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Onanismo e fotografia

 
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Autore Messaggio
il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Gio 01 Set, 2011 10:22 am    Oggetto: Onanismo e fotografia Rispondi con citazione

"ma considerato che la fotografia non è un'attività onanistica rivolta solo a se stessi ma aperta agli altri, è una forma di comunicazione e occorre imparare a selezionare i messaggi per poter comunicare"

Da questa mia affermazione e da questa risposta:
"Altro tema da un milione di dollari (facciamo di euro). Non penso che questa tua affermazione valga in senso assoluto." di sullerive credo possa nascere un dibattito interessante, senza invadere lo spazio in cui è nato ossia qui
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Muad'Dib
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Iscritto: 26 Lug 2004
Messaggi: 16432
Località: Trapani

MessaggioInviato: Gio 01 Set, 2011 2:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Già il titolo non mi piace, ma . . . lasciamo correre.
Però, il primo che scrive una virgola fuori posto si becca una settimana di sospensione.
Come si dice: Uomo avvisato mezzo . . . Bannato.

Enzo Mi arrabbio?

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Canon eos 6D | EF 50/1.8 | EF 20-35 3,5-4,5 | EF 28-135 IS 3,5-5,6 | PHOTOSHOP: La Miniguida
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il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Gio 01 Set, 2011 2:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Perdonami enzo ma cosa c'è che non va nella parola onanismo? Se davvero ti disturba posso cambiare titolo alla discussione
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RitaV
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Iscritto: 26 Dic 2009
Messaggi: 175
Località: Brescia

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 5:46 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io trovo il titolo abbastanza provocante da stuzzicare la curiosità e, conseguentemente, la discussione.
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palmerino
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Iscritto: 01 Ott 2004
Messaggi: 5943
Località: Formia (LT)

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 8:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Quando nel proprio hobby (non importa quale) si danno troppe qualità "esoteriche" all'attrezzatura o si osanna l'ultima uscita (lamentandosi di quello che attualmente si possiede) si è nel campo dell'onismo.
Chi vede una mostra fotografica o una proiezione su un grande schermo... si gode una bella fotografie e non sarebbe in grado di comprendere quale attrezzatura sia stata usata.
Magari chi si avvicina una stampa con il lentino... ma rientriamo nel campo delle "elucubrazioni" mentali.

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"E' meglio essere ottimisti ed avere torto
che essere pessimisti ed avere ragione" 
A. Einstein
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
Messaggi: 1310

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 8:14 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

scusate, capisco che il termine onanismo viene spesso associato all`attrezzatura, ma qui si sta parlando di un`altra cosa, ovvero: la foto nasce indispensabilmente per essere condivisa, nasce per forza per comunicare o puo` esistere anche come strumento di godimento solitario (da qui `onanismo`) ?

Io sono per tutte e due le strade, anche se un forum e` per forza di cose un luogo di comunicazione. Mi sembra ovvio che chi posta foto qui lo fa per condividere e per comunicare.

Incollo qui il messaggio che ho scritto a Mario, in cui accenno ad una mia idea, ovviamente incompleta, approssimativa, rivedibile

"hai visto "solo" le immagini di chi te le ha mostrate. Delle altre, quelle rimaste sul fondo dei cassetti o nelle pieghe dei portafogli (o nelle memorie dei cellulari), non hai ovviamente cognizione.

C'è stata una mostra, tempo fa, di un tizio che nell'800 scattava foto alle prostitute con cui si accompagnava, cancellando magari il volto.
Foto che poi si teneva in una collezione strettamente privata.
Certo che noi ne siamo venuti a conoscenza e, da quel momento la collezione non è più rimasta privata.. a parte tutto è un tema interessante e sicuramente tanti esperti, critici e cervelloni ci avranno pensato più e meglio di noi (di me sicuramente)"
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Anonimo.
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Iscritto: 14 Gen 2006
Messaggi: 6707

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 8:51 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

"Una foto che non fai è un ricordo che non hai" (Kodak)
Nella sua commerciale semplicità è forse la miglior definizione della fotografia mai data in tutta la storia del mezzo.
La gestione del ricordo esula dalla fotografia, si entra pittosto nella psicanalisi, e non siamo attrezzati, almeno, io non lo sono, per evitare banali qualunquismi più o meno copiaincollati da Wikipedia.
Resta il fatto primo, una foto sposta e fissa su un mezzo potenzialmente condivisibile un accadimento che di suo non lo è. Da quel momento il fotografo non è più padrone del suo ricordo, a parte qualche stupidaggine legale sul copyright. Quando la foto diventerà pubblica i motivi dello scatto e degli eventuali ritardi di pubblicazione saranno solo un gossip in più, resteranno valide e importanti solo le interpretazioni di chi la guarda.
La stranezza semmai è che una foto NON salti fuori, ma in tal caso non è un problema, a tutti i fini è inesistente
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
Messaggi: 1310

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 9:15 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

perche` stranezza, Alberto? se di una cosa non si puo` parlare non vuol dire che non esiste.

Insomma, anche io non ho gli strumenti per addentrarmi nell`analisi del ricordo, ma sono pieno di foto di me e dei miei cari che ho scattato, che mi piacciono e che tengo per me. E non credo di essere un caso isolato.
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Anonimo.
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Iscritto: 14 Gen 2006
Messaggi: 6707

MessaggioInviato: Sab 03 Set, 2011 10:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sullerive ha scritto:
perche` stranezza, Alberto? se di una cosa non si puo` parlare non vuol dire che non esiste... ma sono pieno di foto di me e dei miei cari che ho scattato, che mi piacciono e che tengo per me. E non credo di essere un caso isolato.

...se non esistono o che esistono ma le conosci solo tu escono da questo 3d. Ai fini della condivisione del ricordo o della trasmissione di un messaggio finchè non escono in pubblico non servono a niente.
Perchè allora parlarne?
Se una distinzione si può fare, ma probabilmente è un primo passo sulla strada delle pippe mentali (segue dibbbbbattito con tartine) è tra immagini scattate APPOSTA (pensate e progettate per essere presentate ad un pubblico anche di estranei, come le foto di studio, le street, i reportage) e le immagini "private", nate per testimoniare e fortificare legami sociali e familiari (le foto-ricordo) e passate per contingenze storiche all' esame pubblico.
Credo però che al di là di qualche pagina in più su eventuali cataloghi non siano informazioni che possano cambiare le considerazioni sulla foto in esame. Se l'immagine ha solo valore "storico" o solo valore "emotivo-artistico" o tutti e due insieme non cambia molto conoscerne le motivazioni di partenza - a meno che tu non sia un archivista o uno storico, ovvio.
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il signor mario
bannato


Iscritto: 01 Ago 2006
Messaggi: 9653

MessaggioInviato: Dom 04 Set, 2011 3:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma se ci si pensa persino le foto "ricordo" alla fine sono fatte anche per essere mostrate, per condividere il ricordo, con chi ha vissuto il momento con te o con chi non c'era.

Condividere non vuol necessariamente dire "pubblicare" nel senso di rendere pubbliche, accessibili a chiunque in qualunque momento, col rischio di rasentare, o superare, l'esibizionismo, le proprie foto; condividere vuol anche dire mostrarle ai proprio familiari ad esempio, o ai colleghi di lavoro e così via.
Immagino che il tizio delle foto di prostitute sia Bellocq, di cui sono un profondo ammiratore, fotografo a cavallo tra l''800 e il '900 a New Orleans autore della splendida raccolta "Storyville portraits" e di cui allego una foto, ebbene, se ti riferisci a lui, ench'esso mostrava, seppur a pochissimi intimi, queste foto.
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
Messaggi: 1310

MessaggioInviato: Dom 04 Set, 2011 4:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Boh, ma tu non hai foto "private"? foto tue che hai fatto e che, certo, occasionalmente puoi mostrare, ma che hanno il loro significato proprio per te e possono non significare nulla per gli altri?

Secondo me anche la gran parte delle foto presenti su questo forum servono a soddisfare chi le scatta, nel senso che non vedo nella divulgazione, nella comunicazione la loro funzione fondamentale o il motore che ha fatto premere il ditino sul pulsante di scatto.

Figurati che, escludendo le foto pagate da un committente e da lui utilizzate, includerei nella fotografia onanistica anche tutte quelle immagini proposte agli altri solo per avere consigli o approvazioni. Insomma un sano onanismo praticato da esibizionisti.

PS e` lui il fotografo a cui mi riferivo Smile

Vediamo se qualcun altro si sbottona.
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Mario Zacchi
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Messaggi: 6655

MessaggioInviato: Dom 04 Set, 2011 10:03 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Se fotografare può spingersi agli estremi, fino diventare una forma di creatività pura, cioè senza altro scopo se non quello di assecondare un bisogno impellente di materializzare sé stessi in qualcosa, non c’ è ragione per la quale non si possa considerare questa pratica come "privata", nel senso che è volta ad appagare il bisogno di specchiarsi, di scoprirsi. Che in seguito il prodotto di questo modo di fotografare possa diventare di dominio pubblico, anche per volontà dell‘ autore, non cambia in alcun modo il presupposto di partenza.
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palmerino
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Località: Formia (LT)

MessaggioInviato: Dom 04 Set, 2011 10:27 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Si può fotografare per puro piacere solitario e non condividere nulla o quasi con gli altri.
Io non amo per esempio postare le mie foto al forum, salvo poche eccezioni.
Non credo che voi, tra le tante migliaia di immagini, la maggioranza saranno state viste dagli altri.
Avreste da tempo litigato con tutti i parenti e amici... altrimenti. Smile
Ma fotografare per "perdere tempo" è come andare in bicicletta da soli: nulla di male.
Poi si può anche andare in bici insieme agli altri, ma questo non significa che sia meglio o peggio: diverso.

Certo, se invece di fotografare si perde sin troppo tempo per fare estenuanti test sul rumore, su quale convertitore raw sia migliore, cambiare spesso fotocamera perché darà sempre risultati migliori si rischia più di giocare a essere giornalista di una rivista fotografica.
Senza essere pagati, però! Smile
Ma anche questo potrebbe essere un piacere personale: personalmente lo trovo poco pratico, ma diventa personale trarre soddisfazioni con questo hobby.

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Un_Allegro_Ragazzo_Morto
bannato


Iscritto: 24 Mgg 2011
Messaggi: 232

MessaggioInviato: Lun 05 Set, 2011 8:01 pm    Oggetto: Re: Onanismo e fotografia Rispondi con citazione

il signor mario ha scritto:
"ma considerato che la fotografia non è un'attività onanistica rivolta solo a se stessi ma aperta agli altri, è una forma di comunicazione e occorre imparare a selezionare i messaggi per poter comunicare"


Io direi .. magari ..

Magari fosse un'attività privata nata per soddisfare scopi prettamente personali (almeno a livello di fotoamatori).

Nell'epoca dei social network e nella condivisione di tutto (anche della quantità di starnuti quotidiani) con tutti ed attraverso tutti i canali di comunicazione, di certo non è più una pratica così privata come dovrebbe e sarebbe giusto che fosse (anche perchè la comunicazione affidata a chi di comunicazione non ne capsice produce solo rumore indistinto e non frasi di senso compiuto).

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filofilato
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Iscritto: 11 Ott 2011
Messaggi: 21

MessaggioInviato: Mer 12 Ott, 2011 6:07 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi avete fatto ricordare un film che vidi molto tempo fà,
Lisbon Story è un film del 1994 diretto da Wim Wenders.

Il film parla di riprese video e nel film si discuisisce in termini filosofici di cinema e riprese.

Il regista protagonista filma con delle telecamere nascoste e poi non guarda le riprese per non "modificare" irreparabilmente il contenuto.

Forse corro il rischio di essere OT ma questo post mi ha richiamato fortissimamente alla memoria questo film che vi invito a vedere.

ciao
Filo
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