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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Gio 19 Mgg, 2005 8:39 pm Oggetto: Fine art |
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Mi hanno fatto molto riflettere queste parole di Edgar:
Edgar ha scritto: | Esiste poi un genere, particolarmente apprezzato e diffuso in America, la cosiddetta fotografia "Fine Art" o semplicemente "artistica", che è rigorosamente in Bianco e Nero e raggiunge forme di raffinatezza davvero sorprendenti. Il Fine Art è sempre stato un genere, nato dai fotografi soci del club f64 (Ansel Adams, Edward Weston, Alfred Stieglitz, ecc) in cui per definizione si utilizzava il Bianco e Nero. La filosofia che stava dietro a quel genere era ed è ancora quella secondo la quale la fotografia NON è riproduzione "colorimetrica" della realtà, ma personale visualizzazione della stessa, e come tale svincolata da necessità di tipo "fotocopia". Come vedi dunque non esiste proprio alcuna presunzione assoluta che la fotografia sia la riproduzione fedele della realtà (può esserlo o meno), nè che la fotografia in BN sia inferiore a quella a colori. Anzi, se consideriamo storicamente (e anche dal punto di vista del mercato dell'arte fotografica nei paesi dove essa è significativa, soprattutto America e Francia) la fotografia artistica, essa è sostanzialmente Bianco e Nero. |
La mia pseudocultura fotografica si compone praticamente della sola trilogia di Ansel Adams, che rileggo continuamente con grande soddisfazione. Se escludiamo le riviste, photo4u, e siti vari, Ansel Adams è praticamente stato l'unica fonte "autorevole" dalla quale io abbia attinto.
Edgar non ha fatto altro che scrivere a parole ciò che provo guardando le foto del "maestro" e leggendo i suoi commenti. Molto spesso, di fronte ad una foto apparentemente perfetta, si può leggere accanto: "qui dovevo sviluppare N+1" oppure "qui ho sbagliato l'esposizione"... Non vorrei divagare, ma in effetti è proprio in questa raffinata ricerca del bello, visto nella perfezione formale dello scatto - dove formale non vuol solamente sottintendere un rigido ubbidire a regole scritte, bensì (forse in massima parte) la perfetta padronanza del "linguaggio delle emozioni" - che si nasconde il senso del termine "fine art"; sforzarsi di trasferire le proprie sensazioni nel fotogramma, e quindi nella stampa, attraverso la minuziosa cura di particolari a prima vista insignificanti.
Fatta questa doverosa premessa nel tentativo di farvi entrare nel mio pensiero, vi espongo subito la mia richiesta: esistono altre opere, quantomeno "analoghe" a quella di Adams? Ciò che vorrei appurare, e probabilmente in questo potete aiutarmi sin da ora, è se le mie preferenze si riversano unicamente sulla fotografia di paesaggio o meno. L'opera di A.Adams, salvo qualche ritratto qui e là, è composta per il 75% di fotografie paesaggistiche magistralmente eseguite. E' questa la massima espressione della "fine art"? Probabilmente vedere opere di altri autorevoli fotografi mi aiuterebbe a comprendere meglio le mie preferenze.
Vorrei infine porre un'ultima domanda: è possibile estendere il concetto di "fine art" alla fotografia a colori?
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faber utente attivo
Iscritto: 23 Apr 2005 Messaggi: 697 Località: Cassano d'Adda
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Inviato: Gio 19 Mgg, 2005 9:01 pm Oggetto: Re: Fine art |
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gerarcone ha scritto: | Vorrei infine porre un'ultima domanda: è possibile estendere il concetto di "fine art" alla fotografia a colori? |
Mi permetto di non essere d'accordo con il Don almeno in questo frangente (e di sfacciataggine ce ne vuole per un pivello come me)
Allora, secondo me utilizzare il bianco e nero per il fine art è anche un comodo espediente per forzare lo spettatore ad entrare in una situazione che non è reale (noi vediamo a colori) e quindi a far scattare nel nostro cervello un meccanismo onirico o almeno di un tentativo di interpretazione di quello che viene visto. La tecnica non è nuova, anche le statue sono di bianchissimo marmo di carrara, nessun artista rinascimentale ha mai pensato di colorarle per renderle simili al vero
Fatta la premessa, credo che fare fine art a colori sia estremamente più difficile proprio per la mancanza del "grilletto" di cui parlavo sopra e quindi si deve agire su altri meccanismi (che io non sono capace di applicare, purtroppo).
Sentivo parlare Franco Fontana l'altro giorno sul programma 'Click' in onda sul canale satellitare Leonardo e diceva pressapoco le cose che ho esposto (oddio, lui le avrà pensate anni prima di me!!) e le sue foto sono solo a colori e indubbiamente artistiche
Un soggetto che il fine art sembra prediligere è il nudo, di questo non ho mai capito il motivo.
Ciao!
Fabrizio
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Giannic utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 569 Località: Bologna
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Inviato: Gio 19 Mgg, 2005 10:19 pm Oggetto: Re: Fine art |
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faber ha scritto: | Un soggetto che il fine art sembra prediligere è il nudo, di questo non ho mai capito il motivo.
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IO SI
ci sarà un motivo se il nudo è il soggetto principale dei tutte le opere artistiche a partire dalle statue greche ........
_________________ ************************ |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Ven 20 Mgg, 2005 9:17 am Oggetto: Re: Fine art |
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faber ha scritto: | Allora, secondo me utilizzare il bianco e nero per il fine art è anche un comodo espediente per forzare lo spettatore ad entrare in una situazione che non è reale (noi vediamo a colori) e quindi a far scattare nel nostro cervello un meccanismo onirico o almeno di un tentativo di interpretazione di quello che viene visto. La tecnica non è nuova, anche le statue sono di bianchissimo marmo di carrara, nessun artista rinascimentale ha mai pensato di colorarle per renderle simili al vero
Fatta la premessa, credo che fare fine art a colori sia estremamente più difficile proprio per la mancanza del "grilletto" di cui parlavo sopra e quindi si deve agire su altri meccanismi (che io non sono capace di applicare, purtroppo). |
Ammetterai però che controllare i vari parametri che generano una foto in b/n è altrettanto difficile che per una a colori... Del resto, anche chi scatta a colori ha un'arma in più: il colore, appunto. Comunque ti ringrazio del tuo intervento, mi ero dimenticato di Fontana, e ieri riguardando alcune sue opere mi sono emozionato.
Tuttavia - ancora non ne ho capito il motivo - ma certi paesaggi di Ansel Adams mi lasciano davvero senza fiato (te ne allego una)! Certo, a dire la verità ci sono alcune sue opere che mi suscitano ben poche emozioni ma sono soprattutto quelle non di paesaggio.
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faber utente attivo
Iscritto: 23 Apr 2005 Messaggi: 697 Località: Cassano d'Adda
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Inviato: Ven 20 Mgg, 2005 12:47 pm Oggetto: Re: Fine art |
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gerarcone ha scritto: |
Tuttavia - ancora non ne ho capito il motivo - ma certi paesaggi di Ansel Adams mi lasciano davvero senza fiato (te ne allego una)! Certo, a dire la verità ci sono alcune sue opere che mi suscitano ben poche emozioni ma sono soprattutto quelle non di paesaggio. |
Mamma mia, Adams è un gigante e le sue opere sono oggettivamente impressionanti, non lo si può negare.
Il mio discorso non vuole minimamente contrastare l'uso del bianco e nero, per carità. Dico solo che certi effetti sul modo di guardare una foto da parte di una persona li puoi ottenere solo con il bianco e nero.
Ciao!
Fab
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Ven 20 Mgg, 2005 9:22 pm Oggetto: |
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Mi sa che la discussione si è un po' arenata...
C'è nessuno che mi può consigliare qualche pubblicazione sullo stile anseladamesco? Mi interessa prettamente la fotografia di paesaggio di quel tipo, ma non disdegnerei nemmeno di guardarmi le opere di Francesco Fontana! Diciamo che prima di tutto vorrei vedere le opere (quindi che ne so, un bel libro illustrato), poi naturalmente se ci sono commenti del fotografo/critico d'arte meglio!
Questo sempre per soddisfare la "fame" d'arte e per imparare!
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PietroF utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2005 Messaggi: 5205 Località: Palermo
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Inviato: Gio 02 Giu, 2005 11:43 am Oggetto: |
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Anche a me interesserebbe qualche opera cartacea, magari meno costosa della famosa trilogia Anseliana
_________________ "This is not Vietnam. This is bowling. There are rules."
Le mie foto sono qui |
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PietroF utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2005 Messaggi: 5205 Località: Palermo
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Inviato: Ven 03 Giu, 2005 10:07 am Oggetto: |
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Vado un po' OT....
A proposito di bianco e nero, ma soprattutto di rappresentazione della "realtà".. vi consiglio di vedervi Sin City, questo film ha una fotografia spettacolare
Fine OT
_________________ "This is not Vietnam. This is bowling. There are rules."
Le mie foto sono qui |
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eris86 utente
Iscritto: 04 Lug 2005 Messaggi: 72
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Inviato: Mer 07 Set, 2005 1:31 am Oggetto: |
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che foto questo Ansel Adams!
sono quadri!!
che macchina fotografica userà?
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ArgoviaCalibro9 utente attivo

Iscritto: 22 Lug 2005 Messaggi: 2100 Località: Aquae Helveticae - Confoederatio Helvetica
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Inviato: Mer 07 Set, 2005 1:39 am Oggetto: |
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eris86 ha scritto: | che foto questo Ansel Adams!
sono quadri!!
che macchina fotografica userà? |
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 07 Set, 2005 8:37 am Oggetto: |
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eris86 ha scritto: | che foto questo Ansel Adams!
sono quadri!!
che macchina fotografica userà? |
Vedi... E' il suo cervello ad essere un sensore full-frame a 1 gigapixel...
A parte questo di solito ha fotografato con macchine a medio/grande formato, ma questo non è che lo abbia aiutato o migliorato le foto, naturalmente. La peculiarità di Adams a mio avviso (ma lo dice anche lui esplicitamente nei libri) era quella di "vedere" la realtà in b/n: controllo totale sull'immagine prima ancora di fare click...
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Adaster utente attivo
Iscritto: 21 Feb 2005 Messaggi: 606 Località: Parma
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Inviato: Mer 07 Set, 2005 8:40 am Oggetto: |
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Le macchine che usava Adams si chiamano folding o Grande Formato
In queste macchine il negativo non è a rulli ma a lastre di 4X5 pollici o 8X10!!! Quindi profondità dei grigi e dettagli inimmaginabili...
...e ingombri assurdi! All'epoca Adams usava un mulo per portarsi in montagna quella più grossa!
Inoltre queste macchine hanno un sacco di regolazioni per il controllo dell'immagine che noi con le nostre stupide piccole reflex ci sognamo!!
Sono descritte molto bene qui
http://www.nadir.it/ob-fot_grande/corso01.htm
cmq esistono anche adesso, e sono ragionevolmente portatili.
inutile dire che, se vincessi alla lotteria e potessi smettere di lavorare, mi piacerebbe taaanto provarne una!!! (non costano neanche una follia, si trovano anche a molto meno di una 1ds o una d2x)
Però penso che il dio della fotografia la prenderebbe come una bestemmia, e fulminerebbe le mie manine impure sulla prima vetta su cui arrivo...
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gerarcone utente attivo

Iscritto: 04 Mgg 2004 Messaggi: 5313 Località: Roma
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Inviato: Mer 07 Set, 2005 9:26 am Oggetto: |
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Adaster ha scritto: | Le macchine che usava Adams si chiamano folding o Grande Formato |
Non solo quelle, naturalmente. Per i ritratti a volte usava anche il 6x6, oppure ho visto paesaggi scattati con il 35mm allo stesso livello di altri fatti con il grande formato! Insomma, il "manico" è più importante dell'attrezzatura!
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