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Sposami di ROBCOL_MA commento di il signor mario |
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Non te la prendere ma in questa foto ci sono molti errori, troppi. Il primo e più evidente, che basterebbe a cassare questa foto, è lo specchietto dell'ape sul volto di lei. Le luci sono belle così come i colori ma da soli non bastano  |
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rivisitazione di "La partita del cuore" di stregamatta commento di il signor mario |
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Decisamente è più snello, veloce, il togliere i particolari del calcio balilla ha dato sicuramente più leggerezza e dinamismo al tutto e il colore lo rende più vicino all'osservatore. Se le hai potresti provare ad inserire immagini di particolari più vivi come la foto C, non necessariamente di mani, che mi piaceva in Bn e mi piace a colori. |
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Napoli by-night di pepsorb commento di il signor mario |
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LA prima cosa che noto, e come me immagino molti, è l'assoluta mancanza di nitidezza sul volto del soggetto principale che appare sfuocato e mosso, la seconda è nella composizione, taglierei via il fotografo con macchina e treppiede sulla sinistra e il gruppo, fino al tizio in bianco sulla destra per dare maggior valore al soggetto ed eliminare elementi di distrazione. |
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Da Vicino di perozzi commento di il signor mario |
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Quel paletto puntato, notato anche da Liliana, colpisce anche me ma male, nel senso che proprio non mi piace soprattutto perché spostandoti anche di poco avresti potuto eliminarlo dando alla foto tutt'altro scatto, insomma avresti avuto una foto più alla "perozzi" |
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... di gattapilar commento di il signor mario |
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L'idea c'è ed è anche buona, la composizione invece, a mio avviso, lascia a desiderare, troppa confusione, elementi inutili e sovrapposizioni |
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pausa dopo lo shopping di renzodid commento di il signor mario |
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Mr. Host ha scritto: | Interessante questa cosa..
ho paura a entrare nel ''tecnico'' perché ne capisco proprio poco, ma con quella compatta, avere un tempo decente bisogna alzarli di brutto gli ISO, sicuro che il risultato sia guardabile?
Un saluto  |
Direi che già 400 iso, considerato che ha un range che va da 80 a 6400 iso, non sarebbero così disastrosi, avrei provato anche gli 800, e darebbero un tempo di circa 1/4 che abbinato allo stabilizzatore d'immagine avrebbe dato uno scatto accettabile, ad 800 con 1/8 avrebbe avuto qualche chance in più. Ovviamente niente a che vedere con immagini particolarmente nitide ma in street si accetta qualche compromesso se la foto vale. |
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pausa dopo lo shopping di renzodid commento di il signor mario |
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DocAl ha scritto: | Forse con questa luce alzando la sensibilità' (....100 iso?) avresti ottenuto una immagine nitida molto suggestiva |
Esattamente quello che ho pensato vedendo gli exif. Quindi concordo in pieno |
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Megastore di essedi commento di il signor mario |
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Sergio ad essere sincero non mi dice molto, a mio avviso è una scena abbastanza solita da passare inosservata e la ripresa è abbastanza comune, non inserisce elementi di qualità che potrebbero portare interesse a questa foto. Sai fare di meglio e creare scatti decisamente più interessanti di questo. |
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Paesaggio - Cefalù 2013 di nanniculotta commento di il signor mario |
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Mi piace, mi piace il gioco di colori, mi piacciono i toni mi piace anche se ricorda molto Franco fontana.
L'avrei, però, preferita un po' più nitida, soprattutto nella zona del mare |
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La Commare Secca de strada Giulia di il signor mario commento di il signor mario |
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petegiu ha scritto: | Mi piace molto questo tuo reportage fatto con la "piccola" Nikon a testimonianza che quando si hanno le idee non serve una macchina professionale a suggellarle.
Complimenti.
Giuseppe |
Grazie del gradito commento.
La piccola Nikon si è rivelata una gradevole sorpresa pensavo fosse poco più che un giocattolo invece fa il suo dovere |
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la partita del cuore di stregamatta commento di il signor mario |
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stregamatta ha scritto: | molto interessante la discussione ma penso che esuli dall'ambito in cui ho messo le foto....chiedo la critica su quello ,mi preme la critica sul progetto  |
Questo è uno di quei rari casi in cui non è possibile distinguere la critica strettamente tecnica da quella "etica" e legale. Se si dovesse affrontare questa serie di immagini come un reportage qualsiasi allora andrebbe cassato senza se e senza ma, ma essendo una situazione in cui la privacy impone regole più ferree del solito va affrontato in chiave diversa e la rinuncia ai volti assume connotati chiari così come la ricerca di altri elementi in grado di trasmettere emozioni. |
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st_ME di Salvatore Gallo commento di il signor mario |
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Che dire?
Funziona, funziona soprattutto per la presenza del ragazzo.
Racconta, racconta di un'estate finita probabilmente non troppo bene |
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Ritratto di Dott_DoppiaW commento di il signor mario |
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Se dico che la borsetta è bella ti arrabbi vero?
Scherzi a parte la taglierei via e con essa tutto quello sfondo che disturba l'immagine.
Per il ritratto vero e propio l'ombra sulla fronte e sugli occhi proprio non va, un colpettino di flash no?
Anche la posa che porta la barba a confondersi con l'ombra del viso a mio avviso lascia a desiderare |
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la partita del cuore di stregamatta commento di il signor mario |
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Luca Spagnolo ha scritto: | Chiedo scusa se ho saltato i preamboli della buona educazione, rimedierò quanto prima...
Mario, hai toccato un punto fondamentale . Sono iper sensibile al discorso sulla salute mentale per ragioni professionali e familiari e l'argomento mi ha "preso" soprattutto per questo versante, piuttosto che sulla critica fotografica, anche se pure la fotografia appartiene ai miei piaceri
Il primo appunto in realtà non era riferito a quanto scritto da te. L'autrice ha più volte espresso il fatto di essere "dell'ambiente" e appunto mi sorprende che una persona vicina alla dimensione della psichiatria identifichi gli utenti come malati.
Per quello che riguarda il tuo esempio, è indiscutibile se diamo come premesse che l'evento si strettamente riservato a persone caratterizzate da disagio psichico e interdetto agli altri (quindi vale l'equazione per cui appari in foto, sei disabile) e che non vi sia consenso da parte delle persone ritratte, ma non mi sembra che questo sia il caso nello specifico di questo forum e successivamente anche questo aspetto è stato reso evidente dagli altri tuoi interventi a seguire.
Per il resto, hai riportato degli esempi eccellenti, qualcuno lo conoscevo meno e sarò contento di approfondire e te ne ringrazio. Oggi però la Salute Mentale ha bisogno di fronteggiare altre sfide rispetto a quelle proposte da questi autori, e la Fotografia può sicuramente essere un importante strumento di veicolazione di cultura diversa, proprio rappresentando le persone con disagio psichico nelle loro potenzialità e abilità.
Mi permetto di dissentire sul punto di vista finale, perchè pensare che celare il volto di una persona con disagio psichico, al di là delle specifiche volontà personali, sia una sensibilità che tutela e rispetta gli utenti psichiatirici, significa relegare ancora una volta il disagio nel campo della "vergogna sociale"
Chiedo scusa per questo off topic, ma sono convinto che anche la Fotografia possa costruire cultura e, a volte, divagare dal semplice intento fotografico possa comunque essere utile ed importante  |
Anche io per motivi personali, professionali, pur non essendo un operatore del settore mi confronto spesso nel mio lavoro con il disagio e la diversità, e familiari sono abbastanza sensibile a questo aspetto.
Per quanto concerne la pubblicazione su questo forum purtroppo ho esperienze diverse, ho dovuto fronteggiare molte situazioni di palese e violenta violazione della privacy (storiche sono le mie battaglie contro le foto costantemente riproposte di homeless o di persone in difficoltà di vario tipo proposte senza alcun rispetto della privacy e con l'antica e risibile scusa della denuncia sociale) perciò divento così puntiglioso su questi temi.
Secondo me il celare il volto di una persona con disagio psichico, ma varrebbe anche per il disagio sociale o per qualsiasi altra forma di "differenza" non è finalizzato a nascondere, relegare nella vergogna ma a tutelare; l'ampia diffusione delle immagini ha portato con sé altri usi oltre quello divulgativo, usi che possono davvero distruggere la persona, soprattutto con disagio psichico, mi riferisco ad esempio alla ricerca, anche per immagini, di informazioni sulla persona in campo lavorativo e di selezione del personale (ci sono professionisti e società specializzate in questo), in quest'ambito sociale ritrovare o meno una propria immagine in un contesto riservato a persone con disagio psichico può fare la differenza, ma vale anche l'esempio circa la mia professione, siamo sicuri che per i genitori dei miei alunni non pesi il fatto che io sia in tale contesto?
Quindi il non celare il volto non è ideologico, lo celo non perché il disagio è vergogna, ma sociale, non lo mostro perché il mostrarlo potrebbe, e in tale società certamente può, nuocere al soggetto della foto. Da qui l'obbligo morale del consenso alla pubblicazione.
Non considero off topic una discussione che partendo da un'immagine finisce per toccare temi sociali così forti, malgrado ci si trovi in ambiente più tecnico, anche perché tutto questo è strettamente collegato con l'uso che se ne fa della fotografia. |
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la partita del cuore di stregamatta commento di il signor mario |
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Luca Spagnolo ha scritto: | Mi sorprende e dispiace che persone che sono nell'ambito, si riferiscano a persone con disagio psichico identificandoli come "malati" e che pensino che rappresentarli in una dinamica positiva di vita sociale sia una lesione della loro immagine. Chiedo scusa per questo sfogo, ma da operatore psichiatrico e familiare, mi piacerebbe che si facesse attenzione anche al linguaggio.
Premesso questo vorrei permettermi di contraddire l'intervento del signor mario
Non esiste alcuna legislazione speciale che deprivi le persone con disagio psichico in età adulta dalla facoltà di autodeterminarsi. Solo una bassissima percentuale di persone è dichiarata incapace di intendere e di volere e pertanto senza potere legale di decidere sulla propria immagine. Le amministrazioni di sostegno affiancano la persona in alcuni atti e dinamiche, ma non li deprivano della capacità di autodeterminarsi in relazione alla propria immagine.
Immagine che comunque non può considerarsi lesa, nell'essere fotografato durante un evento che è organizzato da un ente di salute mentale, ma che è aperto alla partecipazione pubblica. La persona fotografata potrebbe essere un utente, ma anche un operatore, un medico, un volontario, un avventore.
Le disposizioni sulla privacy sono esclusivamente legate al consenso.
Esistono molti lavori fotografici di documentazione sulla salute mentale (ti consiglio Ulano Lucas e Giovanni Marrozzini) che vedono protagonisti utenti dei servizi nei contesti terapeutici e non.
Il tuo discorso sarebbe applicabile solo a ritratti senza consenso in contesti caratterizzati e non a carattere di evento pubblico |
Intanto apprezzo che il mio intervento abbia portato un nuovo utente al forum, pensa sei intervenuto subito senza neanche presentarti. Direi che qualche cosa il mio intervento ha smosso.
"Malati", se hai notato ho inserito il termine tra due ben chiare virgolette, mi sorprende piuttosto che ti sia sfuggito un termine "normali" ben più duro e non virgolettato, termine che ripropone la distanza tra normali e pazzi (Ricordi Gaber 1973 "Dall'altra parte del cancello"?)
Appunto alla bassissima percentuale di persone dichiarate incapaci di intendere e volere mi riferivo. Per quanto riguarda la pratica delle amministrazioni di sostegno ricordo, magari male, che i limiti vengono definiti dal giudice sentite le parti comprese le strutture che hanno eventualmente in terapia il soggetto.
Non ho mai scritto né detto che non si possa fotografare in tali eventi il mio riferimento è esclusivamente diretto alla pubblicazione e lì consentimi se la persona ritratta è riconoscibile allora serve in ogni caso il consenso a maggior ragione se l'ambito in cui viene fotografata permette di individuare dati relativi alla salute, lo stesso sarebbe per posizioni religiose e/o scelte sessuali, ed è esattamente quello che dico: senza consenso non si pubblica anche perché ci espone e rivalse legali. Apprezzo la scelta di strega soprattutto perché dettata da motivi di rispetto della privacy.
Oltre gli autori da te citati mi permetto di ricordare il lavoro di Berengo Gardin-Cerati; o "Gli Esclusi" di Luciano D'Alessandro (interessanti lavori, forse i primi in Italia e che hanno oltretutto fornito materiale visuale a Franco Basaglia nella sua battaglia per la 180 in particolare il lavoro di Berengo Gardin-Cerati che va a divenire parte portante del testo di Franco Basaglia e Franca Ongaro "Morire di classe") risalendo ancora più indietro nel tempo si potrebbe andare alla pittura con "Nosocomio" di Silvio Rotta in mostra alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, proprio di fronte alla "Pazza" meraviglioso quadro di Giacomo Balla.
Ma tutti questi esempi, tuoi compresi, hanno un tratto in comune: non violano il diritto alla privacy proprio per il consenso dato dai soggetti (interessante quando Gianni Berengo Gardin e Carla Cerati chiedono all'assemblea dei ricoverati, dei "matti" il permesso di fotografarli garantendo che tali foto sarebbero servite per il miglioramento della loro situazione e che non sarebbero state stravolte "Con i ricoverati abbiamo fatto delle assemblee spiegando loro perché volevamo fotografarli. Cioè che il nostro lavoro sarebbe servito a Basaglia per ottenere un decisivo miglioramento della vita negli istituti psichiatrici, e per una legge che cambiasse radicalmente la realtà della psichiatria in Italia...
Hanno capito perfettamente, nella stragrande maggioranza, solo pochi hanno preferito non essere fotografati e noi abbiamo naturalmente rispettato la loro volontà. Spesso non volevano comparire per non dispiacere ai parenti." Ecco quel "...per non dispiacere ai parenti" racchiude in sé ogni spiegazione del diritto alla privacy... di tutti
Ben altri tempi ed altre cose rispetto al pubblicare su un forum di fotografia...
PS il mio discorso, in base all'art. 97 della 663/41 e alla citata normativa sulla privacy è applicabile anche ad eventi pubblici. Il consenso in casi in cui dalle foto si possano desumere dati sensibili è comunque d'obbligo e secondo me dovrebbe essere d'obbligo anche morale del fotografo. Detto questo: brava strega hai comunque fatto la scelta giusta. |
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cartonati di Senzaspecchio commento di il signor mario |
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Senzaspecchio ha scritto: | forse era meglio lasciarla a colori, che contrastava col bianco e nero dei cartonati. boh, dire che una foto "dice poco" vuol dire tutto e niente.
grazie per il commento!
ps tutte le foto che faccio sono foto ricordo, non sono un professionista!  |
Dopo questa tua ultima affermazione son andato a dare un'occhiata alla tua galleria, cosa che in genere non faccio in sede di commento, e non sono d'accordo con te sul fatto che fai solo foto ricordo, almeno intese come qualcosa da inserire nell'album dei ricordi e lasciare la a futura memoria, direi che alcune, quella del leccarsi le dita in primis, non sono da album dei ricordi ma da mostrare orgogliosamente.
Tornando allo scatto anche a colori avrebbe detto poco, forse avresti dovuto inserirla nell'ambiente, più aria intorno a far capire perché c'è un cartonato sagomato con figure antiche o anche inserire nella scena qualcosa di moderno (un bambino?) a contrastare l'antico. In entrambi i casi avresti attuato un'azione creativa realizzando una tua foto. In questo senso "dice poco" |
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