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Per un soffio...
macaone di furio1960

Questa è un'immagine veramente splendida.
Esaminandola nel dettaglio tutto è gestito con la massima perizia ma anche con il giusto trasporto per un esemplare di tale bellezza.
Si potrebbe utilizzare per una lezione sulla macro. La composizione è molto equilibrata ed al contempo dinamica per la posizione del posatoio non certo bello ma che passa inosservato. Il diaframma ma soprattutto la posizione della fotocamera rispetto al macaone hanno permesso una messa a fuoco eccezionale senza sbavature. Infine, ma non ultimo per importanza, il controllo della luce che, con la compensazione dell'esposizione, ha consentito l'intera leggibilità del soggetto. Lo sfondo scuro ma variegato fa risaltare ancor più il magnifico esemplare.
(lilian)


bianco e nero di BuZz

Questa foto realizzata da BuZz si caratterizza, al di là della peculiarità del mezzo tecnico utilizzato
(Holga 6x6 su ilford scaduto da 6 anni) per un efficace impianto formale.
Lo spettatore, per poter godere al meglio di queste allusioni tanto geometriche che grafiche, deve inevitabilmente
trovare, in seno al fotogramma, un equilibrio ed uno spazio finito che non comportino l'introduzione di "rumore" ma di ordine e linearità.
Il tutto si traduce nella scelta del taglio quadrato al cui incrocio delle diagonali l'autore colloca una sfera ed il suo alter ego, ossia la sua ombra, ponendo al centro dell'attenzione, formale e connotativa, il tema stesso della scena: il reale ed il suo alter ego.
Il tutto scandito metaforicamente attraverso uno spazio contraddistinto dal susseguirsi di ombre e luci, che intersecandosi
lungo una diagonale che attraversa la scena, sembrano voler richiamare l’idea del tempo che scorre via inesorabile.
(Webmin)


FABBRICA DI VITTORIE di nonsempresimpatico

Uno scatto di tipo editoriale che ci porta all'interno di una delle aziende mitologiche nel campo degli sport motoristici italiani. Non è una fotografia sportiva nel senso stretto, manca l'azione, ma tutti conoscono cosa possono fare e cosa hanno fatto quelle persone, quelle moto, quei colori.
L'aggressività e la grinta del musetto in primo piano ci portano con l'immaginazione sull'asfalto delle piste, fra i cordoli, sulla linea del traguardo: è qui che la foto parla di sport.
Sullo sfondo si svolge l'intervista alle persone che hanno creato queste moto, probabilmente il vero centro della foto nonostante il fuori fuoco. La moto è quel che conosciamo noi, il corpo, il braccio dell'azienda; dietro c'è la mente, il cuore, il lavoro dell'uomo.
E' questo uno dei casi in cui una fotografia necessita di un testo di accompagnamento, essendo proprio concepita come supporto ad un articolo da destinarsi a riviste più o meno specializzate.
(Bark)
Oggetto: Per un soffio...
Autore: redazione4u - Inviato: Dom 08 Mar, 2009 6:42 pm
incontro di Damon

La foto ha un margine sufficente per far sì che si riesca a raddrizzarla senza che l'immagine ne risenta, una nota doverosa, anche se la riuscita della foto non ne risente minimamente o perlomeno è un errore che passa in secondo grado.
Un'ottimo scatto, Damon. Mi piace perché all'interno della scena non ci sono elementi fuorvianti (sarebbero disturbanti),che non hanno attinenza con l'idea di fondo.
C'è molta chiarezza e una piacevole armonia, posso dire che non solo per la street, ma per la fotografia in generale, se l'immagine deve esprimere qualcosa, deve servire a comunicare qualcosa, occorre che tutti riescano a capire con facilità, con chiarezza, altrimenti l'immagine la si può tranquillamente cestinare,
Lo stesso vale per l'armonia: il linguaggio fotografico richiede una sua armonia: forme, masse, soggetti, colori, linee, luci e ombre, toni, devono essere armonizzati sia nell'ambito del complesso fotografico che in consonanza con il tema affrontato.
Questa foto raggruppa queste due regole fondamentali per la sua riuscita. Che spesso vengono accantonate per una più facile e vendibile estetismo estremo. Permette di vederci all'interno qualcosa che va molto al di là di una semplice e colloaudata coppia soggetto umano/figura statica, che sia poi una foto, un quadro o un murales cambia poco. L'importante è riuscire a fare di questa coppia una buona storia, i due poster mostrano i due lati delle persone, il dritto e il rovescio, e il protagonista ha la possibilità di riflettere, di osservare con calma, la vita degli altri e anche la sua.
''Dicono che quando si diventa vecchi, come lo sono io, il corpo si fa più lento. Io non ci credo. No, per me è completamente sbagliato. Io sono convinta che non siamo noi a farci più lenti, ma la vita a farsi più lenta per noi. Mi capisci? Tutto diventa languido, per così dire, e allora si notano tante e tante cose, quando tutto si muove lentamente. Quante cose si vedono! Quante cose straordinarie avvengono intorno a te, cose che non avevi mai nemmeno sospettato! È un’avventura incantevole, proprio incantevole! ''(Gerald Durrell, La mia famiglia e altri animali, Adelphi, Milano, 1990)
(Ueda)


Live With Me di damp73

Di questi tempi, quando si pensa ad una immagine ottenuta con del post work, si pensa sempre più spesso ad immagini digitali elaborate successivamente con programmi di grafica come Photoshop e/o affini. Invece, fino a qualche tempo fa, tutto questo non si poteva fare, se non in maniera molto limitata, e si doveva per forza di cose lavorare in maniera 'analogica'. Tutto questo lo possiamo vedere nell'immagine di D@mi@ano, cui vanno sicuramente i complimenti per la realizzazione grafica, ma anche per l'ottima scelta musicale per accompagnare la visione dello scatto. Tornando all'immagine, è un bellissimo esempio di cosa sia un ''sandwich'' fatto con le diapositive: un fotomontaggio elementare realizzato sovrapponendo 2 diapositive in un unico telaio per poi stamparle e/o proiettarle. E' splendida l'atmosfera che l'utente ha creato: un fuoco, una luce intensissima, un sole accecante, là in fondo, incendia ogni cosa, ma nessuno ne sembra spaventato, nessuno ne fugge. Tutte le persone si muovono in maniera perfetta in questa scenografia, compartecipando e vivendola in maniera perfetta. Passo sicuro, solo una figura è ferma sulla destra. Una scena davvero molto particolare, ottenuta con la sovrapposizione reale di due scene, catturate su due diapositive diverse, ma viste nello stesso istante.
(ZioMauri29)


white di KoKo

Precisa la composizione che trova nel taglio usato la sua migliore rappresentazione, ottima la definizione del soggetto e piacevole il contrasto ottenuto dalla presenza davvero limitata di toni, effetto quest'ultimo che permette una fruizione dell'immagine davvero eccezionale. Ottimamente gestita la luce e la resa del bianco. La leggera differenza tonale permette di evidenziare la distanza tra primo e secondo piano, cosa non facile e non del tutto scontata data la grande massa bianca non facilmente gestibile, posizionando e giustificando il soggetto.
(td.1867)
Oggetto: Per un soffio...
Autore: redazione4u - Inviato: Dom 08 Mar, 2009 6:46 pm
Calma Piatta3 di Daniele#

Bello slancio verticale per questa composizione, giocata sull'equilibrio spaziale degli elementi a disposizione che si staccano, netti, dalla superficie dalla quale emergono quasi fossero in essa sospesi, grazie al giusto tempo di esposizione.
Ombre e riflessi accentuano questa ripartizione, precisa, pulita, portata ad un BW ad alto contrasto dove i due opposti colori trovano gli intermedi livelli dei grigi.
Una luce forte, domata con decisione e che riesce a ricreare una superficie metallica dalla quale i legni escono con tutta la forza della materia.
Il dettaglio è impeccabile e ben contribuisce a quel senso di silenziosa immobilità che lo scatto evoca.
Il tuoi due lavori precedenti, basati sulla stessa tecnica e sullo stesso soggetto, come un preludio lasciavano presagire la valenza fotografica dell'interpretazione che sei riuscito a dare a quel luogo.
(baistro64)


...Architettura Eur 1... di hawkeye69

Pensare ad immagini da architettura può sembrare abbastanza semplice e immediato: si pensa a fotografie di chiese, di cattedrali, di ponti... ma immagini che funzionano, e anche molto bene, in quest'ottica, sono quelle ottenute sfruttando a pieno prospettive e giochi di volumi, come l'immagine di hawkeye69. Ogni cosa è posizionata nella maniera migliore: cielo a sinistra, davvero di un bel blu e dallo stesso lato la facciata in ombra. Cielo nuvoloso e coperto a destra e sulla stessa direzione la facciata baciata dal sole, e tagliata da quell'ombra come un rasoio precisissimo nella sua linea.
Inquadratura pressochè perfetta, centrale e rigorosamente controllata in tutte le linee cadenti possibili. Il generoso 'piede' della scena non dispiace affatto, è come se l'osservatore vi arrivasse dopo un lungo cammino e, alzando lo sguardo di fronte a sé, potesse ammirare questa scena. Particolarissima, rigorosissima. Ben fatta.
(ZioMauri29)


_DSC3277 di Mesco

Non per essere ripetitiva ( né voglio assolutamente essere fraintesa) ma quando l'utente Mesco lavora su bianco e nero mi piace assai.
Qui schiva la spettacolarizzazione pura e mantiene saldamente un appoggio nella zona ritratto con la intensità dello sguardo.
Mi piace quella mano che tradisce una indecisione nell'appoggio al muro, che fruga alla cieca l'intonaco impostando una posa che non arriva.
Non me ne voglia nessuno, ma senza i nei è senz'altro più pulita e impersonale, ma perderebbe appunto un po' di quella presa sicura in zona ritratto.
(Clara Ravaglia)
Oggetto: Per un soffio...
Autore: redazione4u - Inviato: Dom 08 Mar, 2009 6:50 pm
.... di Nash

Una street diretta, senza incertezze di contenuti; ironica: racconti una storia vecchia come il mondo, il sondaggio dei due polli o meglio a chi troppo e a chi nulla.
Anche qui il tuo stile compositivo non viene a mancare: la tua ricerca di quelli che una volta ho definito "signore e signori street", ti colloca in primissima linea nella ripresa della scena, quasi scattassi dall'interno la storia che racconti. E dentro, poni chi guarda la foto, facendo dello spettatore, passante; e dei tuoi occhi la macchina fotografica.
E' ben citato Lee Friedlander, permettendo di farlo scoprire a coloro che non lo conoscono e di rapportarlo alle tue composizioni.
(ankelitonero)


L'imputato assente di Firebird

L'uso dell'HDR è davvero appropriato in questo contesto. Non esaspera, ma enfatizza il raggio proveniente dall'esterno, grazie anche al tempo di scatto abbastanza lungo. Spesso si sottovaluta l'importanza di una buona resa in fase di scatto che in questo caso specifico fa sicuramente la differenza. Ma questa non è una foto che fa solo vanto di una tecnica impeccabile perché è un'immagine che attraverso la proposizione di un'assenza stimola la fantasia dell'osservatore. Qui non manca davvero nulla, a parte l'imputato che è ben sostituito da una luce meravigliosa.
(AlexKC)


light my fire di yin

Questo è uno scatto che ha dell'incredibile!
Lo segnalo volentieri non solo perché si tratta di una macro senza alucce o antennine o comunque diversa da quelle che siamo abituati a vedere, la segnalo perché è un piccolo capolavoro di creatività!
Il bello dello scatto lo vedrebbe anche un criceto: un'azione rapidissima e affascinante come l'accensione di un cerino incorniciata in una composizione da manuale e con una pulizia incredibile.
Sorprende soprattutto il dinamismo che si respira: sembra quasi di sentire lo sfrigolìo dello zolfo che si incendia, di vedere la minerva scorrere sotto e la luce tremolare in accenti e lampi schizofrenici... una foto a dir poco viva!
Vien spontaneo chiedersi come ci sia riuscito e qui ci si rende conto di quanta inventiva e quanta creatività ci vogliono per ottenere uno scatto che, come questo, brilla sopra la media degli altri scatti.
Il bello è che il set era fermo: ci son voluti raggi laser e polvere da sparo... ma non vi dico niente invitandovi a leggere dalla tastiera dell'autore che descrive l'incredibile tecnica nel corso della discussione!
(Squartapolli)

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