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Caldo, caldo, caldo......
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Autore Messaggio
aragorn
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MessaggioInviato: Mar 01 Lug, 2008 2:26 pm    Oggetto: Caldo, caldo, caldo...... Rispondi con citazione

Possibile che debba smettere di sviluppare e stampare a Maggio per poi riprendere a Novembre ? Mi pare davvero assurdo.
Quest'anno a Palermo il caldo è arrivato già a fine Aprile. Non lo sopporto sto fatto che debba smettere di usare la camera oscura per il caldo, anche perchè se sitrattesse di 2/3 mesi.... vabbè potrei sorvolare ma cavolo 6/7 mesi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi arrabbio? Mi arrabbio? Mi arrabbio?

Pensavo ad un sistema di refrigerazione dei bagni attraverso un sistema di raffreddamento dell'acqua che si utilizza per gli acquari... oppure...non so cos'altro inventarmi. Voi che dite ? Soluzioni ?

Aragorn

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F3_HP
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MessaggioInviato: Mar 01 Lug, 2008 3:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Inizia a svilupparti le diapositive Smile Ops
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niepce
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Iscritto: 17 Set 2006
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Località: Arezzo

MessaggioInviato: Mar 01 Lug, 2008 4:18 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Per il colore non c'è problema in quanto la temperatura consigliata è 38,2° il bianco nero anche se si usa normalmente 24° ne regge di più alte se si vuole stare sul sicuro vi sono bagni di indurimento (io iso Aditan dell'Agfa) che usati nel bagno di arresto (i fissaggi sono quasi tutti induritori) consentono di stare sul sicuto con tutte le temperature pertanto i tuoi problemi tecnici sono solo virtuali, per quelli di confort personale puoi stampare con il fresco della notte con le finestre aperte o meglio affrontare la spesa di un condizionatorino portatile, ve ne sono di veramente economici.

Ho passato una vita in stanze non troppo grandi con ingranditori e stampatrici con lampade anche da 1000W. ventilate , sviluppatrici con vasche di prodotti da 100 litri a 38 e smaltatrici a tamburo prima e forni di essicazione a ventilazione forzata poi. eppure vi passavo intere giornate e non solo per lavoro.

Qualche problema l'ho avuto con l'elettronica che con il caldo dava delle variazioni sulle tarature delle macchine, ma essendo più o meno costante bastavano correzioni stagionali.

Coraggio, se c'è la passione i sacrifici non si sentono Ok! Ok! Ok!

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ldani
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MessaggioInviato: Mar 01 Lug, 2008 4:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Stampato ieri pomeriggio con bagni a 27° e temp. ambiente 29° non ho riscontrato problemi.

Sullo sviluppo del negativo tendo a non scostarmi dai 20° attrezzandomi con "bagnimaria raffeddati" con bottiglie d'acqua congelate. Il negativo è irripetibile e ti accorgi del danno solo a processo finito quindi non rischio.

Per la stampa se c'è qualche problema te ne accorgi con i vari provini e decidi sul momento se è il caso di continuare o lasciar perdere.

P.S.
Unica nota che ho sviluppato le baritate con 1 minuto e scelto sviluppo più morbido del solito per ottenere il contrasto voluto (la carta era a gradazione fissa).

Daniele.

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pdp
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Iscritto: 18 Mgg 2005
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Località: Milano

MessaggioInviato: Mar 01 Lug, 2008 4:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

la variazione di temperatura dei bagni influisce molto sulle stampe che sulle pellicole: solo un leggero aumento della velocità e del contrasto, compensabile aumentando la diluizione o diminuendo leggermente i tempi.
Non mi sono mai fatto problemi a stampare anche oltre i 30°C, se non sfruttando la notte per tenere la finestra aperta e diluire un pò di più i bagni: in questo modo respiro meno schifezze.
Se non posso tenere la finestra leggermente aperta per troppa luce esterna copro le vaschette quando non le uso con un foglio di policarbonato.
Ciao
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Bergam
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Iscritto: 21 Lug 2008
Messaggi: 23

MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 10:21 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Un bel condizionatore?
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impressionando
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Iscritto: 22 Mar 2005
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 11:28 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Bergam ha scritto:
Un bel condizionatore?
....e tanta polvere Rolling Eyes
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.oesse.
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Località: Hong Kong

MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 11:55 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Per le pellicole io sono solito riempire d'acqua i contenitori delle pellicole (quelli grigi o bianchi) ed usarli come sorgente fredda e portare i liquidi a 20 °C. E poi metto la tank a bagno maria nel lavandino dove metto acqua a 19°C. Misuro la temperatura dei chimici ogni 2 minuti per verificare che non si scosti dai 20°C e, nel caso, o altro ghiaccio nell'acqua del lavandino, oppure acqua calda.
Per la stampa, ho una vasca nella quale ci sono le bacinelle a bagno maria. Stesso procedimento, ma con una tolleranza maggiore (18 o 22 °C non cambia praticamente niente).

.oesse.

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niepce
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 5:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

.oesse. ha scritto:
Per le pellicole io sono solito riempire d'acqua i contenitori delle pellicole (quelli grigi o bianchi) ed usarli come sorgente fredda e portare i liquidi a 20 °C.


Ma chi te lo fafare di sviluppare a 20° ?

Professionalmente lavoriamo a 38° se però ai parura a lavorare con temperature così alte che rendono la gelatina più delicata puoi lavorare a 24° senza rischi (naturalmente adeguando i tempi di permanenza) ci sono chimici come ad esempio il Phenidone che fanno parte della composizione di alcuni rivelatori che sotto i 24° non lavorano modificandone le caratteristiche.

Oltretutto è sempre molto più semplice scaldare (anche in inverno) che freddare.

Maurizio.

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Planar
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 6:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusate, quindi se diluissi ulteriormente lo sviluppo per carta (causa temperature elevate), nel mio caso stò utilizzando il Bromophen, non dovrebbero esserci problemi per la stampa?
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FABIO.
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niepce
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 11:55 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Planar ha scritto:
Scusate, quindi se diluissi ulteriormente lo sviluppo per carta (causa temperature elevate), nel mio caso stò utilizzando il Bromophen, non dovrebbero esserci problemi per la stampa?


Perchè diluirlo?? così lo renderesti meno contrastato e basta, riduci solo il tempo di sviluppo, in caso di problemi con carte vecchiotte (parlo di bianchi velati) aggiungi mezzo grammo di bromuro, lo compri in farmacia per litro di prodotto pronto, ma generalmente non è necessario.

Ciao, Maurizio

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impressionando
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Iscritto: 22 Mar 2005
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MessaggioInviato: Ven 25 Lug, 2008 11:59 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

No, l'aumento della temperatura non lo si equalizza con l'aumento della diluizione o meglio entrano in gioco variabili differenti. Meglio usare rivelatori adatti a temperature superiori. Il Neutol plus è uno di questi, lavora "bene" fino a 30°.

Paolo

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impressionando
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MessaggioInviato: Sab 26 Lug, 2008 12:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Non avevo visto l'intervento di niepce.....
....giusto, l'aggiunta di bromuro rallenta l'azione del rivelatore e compensa l'aumento della temperatura. Da valutare gli slittamenti cromatici di alcune carte e gli sdoppiamenti di contrasto su carte variabili.

Paolo

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Planar
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MessaggioInviato: Sab 26 Lug, 2008 1:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Il neutol plus... interessante soluzione, è da preferire al bromuro in quanto potrebbe essere pericoloso, la mia C.O. è ricavata da uno sgabuzzino senza nessuna aereazione, grazie a tutti per i consigli Smile

Fabio Smile

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FABIO.
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niepce
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MessaggioInviato: Sab 26 Lug, 2008 5:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Planar ha scritto:
Il neutol plus... interessante soluzione, è da preferire al bromuro in quanto potrebbe essere pericoloso, la mia C.O. è ricavata da uno sgabuzzino senza nessuna aereazione, grazie a tutti per i consigli Smile

Fabio Smile


Pericoloso il bromuro??? forse meno dello zucchero o sale da cucina, la leggenda dice che lo davano ai militari di leva nel caffè del mattino in quanto ha proprietà di tranquillante Very Happy Very Happy

Comunque io non faccio testo dato in quanto ai tempi di lavorazioni artigianali era normale sciogliere i chimici, allora non usavamo prodotti confezionati, nella stessa pentola in cui cuocevamo speghetti Diabolico Diabolico Diabolico

Una cosa comunque mi sento di sostenere ad oltranza, quasi tutti i prodotti per carta in commercio possono essere usati indifferentemente fino a trenta gradi (come diceva quello di Aiazzone? Provare per credere)

Ciao,
Maurizio

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MessaggioInviato: Sab 26 Lug, 2008 9:54 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

niepce ha scritto:
Planar ha scritto:
Il neutol plus... interessante soluzione, è da preferire al bromuro in quanto potrebbe essere pericoloso, la mia C.O. è ricavata da uno sgabuzzino senza nessuna aereazione, grazie a tutti per i consigli Smile

Fabio Smile


Pericoloso il bromuro??? forse meno dello zucchero o sale da cucina, la leggenda dice che lo davano ai militari di leva nel caffè del mattino in quanto ha proprietà di tranquillante Very Happy Very Happy

Comunque io non faccio testo dato in quanto ai tempi di lavorazioni artigianali era normale sciogliere i chimici, allora non usavamo prodotti confezionati, nella stessa pentola in cui cuocevamo speghetti Diabolico Diabolico Diabolico

Una cosa comunque mi sento di sostenere ad oltranza, quasi tutti i prodotti per carta in commercio possono essere usati indifferentemente fino a trenta gradi (come diceva quello di Aiazzone? Provare per credere)

Ciao,
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MessaggioInviato: Dom 27 Lug, 2008 10:02 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A riguardo dei sviluppatori per pellicola vorrei che fosse preso in considerazione il seguente prodotto .

BW-DB23 parte A e B, capacità circa 6 pellicole 135/36 o 120.

La sua descrizione recita :
Sviluppo negativo in due bagni indicato per pellicole di media-bassa rapidità; è consigliato sovraesporre di circa 1/2 diaframma la pellicola.

Gli sviluppi negativo in due bagni consentono di ottenere risultati eccellenti con tutti i tipi di pellicola, non sono soggetti a rapida ossidazione e si conservano molto a lungo. Con questi rivelatori è impossibile sovrasviluppare o sottosviluppare una pellicola. Risentono solo in minima parte dell'effetto della temperatura e il tempo di trattamento prescritto è uguale per tutti i film. Il trattamento avviene per 3 minuti nella soluzione A e 3 minuti nella soluzione B.

Questi rivelatori funzionano nel seguente modo: la parte A contiene gli agenti di sviluppo e la parte B gli acceleranti. Gli agenti di sviluppo che agiscono solo in presenza dell'accelerante vengono trasportati in quantità limitata nell'emulsione per cui si esauriranno rapidamente nelle alte luci impedendone la "chiusura", ma continueranno ad agire nelle ombre, che verranno così sviluppate adeguatamente. Avremo così un'eccellente scala tonale indipendentemente dal contrasto presente in ripresa, con alte luci ed ombre ricche di dettagli.

Forse potrebbe essere sfruttato con temperature comprese tra i 24° e 30° con una pellicola di max 400 ISO.
Ciao.
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MessaggioInviato: Dom 27 Lug, 2008 11:06 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

ldani ha scritto:
Stampato ieri pomeriggio con bagni a 27° e temp. ambiente 29° non ho riscontrato problemi.

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Daniele.


In effetti aiutandosi con i "bagnimaria raffeddati" si riesce a mantenere le soluzioni a 20°, ma il problema è il lavaggio della pellicola, a me l'acqua esce dal rubinetto a 27°. Se passo da 20° a 27° per il lavaggio non rischio di compromettere la gelatina ? Crepe, distacchi ecc.

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ldani
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MessaggioInviato: Lun 28 Lug, 2008 7:03 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Due soluzioni:

1) Lavaggio tipo Ilford con acqua raffreddata a 20° (con una tank da 500cc ti setvono 2 litri o 2,5 litri)

2) Inizi ad aumentare la temperatura dei bagni dopo lo sviluppo (sviluppo a 20° - Arresto a 22° - Fix a 25° - Lavaggio a 27°)

Daniele.

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MessaggioInviato: Lun 28 Lug, 2008 9:44 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Con un bagno intermedio di acclimatamento ti porti a regime, come dice Daniele se fissi a 24 dopo sei a posto. Le emulsioni moderne sono piuttosto resistenti (Efke Adox Maco a parte dove gli sbalzi sono deleteri ed evidenti).
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