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di huncke |
Mar 08 Mgg, 2012 11:06 am |
Viste: 110 |
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Autore |
Messaggio |
huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Mar 08 Mgg, 2012 11:07 am Oggetto: st |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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Sisto Perina bannato

Iscritto: 16 Giu 2007 Messaggi: 21882
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Inviato: Mar 08 Mgg, 2012 7:20 pm Oggetto: |
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Non cerco l'aggancio street perchè la sola sezione scelta credo lo sconfessi nelle tue intenzioni...
La scena colta non mi emoziona però...forse per la presenza appunto di elementi in campo non interagenti o forse per la forte luminosità proveniente dalla vetrina che sposta la curiosità a discernere sugli oggetti in vendita e non sulla presenza di altri spunti di lettura...
ciaoo |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Mar 08 Mgg, 2012 11:18 pm Oggetto: |
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forse hai colto.
nel senso che st, non sta per senza titolo, ma: stupore.
Lo stesso stupore che coglie la persona sulla destra, con il passo frizzato, e il viso stoppato sul cambio di luminosità generato dalla vetrina.
mentre c'é chi passeggia pensieroso sul significato della composizione, e chi invece ha già la soluzione e la sta telefonando. Mentre dall'alto il mondo delle merci assicura nuove pennellate di colore per le esistenze di ciascuno.
ciaoo
--------------- spoiler---------------------------------spoiler------------
non é vero niente: é solo un interpretazione..
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Paolo Dalprato operatore commerciale

Iscritto: 30 Giu 2007 Messaggi: 11375 Località: Monza
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Inviato: Mar 08 Mgg, 2012 11:23 pm Oggetto: |
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Mi colpisce per la composizione, o meglio per gli elementi che hai usato in questa composizione. Confusionaria ma forse solo apparentemente, in fondo gli elementi umani stanno tutti nellaparte in ombra, nella luce c'è solo il vuoto ed il divieto potrebbe anche portare a pensare divieto per gli umani appunto. E' un'immagine da guardare, nel senso che non colpisce al primissimo sguardo.
Mi piace molto, complimenti. _________________ Uso Canon, Sony, Sigma, Samyang, RawTherapee e GIMP. Ma prima ci sono io.
A chi mi commenta chiedo di guardare le mie foto e criticare quelle, non di dire come le avrebbe fatte lui, non era li e non è me
Quello che faccio ora LA VILLA REALE DI MONZA |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Mer 09 Mgg, 2012 8:52 am Oggetto: |
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Qui mi pare che la lettura proposta regga solo dal tuo punto di vista, vale a dire nei tuoi pensieri, per diverse ragioni. Una, ad esempio. La persona che dovrebbe "dare motore" all' interpretazione, affinché da essa poi si svolga questa lettura, è solo colta in una fase meno dinamica del passo: non è realmente bloccata sull' attenti, come talvolta capita a qualcuno in mezzo al flusso di persone. Questo si coglie, visivamente, abbastanza bene anche nella foto piccola del post, derubricando il ruolo di questo motore e, di conseguenza, derubricando anche il ruolo della altre figure che le sono subordinate nella lettura. Un' altra. Il manifesto, a maggior ragione in questo quadro di debolezza per quel che attiene alle figure e in virtù della posizione dominante che occupa nel quadro, si pone come vero punto di partenza di ogni tentativo di lettura istintiva, nonostante la sottoesposizione non lo sottolinei affatto.
Spendo due parole per il cartello biciclette che mi pare l' unica nota positiva. Messo lì, in quel modo, nonostante sia un chiaro elemento dell' arredo urbano e quindi nell' urbano della foto trovi una collocazione ovvia, appare come un nonsenso: siccome parla d' altro che non del contenuto dell scena, non si comprende cosa dovrebbe voler dire. Questo rende la sua presenza curiosa e possibile fonte di interrogativi. Personalmente considero questo aspetto la cosa più interessante da ricavare d questa foto.
PS: non c' entra nulla, ma: la luce mi ha fatto ricordare una foto scattata quasi per prova ad una vetrina che esponeva uno schermo al plasma acceso. Siccome era sera e nello store, che continuava alle spalle della vetrina, era tutto spento e la luminosità era solo quella che proveniva dalla strada, ne è uscito un frame con un lampo squadrato, ma soffuso, al centro e con informazioni sfumate ai lati e sopra. En effetto strano. Peccato che l' inquadratura fosse assolutamente casuale e quindi non meritevole. Questa vetrina me lo ha ricordato: magari ci ripasso e riprovo chissà ... ? _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Mer 09 Mgg, 2012 12:52 pm Oggetto: |
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paul_bk ha scritto: | Mi colpisce per la composizione, o meglio per gli elementi che hai usato in questa composizione. Confusionaria ma forse solo apparentemente, in fondo gli elementi umani stanno tutti nellaparte in ombra, nella luce c'è solo il vuoto ed il divieto potrebbe anche portare a pensare divieto per gli umani appunto. E' un'immagine da guardare, nel senso che non colpisce al primissimo sguardo.
Mi piace molto, complimenti. |
grande Paul, mi piace la tua interpretazione la trovo congeniale: separati dalla luce !
in effetti é una composizione che mi piace, però come scrivi giustamente tu confusionaria, da riguardare per capire in che modo dialogano i diversi elementi...
ciaoo  |
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huncke utente attivo

Iscritto: 17 Feb 2009 Messaggi: 2841
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Inviato: Gio 10 Mgg, 2012 8:46 am Oggetto: |
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Mario Zacchi ha scritto: | Qui mi pare che la lettura proposta regga solo dal tuo punto di vista, vale a dire nei tuoi pensieri, per diverse ragioni. Una, ad esempio. La persona che dovrebbe "dare motore" all' interpretazione, affinché da essa poi si svolga questa lettura, è solo colta in una fase meno dinamica del passo: non è realmente bloccata sull' attenti, come talvolta capita a qualcuno in mezzo al flusso di persone. Questo si coglie, visivamente, abbastanza bene anche nella foto piccola del post, derubricando il ruolo di questo motore e, di conseguenza, derubricando anche il ruolo della altre figure che le sono subordinate nella lettura. Un' altra. Il manifesto, a maggior ragione in questo quadro di debolezza per quel che attiene alle figure e in virtù della posizione dominante che occupa nel quadro, si pone come vero punto di partenza di ogni tentativo di lettura istintiva, nonostante la sottoesposizione non lo sottolinei affatto.
Spendo due parole per il cartello biciclette che mi pare l' unica nota positiva. Messo lì, in quel modo, nonostante sia un chiaro elemento dell' arredo urbano e quindi nell' urbano della foto trovi una collocazione ovvia, appare come un nonsenso: siccome parla d' altro che non del contenuto dell scena, non si comprende cosa dovrebbe voler dire. Questo rende la sua presenza curiosa e possibile fonte di interrogativi. Personalmente considero questo aspetto la cosa più interessante da ricavare d questa foto.
PS: non c' entra nulla, ma: la luce mi ha fatto ricordare una foto scattata quasi per prova ad una vetrina che esponeva uno schermo al plasma acceso. Siccome era sera e nello store, che continuava alle spalle della vetrina, era tutto spento e la luminosità era solo quella che proveniva dalla strada, ne è uscito un frame con un lampo squadrato, ma soffuso, al centro e con informazioni sfumate ai lati e sopra. En effetto strano. Peccato che l' inquadratura fosse assolutamente casuale e quindi non meritevole. Questa vetrina me lo ha ricordato: magari ci ripasso e riprovo chissà ... ? |
Mario, interessante l'interpretazione: la foto l'ho postata proprio per cercare di capire il perché mi attirava: un nodo da sciogliere grazie alle diverse interpretazioni. Il gioco luci ed ombre é incisivo, rimangono i personaggi, il cartello di divieto e il manifesto come elementi da coniugare.
aspetto di vedere la tua foto.
ciaoo  |
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