|  | Commenti |
---|
 |
Musicanti di Paolo Dalprato commento di Alessandro Signore |
|
Paolo Dalprato ha scritto: | Essendo mediamente intelligente avevo capito (...) |
...e io per lo stesso motivo l'ho sottolineato!
Il discorso è che se metti in critica una foto, sulla quale sono intervenuto argomentando con le mie impressioni personali, sarebbe auspicabile, sempre nello spirito di un contraddittorio pacato e cortese che arricchisca entrambi e quanti, mi auguro, interverranno in seguito, ricevere una risposta mirata, (e altrettanto sensata), alle critiche che ti ho mosso e non il glissare completamente, invitandomi, per giunta, a guardare altre immagini in galleria delle quali, comprenderai bene, m'interessa poco e niente dato che qui non hai richiesto commenti su una serie, (come sarebbe stato forse più opportuno), ma su un'immagine singola. |
| |  |
Musicanti di Paolo Dalprato commento di Alessandro Signore |
|
Paolo Dalprato ha scritto: | per vedere i volti dei musicisti, di questo e della sua compagna di duo, puoi guardare anche le altre della serie |
Ok, lo farò, ma il commento è riferito alla foto postata e non può essere altrimenti.  |
| |  |
Musicanti di Paolo Dalprato commento di Alessandro Signore |
|
Non so quanto la scelta di oscurare il volto del musicista possa, nel complesso della foto, premiare o meno, ma credo sia molto soggettivo: personalmente avrei preferito vederne i linealmeti, anche perché, solitamente, i musicisti comunicano molto anche col viso mentre suonano.
Di sicuro, un'inquadratura pià ampia avrebbe evitato i tagli alla paletta e alla mano destra. |
| |  |
Parigi... rivista di Antonino Di Leo commento di Alessandro Signore |
|
Qui ti sarebbe servito un decentrabile per dare alla foto quel quid necessario a non farla restare un'immagine semplice e un po' scontata, mi spiego meglio: lo spazio inferiore (dal centro in giù) è interamente dedicato al marciapiede, di per sé abbastanza povero di spunti; nella parte superiore, invece, si sente la necessità di vedere oltre (e di avere le cime degli alberi in primo piano intere).
Data la connotazione prettamente architettonica e l'inquadratura frontale, avresti dovuto curare meglio la composizione dal punto di vista prospettico (vedi fughe sul pavimento e l'apparente pendenza a sinistra del marciapiede. |
| |  |
Alisha di Palombo commento di Alessandro Signore |
|
Uniformando l'esposizione del viso e del resto del corpo, o comunque intervenendo per rendere meno duro l'impatto dell'illuminazione sul volto, direi che può migliorare.
Il bianconero andrebbe lavorato meglio: l'unico punto di bianco è sulle lampade a sinistra, proprio dove non dovrebbe essere.
Limiterei anche l'aria sopra la testa, ma senza tagliarla via però!  |
| |  |
| |  |
| |  |
la partita del cuore di stregamatta commento di Alessandro Signore |
|
Mario, non vorrai anche farmi quantificare l'ammontare del risarcimento ora?!
Sono problematiche giuste le tue, ma che tu e solo tu hai sollevato, portando il discorso altrove; inoltre, se leggi bene, l'autrice ha scritto di far parte dello staff rispondendo a te e comunque molto dopo le mie risposte, ma questo non cambia poi di molto l'aspetto pratico.
Tornando alle foto, l'autrice ha chiesto un parere, io ho dato il mio, mi pare anche abbastanza condiviso.
Ora, la questione è questa: se un evento è pubblico, a maggior ragione perché pubblico, io sono legittimato a fare delle foto, lo dice la costituzione, punto. Pubblicarle è un discorso a parte: a volte serve la liberatoria, altre no, in altre ancora basta il buon senso da ambo le parti, e questo indipendentemente dal fatto che si tratti si persone con disturbi di vario genere, (che non perdono il diritto di autodeterminazione), o meno.
Quando, in merito alla privacy ho scritto:
Citazione: | che in ogni modo non dovrebbe limitare la nostra ragion d'essere, pur nel rispetto delle persone, sempre e comunque. |
mi riferivo all'atto, strettamente etico, del fotografare, non certamente alla pubblicazione, (sebbene in molti se lo dimenticano, siamo fotografi, non giornalisti pubblicatori compulsivi...), intanto perché ben informato sulla materia e poi perché, io stesso, pubblico molto raramente le mie immagini su spazi che non siano da me direttamente gestiti, sebbene non riportino mai persone riconoscibili, quindi, figuriamoci...
Con questo spero di aver chiarito la mia posizione in merito.  |
| |  |
Surreal...macro di Sisto Perina commento di Alessandro Signore |
|
il signor mario ha scritto: | Opera di difficile interpretazione con un forte richiamo alla simbologia dadaista con puntate nel ready made (in questa opera azzarderei più ready madly) richiamo che rischia di non essere apprezzato dal volgo anche per alcuni suoi spunti di difficile interpretazione. Opera che potrebbe trovare la sua collocazione in ben altri spazi |
Ci aiuteresti a capire quali sarebbero gli "spunti di difficile interpretazione" che il "volgo" non riesce a comprendere? Grazie. |
| |  |
la partita del cuore di stregamatta commento di Alessandro Signore |
|
il signor mario ha scritto: | "Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l'esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all'onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata." |
Beh, ora, se l'autrice avesse intenzione di ledere all'onore o alla reputazione dei soggetti ritratti non lo so, ma francamente non lo credo.
A parte questo, ragionando ipoteticamente, trattandosi di una manifestazione pubblica e quindi di ritratti ambientati di persone intente a contendersi il titolo nel campionato di calcio balilla, la cosa è un tantino diversa e certamente meno restittiva, altrimenti non sarebbe consentito riprendere e pubblicare immagini di eventi sportivi destinate ai diversamente abili (tanto per fare un esempio).
Un esempio invece di immagine lesiva può essere la foto di un malato in sala d'attesa per la dialisi, dove con essa sto comunicando che quella persona in attesa presso il reparto è "malata".
Resta inteso che fotografare è una cosa, (la costituzione sancisce il pieno diretto di espressione artistica), pubblicare è un'altra e probabilmente il 95% delle foto pubblicate, in cui compaiono persone, dovrebbe spariere da internet... |
| |  |
| |  |
la partita del cuore di stregamatta commento di Alessandro Signore |
|
stregamatta ha scritto: | (...) la privacy in qs particolare caso è legata al rispetto della malattia...perchè le persone che giocano erano e sono tutte malate. |
NO! Il rispetto delle persone è garantito dalla tua onestà. Probabilmente, cogliendone le espressioni durante le fasi di gioco (e mostrandogli successivamente gli scatti) li avrebbe resi ancor più felici e orgogliosi, e te lo dico per esperienza personale, sebbene Nerofumo possa insegnare a molti di noi la potenza della fotografia in determinati contesti.
La privacy - minori a parte - è un discorso molto ampio e per certi aspetti vago, ma che in ogni modo non dovrebbe limitare la nostra ragion d'essere, pur nel rispetto delle persone, sempre e comunque.
stregamatta ha scritto: | Ovvio che l'inquadratura di visi, sorrisi e smorfie varie avrebbe dato un senso diverso a tutto il progetto. Ma non sarebbe stato troppo scontato? La sfida è: "riesco a raccontare una storia attraverso una serie di immagini che sono concentrate su particolari? riecco a suscitare delle "emozioni"attraverso queste immagini? C'è un filo logico e sequenziale in qs serie di fotografie? |
Anche qui, temo proprio di doverti rispondere con un altro "NO".
Perché, molto semplicemente, i tuoi intenti, a partire dal titolo, non trovano riscontro nelle immagini che, come ho scritto prima, potrebbero esser state prese ovunque nel mondo: il senso delle tue foto, ogni fruitore, lo deve trarre guardandole, non immaginando l'evento leggendo le tue poche righe in proposito, altrimenti che senso avrebbe fare delle fotografie?
Per quanto riguarda il filo logico non saprei risponderti, nel senso che l'oggetto delle fotografie si evince già dallo scatto "D" senza il bisogno di vedere le atre: sono persone che stanno giocando al calcio balilla e fine.
Ovviamente, mi auguro che tu prenda le mie parole come un punto di vista personale, costruttivo e assolutamente non polemico!  |
| |  |
Thailand di pincopall commento di Alessandro Signore |
|
pincopall ha scritto: | Per i colori, si li ho enfatizzati (...) l'impatto visivo mi piaceva e ho preferito lasciare cosi, anche se nn e' realisticamente corretta (da quando la fotografia e' realismo?) |
Beh... sul tuo ultimo passaggio, ammesso che io abbia ben compreso cosa intendi per "realismo", ci sarebbe da discutere all'infinito, sebbene siano stati prodotti testi e saggi in abbondanza.
Le licenze poetiche, in genere, hanno un fine e un perché e il semplice fatto che "ti piaceva così", per quanto rispettabilissimo, non vuol dire che debba accontentare anche gli altri; se a questo si aggiunge una postproduzione di molto perfettibile, con aloni e zone scure e poco leggibili proprio in corrispondenza del presunto (per collocazione nel frame) centro d'interesse della foto, ecco che, tale ricerca dell'effetto estetico, può sembrare forzata e tesa a nascondere - forse - l'assenza di un contenuto ben chiaro.
Naturalmente, il mio è un ragionamento personale, molto generico e non rivolto esclusivamente al tuo scatto, sia chiaro.
pincopall ha scritto: | nn ho capito bene Alessandro cosa tu voglia dire con autorefenziale |
Per "autoreferenziale", in fotografia, si identifica un atteggiamento che porta un'immagine a descrivere il fotografo (e/o il suo operare) e non tanto il contenuto della stessa. |
| |  |
City sightseeing, Milan 21/11/2014 di matteo81 commento di Alessandro Signore |
|
Tra le tante foto che hanno per oggetto l'architettura, quella della scala mobile suona un po' come una nota stonata.
In virtù della forte connotazione architettonica, le inquadrature andrebbero curate meglio.
In quella d'apertura è forte la sensazione di vertigine. |
| |  |
la partita del cuore di stregamatta commento di Alessandro Signore |
|
stregamatta ha scritto: | ovviamente per motivi di privacy non ci sono inquadrature su visi (...) |
È questo il limite principale che taglia le gambe alla serie, che si risolve in una sequenza di dettagli del calciobalilla (che potrebbe trovarsi in qualsiasi sala giochi e/o oratorio del mondo) e null'altro: mancano i sorrisi, gli sguardi, le sensazionei che un appuntamento del genere può trasmettere, tanto ai partecipanti, quanto a chi legge le tue foto. |
| |  |
Thailand di pincopall commento di Alessandro Signore |
|
...a cominciare dagli effetti speciali per concludere con la mega-firma a caratteri cubitali... qui è tutto troppo autoreferenziale per incontrare i miei gusti.
È chiaro che il limite è soltanto il mio, non della foto o dell'autore, sia chiaro. |
| |  |
| |  |
| |  |
senza titolo di tex_chopin commento di Alessandro Signore |
|
Sicuramente interessante, ma credo che l'eccessivo spazio dedicato all'erba, limiti in qualche modo la forza comunicativa intrinseca della narrazione che si svolge in fondo. |
| |  |
| | br> |