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ubald™ utente attivo

Iscritto: 13 Giu 2006 Messaggi: 4481 Località: Bari
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 9:03 am Oggetto: |
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da quanto ho capito anche l'arte giapponese soffre l'horror vacui, oltre a quella occidentale. Qualcuno che può sviluppare l'argomento? _________________ il meno è più |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 10:24 am Oggetto: |
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un po alla grossa:
per gli orientali il vuoto "è" il pieno dove tutto nasce
nell'arte i giap guardano al vuoto con piu elasticità e questo è avvertibile e penso dipenda dalla volontà di rendere piu facile, piu semplice la lettura.
gli orientali guardano al vuoto come esperienza produttiva... questo, da non studioso, mi pare sia in sintesi la differenza tra noi e loro
idani, holden e nico
un po' di tutti e tre...insieme penso avete centrato il motivo di certe inquadrature, cioè di quel modo di fare paesaggio con rocce, rami e altro in primo piano
una curiosità, direi interessante
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/horror-vacui/horror-vacui.html |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 11:27 am Oggetto: |
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>>>Chi sarebbe "il paesaggista" come si identifica ??
bella domanda
per il sottoscritto il paesaggista è colui che davanti a certi capolavori di madre natura non resiste....si arma di cavalletto, fotocamera e tutto il resto per immortalare quanto i suoi occhi stanno vedendo
ansel adams, uno a caso tanto per cambiare, era un appassionato di montagna, di grandi spazi...da qui i suoi scatti per immortalare le bellezze che si ritrovava ad ammirare nella sierra nevada, nello yosemite park ecc.. |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 11:40 am Oggetto: |
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>>Per me, che dò ragione a n_u, è un argomento postato per riprendere discussioni di anni fa, svolte in altri siti e da me superate da tanto.
si tratta come ho detto di un argomento recente trattato qui nel BN nel quale ho lanciato il sasso...evidentemente gli interlocutori non erano interessati cosa invece che per un paesaggista ritengo fondamentale, almeno dovrebbe |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 9:51 pm Oggetto: |
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mike1964 ha scritto: | Interessante... mi piacerebbe qualche approfondimento, se puoi  |
Un approfondimento è un po' complesso, ma possiamo cominciare per antipodi, cioè con un quadro di Gentile da Fabriano e un paesaggio giapponese costituito da più pannelli...
Gentile da Fabriano ha davvero orrore del vuoto, e fa pensare che venisse pagato per il numero di teste dipinte, e si fatica quasi a trovare i protagonisti, il pannello giapponese punta sul vuoto per dare il massimo spicco al soggetto. Le sfumature tonali degli alberi contribuiscono a creare sia un ritmo (quasi un'eco), sia un'atmosfera vaporosa, quasi densa, malgrado il vuoto della composizione e della superficie.
Mi spiace dover far notare che il gruppo degli alberi a sinistra è impostato sul primo terzo (sono sei moduli, il gruppo ha centro su 2/6), e che il gruppo a destra è distanziato d'un altro terzo (altri due moduli del pannello diviso in sesti).
Il ritmo compositivo è: 1 modulo vuoto, due "pieni", due vuoti, 1 "pieno": complementare... _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 10:36 pm Oggetto: |
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riprendendo il discorso sulla composizione e le sue regole
il dipinto giapponese è la classica scena/soggetto bidimensionale da regola dei terzi...
osservandolo mi viene la domanda: mancasse il secondo gruppo di dx l'atmosfera rimarrebbe inalterata? |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 10:41 pm Oggetto: |
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Visto che ci poniamo domande: è davvero bidimensionale?  _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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Cosimo M. utente attivo

Iscritto: 03 Gen 2007 Messaggi: 4330 Località: Molfetta (Ba)
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 11:07 pm Oggetto: |
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In passato avevo già notato l'approccio orientale, molto diverso dal nostro e per questo molto interessante.
L'avevo inquadrato come "minimalista" nel senso di scarsezza, ridotto numero di "segni".
Il paradigma che però avete evidenziato di "vuoti" e "pieni", mi sembra molto più adeguato e generatore di nuove riflessioni da parte mia sul tema. _________________ Cosimo Marino - La mia galleria su Flickr
"Avere una fotocamera non significa essere un fotografo" |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Dom 02 Nov, 2008 11:43 pm Oggetto: |
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Il termine minimalismo è diventato d'uso corrente, ma indica una corrente d'arte astratta del tutto priva di decorazioni ed elementi espressivi. Un tipico esempio è Donald Judd:
L'arte orientale fa ampio uso del vuoto, ma enfatizza l'elemento espressivo, e certo non manca di quello decorativo...
Sinora ho detto "orientale", ma è molto generico (come "occidentale"). In india per esempio non credo sappiano cosa sia il vuoto...  _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 12:00 am Oggetto: |
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...grazie Nico...
Non so se interverrò, non credo di essere all'altezza, ma seguo con attenzione  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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ldani utente attivo

Iscritto: 11 Mgg 2006 Messaggi: 3397 Località: Livorno
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 6:59 am Oggetto: |
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nico>>Visto che ci poniamo domande: è davvero bidimensionale?
direi di si, nella realtà no
facciamo un passo indietro...il mondo che ci circonda è tridimensionale e noi riuscismo a percepirlo grazie alla ns visione stereoscopica
la visione della fotocamera invece è monoscopica (un solo obiettivo) cioè riproduce solo due dimensioni
la profondità non puo essere riprodotta in forma fotografica ma puo solo essere suggerita attraverso una serie di "trucchetti" tipo
la convergenza, lo scorcio, le ombre, la prospettiva, la sovrapposizione, il rimpicciolimento ecc..
l'autore dei due gruppi di alberi ha posto gli alberi sullo stesso piano...quelli piu sfumati apparentemente ti danno l'idea di perdersi nel paesaggio, nel nullla... ma sono delle stesse dimensioni. Un soggetto che nella realta ha le stesse dimensioni di quello che gli sta davanti viene visto piu piccolo per effetto della visione stereoscopica e dell'angolo di visione dell'occhio umano.
l'autore avesse voluto suggerire profondità (ma non era nelle sue intenzioni) avrebbe dipinto gli alberi "dietro" piu piccoli e su piani arretrati. |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 8:14 am Oggetto: |
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Meditate la differenza tra il vacuus (vacuum?) e il Vuoto.
Non confondete il non dipinto con il nulla, una civiltà che ha ritenuto di non inscrivere la rappresentazione in una finestra con una che ha preso possesso del mondo anche tramite la prospettiva.
Kenna e l'esempio giapponese.
Guardate quant' è pesante Judd eppure è nullo.
Il problema posto è finto, è un problema che non esiste, siamo tutti abituati ad usare pieni e vuoti nelle nostre foto, il "Vuoto" ("MU") invece si costruisce con altri mezzi dal foglio bianco, e può essere fondante di un particolare, preciso e personalissimo modo di fare fotografia, un personale "MA".
Modo che non mi appartiene, chiudo quindi per disinteresse.
ciao claudiom
ps ed è evidente che non riguarda i paesaggisti più dei ritrattisti o dei grafici di fotosciop |
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Daniele Nesi non più registrato
Iscritto: 19 Gen 2005 Messaggi: 805
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 1:13 pm Oggetto: |
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marra>>>Il problema posto è finto, è un problema che non esiste, siamo tutti abituati ad usare pieni e vuoti nelle nostre foto
eh eh..eccolo che arriva
ma se è un finto problema perchè sei andato avanti quanto...20? 30anni a mettere rocce e radici nei tuoi paesaggi per riempire cio che tu definisci"quel senso di vuoto"???....guarda che i bianconeristi ti hanno letto tutti quanti
...perchè ti è venuta la nausea?
no, non lo voglio sapere...
PS
>>ps ed è evidente che non riguarda i paesaggisti più dei ritrattisti
Buuuuuuuuuuu |
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d23 utente attivo

Iscritto: 07 Gen 2006 Messaggi: 1768
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 1:24 pm Oggetto: |
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il minimalismo è basato sulla singola unità ripetuta più volte nell'opera, non nella scarsezza di elementi o decorazioni
da definizione _________________ "Qualsiasi tipo di fallimento ha bisogno della sua claque" F. De Gregori |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 4:42 pm Oggetto: |
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Tengo blandamente a precisare che Nesi non ha la minima idea di cosa io abbia fotografato in questi 20/30 anni.
Una cosa però non ho capito: se le considerazioni dell'autore del post nascono da un argomento già trattato altrove perchè non ha proseguito lì?
claudiom |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 6:24 pm Oggetto: |
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d23 ha scritto: | il minimalismo è basato sulla singola unità ripetuta più volte nell'opera, non nella scarsezza di elementi o decorazioni
da definizione |
Se la singola unità ripetuta più volte è una porcellana Ming, sarà difficile poter parlare di Minimalismo...
  
E in un oggetto del genere dov'è la ripetizione?
Daniele Nesi, vuoi parlare del vuoto nella foto di paesaggio, e magari nell'arte, o delle radici in primo piano nelle foto di claudiom? Nel primo caso il discorso è interessante, e si può sviluppare. Nel secondo caso è bene ne parliate via mp, posto che ambedue siate interessati... _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
Portfolio Flickr · Flickriver · Locus solus (il mio blogghetto)) |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 6:29 pm Oggetto: |
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Nico!
Le radici in primo piano nelle mie ventennali foto di paesaggio sono in numero di DUE...ho paura che sarebbe un discorso breve.
ciao claudiom |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 6:35 pm Oggetto: |
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E però la ripetizione..."a rainbow in a curved air" T. Riley, Messiaen, Lamonte Young.
La musica ci ha lavorato molto sulla ripetizione per generare il vuoto.
Ma 'sto discorso temo che non siamo mica in grado di dominarlo, qui.
Forse mancan al solito basi comuni.
Magari prima una bella scorpacciata di Mishima, chessò...
ciao claudiom |
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Lun 03 Nov, 2008 6:50 pm Oggetto: |
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Terry Riley...
Baba 'O Riley, i Curved air...
Ma non cercare di sviare. Tommaso d'Aquino scriveva che nessun filosofo è riuscito a esaurire la natura d'una singola mosca, e tu pensi di cavartela in breve con le tue due radici?
(La tecnica dei mantra o dell'esicasmo si fonda proprio sulla ripetizione per "svuotare" la mente...) _________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
Portfolio Flickr · Flickriver · Locus solus (il mio blogghetto)) |
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