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Dr.Faustus utente
Iscritto: 07 Apr 2007 Messaggi: 55
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Inviato: Dom 22 Feb, 2009 6:11 pm Oggetto: Sulla camera oscura e carte da stampa |
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Ciao a tutti ho navigato un pò sul forum e, se posso esprimere un mio parere, ci sono moltissime informazioni sullo sviluppo ma non altrettante sulla stampa.. Mi spiego meglio: mentre sullo sviluppo c'è un fantastico memo che ti spiega passo passo come fare non ho trovato nulla di simile per la stampa.. Un'altra cosa utile era un memo sui vari sviluppi e pellicole, sarebbe molto interessante riuscire a riunire le qualità delle carte e informazioni sui chimici migliori da usare per quelle carte...
Credo che sarebbe un grosso aiuto per quelli come me sono alle prime armi con la stampa e fanno ancora dei casini megagalattici..
Mi scuso eventualmente topic esista già e io non sia riuscito a trovarlo,.. ma ce l'ho messa tutta!!! Grazie  _________________
Oderim, dum Metuant
Meopta Flexaret VI;Voightlander Bessa I;Nikon F-801;Voightlander Vito B; Ricoh R10 |
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Dom 22 Feb, 2009 8:05 pm Oggetto: |
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Mi associo alla proposta di creare un memo carte , anche considerando che qui c'è chi ha dimostrato di conoscerle bene.
Perchè sia utile andrebbe impostato in modo da elencare caratteristiche oggettive ben chiare (quasi misurabili) , oltre a eventuali commenti "sentimentali". |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Dom 22 Feb, 2009 11:07 pm Oggetto: |
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Mentre per le pellicole esistono riscontri oggettivi e misurabili per le carte entrano in gioco una miriade di fattori che rendono ogni giudizio solamente soggettivo. Supporto, stesura, colore supporto, colore bianco, colore nero, superficie, spessore, consistenza, contrasto sulle ombre, contrasto sulle luci, contrasto sui mezzitoni..... e si potrebbe continuare.....
.....ogni carta presa da sola ha una resa.... affiancata ad un'altra cambia caratteristiche. Un giudizio poi si baserebbe su quale riferimento? Con quale illuminazione le giudicheremmo?
Ne abbiamo parlato tanto... ma l'argomento m'è un po' uscito.... non si arriva mai a giudizi oggettivi.... a monitor poi.....
...ma proviamo a provare
Diciamo che ognuno fa e aggiorna il proprio post con le aggiunte che man mano vengono mature senza disperdersi per pagine e pagine. I commenti sui giudizi poi li faremo a seguire ma penso sia importante che ognuno aggiorni sempre il proprio post iniziale senza crearne altri (discussione a parte).
Oppure Enzo poi potrebbe fare due memo... uno con i post personali e uno per i commenti ai post personali.
Insomma proviamo...... _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Dom 22 Feb, 2009 11:22 pm Oggetto: |
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Proviamo , proviamo.
Secondo me qualche valutazione oggettiva è possibile , un modo per ottenerla potrebbe essere prendere in esame solo osservazioni comparative:
non : la carta Tiziobrom ha ombre fantastiche,
ma : la carta Tiziobrom ha più separazione nelle ombre della Warmando, ma i neri meno profondi.
Oppure : questa si intensifica nel selenio molto più dell'altra.
Combinando i vari raffronti ed eliminando la variabile rivelatore il più possibile, si dovrebbe arrivare a qualcosa di concreto, con dati utili e certi. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Dom 22 Feb, 2009 11:54 pm Oggetto: |
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A dire il vero pensavo a qualcosa di più schematico e soprattutto comparativo
Ad es.
"Neri leggibili, croccanti, molto profondi ma non ridondanti, palpabili di colore neutro/freddo"
certamente il senso si capisce , ma con tutta la distanza che mi separa dagli anglosassoni , essi avrebbero reso il concetto così:
Tono : neutro-freddo
Base : bianco puro freddo (ma non basta , un fattore numerico ci può dire se è più bianca di un'altra)
Separazione tonale (supponiamo cinque zone)
I : *
II: ***
III: **
IV: *
V: *
Dmax : ****
e altro . Capisco che sembri una schematizzazione molto fredda e rigida , ma quando il quadro si completa diventa un riferimento di utile consultazione. E' solo un esempio, mi piacerebbe qualcosa di più ricco e articolato.
Prendiamoci tempo per decidere quali parametri esaminare e in che modo. Credo che sia indispensabile fare riferimento a qualcuno che raccolga, valuti e riassuma. Un poweruser ? Un moderatore (ma ha già da fare) ? |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 12:03 am Oggetto: |
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Quello che suggerisci sottintende un test vero e proprio. Io intendo proficuo prendere una stampa in mano, osservarla, trarre soggettive considerazioni e qualche oggettiva conclusione. Per fare il test della densità massima, delle zone riprodotte ecc..... servono strumenti come il densitometro e target di riferimento che pochi hanno. Questi test poi sarebbero condizionati dal negativo (per questo occorre un target scientifico).
Sentiamo gli altri come la pensano.... poi vediamo
Io tanto più in la di ciò che ho scritto nei miei giudizi non penso di riuscire ad andare. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 3:05 am Oggetto: |
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Scusate la poco scientificità, ma l'ho capita così:
A parte differenze macroscopiche, che ne so: carte che con difficoltà arrivano al nero (fineprint Kent.) e carte sempre un po' intonate (rollei 111) non vedo grandi differenze tra carte.
Il punto è il soggetto, il negativo,le mascherature, la sbianca eventuale, cioè la manualità.
Per me prendo il pacco che ho e comincio a stampare al meglio che so, la marca della carta sulla stampa finale non l'ho mai vista.
ciao claudiom
ps che poi oriental nuova sia una bromide al cubo e non una oriental, vabbè, pazienza  |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Dr.Faustus utente
Iscritto: 07 Apr 2007 Messaggi: 55
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 9:32 am Oggetto: |
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impressonando nella mia ignoranza a me sembrava mica male quel post che hai messo... parlando sempre per neofiti potrebbe essere di grande aiuto... ad esempio , ti espongo uno dei problemi che si potrebbero presentare ad uno del mio livello : ho un pacco di foma tal deitali... ma non i chimici.. cosa compro? Secondo me quel post andava molto bene io voto a favore _________________
Oderim, dum Metuant
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 9:34 am Oggetto: |
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Visto, Paolo, la completa inutilità di fare un elenco così?
per me difatti è vero quanto scrivo e per te è vero il contrario.
E' la somma che fa la differenza, la somma di negativo/ingranditore/sviluppo.
Il problema principe che affligge i fotografi è il tecnicismo, il perdere di vista il risultato finale a favore di interminabili litanie fatte di macchine obiettivi pellicole carte sviluppi etcetcetc.
Per fare una incisione basta una punta di vidia, così deve essere anche per la fotografia.
E che una stampa venga "male" o "bene" è MOLTO relativo.
ciaociao claudiom |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 9:59 am Oggetto: |
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Per me non è difficile, so che il risultato finale sarà diverso, ma se non ho un negativo con caratteristiche assolutamente spiccate, cioè a dire, pensato per quella determinata carta (come mi capitava sulla neve per la Oriental), penso in c.o. di dover solo operare variazioni lavorando perchè il risultato finale sia efficace, nei molti modi in cui può esserlo.
Peroro ancora e sempre la assoluta utilità di stampare negativi non proprii, la partecipata artigianalità priva di emozione che ti offre stampare una foto non tua, coll'autore che ti parla sul tiro.
ciao claudiom |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 1:17 pm Oggetto: |
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Come detto e nel preambolo
...i miei sono giudizi soggettivi.
Capita pure a me di utilizzare sempre la stessa carta anche per svogliatezza, per la difficoltà che faccio a perder tempo per rifare provini ecc....
....ma un'indicazione sul carattere della carta può essere utile per un neofita almeno per poter dire non prendere la Bromide o la Kentona perché ne farai tanti coriandoli. Senza affrontare il discorso che ci sono carte che fanno i pugni tra loro anche negli album.
Quello di stampare negativi non miei m'è capitato molto raramente....
...spero possa accadere ma già faccio fatica a stampare i miei  _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
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Andr utente

Iscritto: 03 Dic 2008 Messaggi: 459 Località: Reggio Emilia
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Inviato: Lun 23 Feb, 2009 7:15 pm Oggetto: |
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Quello che interessa a me delle carte è solo quello che può aiutare nell'ottenere una stampa migliore. Andare oltre serebbe tecnicismo, ma fin qui no , altrimenti lo sarebbe anche preoccuparsi degli effetti di una bruciatura o di una scelta di contrasto.
Le differenze ci sono, e gli aspetti che prenderei in considerazione per la scelta di una carta sono per la quasi totalità legati alla curva caratteristica.
Per quel negativo mi serve una carta che abbia la massima separazione nei mezzitoni, per l'altro nelle ombre . Quali carte sono ?
Sono informazioni che non ho ancora trovato e credo sarebbe interessante metterci al lavoro per raccoglierle.
Si può anche andare avanti sulla via impostata da Paolo; il riassunto si fa alla fine.
Ciao |
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