Primo sviluppo...

[Marco Pallante]

Cari tutti, per quanto io scriva veramente poco qui sul forum, tendo a leggere spesso,
soprattutto questa sezione.

Finalmente, dopo lungo penare, ho esposto i primi rulli in bianco e nero e il 20 agosto
ne ho sviluppato il primo. È stata un´esperienza davvero entusiasmante! Poiché non
conosco nessuno che mi possa dare un´opinione sul risultato, ho deciso di
mostrarvi una scansione del negativo per vedere che ne pensate. D´accordo, non
sarà il massimo, ma avendo più esperienza di me sicuramente potrete valutare.

La pellicola è una HP5+ esposta a 400 ISO, la foto è stata scattata verso le 11 del 14
luglio, una giornata calda e soleggiata, con un 50mm. Per lo sviluppo ho usato l´ID11
in soluzione 1+3 a 20 gradi per 20 minuti, con 4 capovolgimenti nei primi 10 secondi
di ogni minuto. Per il bagno di arresto ho usato semplice acqua con un paio di
capovolgimenti. Quindi Rapid Fixer in soluzione 1+4 per 5 minuti con 4 capovolgimenti
nei primi 10 secondi di ogni minuto.

Per lavare la pellicola ho usato il metodo descritto dalla Ilford nell´apposito opuscolo
sullo sviluppo del primo rullino: 3 bagni d´acqua con rispettivamente 5, 10 e 20
capovolgimenti. Un po' indeciso, ho fatto un altro paio di risciacqui sotto l´acqua
corrente lasciando riempire la tanica completamente aperta. Infine ho fatto un
risciacquo con un bagno di Agepon in soluzione 5+200 facendo ruotare un po´ la
spirale.

Magia...

La scansione è stata fatta con un Epson 4870, se non sbaglio a 1800 dpi, con le
impostazioni di default di XSane (uso Linux), in scala di grigi, a 16 bit e salvata in
tiff. Il file è stato ridotto al 25% delle dimensioni e convertito in jpg in qualità 100%.
Nessun altro intervento. Lo scanner ce l´ho da pochissimo, questo è stato il secondo
rullino acquisito e ancora non ho imparato a regolarlo a dovere per riprodurre nel
modo più fedele possibile le pellicole.

Si notano delle macchioline bianche: polvere e pelucchi sul vetro dello scanner e
(forse) sulla pellicola.

Detto questo, il 23 ho sviluppato un secondo rullino, sempre HP5+, stesse condizioni
del precedente. Ho lavorato in modo molto più sicuro, ma alla fine ecco la genialata.
Dopo il lavaggio con l´Agepon, visto che aveva fatto molta più schiuma della prima
volta, preso dal panico l´ho rilavato in acqua, accuratamente rimuovendo ogni
traccia dell´imbibente... Dopo aver asciugato la pellicola, l´ho ritrovata (ma tu guarda!)
piena di macchioline lasciate dall´acqua.

Posso dire che è stata un´esperienza davvero unica, che sicuramente praticherò!
È stato anche piuttosto facile, ma ammetto che su al paese dei miei (dove ho sviluppato)
l´aria era fresca e praticamente mi teneva la temperatura dei chimici sui 20 gradi
in modo automatico (dopo oltre 6 minuti si era abbassata di meno di mezzo grado).
Per la stampa, invece, dovrò aspettare perché non ho locali adatti in casa; devo
vedere se i miei mi faranno allestire uno sgabbiozzo in garage o dovrò usare
quello di mia nonna. Intanto abbiamo ritrovato a casa di un amico una testa
perfettamente funzionante e in condizioni praticamente immacolate di un Durst M302
con obiettivo Componon 4/28.

Ovviamente ho un po´ di domande per voi esperti.

1) come posso togliere le macchie di calcare sulla seconda pellicola?

2) come pulite il vetro del vostro scanner da polvere e ditate?

3) come pulite le pellicole dalle ditate (ancora non le tocco con le mie belle dita, ma
sono sicuro che succederà prima o poi)?

4) in generale come pulite gli strumenti (caraffe, termometri, bottiglie varie, cilindri...)
dopo averli usati?

4) a proposito della durata del Rapid Fixer in 1+4: sul datasheet preso dal sito Ilford
c´è scritto che un litro in 1+4 può essere usato per fissare fino a 24 rullini da 36. Io
ho preparato 300ml di soluzione, abbastanza per una pellicola (un po´ di più dei 290ml
riportati in fondo alla tanica Paterson) e ho supposto, tramite
una semplicissima
proporzione, che dovesse bastare fino a 7 rullini; per ora l´ho usato solo per due, ma
vorrei sapere se il calcolo che ho fatto è giusto o se mi sono perso qualcosa per strada.

5) domandona sulle temperature. Da qualche vago ricordo di quel po' di chimica vista
al liceo, mi viene da pensare che durante lo sviluppo la reazione chimica disperda
calore, al quale si deve aggiungere l´energia fornita tramite le agitazioni; dunque,
la temperatura nella tanica dovrebbe salire! Invece, come ho visto nella mia esperienza,
la temperatura scende; inoltre, da quello che ho letto qui nel forum, si consigliavano
qua e là dei bagnomaria con acqua intorno ai 18-19 gradi, in previsione di un
incremento della temperatura. Quindi sono del tutto confuso e ho ipotizzato due
scenari; nel primo, semplicemente non mi ricordo un tubo di chimica e la temperatura ha
un comportamento a me ignoto; nel secondo, l´incremento è talmente piccolo che
la temperatura del bagno è influenzata solo dalla temperatura della stanza e, quindi, se
fa caldo tende a salire, se fa freddo tende a scendere. Delucidazioni?

Beh, lo sproloquio è durato abbastanza e vi avrò annoiato, quindi mi congedo.

Buono sviluppo a tutti,
Marco

[ale260382]

ciao... purtroppo non è facile valutare la qualità di un negativo da una scansione. però si può valutare la scansione : ha le luci bruciate ! devi regolare il tuo scanner in modo da alzare il punto di bianco e trovare il giusto compromesso tra luci e ombre, sperando che la dinamica del negativo rientri in quella dello scanner. (non è uno scatto facile dal punto di vista della dinamica, sto dando per scontato che la hp5 sia stata esposta correttamente) la risoluzione di cattura dovrebbe essere almeno 3200 dpi (io ho un v700 e vado a 4800) e ho notato che una profondità di 48 bit porta un bel po di vantaggi (e lo svantaggio che ogni scansione tiff compressa è di 200MB ). la post-produzione è essenziale, ti consiglio di leggere i vari tutorial che si trovano su luminous-landscape.com e i post di questo forum !

[impressionando]

Agepon lo uso 1+200 non 5+200 (la differenza è notevole) la soluzione da te usata oltre ad abbondare in schiuma lascia striature sulla pellicola. La prossima volta usa 1+200 in acqua demineralizzata. Se poi dovrai lavare la pellicola usa acqua demineralizzata e ripeti l'imbibente alla fine.
1 Le macchie di calcare puoi provare a toglierle con un bagno nello stop fresco, lavaggio in acqua corrente e imbibente finale.
2 Quando usavo lo scanner piano usavo Vetril.
3 Le ditate non devono rimanere sulla pellicola; sul lato dell'emulsione sono indelebili, sul supporto con alcool vengono via facilmente.
4 lavo con acqua tiepida e asciugo bene. importante lavare subito senza lasciar seccare i chimici, importante anche asciugare. La pulizia in CO è una neccessità.
5 io al massimo sfrutto per metà delle indicazioni e per trattamenti a ruota.
6 paranoia le forze in campo sono ridicole... pensa alla quantità di argento contenuto nell'emulsione in rapporto alle altre masse inerti.

[Marco Pallante]

[sephiroth01]

Una cosa: non fare il bagno d'arresto con la sola acqua. Meglio, in mancanza di un arresto vero e proprio, passare direttamente al fissaggio.

[impressionando]

Si, infatti l'acqua non arresta nulla. Il bagno di stop è indispensabile e non sostituibile. Pensa che il bagno d'acqua è considerato un sistema per seconto sviluppo.
Lo stop neutralizza il rivelatore, prepara la pellicola al fix e contribuisce all'allungamento della vita del fix.

Paolo

[Marco Pallante]

Boh, io ho letto che si può usare della semplice acqua sul datasheet dell´HP5+ preso dal sito Ilford, anche se
raccomandano di usare un bagno di arresto. Comunque a breve dovrò prendere una camera oscura portatile
perché è quasi impossibile oscurare i locali di casa mia. Ne approfitterò per ordinare anche una bottiglia di
bagno d´arresto.

Litigo ancora con le impostazioni dello scanner per tirare fuori una scansione per lo meno accettabile.