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potomo utente attivo

Iscritto: 24 Gen 2006 Messaggi: 1164 Località: Ozzano dell'Emilia (BO)
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Inviato: Sab 30 Dic, 2006 10:14 pm Oggetto: Ma che cos'è per voi la camera oscura?? |
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Scusatemi se vi rompo le scatole con queste domande "filosofiche", che però a ben vedere hanno diretti risvolti pratici.
Ricollocandomi anche al 3d "BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAA LO SO MA VOGLIO IMPARARE LO STESSO" vi vhiedo: che cosa fate voi in camera oscura??
Mi spiego meglio: io ho pochissima esperienza in CO (avrò stampato al max un centinaiodi foto) e vorrei sapere se voi in camera oscura fate "magie" modello photoshop oppure vi limitate ad interpretare i vostri scatti sciegliendo tempi di stampa, tipo di carta e gradazione.
Vedendo i b/n di grandi autori quali Cartier Bresson, mi pare che la parte del leone la faccia il soggetto e non tanto effetti di artefazione. (magari dico una gran boiata )
Insomma, è ora che mi compri un manuale di stampa (se si quale? ) oppure fotografo e stampo interpretando??
Spero di essermi spiegato bene: tengo molto al bianco e nero della CO e vorrei affrontarlo nel migliore dei modi.
Potomo _________________ Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova Euclide |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Sab 30 Dic, 2006 10:38 pm Oggetto: |
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Per me è la fotografia pura, poi ti spiego, son di fretta.
Comunque ben venuto nella sezione, hai già una splendida F1New con un bel corredo di ottiche, con tutto ciò arrivare alla CO è un attimo. |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Dom 31 Dic, 2006 10:03 am Oggetto: Re: Ma che cos'è per voi la camera oscura?? |
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potomo ha scritto: | Mi spiego meglio: io ho pochissima esperienza in CO (avrò stampato al max un centinaiodi foto) e vorrei sapere se voi in camera oscura fate "magie" modello photoshop oppure vi limitate ad interpretare i vostri scatti sciegliendo tempi di stampa, tipo di carta e gradazione. |
No, niente magie o stranezze, solo una stampa al meglio e al meglio in CO non c'è mai fine.
Molto sperimentalismo, quello sì, ma sempre finalizzato alla stampa migliore possibile e cercando di ottenere il risultato che si ha in testa.
La CO è una pratica molto artigianale, dove la manualità ha il suo peso e non bastano le nozioni, ognuno, pur coerente alla linea di base, sviluppa le sue piccole astuzzie e tecniche. Dai un ochiata la post dove si parla di come togliere la pellicola sviluppata dalla spirale, ognuno ha sviluppato un modo suo, chi come me le srotola, chi separa le spirali, chi le sfila.
E' tutto così.
La soddisfazione in CO non ha mai fine, ogni volta che vado a stampare dico sempre :
"Oggi ho stampato meglio della volta scorsa !".
E sono 30 anni che stampo !
Ovviamente ci sono anche le cocenti delusoni, ma sono una cosa ben diversa che la delusione di una stampa orreda ritirata da un laboratorio, quando si fan pasticci in CO non ci si incazza come per i lab, ma si mette tutto nel bagaglio dell'esperienza, c'è quasi una soddisfazione anche quando ci si sbaglia.
Photoshiop invece mi sta già annoiando, livelli, curve, luci e ombre e poi tutto finisce.
potomo ha scritto: | Vedendo i b/n di grandi autori quali Cartier Bresson, mi pare che la parte del leone la faccia il soggetto e non tanto effetti di artefazione. (magari dico una gran boiata ) |
Sì e no, dipende dall'autore, HCB ad esempio non stampava, delegava la stampa a professionisti che interpretavano alla perfezzione il suo volere.
Discorso diverso per Ansel Adams, quello a cui spesso mi rifersco com "il Maestro", in questo caso il processo di sviluppo e stampa sono parte integrante del contenuto dell'immagine, le sue foto se non fossero stampate come le stampava lui perderebbero parecchio fascino.
Hai già una camera oscura ? |
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potomo utente attivo

Iscritto: 24 Gen 2006 Messaggi: 1164 Località: Ozzano dell'Emilia (BO)
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Inviato: Dom 31 Dic, 2006 10:22 am Oggetto: |
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Si si, per fortuna la CO l'ho già
ho da poco un durst come nuovo e tutte le bacinelle che mi servono.
Fino a qualche tempo fa stampavo le foto della mia biottica con un ingranditore meompta (prestatomi) ma sono diventato veramente matto: nonostante usassi l'esposimetro esterno al momento dello scatto e non esponessi "a caso", non c'era una foto che avesse la stessa esposizione di un'altra e così in fase di stampa diventavo matto a calcolare i secondi di esposizione carta-luce.
poi ho iniziato a fotografare con la F-1 (non ne potevo + di usare la coolpix 5700) e finalmente l'accoppiata esposimetro ttl, nuovo ingranditore con obiettivo shneider si è rivelata davvero vincente.
Ho ottenuto delle stampe decsamente superiori alle mie aspettative
Così tra una foto con la nuova nata 400d ed una con la F-1 devo capire che strada prendere e se coltivare la passione per la CO (tanto più che anche con photoshop quasi tutte le foto le trasformo in b/n).
Comunque Tomash ti ringrazio come sempre, per i consigli che mi dai o semplicemente per le chiacchere che facciamo
Come fai tu da trent'anni (io da 3 mesi ) vedrò di capire bene cosa e come lo voglio stampare godendomi la foto che esce dal rivelatore.
l'unico vero problema è destinare il tempo: Photoshop lo accendi e lo spegni in 10 minuti, la CO è un pò più esigente.
Buon Anno
Potomo _________________ Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova Euclide |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Dom 31 Dic, 2006 10:38 am Oggetto: |
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potomo ha scritto: | l'unico vero problema è destinare il tempo: Photoshop lo accendi e lo spegni in 10 minuti, la CO è un pò più esigente. |
E' sì, son notti insonni, roba per veri fotografi, sapori di una volta.
Guarda a che ora ho finito di stampare l'utima volta (2gg fa), ed è ancora un ora decente, ho fatto anche di molto peggio.
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Sgambo utente attivo
Iscritto: 04 Ott 2005 Messaggi: 557 Località: Sardegna
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Inviato: Lun 01 Gen, 2007 5:40 pm Oggetto: |
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Potomo
io ancora sono arrivato a 100 stampe da pochi giorni
come libri mi hanno consigliato quelli che vengono chiamate le bibbie
Ansel Adams, La stampa e il negativo che sto per ordinare al costo di 49€ a pezzo su http://www.hfnet.it
per il resto ancora devo capire tutto  _________________ Kiev88 - Canon EOS 3 - Eos 1D MarkII - canon 70/200 f.28 L USM - canon 16/35 f.28 |
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potomo utente attivo

Iscritto: 24 Gen 2006 Messaggi: 1164 Località: Ozzano dell'Emilia (BO)
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Inviato: Lun 01 Gen, 2007 7:14 pm Oggetto: |
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Citazione: | per il resto ancora devo capire tutto |
ah bene, allora siamo sulla stessa barca... accidenti, me ne ero proprio dimenticato della bibbia di Adams... sarà il mio prossimo acquisto certamente: grazie per il consiglio  _________________ Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova Euclide |
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vili utente
Iscritto: 20 Gen 2006 Messaggi: 79 Località: Trieste
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Inviato: Mar 02 Gen, 2007 9:41 am Oggetto: |
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La bibbia del Maestro e sicuramente da prendere, da leggere e da rileggere........
Per me la co (intesa come stampa) e il momento - processo in cui quello che ho fotografato diventa usufruibile. E un posto dove da solo nell'oscurita e percio senza essere distratto da altro, concentrandosi al massimo riesco a far "suonare" i negativi. E vero con la co si perde molto piu tempo che con il pc e una volta svolto il lavoro non si puo tornare indietro pero questo e il vantaggio..... Proprio per questo in co si cerca di dare il massimo di non sbagliare di investire bene il tempo a disposizione. Il risultato e spesso mediocre a volte deludente (almeno nel mio caso...) ma quando e buono e buono e mi ripaga di tutti gli sforzi.
Con il pc, invece, si fa presto ad acenderlo, a giocare con i livelli e le curve e spesso senza un fine. Il risultato e spesso mediocre, deludente mai in quanto i lavori venute male si cestinano anzi si cancellano.
E lo stesso quando si scatta con la pellicola o con il digitale. Con la pellicola almeno un po ci si pensa, con il digitale si scatta, scatta, scatta e alla fine non si trova neanche il tempo di quardare il tutto.
Personalmente preferisco fare ma anche quardare una foto buona che 100 mediocri ....
Spero di non avervi annoiato
Vili |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mar 02 Gen, 2007 1:59 pm Oggetto: |
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A me pare che i libri di AA siano solo dei buoni libri scritti da uno molto bravo, non eccellente, e pure furbo, quando consiglia certi prodotti come ottimi, quando ottimi non sono, HC110 p.es.
Ho visto tre mostre delle sue stampe, poche mi son parse stampate con le carte che dice di usare, ancora Kodak per non fare nomi.
Non ho visto da lui applicata un'altra sua cosa famosa, la previsualizzazione, ma bensì la scelta, in c.o. di molte soluzioni alternative, a posteriori.
Così questo ho imparato da AA.: a fare della stampa un momento del tutto staccato.
(Una volta si distinguevano due fasi della fotografia: la "presa" cioè lo scatto e lo sviluppo del negativo e la "resa" cioè la stampa).
In c.o., dunque, mi metto in testa di stampare sempre foto scattate da altri, e questi altri li immagino non presenti anche quando sono me stesso, e faccio qualunque pasticcio basta che il risultato finale "funzioni".
Ciao, Claudio. |
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impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mar 02 Gen, 2007 2:39 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | A me pare che i libri di AA siano solo dei buoni libri scritti da uno molto bravo, non eccellente, e pure furbo... |
Innanzitutto i tre libri non sono una lettura da principianti, meglio prima prendersi la classica fotoguida sulla CO, fare un po di pratica e poi "affrontare" l'opera del Maestro.
Poi, tenete presente che AA usava banchi ottici come compattine, la stragrande maggioranza delle sue opere sono su pellicole piane e i riferimenti a prodotti e alle loro caratteristiche non sempre coincidono con le nostre esigenze di poveri fotoamatori da 35mm o al max 120.
Mi spiego, su un negativo 18x24cm (che spesso per noi è una stampa) la grana non è certo un problema, neanche a fare una gigantografia, ergo è logico che non tenesse troppo conto di questo parametro, neanche un acutezza esasperata serve con questi formati, lui cercava il compromesso migliore per rendere il suo sistema zonale il più efficace possibile cercando di ottenere il maggior controllo possibile sul risultato finale.
Sui prodotto, sì, parla molto di Kodak, ma del resto allora era la N.1 e probabilmente in America molto facile da reperire. Ma cosnsiglia anche le carte Oriental, anzi, ne parla molto bene, strapazza solo un pò la Ilford, ma neanche tanto.
Per me la triade (io ho anche "La Fotocamera") va letta a mo di romanzo, non come manuale o ricettario, è un esperienza molto approfondita di "Cosa è" o "Cosa può essere" la camera oscura, sia come mera tecnica che come momento creativo, il tutto dandoci una grande base teorica su cui partire.
Come ogni "testo sacro" la sua lettura andrebbe accompagnata da una lettura ausigliaria per interpretarne meglio il pensiero. Io consiglio di leggere anche "L'Autobiografia", un bel tomo, ma scritto molto bene e farcito di splendide immagini stampate con grande qualità. |
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robyx utente attivo

Iscritto: 05 Ott 2004 Messaggi: 671 Località: Cagliari
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Inviato: Mar 02 Gen, 2007 10:24 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: |
Non ho visto da lui applicata un'altra sua cosa famosa, la previsualizzazione, ma bensì la scelta, in c.o. di molte soluzioni alternative, a posteriori.
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Dimmi se sbaglio: intendi dire che non spiega bene come previsualizzare ma bensì come intervenire solo *dopo* lo scatto ?
Per come l'ho capita, la previsualizzazione è la capacità di vedere come verrà la foto prima ancora della stampa finale, a prescindere che essa sia l'esatta copia della realtà o un'interpretazione personale variando esposizione, contrasti, etc. E per avere tale previsualizzazione penso si debba avere la capacità di staccarsi dalla realtà che si ha di fronte a prescindere, poi, dal fatto che si sappia *come* realizzare l'immagine che si ha in testa.
Come affinare questa capacità? E' questo che è carente nel libro? _________________ B&W - Color |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 9:03 am Oggetto: |
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Intendo dire che nelle mostre di originali di AA c'erano foto, anche affiancate nella stessa mostra, di soggetti stampati in modo abbastanza diverso che rendevano sensazioni diverse, dunque non aveva, in fase di ripresa, previsualizzato un bel niente, ma deciso il da farsi in c.o.
In definitiva, AA, che come amante e lottante per la natura mi è molto simpatico, era uno che nei libri non la contava giusta.
Inoltre secondo me nelle pellicole in rullo ha troppo poca esperienza.
Penso che sia di qualche utilità andar per mercatini e cercare qualche manuale degli anni '50 o '60, ne ho qualcuno e stupisce la quantità di soluzioni e di nozioni, strane ma logiche ed efficaci, che vi sono riportate.
In particolare i testi delle vecchie scuole italiane di grafica.
Ciao, Claudio. |
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robyx utente attivo

Iscritto: 05 Ott 2004 Messaggi: 671 Località: Cagliari
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 10:14 am Oggetto: |
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Capisco.
La mia "insegnante di CO" stava leggendo un vecchio manuale su antiche procedure in CO: la prossima volta le chiedo il titolo.
Hai qualche titolo dei manuali italiani che hai menzionato da suggerire?
Ne approfitto per chiederti: che ne dici dei libri di A. Feininger? In particolare "Tecniche di CO".
Consiglieresti gli altri libri, tipo:
* "Luce e illuminazione" (lo lessi all'inizio della mia esperienza come fotoamatore, un libro molto tecnico di cui capii il 10%. Mi piacerebbe rileggerlo ora)
* "L'occhio del fotografo"
* "La fotografia: principi di composizione"
grazie  _________________ B&W - Color |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 10:18 am Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | Intendo dire che nelle mostre di originali di AA c'erano foto, anche affiancate nella stessa mostra, di soggetti stampati in modo abbastanza diverso che rendevano sensazioni diverse, dunque non aveva, in fase di ripresa, previsualizzato un bel niente, ma deciso il da farsi in c.o. |
No, proprio non sono d'accordo, come fai a dire che non previsualizzava, soprattutto con un banco ottico.
Detta come la dici sembra che usasse un inquadra e scatta e poi facesse tutto in CO, ma non è affatto vero, la CO per lui aveva un enorme importanza, al pari della ripresa, ma da qui a dire che è solo CO ce ne passa.
Comunque è la dimostrazione che una foto ha molte possibilità di interpretazione in CO e molte potenzialità espressive spesso nascoste che solo una tecnica raffinata in CO può rivelare.
AA ha fatto della CO una vera arte, uno strumento espressivo, altro che previsualizzazione ! |
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claudiom non più registrato
Iscritto: 05 Lug 2004 Messaggi: 5459
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 10:50 am Oggetto: |
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Scusa Tom, ma se al momento dello scatto, come scrive, avesse sempre previsualizzato esattamente quel che poi "doveva" uscire nella stampa non ci sarebbero versioni diverse della stessa immagine, questo è un fatto.
Che poi AA sia quello che ha portato la c.o. all'arte, per me, dico per me, non è affatto vero.
Ho visto non pochi stampatori ben più abili di AA in c.o., e parlo di tempi antecedenti alla sua opera.
Opera che è molto limitata quanto a soluzioni materiche, intendo presempio alla scelta della carta/sviluppo; basta pensare a tanta parte della fotografia europea tra le due guerre, pur senza finire nel pittoricismo.
Grazie del bel scambio di idee, Claudio. |
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potomo utente attivo

Iscritto: 24 Gen 2006 Messaggi: 1164 Località: Ozzano dell'Emilia (BO)
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 9:51 pm Oggetto: |
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allora, scusatemi la domanda molto pragmatica: per un umile mortale come me e tanti altri niubbi della CO che manuale sarebbe consigliato?
Mi pare di capire che le opere di AA siano un pò complesse e da interpretare  _________________ Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova Euclide |
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Tomash utente attivo

Iscritto: 21 Giu 2005 Messaggi: 11774 Località: Bologna
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Inviato: Mer 03 Gen, 2007 10:31 pm Oggetto: |
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potomo ha scritto: | allora, scusatemi la domanda molto pragmatica: per un umile mortale come me e tanti altri niubbi della CO che manuale sarebbe consigliato?
Mi pare di capire che le opere di AA siano un pò complesse e da interpretare  |
Sì, l'opera del Maestro è un po complessa e va letta tra le righe.
Ti consiglio una semplice fotoguida per iniziare, non saprei darti un titolo preciso, ma più o meno tutte si equivalgono.
Già il post in evidenza di edgar è più che esaustivo sulla procedura da seguire, per le accoppiate pellicole rivelatore e tempi basta che segui il forum.
Speriamo che edgar esca con un articolo altrettanto esaustivo anche per la stampa. |
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Sgambo utente attivo
Iscritto: 04 Ott 2005 Messaggi: 557 Località: Sardegna
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Inviato: Ven 19 Gen, 2007 6:13 pm Oggetto: |
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claudiom ha scritto: | A me pare che i libri di AA siano solo dei buoni libri scritti da uno molto bravo, |
non sono pienamente daccordo, ho iniziato a leggere il libro, ma per problemi di tempo sono alla pagina 70 dove parla dei provini, io ho travato delle informazioni molto interessanti, tipo
testare il tipo di carta con la monetina per la velatura.
(certo dire "perché non lo sapevi della velatura?" no)
e così altre cose, per me comunque sono dei soldi spesi bene comunque quando acquisti un libro
comunque trarrò le conclusioni a lettura terminata. _________________ Kiev88 - Canon EOS 3 - Eos 1D MarkII - canon 70/200 f.28 L USM - canon 16/35 f.28 |
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