Metodo Lab, chiarimento.....

[Nico Nemore]

Mi rivolgo agli esperti,
ho iniziato a sperimentare la conversione in b&w tramite il metodo lab.
navigando nel forum, ho letto che prima di procedre alla stampa occorre convertire, dopo gli opportuni ritocchi, in RGB.
leggendo un libro della casa editrice reflex "bianco e nero nel digitale" si parlava invece di conversione in rgb e poi in scala di grigi.
tra l'altro anche il mio laboratorio di fiducia (photocity) mi consigliava di convertire in scala di grigi per ottenere delle foto in b&w fedeli quanto + possibile a quelle che visualizziamo sul monitor.
attendo vostri lumi.
ciao e grazie da Nicola.

[AleZan]

L'ultima conversione in grayscale dovrebbe metterti al sicuro da stampe in B/N con una dominante.
Purtroppo non è sempre così. E spesso è difficile che i laboratori ti stampino del B/N davvero buono. Anzi non mi è mai successo....

ciao

[Nico Nemore]

[AleZan]

[Nico Nemore]

[AleZan]

Ho letto il thread che mi indichi.

Ti dico le due/tre cose che spero di avere capito sull'argomento:
1) in termini di conversione colore - B/N, i metodi migliori sono quelli che ti permettono di variare la componente dei tre colori primari e quindi di variare la resa dei grigi dei diversi colori, un po' come se usassi filtri colorati scattando in B/N.
Di questi sistemi ne conosco solo tre, che certamente conosci anche tu: a) channel mixer; b) doppio layer di aggiustamento Hue/Saturation; c) in camera raw, desaturazione e controllo separato della saturazione dei tre canali. Dei primi due vi è traccia qui nel forum, il terzo è banale.
2) esiste comunque una tecnica avanzata che consiste nel selezionare per diverse zone dell'immagine il B/N di canali diversi, in modo da avere il miglior risultato zona per zona (ad esempio cielo e fogliame). E' una tecnica che usa layer diversi e maschere, ma è abbastanza laboriosa.
3) dopo avere interrogato diverse persone molto competenti, direi che il mondo della stampa in B/N inkjet si divide in due scuole: a) quelli che o i pigmenti al carbone o nulla; b) quelli che dicono che così devi praticamente dedicare una stampante "al carbone" e che ormai con le ultime K3 (tre neri) non ne vale più la pena, la differenza è minima.
4) di certo (toccato con mano) l'uso di carte davvero di eccellenza (tipo Hahnemuhle o Innova ad esempio) produce risultati incredibilmente migliori rispetto alla carte dei produttori di stampanti. Dal giorno alla notte...

ciao