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volare di daggoo commento di Pio Baistrocchi |
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Splendida composizione giocata su un formato quadrato nativo,riempito con raffinato equilibrio,gusto per il bello.
Pendio e nubi suddividono geometricamente con importanti diagonali materie diverse contrapposte nello spazio.
Le silouettes creano il valido appoggio visivo su di un quadro di variegate tonalità dove tutto è perfettamente leggibile.
Complimenti,ciao |
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volare di daggoo commento di jus |
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Aerea e di grande rispiro nelle belle geometrie trova raffinato compimento.
Prezioso quel parapendio là in cielo.
Mi piace. Ciao. |
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al porto 2 di daggoo commento di Pio Baistrocchi |
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La luce regala un bel bn sul pp,ma penso che lo sfocato sia insufficiente per staccare i piani come penso nell'intento dell'autore.
Ciao |
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al porto 2 di daggoo commento di Habrahx |
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Non mi sembra una foto riuscita.
La vedo poco comunicativa, malgrado l'uso del bianco e nero.
Forse usando un grandangolare e mettendo la bitta in primissimo piano, avrebbe potuto avere un altro risultato.
Ciao, Giovanni |
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st di daggoo commento di DamianoPignatti |
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composizione magistrale.
ottimo gioco di volumi e linee.avrei solo curato maggiormente il bn.la spiaggia è troppo chiara e spara un pò. |
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al porto di daggoo commento di Webmin |
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Una buona composizione grafica, che partendo dalla scelta del formato quadrato e della giusta luce, riesce a restituire una piacevole visione dei volumi ritratti.
Ciao  |
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al porto di daggoo commento di daggoo |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Tmax 100 in Rodinal 1+50 per 12 min. |
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... di daggoo commento di Pio Baistrocchi |
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Mi piace questo uso intenso della sfocatura graduale,ma come nota anche Franchino,l'egemonia dei grigi penalizza in parte la materia che dovrebbe costituire il piede dello scatto.
Sicuramente piccoli aggiustamenti in tal senso cambierebbero radicalmente la percezione della profondità.
Un saluto. |
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... di daggoo commento di Francesco Ercolano |
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Sul B&N non sono un esperto, mi sembra tenda però troppo al grigio...
Compositivamente ti sei attenuto sulla regola dei terzi, non me ne volere, ma non trovo la foto particolarmente riuscita...mi sarei concentrato sul bel molo che si intravede in lontananza...hai cercato un pp particolare, ma lo trovo decisamente invadente e di scarsa attrattiva...
...bello sicuramente il senso prospettico, ma conduce lo sguardo su particolari non a fuoco...
Con stima,
Franco
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st di daggoo commento di daggoo |
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marka ha scritto: |
Tempi ed agitazione, al di là degli standard suggeriti dal produttore e fermo restando il minimo indispensabile per sviluppare le ombre, influiscono sulle luci: più tempo e più agitazione = luci più sviluppate (rischio bruciatura). Se nelle tua foto (questa per es.) hai misurato luci oltre il massimo che registra la pellicola, devi ridurre i tempi e moderare l' agitazione. Non chiederemi quanto perchè lo devi trovare provando l' accoppiata pellicola-rivelatore, in relazione a come hai esposto. Parti con -10% ogni terzo di stop in più che dai (quindi se uno stop, -30%).
Ciao e buon divertimento  |
Questa proprio non la sapevo, certo bisognerebbe che tutte le pose
abbiano piu' o meno la stessa esposizione.
Ti ringrazio delle info provero' certamente tutti i tuoi consigli. |
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st di daggoo commento di Mario Zacchi |
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Non le avevo notate le macchie (la più grande mi era parsa un pelucco ...)
Se ne hai voglia prova la distillata per tutto, dai bagni ai risciacqui (con tecnica Ilford servono da 1,5-2 litri max per tank da 600cc). Niente macchie (anche senza imbibente) e, con temperature controllate, sviluppi sempre costanti (non ci sono impurità che interreagiscono con i chimici).
La tank va caricata con i guanti (quelli che si usano per maneggiare le negative), sia per evitare unghiate, sia per evitare depositi di grasso delle mani sulla pellicola (i chimici non sono solventi del grasso, quindi si possono verificare macchie perchè sove hai il deposito lo sviluppo non agisce allo stesso modo che altrove.
Effettua una buona preimmersione a temperatura già controllata (sempre distillata se puoi e vuoi). Questo prepara la pellicola e leva già parte dello stato antialo. Personalmente, dopo varie esperienze, lascio circa 5 minuti ribaltando 3-4 volte ogni minuto come se si trattasse di uno sviluppo. Se la pellicola è già bagnata lo sviluppo si diffonde più uniformemente e, in caso di tempi corti, riduce i rischi di macchie.
Verifica il modo in cui agiti: dovresti ribaltare e contemporaneamente imprimere un movimento rotatorio, in modo da spostare il liquido, ma anche in modo da farlo scorrere sulla superficie come girasse intorno all' asse della tank (se non ti è chiaro dimmelo: provo con un disegnino ). Questo sistema consente di migliorare il ricambio sull' intera faccia della pellicola ed anche in prossimità della spirale (i lati delle negative). Usa poi lo stesso metodo anche per stop e fissaggio (che si agita ogni 60" poi 5" ogni 30").
Tempi ed agitazione, al di là degli standard suggeriti dal produttore e fermo restando il minimo indispensabile per sviluppare le ombre, influiscono sulle luci: più tempo e più agitazione = luci più sviluppate (rischio bruciatura). Se nelle tua foto (questa per es.) hai misurato luci oltre il massimo che registra la pellicola, devi ridurre i tempi e moderare l' agitazione. Non chiederemi quanto perchè lo devi trovare provando l' accoppiata pellicola-rivelatore, in relazione a come hai esposto. Parti con -10% ogni terzo di stop in più che dai (quindi se uno stop, -30%).
Non è prorpio tutto, ma dovrebbe risolverti qualche problema
Ciao e buon divertimento  |
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st di daggoo commento di daggoo |
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Grazie Marka sempre gentile.
I difetti che elenchi ci sono tutti , anzi
io aggiugerei anche le macchie di calcare sul cielo.
Da neofita quale sono (ho fatto fino adesso una diecina di rulli 120)
non posso parlare di alcun segreto, magari!
Scatto con una rollei 2.8F ed ho usato fino adesso Pellicole HP5 e
Tmax 100 sviluppate in Rodinal 1+25 per 8 e 6 minuti rispettivamente.
Agitazione di un minuto continua per il primo e poi 10 secondi ogni minuto restante.
Risultati alquanto scarsi per problemi di polvere, rigature sull'emulsione sia da unghiate in fase di caricamento spirale che da non so che cosa e calcare vario oltre ad aloni chiari ai lati ma non so se dipende dalle scansioni o altro.
Mi sto attrezzando con l'acqua distillata per l'ultimo lavaggio con l'imbibente spero di migliorare un po'.
Purtroppo le temperature alte fino adesso mi hanno tenuto lontano dalla
stampa ma conto di rifarmi questo inverno.
Ciao e grazie |
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st di daggoo commento di Mario Zacchi |
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Carina, carina. Vacanze passate acc .....
Guardando il resto, a prima vista ho la sensazione di una leggera sovraesposizione (con tutta la prudenza dovuta, causa monitor). Non tanto perchè si perdano particolari, quanto proprio per una sensazione generale (come se fosse da stampare appena più smorzata).
L' inquadratura mi piace in tutto, tranne che nella pietruzza triangolare fuori fuoco posta proprio al centro, in basso. Peccato non si possa tagliare causa "racchette"
Il cielo fa bello sfondo alla roccia nella parte alta, ma il "colpo di luce" sulla sinistra (in realtà il digradare del tono del cielo verso il bianco) mi dà la sensazione come della roccia ripresa in studio (non so se mi sono spiegato ).
Ciao
PS: quali sono i tuoi segreti chimici ? Insomma pellicola-rivelatore-tempi ecc. Per curiosità e confronto eh ... e se non sono indiscreto  |
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