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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 12:23 pm Oggetto: |
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Nico stai bravino, che anche tu sei pieno di buchi come me.
ciao, claudiom
ps se qualcuno avesse voglia di provare a rispondere alle domande che ho fatto e di cui non conosco le risposte, gradirei.
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 12:35 pm Oggetto: |
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Oh, Claudio, son bravino da un pezzo, sai? Comunque sta' tranquillo, sono un groviera, se è per questo.
Ma io non faccio dire agli altri cose che non hanno nemmeno pensato, e se non mi indichi da dove hai tratto questa informazione ("Dunque in Bodler c'è l'asserzione che con la fotografia non si fanno ritratti, che son cosa dell' arte..."), devo ricavarne che questa informazione non ha alcun fondamento.
_________________ È possibile cambiare il mondo. Basta conservare lo scontrino.
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 12:53 pm Oggetto: |
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Questa informazione è priva di fondamento alcuno essendo noto dell'amore di tutti gli intellettuali francesi del periodo per la nuova arte della fotografia salutata come tale da tutti, subito, ed inispecie da Baudelllairrre.
Basta che tu sia contento, caro, questo ed altro.
claudiom
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 1:04 pm Oggetto: |
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Ah no, Claudio, scusami. Forse hai bisogno d'usare Baudelaire a modo tuo per dire che gl'intelletuali francesi son tutti contro la fotografia? Fai pure, perbacco!
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 1:29 pm Oggetto: |
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Eh Nico, leggi l'italiano: "gli intellettuali del periodo".
claudiom
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 1:45 pm Oggetto: |
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Sì, nel periodo ho dimenticato "del periodo"!
Che poi, a volerli guardare in viso, si son fatti tutti ritrarre dai migliori fotografi -sapevano anche valutarli, pensa un po'! Magari son soprattutto dicerie, quelle nei loro confronti, e magari avevano anche opinioni molto diverse, come accade anche oggi, e accadeva ieri, e l'altro ieri.
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Daedalus utente

Iscritto: 02 Dic 2005 Messaggi: 273
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Inviato: Gio 19 Lug, 2007 9:10 pm Oggetto: |
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ventura utente attivo

Iscritto: 01 Mar 2004 Messaggi: 4177
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Inviato: Ven 20 Lug, 2007 9:05 pm Oggetto: |
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La mia richiesta di chiarimenti in merito ai ritratti annegati nel nero ha creato una discussione estremamente interessante, con richiami alla pittura e alla grafica. Ho apprezzato molto tutti gli interventi, mi scuso se non posso rispondere a tono su molti degli argomenti trattati, vista la mia ignoranza in merito.
Per quanto riguarda l'oggetto originale della discussione, mi è sembrato di capire che questa tecnica di ripresa corra il rischio di ridurre le potenzialità espressive del fotografo. D'altra parte, se usata con maestria, può permettere di isolare e far emergere il soggetto (sempre che non sia di pelle nera) dallo sfondo, permettendo di coglierne alcuni aspetti peculiari.
Altra considerazione che mi sembra di aver colto, è che forse meglio non avere lo sfondo del tutto nero, ma a lpiù molto scuro, come nella foto che allego.
Grazie a tutti per gli spunti di riflessione e di approfondimento che mi avete suggerito
ciao, Angelo
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 21 Lug, 2007 1:22 am Oggetto: |
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ventura ha scritto: | Per quanto riguarda l'oggetto originale della discussione, mi è sembrato di capire che questa tecnica di ripresa corra il rischio di ridurre le potenzialità espressive del fotografo. D'altra parte, se usata con maestria, può permettere di isolare e far emergere il soggetto (sempre che non sia di pelle nera) dallo sfondo, permettendo di coglierne alcuni aspetti peculiari.
Altra considerazione che mi sembra di aver colto, è che forse meglio non avere lo sfondo del tutto nero, ma a lpiù molto scuro, come nella foto che allego. |
Si tratta di modulazioni tonali. Tra un grigio scurissimo e il nero non corre moltissimo, anche se è molto probabile che spesso un fotografo utilizzi il grigio scuro per mantenere una modulazione tonale più ampia. Ma non è detto che lo voglia sempre e comunque.
Ho mostrato un'incisione di Rembrandt, ma se mostrassi le incisioni espressioniste dello scorso secolo, sarebbero neri e bianchi netti, con stacchi forti. Qualcosa che è tornato nella fotografia degli anni '70, sia con grandi contrasti sia con procedimenti fotomeccanici. Anche Mapplethorpe, che ama una ricchissima modulazione tonale, sceglie un nero profondo per lo sfondo del ritratto di Andy Warhol:
Non è nero uniforme nel caso di Isabella Rossellini, ma la sua levità richiedeva qualche leggera penombra nel nero:
Ed è certamente uno dei pochi che ha lavorato nero su nero, e con risultati di rilievo:
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Sab 21 Lug, 2007 10:45 am Oggetto: |
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E queste figure che ci guardano emergenti dal nero, figure di gente di spettacolo che sanno come mettersi davanti alla fotocamera, davanti alle luci, sono ritratti?
O sono splendidi esercizi ginnici?
Come le due dei bianco, neri, molto belle, ma quella tonda non tanto, dal vero.
Estetismi fini a se stessi?
Arnold Newman, Weston per dirne due, dove stanno, che fanno?
O magari "solo" Anton Corbjin.
Ciao, claudiom
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_Nico_ utente attivo

Iscritto: 14 Set 2005 Messaggi: 6648
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Inviato: Sab 21 Lug, 2007 11:52 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | E queste figure che ci guardano emergenti dal nero, figure di gente di spettacolo che sanno come mettersi davanti alla fotocamera, davanti alle luci, sono ritratti?
O sono splendidi esercizi ginnici?
Arnold Newman, Weston per dirne due, dove stanno, che fanno? |
Direi che Warhol e la Rossellini sono ritratti, mi sembra proprio di sì, mentre il nero che ruota nel cilindro prima d'uscirne fuori , è uno splendido esercizio ginnico.
Weston non mi sembra particolarmente interessato al ritratto, mentre Newman -che sta negli States - l'ha praticato da professionista, e direi di spicco, fotografando i grandi del Novecento nel campo dell'arte (la sua passione), dello spettacolo, della società e della politica. Newman come ben sai è uno dei maestri del ritratto ambientato, ma anche lui, quando giova, gioca a far spiccare il volto con un fondo scuro. Trra i tanti casi Adolph Gottlieb, artista americano della stagione informale, che Newman colloca davanti a un suo quadro:
Ancor più netto nel caso di Dubuffet, artista francese, foto che è stata motivo di riflessione per Mapplethorpe...
E ancora Philip Johnson, architetto "classicista", e Picasso...
E infine, ma solo per questo ristretto gruppo d'esempi, Jean Cocteau:
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hamham utente attivo

Iscritto: 11 Dic 2005 Messaggi: 10088 Località: brianza - cesano maderno
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Ven 27 Lug, 2007 8:13 pm Oggetto: |
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Un pensierino e riparto per i monti:
Pensate, se volete, a come si procede nel fare un ritratto dal vero a qualcuno con la matita, a cosa succede.
A fare lo stesso "ritratto" a matita ma preso da una fotografia.
E al fatto che 99 su 100 chi è del mestiere vede nel risultato finale se il ritratto viene da una fotografia o è fatto dal vero.
(le solite idee tra lo stupido e l'irrilevante)
Magari volendo si potrebbe discutere di cosa sia ritratto ambientato e no e cosa (ripeto) una fototessera, discorso mica nuovo, ma che va fatto almeno una volta, penso.
Ciao, claudiom
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lorenzo sterno utente

Iscritto: 30 Lug 2006 Messaggi: 236 Località: Venezia
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Inviato: Sab 28 Lug, 2007 12:25 pm Oggetto: |
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piccolo appunto sull'ultimo msg di claudio.
tornerò dopo le vacanze per approfondire argomento.
su come un ritratto sia influenzato da presenza reale o fotografica del soggetto.
L'anima del volto di Tullio Pericoli, con 10 ritratti di Beckett.
ciao a tutti e buone vacanze, a chi le fa.
_________________ Canon AE-1
Olympus OM-1
Yashica MAT 124G
Linhof Technika
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