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Se ti dovessi re-inventare, cosa faresti?
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salseroscarso
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Località: firenze

MessaggioInviato: Ven 22 Lug, 2011 4:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sullerive ha scritto:
la ristorazione va per la maggiore..


E' strettamente legata alla nostra cultura ed in effetti fa parte di quegli elementi culturali che ci sono invidiati un po da tutto il mondo. Spesso ci crocifiggiamo e ci autoflagelliamo ma la nostra cultura quella buona è una merce scambiabile veramente invidiata ed apprezzata in tutto il mondo.

In aggiunta secondo me questo è un momento dove a causa delle contaminazioni culturali, si stanno perdendo un po le nostre tradizioni , le donne non cucinano piu in casa e forse piu nessuna sa come si fa il vecchio piatto della nonna. Negli anni 70 una casalinga sapeva cosa portare a tavola, oggi ho i miei dubbi sia che esista questa figura; sia che sappia cosa proporre quotidianamente al palato per ben due volte al giorno.

C'è un mondo da riscoprire coltivare ed apprezzare almeno sino a che siamo in tempo.

Al di la di questo aspetto direi però che la preoccupazione per il posto di lavoro è legittima e comprensibile, ma che ci sarà sempre spazio per chi vuole lavorare , in quanto un po a tutti i livelli oggi non vuol lavorare piu nessuno.

Esiste molto malcontento, scoglionamento, insoddisfazione anche tra le figure professionali che non lavorano più come lavoravano un tempo. Non mostrano stimoli curiosità non progrediscono. Ciò offre degli spazi vuoti o liberi, da sfruttare.

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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
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MessaggioInviato: Ven 22 Lug, 2011 4:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A parte la nostra importante storia e tradizione gastronomica io vedo questi riferimenti alla ristorazione come un sintomo psicologico del periodo di crisi economica ma anche culturale che stiamo attraversando. Il cibo è un qualcosa di molto concreto.
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salseroscarso
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Iscritto: 03 Mgg 2011
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Località: firenze

MessaggioInviato: Ven 22 Lug, 2011 5:22 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

non solo è concreto ma è anche sensoriale , socializzante , appagante. Diciamo che però non possiamo trasformarci in una popolazione costituita interamente da ristoratori.

Anche questo è un mestiere che ha le sue difficoltà, c'è chi ci è portato e chi no, ha i suoi costi anche molti ristoratori stanno ridimensionandosi o trasformando la società.

E' un lavoro da saper fare, oggi non si improvvisa piu niente, va studiato con attenzione, va mirato ad un target ben preciso, bisogna saper contenere i costi della manodopera tra cuochi e camerieri, i costi degli affitti, bisogna saper trovare lo spazio ed il luogo adatto, facilmente o non facilmente raggiungibile.

Insomma tutto si può fare,è peraltro un bel lavoro al quale ho pensato molto spesso; ma a ragion veduta.

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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
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MessaggioInviato: Ven 22 Lug, 2011 9:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

l`aquisizione di una minima professionalita` mi sembra una premessa scontata, se si vuole evitare il salto nel buio Smile
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Marco Scotto
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Iscritto: 18 Dic 2004
Messaggi: 5969
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MessaggioInviato: Sab 23 Lug, 2011 11:15 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Uhm il problema è trovare i fondi per iniziare. In questi giorni mi stò dannando l'anima per trovare un finanziamento per rilevare un'attività che peraltro gestisco per conto del titolare, da un anno.
Ebbene, sinora ho avuto solo risposte negative.
Alla faccia dell' "aiutiamo le nuove imprese" e "diamo alle persone la possibilità di crearsi il lavoro". Mi arrabbio? Mi arrabbio? Mi arrabbio? Mi arrabbio?

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Filip
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Iscritto: 14 Lug 2004
Messaggi: 13724
Località: Ronchi dei Legionari (GO)

MessaggioInviato: Sab 23 Lug, 2011 4:02 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Come è già stato scritto più indietro, il fatto di essere costretti a reinventarsi non sempre arriva per peggiorare la nostra vita ma in molti casi la può addirittura migliorare (non certo lasciando moglie figli perché in questo caso si è messi male già da tempo).
La ditta in cui ho prestato servizio per ben 30 anni, 4 anni fa ha deciso di vendere ad un'altra S.P.A. che a sua volta ha deciso di vendere i terreni al miglior offerente (i terreni sono ad un centinaio di metri dal porto Mandrillo ).
Ci siamo trovati in 200 persone (escluso indotto) a dover reinventarci poiché la professionalità acquisita non è richiesta in un raggio di almeno 400 chilometri.
Avendo mantenuto i rapporti con gran parte dei compagni di sventura, posso dire che una minima parte avendo già un mestiere si è messa in proprio e sta rimpiangendo di non averlo fatto prima (piastrellista/palchettista, falegname e idraulico), un'altra parte sempre con mestiere ha trovato lavoro presso altre ditte e la parte che rimane si divide fra quelli che accettano qualunque tipo di lavoro pur di mangiare e quelli ancora disoccupati. Età, salute e un minimo di manualità sono cose che purtroppo giocano un ruolo importante.
Quanto scritto, solo per dare un idea delle varie situazioni e, se può essere utile, aiutare a prendere una direzione.
Per chi si appresta ad andare in mobilità, sappi che può richiedere in anticipo tutta la mobilità che gli spetta, al fine di iniziare una piccola attività.
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rudolf
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Iscritto: 06 Nov 2009
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MessaggioInviato: Sab 23 Lug, 2011 9:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

mha vedendo la situazione della mia azienda sempre sull'orlo ho tre opzioni

A : con i soldi messi via faccio un corso di cucina , un master in finger food e un dottorato in sprizologia e poi mi trasferisco a fuerteventura dove si lavora con tranquillità! a fare il cocinero

B chiosco a copacabana


C un portatile una videocamera con grandangolo palestra e poi mi iscrivio in un sito e faccio gli spogliarelli sperando in qualche vecchia spendacciona
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Marty McFly
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Iscritto: 02 Ago 2006
Messaggi: 4792
Località: Roma

MessaggioInviato: Gio 28 Lug, 2011 8:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

I settori esenti da crisi secondo me sono cibo, morte e sesso Smile
Per quanto riguarda il rinnovarsi credo che faccia sempre bene alla mente, ma forse ragiono da 33enne nulla tenente senza famiglia a carico... Certo è che con una famiglia da mandare avanti si è mentalmente schiavi del sistema e ogni mossa eventuale va calcolata un milione di volte in più.
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pieveloce
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Iscritto: 02 Mar 2008
Messaggi: 47

MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 6:22 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ma siete mai stati licenziati?
provate a ragionare trovandoVi nelle nelle condizioni di chi improvvisamente ha perso il lavoro,avendo una famiglia a cui provvedere.
Parlate da chi e satollo e non ha problemi economici presenti e futuri,
Mutuo,rate auto,dentista,qualche piccola soddisfazione,vi dice niente?
Ciccio
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Mario Zacchi
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Iscritto: 07 Giu 2008
Messaggi: 6656

MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 7:40 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pieveloce ha scritto:
Ma siete mai stati licenziati?
provate a ragionare trovandoVi nelle nelle condizioni di chi improvvisamente ha perso il lavoro,avendo una famiglia a cui provvedere.
Parlate da chi e satollo e non ha problemi economici presenti e futuri,
Mutuo,rate auto,dentista,qualche piccola soddisfazione,vi dice niente?
Ciccio

La domanda iniziale, se leggi bene, non è stata posta con gli stessi prerogativi d' urgenza che suggerisci tu in questo momento. E' naturale che, a parte un tono a tratti leggero per sdrammatizzare per quanto possibile, le risposte siano orientate in tale senso. E' chiaro che restare senza lavoro da oggi a domani e senza reti di protezione, per di più con famiglia a carico impone di cercre soluzioni immediate anche estremamente precarie (termine usato in senso generale); tuttaltra situazione che vivere il declino della propria azienda in un arco di tempo un po' più lungo, quindi essere consapevoli che sta per finire male e nello stesso tempo avere un minimo di garanzie di sopravvivenza per qualche tempo dopo l 'effettiva chiusura del rapporto. In quialche modo si profila un periodo di un paio di anni, tra prima e dopo, che possono essere usati per cercare un rimedio, anche se non sarà comunque semplice.

Sul satollo ci andrei piano: ogniuno vive i prorpi drammi. Ti faccio un esempio: il mio. Dall' anno scorso a quest' anno ho perso 1/3 circa delle commesse, non perché lavoriamo male: affatto. Ma perché una parte dei comittenti è stata costretta ha rivedere gli investimenti nel mio settore. Di riflesso, diverse colaborazioni che avevo con miei fornitori si sono ridimensionate molto (e qualcuna, con gente che allegramente tirava a campare, sicura di essere indispensabile, si è chiusa perché meritavano di essere i primi ad essere messi fuori ...).

Ora io so che dire 1/3 in meno, nella mente di chi immagina incredibili guadagni nell' imprenditoria può sembrare accettabile. Ma se si considera che ora avere un utile del 10% (vale a dire 1/3 di quel terzo perso) equivale a sognare, si capisce come queste perdite siano "pazzesche". Pazzesche perché poi un' azienda, come una famiglia, paga le rate dei capannoni, paga le spese fisse (personale dipendente, acqua, luce, riscaldamento, assicurazioni ... ) quando c' è crisi ci si litiga all' ultimo euro una commessa e il cliente t' impone di offrirgli di più altrimenti c' è la fila di concorrenti pronti a dargli ciò che chiede .... E non esistono reti di protezione: nessuna garanzia su ciò che succederà domani. Non è facile per nessuno: tutti tocchiamo con mano la difficoltà. Tu nelle tua dimensione hai il pensiero per te e per la tua famiglia; io e chi come me, con un orizzonte forzatamente più ampio, ho il pensiero per me, per la mia famiglia, per l' azienda che deve onorare i propri impegni e dare reddito a persone come te.

_________________
Belle foto. O perlomeno belle idee ->


Ultima modifica effettuata da Mario Zacchi il Ven 29 Lug, 2011 8:04 am, modificato 1 volta in totale
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bikemw
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Iscritto: 29 Gen 2008
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Località: Piacenza

MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 8:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pieveloce ha scritto:
Ma siete mai stati licenziati?
provate a ragionare trovandoVi nelle nelle condizioni di chi improvvisamente ha perso il lavoro,avendo una famiglia a cui provvedere.
Parlate da chi e satollo e non ha problemi economici presenti e futuri,
Mutuo,rate auto,dentista,qualche piccola soddisfazione,vi dice niente?
Ciccio


Ho vissuto il fallimento della precedente ditta per cui lavoravo, fino alla chiusura... con la ditta attuale è da gennaio 2010 che sono in cassa integrazione al 50% e sarà così fino a dicembre di quest'anno.
Pur essendo relativamente giovane (54 anni) mi mancano meno di due anni alla pensione, chi sarebbe così pazzo da darmi un lavoro??
Ho provato (e sto provando tuttora) a fare il fotografo Pallonaro ho investito due soldi, mi sono fatto il sito (che vedete in firma), ho fatto fare biglietti da visita e pieghevoli pubblicitari... Mi sono informato per aprire la partita iva e mi è stato consigliato di lavorare in ritenuta d'acconto (almeno fino a che non sono in pensione...).
Il problema è che oggi sono tutti fotografi e nessuno ti riconosce un minimo di capacità. Sono un po' demoralizzato...

Sto pensando di andare a fare il cameriere in qualche pizzeria (che nonostante la crisi sono sempre piene!!), oppure il fabbro (che è un lavoro che so fare).
Fortunatamente ho una moglie che lavora... ma ho anche un figlio di diciotto anni che vuole diventare musicista!

Scusate l'abbassamento di entusiasmo dell'argomento del topic...

Buona giornata!
Adriano

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http://www.doppioclicfoto.it http://www.ideaimmagine.org/ Gruppo Idea Immagine Piacenza
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pieveloce
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Iscritto: 02 Mar 2008
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MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 9:11 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non è facile per nessuno: tutti tocchiamo con mano la difficoltà. Tu nelle tua dimensione hai il pensiero per te e per la tua famiglia; io e chi come me, con un orizzonte forzatamente più ampio, ho il pensiero per me, per la mia famiglia, per l' azienda che deve onorare i propri impegni e dare reddito a persone come te.

La tua azienda-famiglia ha gli stessi problemi della mia famiglia azienda,anche se con importi diversi.
Dare reddito a quelli come te-me
Quelli come te-me, hanno bisogno di quelli di quelli come Te, come tu hai bisogno di loro,e pacifico che ogni 'uno faccia la propria parte,il tempo delle beneficenze e passato.
Nello specifico sono stato dipendente statale,indipendente per scelta,collaboratore di una multinazionale,nel tempo libero fotografo di cerimonie in genere,con risultati piu che decenti
Dopo solo 40anni ho smesso di fumare e di lavorare
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pieveloce
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Iscritto: 02 Mar 2008
Messaggi: 47

MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 9:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Adriano
da giovincello con un album fotografico sotto il braccio e con l'indirizzo di chi doveva sposarsi,preso dall'albo della chiesa, mi presentavo a casa loro mostrando il mio lavoro.
Non era facile,ma molti si lasciavano convincere
Insisti
Ciccio
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roiter
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Iscritto: 05 Feb 2004
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MessaggioInviato: Ven 29 Lug, 2011 11:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Un conoscente ha messo in piedi un'attività che mi è sembrata intelligente: ha preso una porzione di capannone in affitto, la ha attrezzata adeguatamente e ora la affitta per feste, cene, compleanni, ecc...

Non dico che ci faccia i soldi a palate, ma pare che funzioni: ormai le case sono sempre più piccole, e anche la festicciola di compleanno del bimbo è complicato farla in casa... lui poi ti mette in contatto anche con animatori, servizi di catering, musicisti e quant'altro possa servire per far riuscire bene una festa. Il fatto che poi il luogo si trovi in una zona industriale ha il vantaggio che non ci sono problemi di parcheggio e/o di rumore e schiamazzi vari.

Certo, ci vuole un minimo capitale iniziale (oltre ai permessi vari, ha dovuto provvedere ai servizi igienici, cucina, arredamento, stoviglie...) però non penso che servano cifre faraoniche.

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[ Ullalà che figo Cool ]
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rudolf
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Iscritto: 06 Nov 2009
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MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 8:26 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pieveloce ha scritto:
Ma siete mai stati licenziati?
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mio papà e stato licenziato a 55 anni purtroppo nel suo lavoro assumono solo apprendisti e chi è vecchio fanno in modo di licenziarlo ( fortunamente ha vinto la causa e ora lavotra ancora almeno fino a dicembre dove ci sarà l'appello ) se sei in "emergenza" devi reinventarti e acchiappare tutto quello che viene sottomano gli ho consigliato di fare la patente per il taxxi ( purtroppo da quando l'avevo fatta io le licenze sono lievitate a cifre spropositate) però il problema della licenza è stato invalicabile , siamo andati in una ditta di trasporto bilici lavoro fatto da giovane da mio papà ma la risposta è stata troppo vecchio per fare il camionista , allora siccome la sua manulaità nei lavori di aggiustaggio in casa non è eccelsa gli ho dato una mano qualche consiglio e qualche soldo per fare riparazioni in case di amici li abbiamo presi , purtroppo mio papà non sa usare il pc e questo per certi lavori come l'autista ncc lo porta fuori targhet come gli ho già consigliato è di fare corsi di formazione in inbiancaggio o altre cose in modo da attutire il colpo nel caso l'appello vada male ma purtroppo non ne vuole sapere

io nel frattempo ho fatto un minicorso di barban sto studiando spagnolo! nel caso vada male avrò degli sbocchi e delle possibilità in più di trovare lavoro al massimo farò il clochard in spagna che con 4 euro ti compri una birra media e un panino col serrano
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sullerive
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Iscritto: 22 Ago 2004
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MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 8:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

4 euro birra e panino anche qua, non serve la Spagna Smile
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salseroscarso
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Iscritto: 03 Mgg 2011
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MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 9:05 am    Oggetto: Rispondi con citazione

pieveloce ha scritto:
Ma siete mai stati licenziati?
provate a ragionare trovandoVi nelle nelle condizioni di chi improvvisamente ha perso il lavoro,avendo una famiglia a cui provvedere.
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Mutuo,rate auto,dentista,qualche piccola soddisfazione,vi dice niente?
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Quello che un buon 60% degli Italiani non ce la fa a capire, ( ma forse è arrivato il momento dove i fatti che accadono ti costringono a capire) è che chi lavora in proprio è abituato alla precarietà e la vive giornalmente avendoci fatto l'abitudine e che questa si rivela una presenza o compagna giornaliera costante che ti affianca durante tutta la vita di lavoro.

Oggi un Cliente ce l'hai e domani non ce l'hai piu, oppure ce l'hai ugualmente ma non ti paga ed è peggio che averlo perso perchè comunque paghi quello che ti è costata la fornitura ai fornitori, la manodopera per produrla, le tasse e l'iva allo stato esattamente come se fossi stato pagato. Se lo denunci un processo si farà tra trent'anni e lo si farà tra trent'anni perchè chi dovrebbe capire non capisce.

Chi vive la vita da piccolo imprenditore sa benissimo che la propria esistenza è vissuta sull'orlo del baratro e del precipizio, che un passo sbagliato tuo oppure altrui, potrebbe costare caro carissimo, che le precauzioni non sono mai troppe, e che occorre abituarsi al mutare degli eventi con ottimismo, talvolta fatalismo, talvolta rassegnazione.

Un imprenditore è comunque tenuto a ragionare in termini di imprevisti cosa che un dipendente non è abituato a fare e quanto viene detto non è indice di supponenza oppure altezzosità, ma rispecchia un atteggiamento di predisposizione ed accettazione verso i mutevoli accadimenti della vita. Per un imprenditore è normale ciò che per un dipendente non è.

Te dici provatevi a ragionare come se voi foste dipendenti licenziati..... bene ti invito io a ragionare da imprenditore ed a cambiare la tua prospettiva ribaltandola.

Ci sta che ti tocchi il farlo, cosa che peraltro auguro a molti che sparano sentenze giornalmente e si rifiutano di capire la realtà. Di botto ci sta che tocchi a capire e che si sia forzati a farlo.....

famiglia, Mutuo,rate auto,dentista,qualche piccola soddisfazione ci sono comunque, per gli uni per gli altri....

Wink

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pieveloce
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MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 5:45 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Io non sono contro agli imprenditori, ci mancherebbe altro,sono un precario naturale,oserei dire per vocazione

Certo non tutti hanno le capacita di mettersi in gioco,di rischiare in prima persona
Volevo raccontarti di una cliente che dopo solo 9 mesi dal matrimonio,mi chiede di dargli l'album fotografico alla metà del prezzo pattuito,mentre guardavamo le foto, su carta millepunti kodak, stampate a regola d'arte,con calma le levavo dall'album, le facevo in 4 part,i e le cestinavo.Dopo solo 5 foto la signora si e convinta a pagarmi il pattuito,e mi ha dato il 90% d'anticipo sul prossimo battesimo.
Questo un 30ennio fa
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the
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MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 5:52 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

d.kalle ha scritto:
me ne vengono in mente un paio: carta igienica e onoranze funebri..... Wink


premesso che mi sono già reinventato almeno 4 volte nella vita dai 18 ai 45 anni... Rolling Eyes sottoscrivo, dovesse accadere di nuovo come d.kalle e aggiungo, pane o bibite/acque minerali, tutti a questo mondo, mangiano, bevono e muoiono, lo diceva la mia nonna. Ok!

...comunque niente, nemmeno di affine, a quanto già fatto prima.

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corredo: lo sguardo e l'attimo.
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rudolf
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Iscritto: 06 Nov 2009
Messaggi: 166

MessaggioInviato: Sab 30 Lug, 2011 8:24 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

sullerive ha scritto:
4 euro birra e panino anche qua, non serve la Spagna Smile



qua almeno nel veneto con 4 euro non ci compri nemmeno la birra media
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