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.lorenzo. utente

Iscritto: 27 Feb 2009 Messaggi: 148
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 1:49 pm Oggetto: Le nostre stampe, oggi |
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In un altro topic si sta parlando di "fare" - inteso, mi pare di capire, più in senso concreto di attività manuale piuttosto che come astratto agire fotografico - e ciò mi spinge a parlare di alcune considerazioni su cui sto riflettendo in questi giorni.
Considerazioni banali e forse trite, ma che scaturiscono dall'aver notato negli ultimi tempi una novità: una diversa considerazione delle stampe (chimiche, su carta baritata) da parte di chi, appassionato di fotografia o meno, sia estraneo al lavoro in camera oscura.
Fino a poco tempo fa la stampa chimica era vista come un prodotto di retroguardia, qualcosa da superare e dimenticare al più presto.
Ora mi sembra che, anche nelle mie modeste stampe, vengano comunque notati due aspetti: la 'preziosità' (mi si passi il termine) del supporto e la valenza artigianale del processo.
Questi mi sembrano gli elementi da cercare di mettere in evidenza, qualsiasi cosa si stampi.
Scusate la banalità,
Lorenzo
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 2:15 pm Oggetto: |
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Concordo: 4/5 anni fa ti prendevano in mano una stampa (gente di circoli foto. e gente normale) e chiedevano "è digitale?"..."ah, non è neanche digitale..."
Ora (sono stato 10 giorni a fare il custode ad una mostra in centro a TO), "sono come quelle di una volta?"..." ah, sì, si capisce che è tutta un'altra cosa".
Bastava tener duro.
ciao claudiom
ps il "fare" dell'altro topic è proprio questo.
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.lorenzo. utente

Iscritto: 27 Feb 2009 Messaggi: 148
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 2:24 pm Oggetto: |
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Grazie, Claudio.
Domande tipiche delle ultime persone che hanno tenuto in mano qualche mia stampa:
"Questa carta dove la trovi?"
"Ma quanto costa?"
"Quanto tempo ci metti a stamparle?"
"Dove lo fai?"
(seguono domande più o meno dettagliate sulla camera oscura)
Supporto e artigianato: questo si nota.
Ciao,
Lorenzo (che tiene duro)
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 2:31 pm Oggetto: |
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E ancora: credo che quelli che pensavano di continuare a fare come una volta, quelli la cui unica motivazione era che gli risultava micragnoso il computer, hanno mollato e son più o meno goffamente passati al digitale.
Sono rimasti quelli che in cuor loro, magari senza gridarlo ( come fanno quelli come me), pensavano di fare una cosa moderna tanto quanto l'altra, ma diversa.
Yeah claudiom
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mrgilles utente attivo

Iscritto: 02 Mar 2008 Messaggi: 1026 Località: Verona
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 3:40 pm Oggetto: |
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Io, (che ho cominciato col digitale meno di due anni fa..), leggendo le poesie che si snocciolavano su questo forum riguardo a quella pellicola o a quella carta, mi sono convinto che il valore della fotografia fosse questo: luce e non corrente.
Per me è una passione; della praticità, velocità, riproducibilità, comodità, mi frega poco.
Mi frega del valore che il processo e il prodotto assumono dopo ogni passaggio..
_________________ Nelle mie fotografie, solo persone in vera pelle.
cameraoscurista n.139. pap, vav. flickr |
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giorgiospugnesi utente attivo

Iscritto: 09 Ago 2006 Messaggi: 546 Località: Livorno
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 3:46 pm Oggetto: |
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Credo di poter scindere la questione in due parti.
Da una parte mi sembra ci sia una moda del b/n a pellicola in camera oscura forse come qualcosa di altro rispetto al digitale, forse per l'effettiva qualità artigianale del prodotto finale, migliore anche della stampa da laboratorio automatico (ammesso che ne esistano ancora).
Basta vedere l'interesse per le macchine a telemetro, per il medioformato (biottiche) per l'allestimento della camera oscura.
Dall'altra credo che comincino ad emergere i limiti del digitale ossia la incontrollabile ed entropica crescita del volume dati, del numero di file, della gestione dell'archiviazione. Si è forse capito che il tempo speso nella foto digitale è infinitamente superiore a quello che serve per ottenere una bella stampa.
A me non è mai capitato che qualcuno si meravigliasse del fatto che sviluppo e stampo le foto, nessuno ha mai pensato che avessi un hobby vintage o che fossi un inguaribile romantico. Però dipende dalle frequentazioni: non frequento circoli, non partecipo a concorsi, non vado ai saloni.
Giorgio
_________________ [www.farefoto.net][www.spugnesi.info] |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Inviato: Mer 11 Mar, 2009 4:01 pm Oggetto: |
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In entrambi i casi si rischia di inchinarci al dio Attrezzatura/Materiale/Processo.
L'unico pericolo per me è questo, la speranza che sia il nuovo sensore a far elevare dalla massa le mie foto o l'ultima combinazione Pellicola/Sviluppo/Carta ecc.
_________________ Stampa Mostrasi .Regolamento. .Orchidea1.
Composizione e Percezione visiva tratto dal testo di Arnehim
L'estensione Firefox per avere tutto Photo4U a portata di mouse in un menù.... >>>Download<<< |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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inattinico utente

Iscritto: 17 Gen 2009 Messaggi: 142 Località: Roma
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Inviato: Gio 12 Mar, 2009 9:55 pm Oggetto: |
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Mah ... il discorso è molto semplice o spinoso a seconda dalla visuale soggettiva dalla quale si vede la quaestio che sembra ormai diventata vexata quaestio.
Allo stato io non cambierei assolutamente l'afflato cardiaco di una camera oscura con un lavorìo statico davanti ad un monitor. Rientra in un certo "sentire", da una parte e dall'altra ... senza nulla togliere all'altra ... ma non fa per me. Poi, detto questo, mi trovo d'accordo con Claudio, Impressionando etc. Ma non mi si venga mai a dire che scrivere con la luce su un sensore sia uguale allo scrivere con la luce su alogenuri d'argento.
Tutto qui.
Saluti.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 13 Mar, 2009 5:57 am Oggetto: |
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ciao claudiom
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peters8 utente attivo
Iscritto: 29 Apr 2007 Messaggi: 1107
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Inviato: Sab 14 Mar, 2009 3:59 am Oggetto: |
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ah ah ah!forte lo slogan!!!
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