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Messaggio |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Mar 31 Gen, 2012 3:50 pm Oggetto: |
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| Santiago81 ha scritto: |
E tu saresti lo Staff Tecnico... |
Intanto io NON sono lo staff tecnico.
Se ho capito bene quanto affermi "(quindi relativo a qualcosa, in questo caso il 24x36, ovvero copre per intero il formato 24x36)" ogni formato è formato pieno purché copra per intero il proprio formato, ora sì che è chiaro.
Per me basta così altrimenti si scade troppo.
Ti chiedo, se non ti è di troppo fastidio, di evitare l'insulto e l'attacco personale. |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Mar 31 Gen, 2012 9:47 pm Oggetto: |
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Ok, Ok, Ok, ora tiriamo un bel respiro, va bene?
Il Signor Mario è stato estremamente preciso nello spiegare tecnicamente la questione dei formati, e va bene così.
Santiago magari ha usato un linguaggio meno preciso, ma ugualmente comprensibile (alla fine tutti capiscono che significa "full frame", anche se si tratta di un termine che può ingenerare confusione concettuale).
Però ora basta accapigliarsi sulla questione, OK? non vorrete mica farmi intervenire per moderare la discussione, vero?
Anche perchè la domanda di infermiere è un po' diversa, quindi concentriamoci su quello  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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osterman utente
Iscritto: 11 Nov 2011 Messaggi: 64 Località: Genova
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 5:12 pm Oggetto: |
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Ho letto con un certo divertimento la discussione.
Visto che ne ho finalmente trovata una con approfondimenti tecnici, vorrei approfittarne per farvi partecipi di una mia recente scoperta (scoperta per me, beninteso).
Ricorre spesso la frase seguente: "il 50mm è il formato c.d. normale, perchè 50mm equivalgono alla diagonale del fotogramma nel 135". Ora, pur non essendo io esperto in matematica, la diagonale di un 24x36 non è 50, ma 43,26.
Inoltre, non riuscivo a capire perchè il termine "normale" venisse associato alla diagonale del fotogramma.
Allora ho indagato e ho trovato che, in realtà, il termine "normale" fa riferimento non alla diagonale, ma all'angolo di campo dell'occhio umano, pari a 55°-60° (meglio, a quell'angolo di campo entro il quale l'occhio umano vede "a fuoco") e come, per ottenere quell'angolo di campo per un fotogramma 24x36 la lunghezza focale fosse 42 (applicando la formula: f= (d/2)/tan(a/2)), anzi per la precisione 41,55.
Inoltre, poichè 42 è molto simile alla diagonale del fotogramma 24x36 (43,26, come detto sopra), si applica la doppia definizione.
Ma allora, se la lunghezza focale "normale" è 42 (arrotondiamo), perchè si dice comunemente che è 50?
La ragione che ho trovato è questa, e la riporto:
"Il motivo principale di questa scelta anomala è che essendo quasi tutte le fotocamere 35 mm a obiettivo intercambiabile dotate di mirino reflex e avendo queste un tiraggio molto lungo (superiore ai 40 mm) per far posto allo specchio, è tecnicamente più facile realizzare obiettivi da 50 mm che da 42 mm."
Vi chiedo: la spiegazione vi risulta/vi pare plausibile?
E, comunque, incontestabilmente, su dx (Nikon, ossia 24x16), la lunghezza focale "normale" (intesa come quella da cui deriva un un angolo di campo equivalente a quello entro cui l'occhio umano riesce a mettera a fuoco) non è 35mm ma 28mm (così come sul 135 o fx è 42mm). |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 5:49 pm Oggetto: |
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| osterman ha scritto: |
...
La ragione che ho trovato è questa, e la riporto:
"Il motivo principale di questa scelta anomala è che essendo quasi tutte le fotocamere 35 mm a obiettivo intercambiabile dotate di mirino reflex e avendo queste un tiraggio molto lungo (superiore ai 40 mm) per far posto allo specchio, è tecnicamente più facile realizzare obiettivi da 50 mm che da 42 mm."
Vi chiedo: la spiegazione vi risulta/vi pare plausibile?
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Vero in parte, la prima cosa è che parti da un presupposto sbagliato, le fotocamere reflex 24x36 nascono molto dopo la nascita del 24x36 come standard per le fotocamere, nota che al momento della sua nascita era considerato un formato particolarmente piccolo.
Perché il 50 è la lente standard per il "piccolo" formato 24x36 o formato Leica?
Vediamo: la sua nascita, agli inizi del '900 Oskar Barnack, lavorava alal divisione cinematografia della Leitz, ebbe la necessità di testare la sensibilità della pellicola, e l'unico modo all'epoca era quello di scattare delle foto e sviluppare il film, per farlo pensò di realizzare un apparecchio specifico (in realtà si ritiene che l'idea di una fotocamera che utilizzasse pellicola cinematografica 35mm già essitesse in lui da molto e alcune caratteristiche del proptotipo sembrerebbero confermare questa ipotesi) per questo. L'idea era quella di "piccolo fotogramma grandi ingrandimenti" occorreva quindi un'ottica di altissimo livello, nacque, ad opera di Max Berek, un 50 mm 3,5 Leitz... da qui parte la storia con la UR Leica.
Perché un 50? Siamo negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, l'ottica sta facendo passi da gigante ma la progettazione di un obiettivo luminoso, all'epoca un'apertura 3,5 era considerata luminosa, non era particolarmente semplice, occorrevano anni di studi e di sperimentazioni, un obiettivo valido di fatto era già pronto, il tripletto di Cooke di fine '800, si trattava solo di renderlo ancora più inciso e prestante. Alla fine il 50 rimase come ottica standard per il formato Leica o 24x36.
Considera che la prima Reflex risale alla metà degli anni trenta e che questa tipologia di fotocamere si affermò solo alla fine degli anni '50. |
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 6:06 pm Oggetto: |
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| Ho trovato, googlelando un po', la storia della prima Reflex, ricordavo bene, è del 1935 eccola |
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osterman utente
Iscritto: 11 Nov 2011 Messaggi: 64 Località: Genova
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 7:35 pm Oggetto: |
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"Al termine della Prima Guerra Mondiale, nel momento in cui l’azienda decide di allargare la propria produzione al settore fotografico, egli si dedica allo studio di un’ottica con la quale equipaggiare la piccola fotocamera che Oskar Barnack sta mettendo a punto. Si tratta di un obiettivo di 50 mm di focale con apertura massima f/3.5, studiato per riprendere immagini nel nuovo formato di 24 x 36 mm; nella prima versione prende il nome di Leitz Anastigmat, successivamente viene battezzato Elmax (Ernst Leitz Max Berek) ed infine assume il nome definitivo di Elmar. Oltre a questo obiettivo rientrante, certamente il più noto fra quelli elaborati da Berek, dobbiamo alla sua capacità creativa anche l’Hektor da 73 mm con apertura massima f/1.9 (uno dei più luminosi dell’epoca) e il Thambar da 90 mm con apertura massima f/2.2. Quest’ultima ottica è un obiettivo speciale dedicato al ritratto in grado di fornire immagini caratterizzate da piacevolissima morbidezza che all’epoca riscosse grande successo."
Tratto da questo sito: http://www.storiadellafotografia.it/2010/08/17/max-berek/#more-2578
In ciò che ho letto, però, non ho trovato alcun riferimento al fatto che il "tripletto di cooke" fosse di 50mm.
Comunque, quello che a me interessava era capire perchè 50 mm. è considerato "normale".
Al riguardo, mi pare concordiamo sul fatto che non è perchè l'angolo di campo risultante è simile a quelo dell'occhio umano, nè perchè pari alla diagonale del fotogramma, ma, invece, è per ragioni tecnico-costruttive (che sia il tripletto o che sia la storia dello specchio).
A me è sufficiente, considerato che volevo solo smentire la leggenda che fosse per le due ragioni di cui sopra.
In particolare, trovavo inaccettabile che nel mondo della fotografia, in cui la componente tecnica è assai importante, si "arrotondasse" da 43 a 50! |
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Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11370 Località: Romagna
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 8:43 pm Oggetto: |
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Alla bella spiegazione di Mario di oggi pomeriggio aggiungo che anche il nostro occhio "arrotonda". E parecchio!
L'angolo "inquadrato" dall'occhio umano è tutto tranne che un numero certo. E' un'approssimazione, perché non c'è un confine così netto nella "visione nitida". E oltretutto il dato è una media statistica di tante persone...
E tra 43mm e 50 la differenza c'è, certamente, ma non è così abissale.
Tieni presente che le immagini inviate dal nostro occhio sono elaborate da un hardware/software molto complesso quale è il nostro cervello, che di suo effettua molte "correzioni", o adattamenti. Linee storte, bilanciamento del bianco...
Quindi classicamente si è finito per definire "normali", su pellicola 35mm, il range di obiettivi con focali tra 40mm e 60mm (!!!), stando larghi con le definizioni. Ad esempio la Kodak retinette di mio padre è ad obiettivo fisso, un normale 45mm. L'Helios 44M-4, ottica normale kit venduta con le macchine russe a innesto M42, è un 58mm.
Perché all'incirca forniscono una visione simile a quella data dalla vista umana. Ecco, invece di
"il 50mm è il formato c.d. normale, perchè 50mm equivalgono alla diagonale del fotogramma nel 135" ritengo più corretto dire: "il 50mm è il formato c.d. normale, perché nel formato 135 restituisce un angolo di campo paragonabile alla complessa visione umana".
Perché poi in questo range si sono scelti proprio 50mm e non, chessò, 47mm?
La (possibile) risposta è sempre nello scritto di Mario: progettare da zero un'ottica all'epoca (e fino all'avvento del calcolatore elettronico) era un'impresa titanica, molto molto più semplice migliorare quello che c'era già. E il 50mm f/3.5 di Barnak era lì, pronto alle migliorie...
E così credo che tennero il 50mm come focale "normale".  _________________
Marcello Absit iniuria verbis!
Tubi Kenko: una recensione - Che manuale prendo? - Adattare vecchi obiettivi su corpi nuovi
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osterman utente
Iscritto: 11 Nov 2011 Messaggi: 64 Località: Genova
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Inviato: Mar 21 Feb, 2012 9:32 pm Oggetto: |
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Apprezzo il tuo intervento, e ti ringrazio.
Vorrei però copiare quanto riporta wikipedia (ma in qualsiasi libro di fotografia trovi più o meno lo stesso):
"È definito "normale" un obiettivo che ha un angolo di campo simile a quello dell'occhio umano, con un cono ottico compreso tra 43° e 45°. Estendendo la gamma anche ai grandangolari e teleobiettivi moderati, si possono considerare gli angoli tra 20° e 59°. Per convenzione si considerano normali gli obiettivi con lunghezza focale vicina alla diagonale del fotogramma. Per il formato fotografico Leica, il più comune, detto 35mm o 135, che ha il fotogramma di 24x36 mm, è considerato normale l'obiettivo da 50 mm di lunghezza focale anche se quello che si avvicina di più sarebbe il 43 mm."
E, ancora:
"Viene definito obiettivo “Normale”, un obiettivo che ha come lunghezza focale la lunghezza approssimativa della diagonale del supporto fotosensibile usato. Per le fotocamere 35 mm con pellicola da 24x36 mm, l’obiettivo normale è il 50"
Ora, il punto di partenza della mia riflessione è stato questo: ma possibile che nel mondo della fotografia, dove vanno a cercare (e cito qualcuno anche se non ricordo chi) "non il pelo nell'uovo, ma la forfora sul pelo nell'uovo", si accontentino di un arrotondamento del 20% (tra 42 e 50)?
Da lì la mia curiosità e da lì la spiegazione che ho trovato e che mi pare abbastanza convincente. Al riguardo, infatti, non ho trovato che il "tripletto" fosse di 50mm; anzi, come dall'estratto che ho copiato nel post precedente, c'erano lunghezze focali diverse da 50 (ma più lunghe) già allora.
Posto qui, comunque, un interessante articolo sull'angolo di campo dell'occhio umano:
http://www.nadir.it/pandora/OCCHIO_FOTOCAMERE/dassio.htm
di cui comunque copio alcune parti:
"L'angolo di campo coperto dalla focale 35 mm (circa 60°) corrisponde a quello del polo posteriore: si tratta, secondo me, probabilmente dell'immagine più vicina alla percezione generale dell'occhio umano nell'ambiente. Un po' più stretta del precedente è quella del 50 mm (angolo di campo di 45° circa), che corrisponde alla visione dell'area maculare un po' allargata; il motivo per cui il 50 mm è considerato "normale" (per il 35 mm) risiede nella resa prospettica, analoga a quella dell'occhio umano."
Non vi sfuggirà la seguente frase, che evidenzio:
"La dimostrazione matematica di questo fenomeno fa uso del teorema di Pitagora applicato agli angoli di campo e dell'approssimazione ad un rettangolo della regione maculare (che in realtà è una ellissoide), la cui diagonale viene a misurare 43° (et voilà)." Et voilà cosa? Se hai appena detto che è 35 o 50???
Ripeto, a me ciò che importava era solo smentire che la "normalità" fosse legata alla diagonale del fotogramma (e lì non ci sono santi...: è 43,26) e alla visione umana (e pure lì, possiamo starcela a menare ma non è 50).
Grazie comunque ancora dei vostri interventi. |
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sammy.digital utente
Iscritto: 05 Dic 2007 Messaggi: 473
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Inviato: Mer 09 Mgg, 2012 5:46 pm Oggetto: |
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| Santiago81 ha scritto: | Prendiamo due obiettivi, un 20mm e un 35mm.
Siamo d'accordo almeno che la distorsione a barilotto è diversa fra i due?
Partiamo dal 20.
Lo monto su una FF ed ho un certo angolo angolo di campo (porzione di scena inquadrata), chiamiamolo X. Lo monto su una APS-C (fotocamera con sensore APS-C) ed avrò un angolo di campo più ridotto, chiamiamolo Y.
Prendiamo ora il 35mm.
Lo monto su una FF ed avrò un angolo di campo inferiore a X ma molto vicino a Y. Lo monto su una APS-C e l'angolo di campo sarà decisamente inferiore a Y.
Ora, mettiamo che io voglia Y.
Su una FF dovrò montare un 35mm, su una APS-C dovrò montare un 20mm.
La prospettiva è la stessa ma la distorsione a barilotto no perchè diverse sono le caratteristiche ottiche dei due obiettivi. |
Ciao ragazzi,
attratto dal tema vi propongo un quesito interessante (almeno per me, spero anche per voi).
Se montaste su entrambe le macchine (FF e APS-C) il 20mm quindi con una FF dovreste avvicinarvi di più al soggetto, otterreste l'esatto contrario (stessa distorsione a barilotto ma differente prospettiva) quindi tirando le somme con quale metodo avreste un'immagine piu simile? |
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eco77 utente attivo

Iscritto: 26 Apr 2010 Messaggi: 624 Località: Molise
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Inviato: Ven 11 Mgg, 2012 2:38 pm Oggetto: |
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Non voglio riaprire vecchie polemiche ma:
| il signor mario ha scritto: |
2) Santiago ancora non hai capito che full frame in fotografia non significa nulla? |
Secondo me è questa frase a non significare nulla. "Full frame" è un termine fotografico di uso comune, utilizzato dalle stesse case costruttrici, nelle riviste di fotografia, nelle enciclopedie e penso che possiamo fermarci qui. Santiago ha detto delle inesattezze, siamo d'accordo. Ma chi è senza peccato scagli la prima pietra.
| sammy.digital ha scritto: | Ciao ragazzi,
attratto dal tema vi propongo un quesito interessante (almeno per me, spero anche per voi).
Se montaste su entrambe le macchine (FF e APS-C) il 20mm quindi con una FF dovreste avvicinarvi di più al soggetto, otterreste l'esatto contrario (stessa distorsione a barilotto ma differente prospettiva) quindi tirando le somme con quale metodo avreste un'immagine piu simile? |
con il primo. |
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