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di daggoo |
Sab 25 Lug, 2009 12:03 pm |
Viste: 363 |
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Autore |
Messaggio |
daggoo utente attivo

Iscritto: 15 Giu 2006 Messaggi: 542 Località: Senigallia
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Inviato: Gio 17 Set, 2009 8:40 pm Oggetto: st |
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Monte Vettore |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Ven 18 Set, 2009 8:38 am Oggetto: |
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Carina, carina. Vacanze passate acc .....
Guardando il resto, a prima vista ho la sensazione di una leggera sovraesposizione (con tutta la prudenza dovuta, causa monitor). Non tanto perchè si perdano particolari, quanto proprio per una sensazione generale (come se fosse da stampare appena più smorzata).
L' inquadratura mi piace in tutto, tranne che nella pietruzza triangolare fuori fuoco posta proprio al centro, in basso. Peccato non si possa tagliare causa "racchette"
Il cielo fa bello sfondo alla roccia nella parte alta, ma il "colpo di luce" sulla sinistra (in realtà il digradare del tono del cielo verso il bianco) mi dà la sensazione come della roccia ripresa in studio (non so se mi sono spiegato ).
Ciao
PS: quali sono i tuoi segreti chimici ? Insomma pellicola-rivelatore-tempi ecc. Per curiosità e confronto eh ... e se non sono indiscreto  |
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daggoo utente attivo

Iscritto: 15 Giu 2006 Messaggi: 542 Località: Senigallia
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Inviato: Ven 18 Set, 2009 11:43 am Oggetto: |
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Grazie Marka sempre gentile.
I difetti che elenchi ci sono tutti , anzi
io aggiugerei anche le macchie di calcare sul cielo.
Da neofita quale sono (ho fatto fino adesso una diecina di rulli 120)
non posso parlare di alcun segreto, magari!
Scatto con una rollei 2.8F ed ho usato fino adesso Pellicole HP5 e
Tmax 100 sviluppate in Rodinal 1+25 per 8 e 6 minuti rispettivamente.
Agitazione di un minuto continua per il primo e poi 10 secondi ogni minuto restante.
Risultati alquanto scarsi per problemi di polvere, rigature sull'emulsione sia da unghiate in fase di caricamento spirale che da non so che cosa e calcare vario oltre ad aloni chiari ai lati ma non so se dipende dalle scansioni o altro.
Mi sto attrezzando con l'acqua distillata per l'ultimo lavaggio con l'imbibente spero di migliorare un po'.
Purtroppo le temperature alte fino adesso mi hanno tenuto lontano dalla
stampa ma conto di rifarmi questo inverno.
Ciao e grazie |
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Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Ven 18 Set, 2009 12:39 pm Oggetto: |
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Non le avevo notate le macchie (la più grande mi era parsa un pelucco ...)
Se ne hai voglia prova la distillata per tutto, dai bagni ai risciacqui (con tecnica Ilford servono da 1,5-2 litri max per tank da 600cc). Niente macchie (anche senza imbibente) e, con temperature controllate, sviluppi sempre costanti (non ci sono impurità che interreagiscono con i chimici).
La tank va caricata con i guanti (quelli che si usano per maneggiare le negative), sia per evitare unghiate, sia per evitare depositi di grasso delle mani sulla pellicola (i chimici non sono solventi del grasso, quindi si possono verificare macchie perchè sove hai il deposito lo sviluppo non agisce allo stesso modo che altrove.
Effettua una buona preimmersione a temperatura già controllata (sempre distillata se puoi e vuoi). Questo prepara la pellicola e leva già parte dello stato antialo. Personalmente, dopo varie esperienze, lascio circa 5 minuti ribaltando 3-4 volte ogni minuto come se si trattasse di uno sviluppo. Se la pellicola è già bagnata lo sviluppo si diffonde più uniformemente e, in caso di tempi corti, riduce i rischi di macchie.
Verifica il modo in cui agiti: dovresti ribaltare e contemporaneamente imprimere un movimento rotatorio, in modo da spostare il liquido, ma anche in modo da farlo scorrere sulla superficie come girasse intorno all' asse della tank (se non ti è chiaro dimmelo: provo con un disegnino ). Questo sistema consente di migliorare il ricambio sull' intera faccia della pellicola ed anche in prossimità della spirale (i lati delle negative). Usa poi lo stesso metodo anche per stop e fissaggio (che si agita ogni 60" poi 5" ogni 30").
Tempi ed agitazione, al di là degli standard suggeriti dal produttore e fermo restando il minimo indispensabile per sviluppare le ombre, influiscono sulle luci: più tempo e più agitazione = luci più sviluppate (rischio bruciatura). Se nelle tua foto (questa per es.) hai misurato luci oltre il massimo che registra la pellicola, devi ridurre i tempi e moderare l' agitazione. Non chiederemi quanto perchè lo devi trovare provando l' accoppiata pellicola-rivelatore, in relazione a come hai esposto. Parti con -10% ogni terzo di stop in più che dai (quindi se uno stop, -30%).
Non è prorpio tutto, ma dovrebbe risolverti qualche problema
Ciao e buon divertimento  |
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daggoo utente attivo

Iscritto: 15 Giu 2006 Messaggi: 542 Località: Senigallia
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Inviato: Ven 18 Set, 2009 5:23 pm Oggetto: |
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marka ha scritto: |
Tempi ed agitazione, al di là degli standard suggeriti dal produttore e fermo restando il minimo indispensabile per sviluppare le ombre, influiscono sulle luci: più tempo e più agitazione = luci più sviluppate (rischio bruciatura). Se nelle tua foto (questa per es.) hai misurato luci oltre il massimo che registra la pellicola, devi ridurre i tempi e moderare l' agitazione. Non chiederemi quanto perchè lo devi trovare provando l' accoppiata pellicola-rivelatore, in relazione a come hai esposto. Parti con -10% ogni terzo di stop in più che dai (quindi se uno stop, -30%).
Ciao e buon divertimento  |
Questa proprio non la sapevo, certo bisognerebbe che tutte le pose
abbiano piu' o meno la stessa esposizione.
Ti ringrazio delle info provero' certamente tutti i tuoi consigli. |
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