questioni burocratiche. Se entro in uno studio fotografico, al termine del lavoro mi viene rilasciato uno scontrino, o una ricevuta, o una fattura... Lei può farlo? Non lo so (sono programmatore, non un commercialista) ma se dovesse poterlo fare allora la considererò a tutti gli effetti una professionista. Perché, invece, l'altro ragazzo è un semplice amatore? Perché quel giorno era li per imparare dalla ragazza, perché sta ancora affinando la sua tecnica, perchè ha ancora grosse lacune nel PP...


La ragazza potrebbe essere una dilettante evoluta il termine semiprofessinista è improprio o vivi del lavoro di fotografo e sei professionista o non ci vivi, la differenza tra lei e l'altro ragazzo potrebbe, dico potrebbe perché non conoscendoli potrebbe anche essere vero il contrario, essere che lei è una dilettante evoluta e lui un dilettante neofita ma ambedue assolutamente non rpofessionisti

lorusso.costantino ha scritto:
PS: mi fa piacere che facciate notare gli errori che posso aver commesso. Ho aperto la discussione proprio per imparare Smile

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fluffy_boy
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MessaggioInviato: Lun 28 Mgg, 2012 6:59 am    Oggetto: Rispondi con citazione

lorusso.costantino ha scritto:
Dici: "[...] [i] Non vedo perchè "lo scontato" del fotografo debba essere giusto e quello del cliente no. Per me non è assolutamente scontato che il fotografo mi dia solo una selezione.

Perché non dovrei poterlo fare?


La risposta è semplice: al momento, il diritto tutelato è quello del fotografo.
Come tu hai specificato, l'impegno del fotografo non prevedeva apertamente la cessione di un numero di foto.
Inoltre, non prevedeva la cessione dei diritti, ma la concessione d'uso.
Per questo motivo, il diritto appartiene al titolare e se si deve dare per scontato qualcosa, lo si fa a favore di questi!
Lo scontato è a favore del fotografo, mentre tu non puoi essere definito cliente.
Sei solo un amico che può disporre di una prestazione di amici a costo zero, da cui (spero per te) ricaverai un guadagno economico.


lorusso.costantino ha scritto:

Ho deciso di proporgli una scrittura privata DOPO la giornata fotografica perché alla consegna delle foto mi ha fatto notare che "il lavoro che ti ho fatto vale almeno 1000 euro", e neanche questo è carino considerando che quando ha accettato il "lavoro" ci ha pure ringraziato perché avrebbe potuto imparare qualcosa dall'altra fotografa.

... prima delle foto ha fatto il carino ringraziandoci dicendo che avrebbe fatto tutto gratis e il giorno dopo mi fa notare quanto sarebbe costato. Se lui intende tutelare i suoi diritti io intendo tutelare i miei. Se ha accettato di svolgere gratuitamente un lavoro evidentemente è perché ha intravisto delle possibilità anche per lui.



Vedi, devi capire un'altra cosa.
Tu sei in una situazione di accordo verbale incompleto, con una figura che non può definirsi professionale.
Se con un professionista un minimo si potrebbe pure fare ricorrendo agli usi ( che poi andrebbero contro di te: conosco una ditta che produce e vende, che quando ricorre a un fotografo, lo fa per un numero determinato di foto; se il committente ne vuole di più, le altre le paga a parte....) questo non può pretendersi con un dilettante.
Perchè il dilettante, quando ha accettato, poteva benissimo non rendersi conto dello smazzo derivante dalla prestazione, rendendosi conto solo dopo che l'esperienza maturata era ben poca cosa, al contrario del vantaggio del richiedente che poteva essere misurato concretamente.
Insomma, essendo dilettante, non poteva rendersi conto dello squilibrio sinallagmatico realzzatosi con questo accordo, in cui i vantaggi alla fine potrebbero essere considerati a favore del richiedente, mentre quelli a favore dell'esecutore potrebbero essere risultati miseri.
Chiunque, qui, potrebbe dire: doveva rendersene conto PRIMA di accettare!
Eh no....: proprio perché è un dilettante che NON POTEVA determinare a prescindere il vero significato della cosa, a fronte dello squilibrio sinallagmatico sopra esposto, questi potrebbe benissimo eccepire un vizio di consenso.
Vizio da inserirsi in un accordo verbale tra un imprenditrore e un non professionista, che non regola (su ammissione dell'imprenditore) tutti gli aspetti , che dovrebbe essere provato tramite testimonianza ( che come tale non può essere sufficiente a definire tutte le clausole nel tempo), ricorrendo su pretese che, in fondo, come confermato sopra, sono contrarie agli usi.

Personalmente, per un discorso di equità, ti farei inserire una clausola che, nel caso il marchio cominci a funzionare, preveda coi fotografi in questione la prestazione A PAGAMENTO di un prossimo futuro catalogo o simili, a prezzo da concordare secondo gli usi.
Oltre a essere una cosa per me giusta, porterebbe l'interessato a sentirsi un pò "parte del progetto", nonché a rivalutare lo squilbrio della prestazione odierna, invogliandolo a concederti il tutto.
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lorusso.costantino
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MessaggioInviato: Lun 28 Mgg, 2012 8:35 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ragazzi,
grazie ancora per quello che avete scritto. Effettivamente leggendo i vostri interventi ho capito e imparato tantissime cose che non conoscevo.

Ciao
Costantino

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Pasi
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MessaggioInviato: Lun 28 Mgg, 2012 9:00 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Posso aggiungere un'altro "cavillo"?

Le foto sono state scattate in un luogo pubblico o privato?

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