Cremazione |
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Cremazione |
di Tropico |
Ven 12 Dic, 2014 3:30 pm |
Viste: 609 |
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Autore |
Messaggio |
Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 3:31 pm Oggetto: Cremazione |
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Cremazione di un defunto in Thailandia.
_________________ Se pensi che un forum sia una vetrina hai sbagliato completamente premessa, pertanto se non commenti altri utenti non riceverai mai un mio commento... |
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DocAl utente attivo

Iscritto: 21 Dic 2006 Messaggi: 1083 Località: Milano
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 6:10 pm Oggetto: |
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Peccato che lo sfondo rubi la scena ai personaggi rendendo la storia poco leggibile, se non fosse per il titolo. In questo senso e' difficile inquadrarla come street/life
_________________ Alberto
Leica M (immeritatamente) |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 6:22 pm Oggetto: |
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DocAl ha scritto: | Peccato che lo sfondo rubi la scena ai personaggi rendendo la storia poco leggibile, se non fosse per il titolo. In questo senso e' difficile inquadrarla come street/life |
Dipende come la interpreti. Per un occidentale il tuo commento ha una logica per un orientale cambia la prospettiva.
Intanto il tutto si svolge in strada, all'aperto, e quindi street ci siamo, life apparentemente meno ma se pensi al karma la morte è solo un passaggio.
Poi un funerale buddhista è molto diverso dal nostro, è quasi una festa.
Non che non ci sia ANCHE tristezza, dolore, ma sono una parte delle tante emozioni che si vivono. Il funerale dura dai due ai sette giorni (secondo i posti) ed è un'occasione per stare vicino alla salma come se fosse vivo, si fanno preghiere, si mangia insieme, si gioca a carte, si canta, si balla.
Ecco che in quest'ottica le luci e i colori della foto hanno tutto un altro significato........
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 6:24 pm Oggetto: |
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P.S. il soggetto è comunque al centro, il fumo che vedi esce dalla camera di cremazione.
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Ugolino Conte utente
Iscritto: 21 Ago 2012 Messaggi: 320
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 8:06 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | Dipende come la interpreti. Per un occidentale il tuo commento ha una logica per un orientale cambia la prospettiva.
Intanto il tutto si svolge in strada, all'aperto, e quindi street ci siamo, life apparentemente meno ma se pensi al karma la morte è solo un passaggio.
Poi un funerale buddhista è molto diverso dal nostro, è quasi una festa.
Non che non ci sia ANCHE tristezza, dolore, ma sono una parte delle tante emozioni che si vivono. Il funerale dura dai due ai sette giorni (secondo i posti) ed è un'occasione per stare vicino alla salma come se fosse vivo, si fanno preghiere, si mangia insieme, si gioca a carte, si canta, si balla.
Ecco che in quest'ottica le luci e i colori della foto hanno tutto un altro significato........
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La vista di occidentali e orientali funziona nella stessa maniera quasi sotto ogni punto di vista (il quasi va alla percezione di alcuni segni visivi come quelli che compongono il linguaggio e che si riflettono sulla lettura della foto, ma non è questo il caso, visto che qui non è in discussione l'asse orizzontale (lettura destra-sinistra e viceversa, ma quello verticale).
Occidentali e orientali:
Sono attratti da un punto chiaro su sfondo scuro
Sono più attratti dalla massa maggiore
Sono meno attratti dalla massa minore
Sono attratti dal contrasto
Sono meno attratti dal tono su tono
Sono attratti dai visi (a patto che non siano schiacciati dalle masse e dai contrasti)
Fatta questa premessa, proponendola in occidente, è una foto che non funziona. Non funziona in oriente nemmeno sul piano visivo, visto che la composizione non ha nulla di attraente (tre elementi che stanno stretti nel frame, tagliati, con linee cadenti, la scena principale che occupa 2 cm al bordo del frame, nessun percorso visivo tracciato chiaramente dal fotografo, ).
Potrebbe funzionare a seconda del singolo substrato culturale dello spettatore orientale (come può funzionare qualsiasi foto lasciata alla libera.interpretazione dello spettatore).
Come scatto singolo sicuramente non va, parte di una serie forse. Fermo restando che ha dei seri limiti sul piano della composizione.
Più in generale. E' fuorviante continuare ad analizzare foto citando sempre e comunque il concetto di 'interpretazione'. Le foto hanno prima di tutto una struttura formale oggettiva (quello che si sceglie di includere e quello che si è scelto di escludere). Il resto è interpretazione ma sta fuori dal fotogramma, nemmeno negli occhi di chi guarda, ma nella sovrastruttura culturale di chi guarda. Gli occhi rispondono a regole molto più semplici, uguali per tutti.
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il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 8:37 pm Oggetto: |
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Ugolino Conte ha scritto: | La vista di occidentali e orientali funziona nella stessa maniera quasi sotto ogni punto di vista (il quasi va alla percezione di alcuni segni visivi come quelli che compongono il linguaggio e che si riflettono sulla lettura della foto, ma non è questo il caso, visto che qui non è in discussione l'asse orizzontale (lettura destra-sinistra e viceversa, ma quello verticale).
Occidentali e orientali:
Sono attratti da un punto chiaro su sfondo scuro
Sono più attratti dalla massa maggiore
Sono meno attratti dalla massa minore
Sono attratti dal contrasto
Sono meno attratti dal tono su tono
Sono attratti dai visi (a patto che non siano schiacciati dalle masse e dai contrasti)
Fatta questa premessa, proponendola in occidente, è una foto che non funziona. Non funziona in oriente nemmeno sul piano visivo, visto che la composizione non ha nulla di attraente (tre elementi che stanno stretti nel frame, tagliati, con linee cadenti, la scena principale che occupa 2 cm al bordo del frame, nessun percorso visivo tracciato chiaramente dal fotografo, ).
Potrebbe funzionare a seconda del singolo substrato culturale dello spettatore orientale (come può funzionare qualsiasi foto lasciata alla libera.interpretazione dello spettatore).
Come scatto singolo sicuramente non va, parte di una serie forse. Fermo restando che ha dei seri limiti sul piano della composizione.
Più in generale. E' fuorviante continuare ad analizzare foto citando sempre e comunque il concetto di 'interpretazione'. Le foto hanno prima di tutto una struttura formale oggettiva (quello che si sceglie di includere e quello che si è scelto di escludere). Il resto è interpretazione ma sta fuori dal fotogramma, nemmeno negli occhi di chi guarda, ma nella sovrastruttura culturale di chi guarda. Gli occhi rispondono a regole molto più semplici, uguali per tutti. |
Una frase da incorniciare!
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Ven 12 Dic, 2014 9:37 pm Oggetto: |
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Ugolino Conte ha scritto: | La vista di occidentali e orientali funziona nella stessa maniera quasi sotto ogni punto di vista (il quasi va alla percezione di alcuni segni visivi come quelli che compongono il linguaggio e che si riflettono sulla lettura della foto, ma non è questo il caso, visto che qui non è in discussione l'asse orizzontale (lettura destra-sinistra e viceversa, ma quello verticale).
Occidentali e orientali:
Sono attratti da un punto chiaro su sfondo scuro
Sono più attratti dalla massa maggiore
Sono meno attratti dalla massa minore
Sono attratti dal contrasto
Sono meno attratti dal tono su tono
Sono attratti dai visi (a patto che non siano schiacciati dalle masse e dai contrasti)
Fatta questa premessa, proponendola in occidente, è una foto che non funziona. Non funziona in oriente nemmeno sul piano visivo, visto che la composizione non ha nulla di attraente (tre elementi che stanno stretti nel frame, tagliati, con linee cadenti, la scena principale che occupa 2 cm al bordo del frame, nessun percorso visivo tracciato chiaramente dal fotografo, ).
Potrebbe funzionare a seconda del singolo substrato culturale dello spettatore orientale (come può funzionare qualsiasi foto lasciata alla libera.interpretazione dello spettatore).
Come scatto singolo sicuramente non va, parte di una serie forse. Fermo restando che ha dei seri limiti sul piano della composizione.
Più in generale. E' fuorviante continuare ad analizzare foto citando sempre e comunque il concetto di 'interpretazione'. Le foto hanno prima di tutto una struttura formale oggettiva (quello che si sceglie di includere e quello che si è scelto di escludere). Il resto è interpretazione ma sta fuori dal fotogramma, nemmeno negli occhi di chi guarda, ma nella sovrastruttura culturale di chi guarda. Gli occhi rispondono a regole molto più semplici, uguali per tutti. |
Io non ho gli occhi a mandorla per cui non so se in quel caso vedrei diversamente......
Scherzi a parte io davo un'interpretazione proprio in base ai substrati culturali (come li hai chiamati tu) che conosco degli orientali. Che essendo in molti casi profondamente diversi dai nostri (anche nei canoni estetici) è automatico che influiscano pure sui gusti, sui giudizi, sulle interpretazioni. Per cui la chiave di lettura di questa foto per un orientale è diversa dall'occidentale e l'occidentale che conosce quella cultura può comprendere le differenze, chi non la conosce ovviamente no.
Oltre a questo io metto pure in discussione la tua struttura formale oggettiva perchè le strutture formali non sono altro che convenzioni quindi quanto meno relative. Un soggetto non potrà mai parlare di oggettività tra l'altro in quanto, appunto soggetto.
La riprova è che spesso e volentieri grandi opere artistiche, in tutti i campi, hanno rotto le regole di strutture formali. La stessa scienza dimostra oggi quello che domani può dimostrarsi errato.
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DocAl utente attivo

Iscritto: 21 Dic 2006 Messaggi: 1083 Località: Milano
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 10:44 am Oggetto: |
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Non so giudicare in modo così' approfondito. Il mio commento era solo relativo al fatto che se non ci fosse stato il titolo nessuno avrebbe immaginato di cosa si trattava. Inoltre nella fotografia street l'intervento umano e' fondamentale, e qui manca. Ci sono immagini street in cui non sono raffigurate persone ma l'intervento umano traspare fortissimo. Qui non e' presente. I personaggi raffigurati non interagiscono tra loro ne con la scena. Una delle regole della street photography e' che il punto di ripresa sia vicino o addirittura all'interno della scena. Anche questa non e' rispettata.
Riguardo all'affermazione che si tratta di street perché' e' stata scattata per strada......
_________________ Alberto
Leica M (immeritatamente) |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 11:57 am Oggetto: |
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DocAl ha scritto: | Non so giudicare in modo così' approfondito. Il mio commento era solo relativo al fatto che se non ci fosse stato il titolo nessuno avrebbe immaginato di cosa si trattava. |
E questo conferma esattamente quello che dicevo prima.
Un thailandese non avrebbe bisogno di nessun titolo quantomeno per capire (e quindi anche interpretare) il senso dell'immagine.
E capendo quello che succede si può per esempio considerare la camera di cremazione e il fumo del cremato come qualcosa di centrale nella scena. La gente che esce viene minimizzata proprio perchè la cerimonia è appena terminata.
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 12:58 pm Oggetto: |
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Sorvoliamo un momento sulle elucubrazioni oriente vs occidente e limitiamoci a quel che si vede e percepisce fisicamente, cioè visivamente nel caso di un' immagine, a partire dalla forza delle forme raffigurate. E' uno scatto a strutture architettoniche imponenti, illuminate. Per me è un po' approssimativo, dato che le punte sono tagliate e in questo non trovo un riscontro di utilità e sotto c' è un gran disordine: taglio che non valorizza le strutture, gruppuscolo di persone di cui non si intuisce un vero ruolo previsualizzato dal fotografo, ma che appare piuttosto come un' inevitabile presenza in uno scatto dal taglio turistico.
Passiamo all' interpretazione. Siamo d' accordo che una persona del luogo sa che cosa è quel braciere che per me potrebbe pure essere la fiamma olimpia spenta alla fine dei giochi. Ma il punto è che la tua foto lo vuole raccontare ad altri, non agli orientali. E qui casca l' asino, come si dice. Il titolo è certamente doveroso in foto così, allo scopo d' inquadrare di che si tratta. Ma poi chi guarda non riesce a non chiedersi perché anziché la cremazione sta guardando una foto da gita ai campanili di non si sa bene dove.
Centralità del fumo. Tu fai una gran confusione tra due cose ben distinte (oppure rispondi opportunisticamente): centralità di un qualcosa nel pensiero e centralità di quel qualcosa nella sua raffigurazione/rappresentazione.
Strutture formali nell' arte. Sei in errore: non sono "convenzioni", ma semmai "deduzioni" quelle sottostanno alla pratica mimetica. L' arte della rappresentazione affonda le radici nella copia dal vero, fin dalla preistoria. Quindi si tratta di mimetismo: si cerca di imitare la realtà per suggerirla. Per come è nata quindi si fonda necessariamente sulla percezione fisica che abbiamo come esseri umani, come razza umana (la cosa grande pesa più di quella piccola e così via). Altro discorso è la posizione culturale assunta definitivamente dalle avanguardie in poi, ma in realtà iniziata ben prima (impressionisti, van Gogh, Cezànne, ecc.) e che ha postulato (con successo) che l 'arte non può limitarsi solo a copiare l' esistente. Ma con "con questo modello di fotografia" non ha un tubo a che spartire.
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_________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Ugolino Conte utente
Iscritto: 21 Ago 2012 Messaggi: 320
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 1:02 pm Oggetto: |
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Tropico ha scritto: | Io non ho gli occhi a mandorla per cui non so se in quel caso vedrei diversamente......
Scherzi a parte io davo un'interpretazione proprio in base ai substrati culturali (come li hai chiamati tu) che conosco degli orientali. Che essendo in molti casi profondamente diversi dai nostri (anche nei canoni estetici) è automatico che influiscano pure sui gusti, sui giudizi, sulle interpretazioni. Per cui la chiave di lettura di questa foto per un orientale è diversa dall'occidentale e l'occidentale che conosce quella cultura può comprendere le differenze, chi non la conosce ovviamente no.
Oltre a questo io metto pure in discussione la tua struttura formale oggettiva perchè le strutture formali non sono altro che convenzioni quindi quanto meno relative. Un soggetto non potrà mai parlare di oggettività tra l'altro in quanto, appunto soggetto.
La riprova è che spesso e volentieri grandi opere artistiche, in tutti i campi, hanno rotto le regole di strutture formali. La stessa scienza dimostra oggi quello che domani può dimostrarsi errato. |
Forse non sono risucito a spiegarmi. Uso termini più semplici
Struttura formale oggettiva = quello che sta dentro il fotogramma.
E' oggettiva perchè chiunque dotato di un paio di occhi può vedere quello che il fotogramma contiene, non c'è intepretazione, è un segno, un tratto, una forma, dei personaggi, un'alternanza di toni, etc.
Soggettivo è il collegamento tra il 'quello che sta dentro il fotogramma' e quello che sta fuori dal fotogramma (se non piace 'substrato culturale' uso 'esperienza personale').
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Per il resto, hai citato in un poche righe, fotografia, arte, scienza. Un po' troppo, direi.
Qui fai semplice fotografia figurativa, non fai arte concettuale.
Qui il tratto, quello che sta dentro il fotogramma', ha una valenza intrinseca, la foto ha finalità documentaristiche, non concettuali, risponde ai canoni del reportage (se vuol rispondere ad altri canoni, dispiace, ma ci sono evidenze formali che lo testimoniano). E non riesce a documentare a sufficienza.
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L'argomento della riuscita in relazione allo spettatore che la osserva può essere facilmente ribaltato proprio perchè tocca un altro elemento estraneo alla foto che si chiama 'destinazione d'uso' (perchè nasce una foto e con quali fini)
La proponi QUI, come se il tuo 'committente' fosse il pubblico italiano (o europeo) ed è uno scatto che QUI non funziona . Per fare un esempio concreto, se un giornale italiano ti avesse detto: vai a fare un servizio sulla cremazione in oriente ed avessi portato questa foto, molto probabilmente ti avrebbero detto che non era in grado di raggiungere lo scopo per cui era nata.
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Poi, naturalmente, ognuno è libero di credere di aver raggiunto l'optimum e di darsi le giustificazioni del caso se una foto non è riuscita (a trovarne di fotoamatori che fanno il contrario).
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Webmin utente attivo

Iscritto: 16 Ott 2006 Messaggi: 28048 Località: Militello in Val di Catania
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 3:52 pm Oggetto: |
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Ugolino Conte ha scritto: | La vista di occidentali e orientali funziona nella stessa maniera quasi sotto ogni punto di vista (il quasi va alla percezione di alcuni segni visivi come quelli che compongono il linguaggio e che si riflettono sulla lettura della foto, ma non è questo il caso, visto che qui non è in discussione l'asse orizzontale (lettura destra-sinistra e viceversa, ma quello verticale).
Occidentali e orientali:
Sono attratti da un punto chiaro su sfondo scuro
Sono più attratti dalla massa maggiore
Sono meno attratti dalla massa minore
Sono attratti dal contrasto
Sono meno attratti dal tono su tono
Sono attratti dai visi (a patto che non siano schiacciati dalle masse e dai contrasti)
Fatta questa premessa, proponendola in occidente, è una foto che non funziona. Non funziona in oriente nemmeno sul piano visivo, visto che la composizione non ha nulla di attraente (tre elementi che stanno stretti nel frame, tagliati, con linee cadenti, la scena principale che occupa 2 cm al bordo del frame, nessun percorso visivo tracciato chiaramente dal fotografo, ).
Potrebbe funzionare a seconda del singolo substrato culturale dello spettatore orientale (come può funzionare qualsiasi foto lasciata alla libera.interpretazione dello spettatore).
Come scatto singolo sicuramente non va, parte di una serie forse. Fermo restando che ha dei seri limiti sul piano della composizione.
Più in generale. E' fuorviante continuare ad analizzare foto citando sempre e comunque il concetto di 'interpretazione'. Le foto hanno prima di tutto una struttura formale oggettiva (quello che si sceglie di includere e quello che si è scelto di escludere). Il resto è interpretazione ma sta fuori dal fotogramma, nemmeno negli occhi di chi guarda, ma nella sovrastruttura culturale di chi guarda. Gli occhi rispondono a regole molto più semplici, uguali per tutti. |
... una luce in questa coltre di nebbie: Santo, subito.
Webmin
_________________ Mario Lisi
"Le interviste di photo4u.it! - Mario Lisi "Webmin" - "Catania in chiaroscuro" - "Street Photography in the World - The Book" - "THE STREET PHOTOGRAPHER BOOK" - "PicsArtist of the Month 12/2014" - "B&W" - "Colors" "Un viaggio nella terra dell'arte e dei sapori" |
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 5:44 pm Oggetto: |
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Tengo subito a precisare che non voglio difendere a tutti costi l'immagine e mi riferisco alle frasi: "oppure rispondi opportunisticamente" (Mario Zacchi) e "Poi, naturalmente, ognuno è libero di credere di aver raggiunto l'optimum e di darsi le giustificazioni del caso se una foto non è riuscita" (Ugolino Conte).
Se ho dato questa impressione chiedo venia. Piuttosto mi interessa TANTISSIMO lo sviluppo della discussione di cui la mia foto ha dato spunto perchè credo che affronti un tema nodale.
Ugolino Conte a tal proposito mi stai dicendo che un pittore o un fotografo o un musicista compongono SOLO in funzione di farsi comprendere bene dal contesto? Che io sappia esistono svariati artisti incompresi nella loro epoca e poi o rivalutati o addirittura assurti a grandi maestri dai posteri.
Ora è vero che nella mia foto c'erano elementi che risultano incomprensibili a chi non conosce certe usanze orientali ma che dire allora di una tua occidentalissima foto:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=590568
dove guarda caso l'umano è posto all'incirca come nella mia immagine (e cioè in qualche cm di bordo) e il cui messaggio (ottimo peraltro) hai dovuto esplicitare a parole perchè non compreso in un forum di fotografi (figuriamoci se l'avessi pubblicato su un social)?
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 6:54 pm Oggetto: |
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Abbi pazienza Tropico ma andar a cecrare il pelo nell'uovo nelle gallerie di chi ti critica è il modo peggiore per difendere i propri scatti; a prescindere dal fatto che non trovo nulla di paragonabile tra lo scatto di Ugolino Conte ed il tuo e che le argomentazioni che porti a sostegno sembrano piuttosto deboli, il punto è che lo scatto non è nulla di più di una foto ricordo turistica pure mal composta all'origine... bastava solamente scattare in verticale, le guglie non venivano tagliate e magari riuscivi ad inglobare parte della base; certo, si perdeva parte laterale ma spesso si deve decidere cosa è bene per la vista altrui.
Non voglio passare per il cattivo di turno, spero di infondere la realistica presa di coscienza che l'immagine faticherebbe a reggere anche in un contesto reportagistico perchè priva di punti fermi che ne diano un'interpretazione quanto meno condivisibile se non univoca...figuriamoci in sezione "street" (dove io personalmente eliminerei un buon 90% delle foto ivi postate).
Ben venga che si sviluppi una discussione quindi ma cerchiamo di non metterla su piani personali....
Un saluto
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Tropico utente attivo

Iscritto: 04 Dic 2014 Messaggi: 4530
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Inviato: Sab 13 Dic, 2014 7:40 pm Oggetto: |
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Sisto Perina ha scritto: | Abbi pazienza Tropico ma andar a cecrare il pelo nell'uovo nelle gallerie di chi ti critica è il modo peggiore per difendere i propri scatti; a prescindere dal fatto che non trovo nulla di paragonabile tra lo scatto di Ugolino Conte ed il tuo e che le argomentazioni che porti a sostegno sembrano piuttosto deboli, il punto è che lo scatto non è nulla di più di una foto ricordo turistica pure mal composta all'origine... bastava solamente scattare in verticale, le guglie non venivano tagliate e magari riuscivi ad inglobare parte della base; certo, si perdeva parte laterale ma spesso si deve decidere cosa è bene per la vista altrui.
Non voglio passare per il cattivo di turno, spero di infondere la realistica presa di coscienza che l'immagine faticherebbe a reggere anche in un contesto reportagistico perchè priva di punti fermi che ne diano un'interpretazione quanto meno condivisibile se non univoca...figuriamoci in sezione "street" (dove io personalmente eliminerei un buon 90% delle foto ivi postate).
Ben venga che si sviluppi una discussione quindi ma cerchiamo di non metterla su piani personali....
Un saluto |
Non voglio far polemica ma mi sembra di aver detto chiaramente che non volevo difendere la mia foto a tutti i costi.
Di conseguenza accetto tutte le critiche come da spirito del forum che ho accettato di condividere al momento dell'iscrizione.
Se però nelle critiche c'è il fatto di non comprendere quello che succede nella foto rispondo con quello che ho scritto e da lì mi sembra sia nata una bella discussione che va OLTRE la foto.
Last but not least non intendevo assolutamente metterla sul piano personale o peggio del duello all'ultimo sangue. Infatti non solo ho scritto che ho apprezzato il messaggio della foto di Ugolino (e già questo dovrebbe sgombrare ogni dubbio) ma ho preso quella perchè avevo visto la sua galleria e la sua foto mi ha dato lo spunto per porre una domanda finale che approfondisce la discussione stessa. Se poi si continua a cadere nell'equivoco che io scrivo certe cose solo per difendere la mia foto allora possiamo chiuderla qui o magari aprire un thread apposito in sezione più adeguata.
Un saluto anche a te.....
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