 |
|
 |
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Lun 02 Gen, 2012 3:58 pm Oggetto: |
|
|
massimo729 ha scritto: | Difficile contribuire a discorsi senza basi di alcun genere.
Comunque nel momento in cui uno stato fosse costretto ad uscire dall'euro, non si tratterebbe di eliminare le banconote stampate dallo stesso bensì di ridurre la massa monetaria in circolazione per un certo valore.
Non ti troveresti con euro validi e non validi, sarebbe solo una cosa interna a banche centrali e zecche di stato.
Le voci espresse dalle tue fonti sono pura, infondata, controinformazione fatta da persone contrarie all'euro. |
capisco.
non sono preparato in materia, anche se ho conoscenze che potrebbero spiegarmi con precisione assoluta come funziona.
non esiterò a chiederglielo e a riportarvi la spiegazione cosi come mi verrà fatta.
le voci espresse dall'articolo che ho postato ( non sono mie fonti, è la rete la fonte, dai quali tutti possono trarne informazioni più o meno utili ) se sono infondate possono essere smentite semplicemente approfondendo l'argomento e cercando controprove.
chiaro, questo può farlo chiunque di voi sia interessato a farlo.
le tue parole, sul fatto che si tratti di voci infondate di controinformazione, sono solo le tue parole, cosi come lo sono quelle nell'articolo che ha pubblicato il redattore di quella pagina.
avete lo stesso peso, in questo momento.
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Axe! utente attivo

Iscritto: 25 Ott 2006 Messaggi: 815 Località: Termoli -CB- [Italia??]
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Lun 02 Gen, 2012 5:40 pm Oggetto: |
|
|
potenzialmente si.
a questo punto resta solo il beneficio del dubbio.
se ci fidiamo tutti ciecamente del sole24ore.
p.s. stavo leggendo ora: dice che il trattato non prevede l'uscita di nessuno dei paesi europei aderenti. ma...quindi quello che dicono alla tv? cavolate pure? uscita dall'euro dell'italia...etcetc? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
roiter utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 13523 Località: Brianza
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 2:37 am Oggetto: |
|
|
I trattati non prevedono in nessun modo la reversibilità dell'euro.
Forse a suo tempo sono stati troppo ottimisti, o forse non è affatto una dimenticanza... chi lo sa. Resta il fatto che i trattati si possono modificare, se c'è la volontà politica per farlo (anche se io penso invece che nessuno uscirà dall'euro e quindi non ci sarà nessuna revisione). _________________ Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
[ Ullalà che figo ] |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Achab94 utente

Iscritto: 08 Lug 2011 Messaggi: 157
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 1:44 pm Oggetto: |
|
|
biXel ha scritto: | non me ne intendo, però mi chiedo:
come fai a distinguere ( a livello monetario si intende ) uno stato rispetto ad un'altro nei casi come quello che si è verificato?
ovvero, la Grecia fallisce.
ovviamente ha l'euro, usata anche in altri stati.
quindi? falliscono tutti? no di certo. il problema è localizzato.
probabilmente la distinzione con queste lettere, serve proprio per differenziare gli stati, in caso di problemi.
questo è solo una mia idea, dato che non so come funziona.
però è una buona idea per trovare eventuali risposte al dubbio che mi hai fatto venire.
 |
Qui ti sta parlando uno studente di 4 Superiore, queste robe le sto facendo a scuola, quindi fidati fino ad un certo punto.
Se la Grecia dovesse fallire, cala di molto il "potere d'acquisto" dell'Euro: diventerà (forse) carta straccia in Grecia, ma non qua in Italia. Il fatto che abbia una lettera che contraddistinga non vuol dire nulla, secondo me. E' come se in Italia, al tempo della Lira, ogni regione avesse la propria "Lira".. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 1:59 pm Oggetto: |
|
|
Achab94 ha scritto: | Qui ti sta parlando uno studente di 4 Superiore, queste robe le sto facendo a scuola, quindi fidati fino ad un certo punto.
Se la Grecia dovesse fallire, cala di molto il "potere d'acquisto" dell'Euro: diventerà (forse) carta straccia in Grecia, ma non qua in Italia. Il fatto che abbia una lettera che contraddistinga non vuol dire nulla, secondo me. E' come se in Italia, al tempo della Lira, ogni regione avesse la propria "Lira".. |
ma infatti non ho detto che il problema impatterebbe su tutti, ma solo sulla Grecia ( identificata credo appositamente con Y, cosi come tutti gli altri stati ).
Se diventa carta straccia in Grecia, tutte le banconote identificate con la Y presenti in altri stati, credo subiscano lo stesso trattamento.
Come se qui noi avessimo le dracme, tenute dopo una vacanza.
Nel caso di fallimento, le dracme varrebbero zero.
Stessa cosa ( penso ): euro con Y = valore zero
Comunque, chiederò lumi a chi ne sa più di me, dato che ho chi può darmi informazioni sicure al 100%.
Giusto per fugare i dubbi, e capire se una cosa del genere possa verificarsi ( cosa che nell'articolo del sole24 ore viene smentita, come scenario ). |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
massimo729 non più registrato
Iscritto: 21 Lug 2004 Messaggi: 1683
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 3:14 pm Oggetto: |
|
|
Facciamo così: visto che io sono generoso, ti propongo un affare.
Questa voce sulle banconote con la Y si sta diffondendo, prima che ti ritrovi con carta straccia vendile a me al 70% del loro valore, mi assumo io il rischio.
Ok? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filip utente attivo

Iscritto: 14 Lug 2004 Messaggi: 13724 Località: Ronchi dei Legionari (GO)
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 3:33 pm Oggetto: |
|
|
Citazione: | Se diventa carta straccia in Grecia, tutte le banconote identificate con la Y presenti in altri stati, credo subiscano lo stesso trattamento. | No, non è così.
Se hai nel portafoglio una banconota da €20,00 contraddistinta dalla Y, con essa puoi comprarti 20 caffè esattamente come con una contraddistinta dalla lettera X, U o qualsiasi altra lettera.
Insomma.. 20 €uro sono e rimangono 20 €uro indipendentemente dalla lettera che la identifica, perchè se tu dovessi aver ragione, con una 20 €uro contraddistinta dalla lettera X (Germania) potremmo comprarci 25/30 caffè. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 4:44 pm Oggetto: |
|
|
Filip ha scritto: | No, non è così.
Se hai nel portafoglio una banconota da €20,00 contraddistinta dalla Y, con essa puoi comprarti 20 caffè esattamente come con una contraddistinta dalla lettera X, U o qualsiasi altra lettera.
Insomma.. 20 €uro sono e rimangono 20 €uro indipendentemente dalla lettera che la identifica, perchè se tu dovessi aver ragione, con una 20 €uro contraddistinta dalla lettera X (Germania) potremmo comprarci 25/30 caffè. |
capisco.
in effetti non fa una piega il discorso. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ocio utente attivo

Iscritto: 14 Ott 2004 Messaggi: 13845 Località: Vercelli
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 5:21 pm Oggetto: |
|
|
Aggiungo un'osservazione. I greci sono indebitati personalmente. Leggevo un articolo catastrofico qualche giorno fa'. Tra debiti, senza casa, senza lavoro solo 1 cittadino su 4 è, diciamo, in positivo. Gli altri stanno esaurendo gli averi o li hanno già esauriti. Leggevo, non so con che incidenza, di bambini svenuti in classe dalla fame... La Grecia non ha mai navigato nell'oro, pensiamo alla vita nei paesi lontani dalle grandi città, vita molto semplice legata ai beni della terra, del mare.
Ciò significa che di carta stampata in euro, in Grecia, ce n'è ben poca da andare a spendere in Germania. Quindi il problema non esiste già alla radice. Non c'è il problema che milioni di cittadini greci vengano qui a scambiare i soldi. Se i dati sono veri, 3 greci su 4 in banca possono ritirare solo debiti.
Il distacco della Gracia dall'euro sarà una semplice operazione matematica ed una svalutazione (o crollo) dell'euro nei confronti degli altri mercati (per quelli rimasti dentro l'euro). |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 5:25 pm Oggetto: |
|
|
Carlo Lagrutta ha scritto: | Aggiungo un'osservazione. I greci sono indebitati personalmente. Leggevo un articolo catastrofico qualche giorno fa'. Tra debiti, senza casa, senza lavoro solo 1 cittadino su 4 è, diciamo, in positivo. Gli altri stanno esaurendo gli averi o li hanno già esauriti. Leggevo, non so con che incidenza, di bambini svenuti in classe dalla fame... La Grecia non ha mai navigato nell'oro, pensiamo alla vita nei paesi lontani dalle grandi città, vita molto semplice legata ai beni della terra, del mare.
Ciò significa che di carta stampata in euro, in Grecia, ce n'è ben poca da andare a spendere in Germania. Quindi il problema non esiste già alla radice. Non c'è il problema che milioni di cittadini greci vengano qui a scambiare i soldi.
Il distacco della Gracia dall'euro sarà una semplice operazione matematica ed una svalutazione (o crollo) dell'euro nei confronti degli altri mercati (per quelli rimasti dentro l'euro). |
quindi, secondo voi da come scrivete, i soldi dei greci ( con la Y ) non spariscono, bensì ci rimettono tutti gli stati aderenti all'unione che a causa di uno stato fallito, fa 'fallire' la moneta stessa ( X, D o F che sia ).
sarebbe cosi il ragionamento?
preoccupante...
per un peccatore si perde una nave. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Achab94 utente

Iscritto: 08 Lug 2011 Messaggi: 157
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 6:10 pm Oggetto: |
|
|
biXel ha scritto: | ma infatti non ho detto che il problema impatterebbe su tutti, ma solo sulla Grecia ( identificata credo appositamente con Y, cosi come tutti gli altri stati ).
Se diventa carta straccia in Grecia, tutte le banconote identificate con la Y presenti in altri stati, credo subiscano lo stesso trattamento.
Come se qui noi avessimo le dracme, tenute dopo una vacanza.
Nel caso di fallimento, le dracme varrebbero zero.
Stessa cosa ( penso ): euro con Y = valore zero
Comunque, chiederò lumi a chi ne sa più di me, dato che ho chi può darmi informazioni sicure al 100%.
Giusto per fugare i dubbi, e capire se una cosa del genere possa verificarsi ( cosa che nell'articolo del sole24 ore viene smentita, come scenario ). |
Secondo me no, scusa.. non è che se devo comprarmi una macchina con banconote da 5 euro (per esempio) il concessionario sta lì a controllare ogni banconota con la Y. Semplicemente il valore dell'Euro si svaluterà di molto, tutto qua. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
biXel utente

Iscritto: 22 Set 2011 Messaggi: 101 Località: Bologna
|
Inviato: Mar 03 Gen, 2012 8:23 pm Oggetto: |
|
|
Achab94 ha scritto: | Secondo me no, scusa.. non è che se devo comprarmi una macchina con banconote da 5 euro (per esempio) il concessionario sta lì a controllare ogni banconota con la Y. Semplicemente il valore dell'Euro si svaluterà di molto, tutto qua. |
capisco.
quindi la prendiamo nel di dietro tutti...trasversalmente.
fantastico. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
roiter utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 13523 Località: Brianza
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 12:01 am Oggetto: |
|
|
Carlo, sono stato in Grecia per lavoro più volte quest'anno... è vero, non se la passano bene... è anche verosimile che una parte della popolazione sia finita sotto la soglia della povertà... ma davvero certi articoli catastrofici sono una gran esagerazione e penso che siano costruiti ad arte per seminare il panico (qualcuno probabilmente ha interesse perchè questo accada).
Di certo, se i mercati costringono la Grecia a finanziarsi con tassi del 25-30% è evidente che non hanno possibilità di uscirne, e quindi per loro sarebbe meglio dichiarare fallimento e buonanotte. Cosa peraltro che gli hanno impedito di fare già più di una volta, sostenendo che il fallimento della Grecia scatenerebbe una reazione a catena. Io invece penso che tenere la Grecia in questa situazione per il maggior tempo possibile sia un affarone da tanti miliardoni che escono dalle tasche dei greci e finiscono... probabilmente dove finiscono anche i nostri da qualche mese in qua.
Quando poi i greci saranno spremuti per benino, proveranno a fare ciò che è spiegato con semplicità disarmante in questo breve articolo: http://vitolops.nova100.ilsole24ore.com/2011/11/il-delitto-perfetto-nella-finanza-comprare-assicurazioni-sul-debito-degli-stati-e-poi-spingerli-al-f.html _________________ Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
[ Ullalà che figo ] |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 9:57 am Oggetto: |
|
|
roiter ha scritto: | Carlo, sono stato in Grecia per lavoro più volte quest'anno... è vero, non se la passano bene... è anche verosimile che una parte della popolazione sia finita sotto la soglia della povertà... ma davvero certi articoli catastrofici sono una gran esagerazione e penso che siano costruiti ad arte per seminare il panico (qualcuno probabilmente ha interesse perchè questo accada).
Di certo, se i mercati costringono la Grecia a finanziarsi con tassi del 25-30% è evidente che non hanno possibilità di uscirne, e quindi per loro sarebbe meglio dichiarare fallimento e buonanotte. Cosa peraltro che gli hanno impedito di fare già più di una volta, sostenendo che il fallimento della Grecia scatenerebbe una reazione a catena. Io invece penso che tenere la Grecia in questa situazione per il maggior tempo possibile sia un affarone da tanti miliardoni che escono dalle tasche dei greci e finiscono... probabilmente dove finiscono anche i nostri da qualche mese in qua.
Quando poi i greci saranno spremuti per benino, proveranno a fare ciò che è spiegato con semplicità disarmante in questo breve articolo: http://vitolops.nova100.ilsole24ore.com/2011/11/il-delitto-perfetto-nella-finanza-comprare-assicurazioni-sul-debito-degli-stati-e-poi-spingerli-al-f.html |
Riguardo il primo paragrafo ricordiamoci che fino ad ora i soldi gli sono arrivati, cioè i prestiti li hanno ricevuti e non dal mercato, dal quale sono sostanzialmente usciti recentemente, proprio per evitare i tassi insostenibili. Quando si parla di catastrofe lo si fa scontando (per usare un termine mercatistico) un evento futuro probabile o ritenuto tale. La possibilità, cioè, che i soldi non arrivino più: dal mercato perché i tassi sono insostenibili; dai prestatori a vario titolo (altri stati, comunità europea - quindi anche L’ Italia - fondo monetario) perché essi chiedono in cambio rigore dei conti per garantirsi che il prestito sarà rimborsato e se la Grecia non ottempera niente prestiti. Del resto prestereste soldi al vicino di casa che sapete che se li beve senza adeguate e blindate garanzie? Non c’ è cattiveria in questo; c’ è solo concretezza. Concretezza supportata oltretutto dal fatto che i soldi che gli stati si prestano tra loro sono nostri, dei contribuenti. Ecco spiegata la ragione per la quale i tedeschi, che sono un nazione come si deve e i cui cittadini, nella media, hanno un senso civico più spiccato che li porta a guardare alla loro nazione, prima che a sé stessi, non vedono di buon occhio che i loro soldi, faticosamente risparmiati anche per effetto di politiche di sacrifici, vadano nelle tasche delle cicale latine e greche. Vi faccio un esempio: in Germania gli stipendi sono indicizzati alla produttività e non all’ inflazione e le pensioni sono indicizzate agli stipendi e non all’ inflazione. Morale: ecco perché i crucchi ci tengono alla stabilità dei prezzi; sanno che se l’inflazione cresce, ma non cresce la produttività, niente soldi in più, quindi perdono capacità di acquisto. E i pensionati sanno che se i giovani lavorano, bene; altrimenti niente soldi in più. Nel corso di questo decennio le paghe tedesche (e quindi le pensioni) se non erro si sono fermate per quasi quattro anni.
Riguardo il secondo paragrafo bisogna distinguere: qual’ è l’ affarone da molti miliardoni? I soldi che escono dalle tasche dei greci vanno, come spiegato sopra, a ripianare i debiti che “i greci” hanno fatto. Che poi i tedeschi e i francesi prestassero volentieri i loro soldi ad un popolo che per certi versi ci somiglia molto, disposto a pagare buoni interessi per avere soldi freschi che però ha usato per alimentare clientele e corruzione e lavori improduttivi (un terziario statale smisuratamente inutile ed inefficiente, pari a quello del nostro sud) anziché per porre le basi di uno stato moderno e produttivo, esattamente come erroneamente ha fatto l ‘Italia, può essere solo tacciato di azzardo. Vale a dire che loro si sono accollati un rischio. Che ora facciano di tutto per riavere indietro i loro soldi è comprensibile. Che le manovre per riaverle siano “brutte” è vero. Ma chi li ha scialacquati quei soldi senza metterli a frutto? Chi ha vissuto spendendo, anziché riformando il decennio dell’ euro a tassi bassi? Oltre alla Grecia anche l‘ Italia. Altra cosa sono gli affaroni che nascono dalla speculazione finanziaria. Quei sodi non sono dei greci o degli italiani; sono di chi li investe qui o là a seconda degli spazi di crescita in conto capitale che ci possono essere qui o là per il verificarsi si determinate situazioni. Un’ azienda come Apple si è data un piano industriale vincete che ha moltiplicato esponenzialmente il valore delle proprie azioni. Chi ha creduto in Apple una decina di anni fa e più ha portato a casa una somma decine di volte superiore a quella investita senza rubare nulla a nessuno se non hai concorrenti incapaci di tenere il passo. Qualcosa di analogo, da un punto di vista strettamente finanziario, succede con tutto ciò che ha quotazioni di mercato suscettibili di variazione per qualche motivo. Lo speculatore (ma è meglio chiamarlo con il suo nome: l’ investitore) cerca queste situazioni per ricavarne un vantaggio inconto capitale. Allora la soluzione qual’ è? Legarlo, l ‘investitore, perché non operi, oppure fare come Apple (e Germania): essere più forti degli altri ?
Riguardo il terzo paragrafo: bufale. Non è necessario affatto arrivare a tanto, come dimostrano i guadagni di questi ultimi mesi su quei titoli. E’ sufficiente sapere che, per esempio, l’ Italia ha una classe dirigente incompetente e incapace, non solo di compiere, ma anche solo di pensare scelte strategiche. Che ha una classe sindacale fatta di ex operai la cui miopia li condanna a contemplare, al massimo, il tornio; anziché essere formata da qualche economista di calibro, da qualche giuslavorista capace; da persone, insomma, con una visione strategica e non, appunto, da operai. Che ha un' imprenditoria (quella grande soprattuto) che non rifiuta mai gli "aiutini" siano essi la svalutazione o l' agevolazione, mentre è sempre restia a mettreci del proprio. Che ha un popolo piatto, molle, che ama la rendita e non la fatica e l 'impegno. Che ha una struttura statale borbonica, opulenta, inefficiente e sovrabbondante rispetto alle necessità reali, sulla quale tutti provano a mangiare qualcosa. Basta tutto questo perché, quando si generano le condizioni, il valore di quelle assicurazioni lieviti in maniera esponenziale alimentata da una sostanziale sfiducia nell‘ Italia (o altri simili). Il segreto del guadagno è disfarsene, di quelle assicurazioni, un momento prima che la tendenza s’ inverta. Perché se davvero l‘ Italia fallisse le conseguenza sarebbero talmente gravi (debito non rimborsato) che l ‘onda investirebbe tutto. Assicurare una nave per farla affondare dai pirati è assai più banale; qualcosa che riesce di fare anche a me. Il paragone, francamente, è d’ effetto, ma inappropriato. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filip utente attivo

Iscritto: 14 Lug 2004 Messaggi: 13724 Località: Ronchi dei Legionari (GO)
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 5:01 pm Oggetto: |
|
|
Mario Zacchi ha scritto: | Che ha una classe sindacale fatta di ex operai la cui miopia li condanna a contemplare, al massimo, il tornio; | Che io sappia, il sindacato nasce nel mondo operaio e nasce per tutelare operai e pensionati che sono le classi più deboli e che senza di loro non avrebbero voce. Vorresti forse che nascano in confindustria? Un bel sindacato stile Marchionne? Che il loro lavoro negli ultimi decenni sia stato in qualche caso discutibile e vero ma il loro lavoro deve continuare ad essere quello di tutelare gli operai dipendenti e pensionati, null'altro. Diversamente, non hanno motivo di esistere.
Hai mai pensato a quanto gliene potrà fregare del fallimento del proprio stato, quella buona parte di popolazione che presto non avrà più nulla da perdere? Allora saranno guai PER TUTTI! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
roiter utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 13523 Località: Brianza
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 5:06 pm Oggetto: |
|
|
Si, sono d'accordo sul fatto che dietro a tutto quanto ci sia un grosso problema di serietà e di concretezza. Però, scusami... il mondo si è accorto a luglio 2011 che i paesi mediterranei sono meno concreti di quelli nordici? E vorrebbero che tutto si sistemi nel giro di 6 mesi?
Allora, non prendiamoci in giro: questa è pura speculazione che, come tutte le speculazioni, prende di mira un aspetto della realtà e lo deforma fino a farlo diventare decine, centinaia, migliaia di volte più grande di quello che è realmente.
Quindi le notizie allarmistiche sparate dai media sono spesso vera spazzatura: ricordo di quando dicevano che in Grecia c'era la coda ai bancomat per prelevare euro in quanto si temeva un ritorno alla dracma (due giorni dopo ero lì, come ovvio non ho visto nemmeno una persona al bancomat, avevano già prelevato tutto?) e altre fesserie del genere.
Sui CDS invece... è stata una delle peggiori idee realizzate dal mondo della finanza. E' vero, l'esempio dei pirati non calza perfettamente... perchè in effetti è come se si facesse un'assicurazione sulla mia vita a favore di tizio che mi ha prestato del denaro, e poi tizio la potesse rivendere a caio (senza vendergli il mio credito, ovviamente) il quale poi la potrà ulteriormente rivendere a sempronio... e così via, fino a finire sugli scaffali di un supermercato dove chiunque può comprare l'assicurazione sulla vita di chi vuole. Se muore, incassa, se no... amen, ha perso la scommessa.
Se vi sembra una cosa da matti, non siete in errore, ma la realtà funziona esattamente così. E quelli che fanno queste operazioni sono gli stessi che ci tacciano di poca serietà e scarsa concretezza. _________________ Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
[ Ullalà che figo ] |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 6:29 pm Oggetto: |
|
|
Da dove nasce il sindacato importa meno di quanto importa dove và, ora. Il senso del pensiero è che ad un certo punto, come in ogni situazione complessa, serve una visione strategica, altrimenti si resta chiusi in sé stessi e basta. Il che è esattamente quello che è successo da noi per decenni e non solo in questa parte, naturalmente. Guardiamo ai risultati: in vent’ anni occupazione calata, giovani fuori dal mercato del lavoro e stipendi bassi rispetto ai nostri punti di riferimento francesi e tedeschi (questi ultimi soprattutto, visto che facciamo manifattura allo stesso modo). Di chi è il fallimento? Difficile stabilirlo con precisione chirurgica, ma a me vien da dire che i primi ad aver fallito sono coloro che dicono di aver difeso il lavoro che non mi pare ne sia uscito così difeso. Di certo una bella responsabilità ce l‘ ha avuta, per esempio, credere ed imporre che un lavoratore milanese debba avere lo stesso salario di uno dell‘ Aspromonte. Credere ed imporre che i lavativi, (soprattutto se pagano la tessera) vadano difesi e non cacciati. Credere ed imporre che il rapporto di lavoro sia un matrimonio che non si risolve mai e se proprio lo si deve fare ci vogliono gli alimenti vita natural durante (CIG ad libitum). Di fatto instillare nella gente l’ idea che il lavoro sia quasi una sorta di variabile indipendente da tutto (finanche dall‘ impegno mica tanto di rado). Le illusioni poi si pagano.
Ovviamente non è nato tutto sei mesi fa. Ma chi sostiene che tutto in realtà era già così e che semplicemente qualcosa è impazzito e non si capisce perché; oppure che sono “spuntati” gli speculatori non capisce un tubo o mente spudoratamente. E non serve un dottorato per capirlo. Da sempre si investono soldi sovrappesando il comparto azionario quando l’ economia tira perché ci si attende che le imprese generino utili e quindi dividendo. Quando l‘ economia stenta, invece, la “cassaforte” dove parcheggiare i soldi è sempre stata, in gran parte, l’ obbligazionario di stato, perché ha sempre offerto interessi sostanzialmente senza rischio alcuno. Dal 2008 la profonda recessione che ha investito l‘ economia come riflesso della crisi finanziaria, ha obbligato gli stati a spendere molto di più per salvare banche, per dare reddito suppletivo a lavoratori a rischio occupazione, per spingere la ripresa … ecc. Questo ha gravato pesantemente sui bilanci che già erano entrati in sofferenza a causa delle minori tasse incamerate a causa della crisi. Facciamo un esempio: chi soffre di più se c’ è un calo di lavoro? Il lavoratore oculato che ha sempre risparmiato o quello cicala che ha sempre speso tutto ed ha addirittura fatto debiti ingenti per pagarsi altre spese? La risposta è ovvia: il primo fa fronte meglio al problema; il secondo ci rimane sotto perché, oltretutto, chi gli prestava soldi si rende conto “improvvisamente” che ora, mancandogli il lavoro, non sarà in grado di ripagare il prestito: tanto quello futuro, quanto forse e addirittura quello pregresso. Per uno stato la fonte di reddito sono le imposte. Calando per effetto della recessione, ferme restando le spese (che abbiamo visto sono addirittura aumentate) cala la sua capacità di ripagare i prestiti, cioè cala la sua capacità di rendere indietro quei soldi che venivano parcheggiati presso di lui sotto forma di obbligazioni contro interesse dagli investitori i quali temono di non vedersi rimborsare i prestiti concessi. A peggiorare la situazione va deto che parte dei prestiti servono per rimborsare altri prestiti ! ….. Siccome i soldi da qualche parte devono essere messi, ecco che gli investitori cercano, tra tutti gli stati (ma pure tra le aziende) quello o quelli che offrono, nonostante tutto, garanzia di solidità. La Germania, per esempio. E la garanzia di solidità deriva da due fattori: capacità di crescere quando l‘ economia tira; e parallelamente virtuosa gestione del menage famigliare, cioè del bilancio, attraverso politiche di contenimento della spesa perché, si sa, il primo guadagno è il risparmio e i tagli sono sempre certi, mentre gli incassi sono sempre “forse”.
Non c’ è nulla di oscuro e non ci sono gnomi in giro. C’ è solo bisogno di prendere atto della realtà e di agire con determinazione in conseguenza. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
roiter utente attivo

Iscritto: 05 Feb 2004 Messaggi: 13523 Località: Brianza
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 8:04 pm Oggetto: |
|
|
Tralascio il discorso sul sindacato, sul quale mi trovi abbastanza d'accordo anche se è pur vero che dall'altra parte (leggi confindustria) a mio avviso non è che stiamo molto meglio. Lo tralascio perchè trattasi di campo minato e qui notoriamente non si parla di politica.
Non sono d'accordo invece sulla seconda parte. Un po' perchè indirettamente mi hai detto che non capisco un tubo (ti perdono, dopo la litigata di ieri con la lavastoviglie ti assicuro che di tubi adesso un po' ne capisco ) un po' perchè non tieni conto del fatto che in giro per il pianeta ci sono società con capitali di assoluto riguardo che pagano fior di professionisti per individuare bersagli e relativi metodi di attacco con l'unico obiettivo di fare soldi. Che poi, tutto quello che tu hai detto è vero e sicuramente è stata la base che ha spinto questi soggetti a scegliere come bersaglio il debito europeo piuttosto che le materie prime o i terreni del sudamerica o chissà cos'altro.
Il lato potenzialmente positivo della situazione è che potrebbe essere la volta buona per dare un po' una sistemata a tante cose in questo paese... le premesse sono purtroppo assai deludenti, ma io sono un ottimista di natura e sono curioso di vedere cosa accadrà nei prossimi mesi. _________________ Canon 40D . 10-22 . 50/1.8 MK I . 70-300 DO IS . Sigma 20/1.8 EX DG . 17-70/2.8-4.5 DC
[ Ullalà che figo ] |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6656
|
Inviato: Mer 04 Gen, 2012 8:25 pm Oggetto: |
|
|
veramente pensavo a chi "ci vuole spiegare" ben pagato ...
mi rendo conto che però, non dicendolo, ho messo tutti dentro
 _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|