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photo4u.it - News
Per un soffio..
_Allungata___ al sole!! di arenavsore

Un fotogramma con la giusta dose di straniamento iconico che sancisce la piena riuscita street. Viene presentata una figura iconica di spostamento sia sul piano dei significanti sia su quello dei significati: la normale attesa di un certo schema compositivo degli elementi visivi è tradita dalla constatazione di un ordine diverso. Tutto è meravigliosamente fuori posto.. Questo attira la nostra attenzione creando lo straniamento street. Un vero e proprio iperbato visivo, la composizione che l'autore sceglie di rappresentare in questo delizioso fotogramma orizzontale: la sequenza sintattica viene alterata percettivamente: i vari elementi iconici vengono recepiti come spostati rispetto all'ordine in cui lo spettatore si aspetterebbe di vederli collocati. Il sintagma visivo che secondo le attese percettive dovrebbe essere unito, si presenta separato: le forme vengono distanziate dall'intromissione di altri elementi iconici che tuttavia non impediscono la ricostruzione dell'insieme in maniera bizzarra. Mi vengono in mente le parole del pittore George Braque quando sottolinea l'importanza da attribuire allo spazio che divide gli oggetti e che tratta pittoricamente allo stesso modo degli oggetti stessi: "...E in verità mi sembra sia altrettanto difficile dipingere l'intervallo fra i due oggetti che le cose stesse. Questo "fra i due" mi sembra un elemento tanto fondamentale quanto... "oggetto"... è proprio il rapporto degli oggetti fra loro e dell'oggetto con questo "fra i due" il vero soggetto del quadro". Il soggetto poteva essere leggermente decentrato verso sinistra a colmare un vuoto visivo.
(surgeon)


senza titolo di Kr33p

Questo autore ci propone sempre immagini di forte impatto grafico estetico quasi sempre minimaliste.
In quest'occasione ha superato se stesso con un'immagine pulita, essenziale ma con un forte carattere: queste due figure semplici, che si propendono verso un cielo appena percettibile ma capace di una forte caratterizzazione dello scatto.Appena visibile ma quel poco trasmette tutto il pathos che necessitava a questo scatto per andare ben oltre il puro esercizio di stile.La composizione impeccabile e la paziente gestione del cielo ci hanno regalato un'incontro tra due entità sconosciute in un tempo indefinito.
Così come ogni volta che lo sguardo dell'osservatore si incontra con un'immagine;
possono essere trascorsi 100anni tra chi ha scattato la fotografia e chi la sta ammirando,
ma l'emozione vive in un limbo senza tempo.
Questa è l'essenza della fotografia
(damp73)


L’importanza dell’equilibrio di diegoloso

“...il mio personale equilibrio è posto a dura prova”..... così scrive l’autore tra un commento e l’altro ricevuto per questa immagine…
Io, sognatore, vedo queste prove d'equilibrio ....forse per puntare più in alto...col pensiero sicuramente...su quei fili che gradualmente richiamano difficoltà maggiore...
e mi rimbalza in testa "learning to fly" dei Pink..
Un’imparare a volare non per poter eccellere ma per una visione diversa delle cose….una ricerca qui di una serenità forse che riesca a rendere tutto più facile….stando attenti a non cadere perché si è sempre in equlibrio.
(Sisto Perina)


arles #3 di diegoloso

Che "bella brutta"foto di paesaggio urbano. Certo ai lati compositivi spuntano lembi antiestetici di contesto, c'è molto rumore in un cielo slavato sulla ripresa. Ma poi, osservando, questa è la impronta tonale di una delle possibili giornate grigie e pigre che tanto spesso è facile incontrare sul territorio francese. Arles è una cittadina antica, silenziosa, musicale.... e con stradine così strette e mura antiche, che quando io ci andai ricordo che spesso per le vie dovevo fare doppia manovra con l'auto ad ogni curva strettissima per non incastrarmi coda baule fra le pareti laterali.
Il palazzetto è sgarrupato e chiede vernice ad alta voce.... , ma ci regala fotograficamente quel drappo fucsia che flirta con gli accenni di colore acceso delle barchette ormeggiate. Quella scaletta sottile, quei gusci di imbarcazioni che paiono riparare al loro semplice bellezza sotto l'alto muretto di protezione. Mi piace assai.
(Clara Ravaglia)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 08 Giu, 2010 3:54 pm
Asilide con exuvia di gmassimo

Indiscutibilmente l'immagine sa raccontare uno dei tanti magici momenti che la natura sa regalarci. La precisione della messa a fuoco è sorprendente, restituisce tutti i più piccoli dettagli ed unita alla semplicità della composizione permette all'osservatore di soffermarsi ad ammirare come uno dei più spietati killer in natura date le sue proporzioni prenda vita. La cosa più strabiliante di questo, come di tanti altri scatti dell'autore è l'uso di una macchina non certo professionale, ma sopratutto l'uso di una lente montata davanti all'ottica da lui stesso costruita. Una dimostrazione che con molta capacità e tecnica si riesce dove molti di noi con attrezzature ben più altolocate non sanno arrivare.
(pigi47)


Ritratto #23 di Daniele Gabella

Afferra al primo sguardo e non si resta delusi neppure ai successivi.
Io vado di cuore e cerco pure di collegarmi con sinapsi e vista, se ci riesco e non è la prima volta che apprezzo un tuo lavoro. Qui mi colpisce, oltre allo sguardo che che sa andar lontano, oltre noi , e si lascia quindi catturare indifeso, senza timori.... anche la suddivisione armoniosa degli spazi, tale da permettere al cerchio di paglia del cappello di segnare il bianco con una curva plastica che sfida le leggi della bidimensionalità.
Se coltiverai il B/N chimico con intelligenza penso sarà un bene.. ma io faccio il tifo, senza esclusioni, anche per i digitale dove, a mi gusto, sai dare e molto.
Il mezzo sarà importante, ma io ricevo dal risultato creativo e quello voglio fermarmi a osservare.
(Clara Ravaglia)


Face to face di xxx_shooter

Decisamente surreale questo scatto facente parte di una fortunata serie per grande fantasia e perizia nella realizzazione.
E' stato difficile decidere quale di queste fosse la più meritevole, poi alla fine mi ha convinto la luce morbida e laterale che ben si sposa con la direzione in cui è convogliato lo sguardo dal primo tulipano verso il suo alter ego riprodotto .
Fatta eccezione di qualche piccola imperfezione, la cui assenza avrebbe maggiormente impreziosito questa già notevole perla di fantasia e creatività,colpisce per la valenza pittorica che l'autore gli ha infuso.
Veramente ben riuscita.
(damp73)


in attesa ... di Liliana R.

Decisamente un'ottimo scatto
Riesce a trasmettere quell'emozione straordinaria che un'evento piacevole come una nascita, riesce a creare.
Quel muro è fantastico, un fondale perfetto per questa istantanea.
E' una realtà colta in flagrante, è molto difficile descrivere le espressioni dei due protagonisti, difficile perché si mostrano, senza enigmi, debordando di genuina felicità, è una foto che parla da se...non credo, come dice Francesco, che la donna sia in felice attesa, ma più sopraffatta da emozioni affascinanti. E' un'esperienza che ho vissuto recentemente (l'attesa) e riesco a un mese di distanza, ancora a percepire quell'atmosfera particolare fatta di una piacevole calma, dove il tempo sembra non passare mai e fatti di attimi stupendi ma indescrivibili.
Come composizione, la mano della donna, forse, poteva essere usata meglio, ma solo perché rimane visibile una piccola parte del polso. Ottimo lavoro.
(Ueda)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 08 Giu, 2010 4:15 pm
Pali,cavi e tralicci di Pio Baistrocchi

Direi che l’autore è riuscito benissimo nel suo intento di rendere protagonisti i soggetti del titolo.
Oltre che una splendida processione di artefatti in natura (leggasi: pali, tralicci e quant'altro...) questo è un elogio ai colori, al minimalismo fotografico ( in alcune....) e a chi più ne ha....
non posso dire che mi piace più una dell'altra perchè a seconda di dove si posa lo sguardo si contempla un piccolo capolavoro....
persino nella distorsione si apprezza un quadro magnifico...
Bravo a riempire un reportage di elementi che a noi appaiono disturbanti e talvolta clonabili....
Quando ciò che può apparire come banale, superfluo o bruttura può rallegrare egregiamente la vista…
(Sisto Perina)


Ara Pacis di Liliana R.

L'avevo notata subito... e mentre la facevo scorrere leggera nella mente... era improvvisamente fuori portata.
Eccola qui, in tutta la sua ricchezza di riflessi, repliche di forme che paiono non finire, si contaminano vicendevolmente prestando linee architettoniche celeberrime a squarci di verde urbano che rinfrescano i volumi in gioco. Non entro in alcuna polemica di tipo architettonico, so che questa sede, questa teca, è stata stradiscussa, non ne ho né la competenza né la intenzione. Semplicemente so che fra le tantissime immagini che a suo tempo ci furono proposte, questa ha una sua singolarità speciale. Sarà anche la contaminazione solitaria della figurina in visita, ma, il suo concorso ne è solo parte. Sono gli spazi reali e quelli virtuali regalati dal vetro investito dalla luce a caratterizzarla.
Più paesaggio urbano di così.
Ha la valenza di una passeggiata in Urbe di prima mattina, con un respiro di storia che si fa onnipresente allo sguardo e quasi ai sensi,si lascia ammirare e riscoprire fra ricordi di vecchia scuola. Roma è la città per eccellenza delle contaminazioni infinite, delle rivisitazioni ad ogni passo ed ad ogni pietra delle nostre radici. Virtù e vizi di un mondo si condensano talvolta in pochi passi.
Qui mi fermo, ma il respiro di questa immagine, le sue triangolazioni colorate e leggere, meritano visite successive, e nuove piccole scoperte da gustare ogni volta.
(Clara Ravaglia)


Sousse_2_2010 di frank66

Un valido bianco e nero quello che dipinge l' inquadratura di questa istantanea: decisiva nella sintassi fotografica dell'istantanea è la transfocatura del primo piano, che sovverte la gerarchia del fuoco. Il controcampo permette all'osservatore di ambientarsi, di respirare il tessuto urbano della francese Sousse, con i suoi muri onnipresenti, usurati dal tempo, vissuti. Su di questi sono impressi i loghi a stella della famosa polisportiva Etoile(ESS): ogni settimana la famosa squadra di calcio autoctona, di cui possiamo vedere l'immagine stilizzata della squadra, infiamma i cuori di migliai di giovani tifosi di calcio, dai piu grandi ai più piccoli, come quello che compare nel primo piano del frame. Non riesce difficile immaginare i pensieri di questo fanciullo, la sua voglia di spensieratezza, di gioco, di nuovi miti. Più lentamente, come il retrogusto di un buon vino, inizia la percezione visiva dell'uomo sulla sinistra, parzialmente nascosto, oscurato dalla luce e dal positivismo di quel giovane in strada, complice anche la sua ombra perfettamente orientata. Una figura matura, quella dietro la porta, disillusa completamente, immobile e demotivata. La reticenza visiva della sua posizione nascosta comunica più di quanto dichiara di non voler dire: un'antitesi di atteggiamenti e ritmi di vita con il giovane e le sue speranze nei nuovi miti..
(surgeon)


Metafisica dei Tubi di gulfis

Un codice grafico strutturato, quello realizzato da gulfis, nello sfruttare l'ampiezza del cielo, come elemento di contrasto atto a sottolineare nella sua contrapposizione, quanto ritratto in basso, che in linea con lo stile dell'autore mira a costituire una rappresentazione, in virtù del punto di ripresa e della resa del bianco e nero, attraverso la quale i volumi ritratti assumo una valenza che va oltre la semplice rappresentazione formale per costituire un organico impianto grafico, attraverso il quale lo spettatore è posto in condizione di viaggiare con la propria immaginazione, attribuendo di volta in volta, peculiarità ai rapporti tonali od al contrasto di masse, e quanto da essi, eventualmente, possa scaturire da un punto di vista emozionale.
(Webmin)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 14 Giu, 2010 11:15 am
The Evening Moon... di Clara Ravaglia

Qui non hai a disposizione un paesaggio di per sé incantevole, ma con gusto e sensibilità hai ottenuto una fotografia paesaggistica molto interessante! Personalmente vado pazzo per grafismi e geometrie... e qui tu hai costruito la tua fotografia proprio con elementi grafici: il cerchio (la luna), le linee (con addirittura le nuvole stesse, o scie aeree??, che sembrano emulare i parallelismi dati dai cavi dell'alta tensione). È una fotografia dalla forte valenza geometrica, che colpisce per l'estrema cura con cui è stata costruita. Brava, un ottimo colpo d'occhio.
(Topo Ridens)


Gold and...snow di Clara Ravaglia

La neve, quasi una scusa o meglio un piccolo cameo,in questo ricco slancio verticale dove la luce dosata con sapienza disegna un quadro che annulla i confini del reale per portare a un'atmosfera percepita e riportata con grande efficacia.
La costruzione si sviluppa da una solida base e lentamente ci porta verso l'alto,facendoci gustare ogni piccolo dettaglio,ogni forma,ogni riflesso.
La materia,gli elementi,robusti nella loro connotazione e forma,lasciano il giusto spazio a una narrazione poetica corroborata dalle tonalità descritte.
La prua carezzata da un sole benevolo dialoga esplicita con il piccolo natante indorato e tanto basta(ma non è il solo motivo)a sostenere la complessa quanto arguta composizione.
(Pio Baistrocchi)


... di katia82

Una scena “apparentemente” usuale, quando viene letta attraverso un occhio predisposto alla poesia dei sogni, invita lo spettatore ad un viaggio nei ricordi, riuscendo ad evocare frammenti del passato ricorrendo a delle scelte tecnico formali, utili a costituire degli elementi che, nella loro apparente mancanza di “perfezione digitale”, riescono ad essere percepiti ancor più vividi ed allusivi.
Pertanto ci sono immagine, come quella realizzata da katia82, che vanno valutate prevalentemente dal punto di vista tecnico formale, ricercando il giusto equilibrio di forma e contenuto, ed altre che, per la particolare capacità iconografica, si pongono al di fuori di queste categorie d'interpretazione, riuscendo in forza di quanto rappresentato al loro interno a stimolare l'immaginario dello spettatore.
(Webmin)


La vie en rose(al fotofinish) di Pio Baistrocchi

L'ombra che disegna la griglia che siamo soliti vedere nei fermi immagine per decretare un vincitore
...Le due sgangherate biciclettine a contendersi una vittoria più sul tempo che passa che su quello cronometrato della gara...
La solita bella luce che diviene chicca con un tenue e delicato viraggio verso il colore della corsa....
Un gran bel omaggio alla corsa rosa, un modo delicato e intelligente di presentare e pubblicizzare questo evento sportivo….oserei dire da manifesto…
(Sisto Perina)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 21 Giu, 2010 10:30 am
...questi due occhioni... di hawkeye69

L'indifferenza che il soggetto ha avuto nei confronti dell'autore ha permesso questa precisa e selettiva messa a fuoco, regalando a tutti noi una splendida visione del simpatico musino con la inconsueta lettura (in HR) di quei minuscoli mosaici che formano gli ommatidi presenti nei suoi occhi. La realizzazione di questa immagine può sembrare apparentemente semplice, invece a mio avviso non lo è affatto, occorre sapientemente trovare il giusto diaframma per avere una pdc corretta, la quale deve avvolgere solo la parte interessata del soggetto.
Dall'immagine si comprende quanto bene siano stati gestiti composizione, luce e sfondo.
(pigi47)


Back To The Future (2) di Firebird

Una coraggiosa inquadratura con l'obiettivo giusto: questo ti ha fatto guadagnare uno spazio in rubrica..
In questa bella immagine si vaga in uno spazio senza tempo per nulla spaventati, anzi affascinati dai toni acidi e metallici della scena che ci circonda. Sì, ci circonda perché la sua tridimensionalità è spaventosamente tangibile.
I materiali fanno la parte del leone specchiando e riflettendo ciò che senza riflessi sarebbe banale e scontato.
Bravo.
(Eruyomë)


st di Salvatore Gallo

Ben vengano le tue incursioni in un bn ruvido,fatto di alberi solitari,di composizioni essenziali,minimaliste,ma qui(e sono di parte amando per mia natura le foschie e le nebbie)trovi una senso del compiuto di squisita eleganza.
A partire dalle tonalità che sul piede si tingono di un brunito dal sentore metallico per poi gradatamente trasfigurarsi verso colori più freddi.
La composizione,raffinata nella ferrea formalità,possiede un'armonia di forme ricercata dove nulla è casuale.
Limpido il dettaglio che disegna sul pp increspature palpabili,fa risaltare il piccolo natante che diviene soggetto indiscusso,poi si scioglie nelle brume fino a un cielo popolato di nubi vaporose.
Una foto che definirei entusiasmante quanto poetica.
(Pio Baistrocchi)


Cleopatra (my cat) di omar_ita

Non ho parole davanti alla regalità di questa regina felina. Una vera Cleopatra. Non sta facendo il bagno nel latte d'asina ...eheh.... , ma si lascia coccolare dalla morbidezza del lenzuolino bianco. Giusta la luce, ( morbidissima e avvolgente) e l'equilibrato contrasto, giustamente dosato con moderazione per non sacrificare alcun particolare; intelligente la composizione. Consideriamo poi che ad essere ripreso è un felino, che per quanto docile e mansueto, riserva sempre qualche sorpresa all'ultimo istante....: un guizzo improvviso, una zampatina curiosa....
Il musetto è luminosamente nitido... insomma... meglio di così....
(Clara Ravaglia)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 21 Giu, 2010 11:19 am
Tozeur_5_2010 di frank66

L'ottima polarità cromatica del chiaro e scuro presenta un testo visivo dove opacità e trasparenza sono strettamente amalgamate fra di loro. Lo spettatore oscilla continuamente fra di esse: ora si concentra sulla superficie di quel muro scrosticciato e poi si lascia prendere dalla scena che gli si presenta all'interno dell'apertura; osserva i brandelli di intonaco che si scollano come tessuti vecchi, evidenziando lo scheletro di mattoni, e poi si immerge di nuovo dentro la cornice scura, profonda e significativa dove la dimensione umana si fà pregnante. La messa a fuoco mentale si sofferma per un attimo sulla posa complementare dei due anziani: sono amici, di vecchia data. Ognuno dei due riflette i gesti dell'altro e ci sono buoni motivi per supporre che stiano discutendo di una faccenda sulla quale sono d'accordo sotto tutti gli aspetti. Una copia carbone quella dei due personaggi, che disegna un clima di approvazione e di empatia reciproca. Sono intimi: uno dei due si prende la libertà di togliersi un sandalo. Intimi sono anche gli oggetti di questo piccolo mondo, dove l'entropia del vecchio e del nuovo si mescola insieme. Meraviglioso è lo sguardo sulla fotografia: non quello silenzioso e distaccato dell'autore ma quel deittico luminoso che dipinge le ombre opache sul muro, le quali fungono da indicatori e forniscono una precisa gerarchia di lettura ed introducono naturalmente la cornice umana. E come non soffermarsi sullo sguardo dalla fotografia: l'immagine del presidente Ben Ali funziona come una enunciazione enunciata-enunciata, soprassiedendo l'intera scena, come un aurea onnipresente, e dando del "tu" allo spettatore.
(surgeon)


... di Kr33p

Uno scatto pulito e senza indecisione alcuna, un occhio attento a tenere ben salda la presa sul soggetto senza sbilanciarsi mai.
Trovo incredibilmente azzeccato il bn che gradualmente sale verso l'alto diventando leggero quasi fino a toccare il cielo.
Bellissima, poi, la proiezione dell'ombra del parapetto che sembra voler alleggerire anche quel passaggio netto che c'è tra buio e luce sulla facciata per non far sembrare troppo duro il contrasto.
Uno scatto decisamente bello.
(Eruyomë)


+..+ di le_pupille

Nel realizzare questa scena, le_pupille tende attraverso la scelta del taglio quadrato a fornirci una prima chiave di lettura di quanto in essa ritratto: infatti osservandola partendo da ciascuno dei suoi lati si è portati istintivamente a valutare, nel loro equilibrio, i diversi elementi e la loro collocazione, per giungere solo in un secondo momento ad una personale interpretazione del contenuto iconografico in essa raccolto.
Infatti, osservandola si è portati, oltre alla lettura formale, a riflettere sulla dinamica del dialogo che si instaura tra il soggetto e lo spettatore, muta e distinta: infatti sia da un punto di vista grafico che tonale, lungo la diagonale che raccoglie la scena, si delineano due spazi narrativi antitetici e separati, che rafforzano il senso di lontananza dal nostro simile.
(Webmin)


Superbia di maxbranco

Forse, abituato come sono a ricordare le vecchie foto di lustrascarpe accovacciati (e soprattutto singolarmente....) davanti al loro cliente, non mi capacito di questa realtà di massa...
un lavoro a catena che suscita diverse sensazioni e controverse considerazioni etiche.....
La superbia, intesa come superiorità dell'essere nei confronti di un altro,...credo almeno l’autore intenda questo e, di prima impressione, l'immagine porta alle stesse tue considerazioni guardando i volti dei clienti che non accennano ad una benchè minima comunicazione con i vari lustrascarpe...
E' un lavoro....come ogni altro lavoro... anche se dallo scatto risalta qui, per un gioco di piani fisici, una esaltazione della divisione in caste o classi economicamente ben distinte...
I ricchi stanno in alto ed i poveri in basso....
(Sisto Perina)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 21 Giu, 2010 11:31 am
Jackie the night di principessa

Si potrebbe dire che la foto è composta in circostanze poco convenzionali per il genere a cui appartiene e forse risiede proprio in questo la forza del racconto. Viene infranta quella barriera che separa chi sta davanti e chi pone dietro l'obiettivo; il fotografo entra nella dimensione dove vive il proprio soggetto, senza nascondersi, senza tenere l'elemento disturbatore, la fotocamera, nascosta. Ciò sicuramente permette di poter "studiare" la scena con maggior libertà, tenendo conto che questo aspetto pur permettendo di scattare in modalità facilitata, presenta lo svantaggio della perdita di quella spontanietà del soggetto stesso (che nel nostro caso non abbiamo). Di contro ci sono condizioni di luce non di certo favorevoli: ad ogni modo ben gestite rendono l'intimità e una sorta sensazione di mistero della scena. Mi vengono in mente due scatti di Doisneau, Colette e os pesa-papeis (Palais Royal, Paris , 1950) e A chaminé de Mme Lucienne (Paris, 1953 ) : rivedo qui un impianto narrativo molto simile. L'uomo è raccontato immerso in tutti quegli oggetti che scadiscono i propri giorni, piccoli oggetti semplici o di lusso che tiene con cura e un ordine quasi maniacale. Mobili e soprammobili, suppellettili e stoviglie, diventano elementi che caratterizzano il personaggio e ne rivelano, come nel caso dello specchio (analogamente alle opere citate) le sembianze del volto.
(ankelitonero)


S.t. di Nikky

Un'ottima scena, sapientemente vista dall'autore.

Oltre alla scena in sè che suscita ilarità e sorpresa come succede nelle migliori street, colpiscono in senso positivo anche le altre analogie del fotogramma...
Il contrasto fra lo scuro della statua e il chiaro del cielo
di come, con il passaggio dell'ambulanza, la postura della statua viene immediatamente assimilata come un saluto ben augurante...
e poi tutte quelle finestre chiuse e lo sguardo dei passanti rivolti verso il fondo, sembrano trascurare il nostro protagonista che può, nell'indifferenza più totale, realizzare il suo zampillo..
Per non dimenticare poi, l'impossibilità di identificare immediatamente da dove parte realmente lo zampillo dell'acqua rende ancor più ironica e riuscita la storia.
(Ueda)


appeso di eidos2oo7

Un autoritratto "sui generis" che conferma la voglia dell’autore di sperimentare e ricercare in continuazione.
Piacciono gli elementi usati per esibire questo autoritratto e la loro incisività nel contesto generale (che lo si voglia o no lo sguardo si aggira anche sui pezzettini di nastro adesivo....)....
Questo scatto mostra un’insieme di idee e creatività in composizione molto interessanti che danno modo di gustare un’alternativa diversa nel vasto repertorio della ritrattistica fotografica…
(Sisto Perina)


Ancora giorno di pioggia di michelecarugi

Il punto di ripresa dall'alto (zenitale) è formidabile.
Le geometrie della pavimentazione crea uno sfondo molto interessante su cui la disposizione dei personaggi ne cadenza pefettamente la composizione. Molto equilibrata, da notare che l'unico soggetto senza ombrello è una donna, ma per non essere da meno, ha un carrello con un disegno ancora più fantasioso degl'altri.
Bravo Michele, l'attimo perfetto è stato con te,
ne è testimone anche l'apertura a forbice delle gambe dei protagonisti, un concertino armonico, al quale neanche il cane si tira indietro.
Ottima cattura.
(Ueda)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 21 Giu, 2010 11:44 am
Twilight di mesco

Un'ottima fotografia in cui la luce diventa l'assoluta protagonista: modella il paesaggio e lo fa in maniera poetica. Non solo riempie la tua immagine di tinte deliziose ma rende l'atmosfera particolarmente affascinante, complice anche la presenza della foschia. Un piccolo gioiellino questa fotografia, che merita di essere vista ed apprezzata!
(Topo Ridens)


psychedelia di Topo Ridens

Matematicamente perfetta questa visione quasi perversa della geometria che quotidianamente e silenziosamente ci circonda.
Il riflesso sembra essere un proseguimento della struttura stessa, tanto è limpido e la prospettiva che si allontana all'infinito dà un senso di destabilizzazione se osservata troppo a lungo.
Qui la perfezione di ogni elemento sfiora, se non raggiunge, quella maniacalità che solo pochi eletti possiedono. Potremmo paragonare la tua immagine ad un integrale di difficile soluzione.. Facile intuire quanto ci si possa sentire appagati una volta trovata...
(Eruyomë)


Light my fire... di Clara Ravaglia

Come già detto, adoro vederti trasformare ogni visione che incontri in un paesaggio agli occhi degli altri. Per te è facile, ti riesce naturalmente.
Ma qui, oltre la componente paesaggistica che non disturba affatto, è l'ammasso intricato di tubi, linee e spazi a fare da padroni.
Gli elementi in origine freddi e senza vita, acquistano nuova forza proprio un attimo prima di staccare la spina e riposarsi per la notte, una dolce notte proprio come il tramonto che hanno di fronte.
(Eruyomë)


La solitudine dei numeri primi di gred

Intrigante, e ben costruita.. rende benissimo l'idea che sta in quel titolo, e in quel libro..

Fra questi, esistono poi dei numeri ancora più particolari e affascinanti, gli studiosi li hanno definiti "primi gemelli": sono due numeri primi separati da un unico numero. L'11 e il 13, il 17 e il 19, il 41 e il 43… A mano a mano che si va avanti questi numeri compaiono sempre con minore frequenza, ma, gli studiosi assicurano, anche quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatterà in altri due gemelli, stretti l'uno all'altro nella loro solitudine.

Da questa immagine vien fuori quella tristezza della solitudine, quello strano essere unici e rari, e in tutto questo aver quasi la loro condanna, insieme alla vicinanza e all'amicizia di quell'altro così vicino.. Trovo perfetta, in questa immagine, la resa delle figure umane, isolate ma vicine sempre ad un'altra.. mentre quelle sbarre verticali riescono a creare quell'interruzione visuale che crea l'atmosfera perfetta.
Davvero ben pensata, e ben realizzata. Ancora un esempio di come realizzare un artwork abbia necessariamente bisogno di un'idea valida alla base, e di un'idea chiara su dove arrivare.
(ZioMauri29)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 21 Giu, 2010 11:48 am
Next reality di AlexKC

..basta fare un passo oltre la soglia, per ritrovarsi in un'atmosfera e in una realtà tutta diversa.. angosciante, soffocante, disarmante.. e sentire che manca la terra sotto i piedi, e sentire che comincia a girare la testa, che i punti di riferimento vengono meno, che ogni appiglio svanisce, e la luce si fa soffusa, soffocante e dura da capire, nonostante sia l'unica fonte di indicazioni e di riferimento..
La rotazione del quadro, con la figura a testa in giù che cammina sul soffitto (o siamo noi che abbiamo scattato a testa in giù?!) insieme al colore verde acido e graffiante, oltre all'effetto della texture, rende alla perfezione questa atmosfera di angoscia e inquietudine, per un'immagine da artwork che ha saputo centrare l'obiettivo emozionale cercato..
(ZioMauri29)


... di kapyn

Come altre volte, colpisce l'incredibile eleganza e la saggia dose di intervento in pw per questo scatto, di cui l'autrice è ormai padrona assoluta. Si fa apprezzare per i toni sempre particolari, così come la particolarissima resa del graffiato e del 'consumato dal tempo', insieme alla bellezza, indiscutibile, dello scatto di partenza. Spesso si pensa che rovinare un ritratto sia operazione da pochi minuti, ma quei pochi minuti possono portare a risultati negativi, se non si ha coscienza della direzione in cui ci si muove. Tutt'altro caso, questo qui mostrato, in cui il lavoro di pw non soffoca né penalizza la bellezza del viso di partenza, ma esalta la brillantezza e la luminosità di quell'occhio che ci osserva.
Ancora una volta, una bellissma immagine con un pw efficacissimo.
(ZioMauri29)


... di olad

Immagine da architettura? Ci sono diversi possibili percorsi, da seguire: o scegliere una facciata di una imponente chiesa, o soffermarsi su fantastici rosoni e su mastodontiche costruzioni, oppure sfruttare rapide salite di linee verso l'alto, ed avere buon gioco con le linee cadenti. Esatto, le linee cadenti che quasi nella totalità dei casi sono da combattere in certe immagini, in questa immagine di olad sono il punto forte e l'arma fondamentale della riuscita dello scatto stesso. Angoli occupati in maniera fantastica e precisa, linee che tagliano il quadro senza diventare troppo ossessive o ingombranti. Come altre volte, ben gestiti i colori, leggermente acidi, e la resa del cielo, velato con sobrietà, e ben lontano dall'anonimo cielo blu pulito. Un'ottima prova per enfatizzare un semplice gioco di linee e di volumi.
(ZioMauri29)


Aurora di AlexKC

Che bella. Anche se probabilmente si tratta di un notturno "serale"...mi piace immaginarla come un'alba... che si accompagna simbolicamente al nome della ragazza nella scritta. E allora quella corsa levigata nell'azzurro verso l''orizzonte, assecondata dalla verticalità, aggiunge aspettativa nello futuro oltre allo slancio fisico verso l'avanti.
(Clara Ravaglia)

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