In questa rubrica incontriamo i fotografi che si affacciano al nostro portale con i loro scatti, i loro commentie consigli agli altri utenti del forum.
Attraverso le domandee le relative risposte, qualche fotografie che li ritrae di persona e i link alla loro attività o alle pagine social/siti personali, in“5 minuti con …” la redazione si propone di aprire una finestra sul mondo degli utenti scelti di volta in volta per poter conoscere più approfonditamente coloro con cui quotidianamente ci confrontiamo, tanto da considerarli amici, pur non avendoli mai visti di persona.
Ciao Natalia. Documentandomi per preparare questa intervista ho incontrato molte notizie interessanti sul tuo conto. Musicista, cantante lirica, pittrice, poeta, scrittrice … Ne emerge il quadro di un’artista veramente a tutto tondo, direi sinestetica per la capacità di tenere insieme i vari mondi. Vuoi raccontarci un po’ di te, dei tuoi molteplici interessi?
Leggendo così, sembra che io faccia tutto questo contemporaneamente. Se fosse così, dovrei essere un genio.
Ma non è così. Direi che da piccola ho fatto molte cose, sono stata per un periodo ‘sbattuta’ in un collegio per bambini dotati dove ho fatto di tutto (manca la parte sportiva in questo elenco).
Sono figlia di una madre-artista che per sua scelta mi ha cresciuta da sola.
Non so se avevo doti artistiche o mia madre me le ha tirate fuori, ma la molla che scatta di solito nei bambini si chiama curiosità.
Come in tutte le famiglie sovietiche, non avendo una babysitter ho dovuto riempire il mio tempo con qualcosa di più abbordabile: il pianoforte che prendeva la polvere, la macchina fotografica che dopo la morte di mia nonna non usava più nessuno e le riviste ritagliate e distrutte per creare quadri con i collage.
Insomma a 7 anni suonavo a caso la mia musica (musichetta) e avevo l’udito molto buono, sapevo dipingere copiando da mia madre e guardavo con sospetto la macchina fotografica perché nessuno mi aveva detto come si fanno foto decenti.
Da piccola, in contemporanea, ho frequentato la scuola di musica e la scuola di pittura. È stato un bel modo di tenermi occupata.
Credo che il periodo della mia infanzia sia stato il periodo migliore della mia vita: assorbire, elaborare, imparare sperimentando non mi pesava per niente: poche responsabilità, soltanto ricerca del consenso dei grandi. Lo ricordo un po’ come un gioco…
Alla fine sono riuscita anche a fare confidenza con la camera oscura: sotto una coperta mettevo la pellicola nel contenitore per lo sviluppo, poi in bagno di notte facevo lo sviluppo in due passaggi. Le mie prime doppie esposizioni le ho fatte all'età di 14 anni.
Non aspiravo a diventare una fotografa.
Era un puro hobby. Ricordo che allora dicevano che qualsiasi cosa facessi mi veniva bene e con una certa facilità.
All'età di 16 anni questa ‘armonia’ finì. In quella età si formano le voci e ho scoperto di possederne una, ero un mezzo soprano.
Da lì in poi è stato lasciato tutto al caso.
Sono rimasti soltanto il bel canto e la musica. Componevo musiche, canzoni e poesie.
Senza nessuno scopo. Per me stessa. Completando gli studi al Conservatorio di Minsk (Bielorussia), sono andata a lavorare nella filarmonica come cantante lirica, facendo per un periodo molti concerti in tutta l’Unione Sovietica e registrando anche qualche 33 giri.
La storia di una bambina prodigio finisce qui.
Che cosa ti ha portato in Italia, a pochissimi mesi dalla caduta del Muro di Berlino, e da qui alla fotografia che, se ho ben capito, è tra tutti il più recente dei tuoi approdi, maturato proprio nel nostro Paese?
Magari sarò troppo sincera, ma alla fine degli anni 90’ sposare un italiano era di moda.
Capitò anche a me.
Mi sono trasferita in Italia nel 1990 e per fortuna non ho visto lo sfascio che seguì il mio paese in quegli anni.
Qua potrei aprire un capitolo interminabile di “perché”, “come mai”, e “per che cosa”….
Ma il passaggio mentale è stato molto duro: invece di fare il mio lavoro nel quale ero brava, ho dovuto fare tutt’altre cose: cameriera e Pony Express per imparare la lingua, poi, l’interprete, e anche l’odontotecnica; per un periodo non molto lungo ho avuto un mio ristorante.
Ma erano tutti mestieri che non mi davano nulla tranne la sopravvivenza materiale.
utto cambia nel 2000 quando conosco il mio attuale compagno: un semplice impiegato ma con interessi verso arte e fotografia. Grazie a lui dopo tanti anni sono tornata a dipingere e piano piano a fotografare.
Ho pubblicato 4 libri di poesie, una mia vecchia passione. Ho curato alcune rubriche su alcune riviste letterarie.
Non so quanto bene scrivo, non so quanto bene dipingo o scatto foto.
Non posso io darmi un voto. Sarebbe ridicolo, ma sento in modo molto profondo che in quello che faccio sicuramente ci sono due anime: una – ortodossa, slava, fredda, lontana, nascosta e malinconica ed altra - calda, acquisita con gli anni, allegra, spiritosa, libera come quella, italiano-europea.
Certo che le possibilità che mi ha dato un paese così creativo hanno influenzato molto le mie scelte, anche se ho dovuto studiare sempre per approfondire i cambiamenti nell’arte e nella fotografia che si sono succeduti negli ultimi anni.
È un studio costante che faccio sempre con piacere.
La tua personalità così eclettica emerge anche dalla galleria qui su photo4u, in cui si nota non un genere d’elezione (sebbene ti dedichi con piacere al ritratto), ma un arioso spaziare, traslando da un genere a un altro, da un linguaggio a un altro, con assoluta libertà e indiscussa capacità.
Che cosa ti guida nelle tue scelte fotografiche?
Non so quanto sono eclettica, ma la mia storia di fotografa è iniziata per caso ed è nata nel mondo dell’arte.
Ho conosciuto un ‘oceano’ di artisti girando le fiere, le mostre e i workshop.
Ad un certo punto iniziai a fotografare i miei amici-artisti. Fare i ritratti sfruttando la luce naturale, la luce che arriva dalla finestra o all’aperto.
Ritratti semplici. I primi piani. Niente pennelli e quadri.
Soltanto le loro espressioni e gli stati d’animo.
Così è nato il progetto “
STRAvolti – volti degli artisti del Friuli Venezia Giulia”. Li conoscevo tutti.
Questo mi aiutò ad entrare in confidenza e metterli a loro agio davanti all’obbiettivo.
Infatti cercavo sempre la naturalezza del soggetto, la sua mimica e qualcosa che appartenesse solo a lui, come la sua personalità.
In questo caso, la mia esagerata comunicatività diventò un pregio.
Ricordo, anche, come all’inizio scattavo una marea di foto. 400 o 500 ad ogni servizio.
(Oggi sorrido di questo fatto, ma allora avevo paura di perdere uno scatto buono che poteva essere migliore dell’altro).
Devo ringraziare anche alcuni miei amici fotografi che mi hanno appoggiato con i loro consigli e mi hanno insegnato ad usare
Ligthroom.
Il resto è venuto da solo.
Con il tempo. Per molti anni ho lavorato soltanto con la fotografia bianco-nera.
(
Vorrei precisare che da piccola odiavo il bianco-nero. Da vecchia lo amo. Il ritratto, per me, deve essere sempre in B/N. È molto elegante, prezioso e affascinante. Poi tocca al fotografo decidere lo sfondo che è importantissimo per una foto in bianco-nero.
C’è anche un lato simpaticamente positivo per chi si approccia alla fotografia: se uno scatto a colori è brutto, trasformandolo in bianco-nero riesci ad eliminare alcune imperfezioni: ho fotografato un sacco di eventi senza luce e senza possibilità di usare un flash che in B/N risultavano una bomba).
Concludendo, il colore mi distrae.
B/N (per me) ha una potenza maggiore.
Anche se in quest’ultimo anno inizio a rivalorizzare il colore.
Ultimamente (grazie al Lookdown) ho dovuto imparare diverse tecniche compreso Ligth Painting, che in condizioni di chiusura è stata una manna dal cielo.
Fotografare qualsiasi cosa e dopo cercare di arrivare ad un risultato positivo ed inaspettato. Per questo a volte si può notare il diverso approccio nelle mie foto, ma non c'entra niente con lo stile. Sono soltanto esperimenti che faccio e farò sempre.
Ti ho immediatamente chiamata artista. Qual è la tua idea di arte? Qual è, in sostanza, il filo rosso che unisce tutte le forme espressive che pratichi o hai praticato?
Questa domanda è strettamente legata alla domanda precedente.
Quando a volte metto le mie foto e chiedo commenti, non tutti vedono una fotografia mia, ma vedono una fotografia.
Quando iniziai a dipingere e lavorare per le gallerie, mi chiedevano sempre di fare cose mai viste, cioè, avere la mia personalità e avere una impronta diversa dai canoni già esistenti.
E’ stato tortuoso ma gratificante.
Nella fotografia invece ci sono i canoni che non tutti riescono a cambiare e a re-inventare.
Pensano che nella fotografia non si può osare, che la fotografia è intoccabile.
Fare la critica ad una fotografia (a volte) è soltanto esprimere il proprio gusto: “
Questo quadro non mi piace, non lo compro. Questa foto non mi convince, non mi interessa”.
Ora non ricordo chi l’ha detto, ma la frase dice che ogni opera d’arte ha un suo acquirente.
La stessa cosa posso dire della fotografia.
Perciò, l’idea che la fotografia sia una forma d’arte, non me la toglie nessuno.
Qua vorrei fare una piccola deviazione e spiegare il mio concetto di fotografia. Penso che oggi come oggi abbiamo tre tipi di fotografia:
la fotografia classica, la fotografia artistica e la fotografia commerciale.
Io prediligo la seconda.
La differenza con la fotografia classica è fondamentale: se la fotografia classica possiede certi canoni, regole e similitudini, la fotografia artistica deve avere un suo stile ben riconoscibile e può fregarsene delle regole. Quando noi andiamo in una fiera d’arte e vediamo alcuni pittori, li riconosciamo subito: per la pennellata, per il soggetto, per la tecnica, e così via…
La fotografia artistica ha le stesse componenti.
Basta citare alcuni nomi come
Roberto Kusterle, Jean Turcò o
Oliviero Toscani.
Qua, su photo4u,
Klizio ed altri che non mettono il loro nome e questo mi dispiace molto.
Insomma, ci sono fotografi le cui immagini possono essere non firmate, ma sappiamo bene a chi appartengono).
Il futuro della fotografia è questo.
Se dobbiamo parlare del filo rosso che unisce le mie pitture e fotografie, posso dire che molto spesso uso la stessa struttura compositiva come per esempio dividere quadro o foto in frammenti: anche una foto può essere composta da molte foto (e senza copiare il grande
Maurizio Galimberti).

Le ripetizioni, il ritmo (per essere vicini alla musica), la moltitudine dei soggetti che diventa un soggetto unico.
I pittori, in quel lontano 1839 furono i primi a capire l’enorme portata della scoperta messa a disposizione da Nièpce e Daguerre.
Per questo una delle domande che porrei a Gerhard Richter, se avessi il privilegio di intervistarlo, è quale differenza sente tra le immagini fatte a mano e quelle fatte a macchina.
Tu con lui condividi (fatte giustamente le debite proporzioni) la capacità di tenere insieme i due mondi e perciò rivolgo a te il medesimo quesito.
È stato Sgarbi a dire che con il pennello è già stato fatto tutto.
Allora perché no? Gerhard Richter ha avuto il coraggio di proporre una cosa improponibile.
Ma ormai non si può sorprendersi tanto perché anche una banana attaccata con lo scotch diventa un'opera d’arte.
Dico, almeno la fotografia ‘sporcata’ di colore rimarrà per sempre. La banana invece?
(Voglio ricordare però che la fotografia non è soltanto il riflesso di una cosa e stampato su un supporto, ma è anche la portatrice dei tempi, della storia).
Le tue fotografie sembrano fotografie (è un complimento) e non bizzarre elaborazioni spettacolarizzanti.
Quanto peso hanno, nella tua produzione, il lavoro precedente allo scatto e la post produzione?
Ritengo la post produzione necessaria.
Uso
Ligthroom per elaborare il file
RAW.
Ogni tanto
Photoshop per raddrizzare le linee o qualche piccolo ritocco.
Per una foto in BN è abbastanza.
Per i colori invece uso
PhotoScapesX per Mac, un programma gratuito che è un misto fra Ligthroom e Ps.
È molto veloce e completo.
Per il resto penso che la fotografia deve rimanere fotografia.
Ma a proposito di bizzarrie: sul sito photo4u ho pubblicato una foto, un selfie con la felce, una foto che era nata tutta sballata.La mano dimezzata, il corpo tutto sbilanciato.
Ma sono stata colpita dagli occhi quasi non naturali, strani e 'fuoriuscenti'.
Ho lavorato per tirare fuori qualcosa di soddisfacente ma senza toccare la struttura e secondo me sono riuscita, anche se sono stata molto criticata da alcuni e applaudita da altri.
Proprio così nascono le foto che sembrano diverse dalle solite, ma postarla sul sito è stata una sfida per me.
Non ho paura delle critiche, ma è un segno di sfida con me stessa.
In pochi mesi su P4U hai già ottenuto numerosi riconoscimenti, sia dallo staff (foto della settimana, foto del mese …), sia dagli altri utenti con innumerevoli preferenze. Come vivi la consapevolezza di essere bravae apprezzata?
È un aspetto interessante.
Molto spesso gli artisti e fotografi non riescono a capire subito quale foto ha un valore artistico e quale è una semplice foto eseguita bene.
Se vuoi crescere, devi ascoltare gli altri.
È importante! Però non ho mai contato quante preferenze hanno le mie foto, perché con grande piacere ‘godo’ le foto di altri fotografi che mi sembrano molto superiori alle mie. Ora dico anche una banalità atroce ma, per un artista, anche per un fotografo, è importante sapere se si trova sulla strada giusta.
Conoscere il parere degli altri fotografi può dare gli spunti giusti per migliorare.
Una delle piccole curiosità che mi concedo è quella di chiedere a chi intervisto di raccontare qualche aneddoto legato alla pratica fotografica. Tu ne hai qualcuno da raccontarci?
Un po’ erotico, direi.
acevo il mio secondo ritratto ad un artista con il quale ci conoscevamo bene, ma senza avere un legame amichevole.
Quel giorno lo trovai un po’ giù di tono, quasi arrabbiato. Ho perso due ore a girare tutti i piani della sua casa, guardare i suoi quadri, i pavoni che abitavano nel fienile.
Insomma, lui rimaneva teso.
Ad un certo punto mettendo a fuoco i suoi occhi gli chiesi senza pensar tanto:
“Chissà se un giorno io e te faremo l’amore…”
Ho visto nel mirino una faccia cambiata, sorridente, rilassata, una faccia diversa… È venuto fuori un bel ritratto… Vi assicuro.
Per quanto sia poco il tempo in cui hai avuto modo di vivere P4U, ti sarai certamente fatta un’idea di quali sono i suoi punti di forza e di quali, invece, le cose da migliorare o quelle che mancano. Hai qualche suggerimento, qualche consiglio, per poter progredire e rispondere sempre meglio alle attese di chi ci frequenta?
Sono ormai abituata a questo sito, ma ricordo che all’inizio ho provato fatica a guardare le foto.
Per chi ha problemi di vista, è un lavoro doppio: devi ingrandire ogni foto per valutarla. Ma quando ti abitui, sai come muoversi.
E poi, lo trovo un po’ lentino, ma questo lo hanno notato tutti, penso.
 |  |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
Il poeta | Guardare oltre | Concerto |
 |  |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
La pianista | Romano | Gambe |
 |  |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
Chiesetta di Moimacco | Gorizia | Luogo di pace |
Per finire oltre ad ammirare la tua gallery qui su photo4u, ti chiediamo di scegliere le foto (al max 5) a cui sei più affezionata tra quelle che hai postato nel tempoe di aggiungere una breve descrizione a corredo di ognuna.
Laki85 ha scritto: |
Notevole, mi accodo ai complimenti  |
1962 ha scritto: |
Di grande impatto questa scultura che con forza divarica il torace squarciato, dietro l'autore che emerge dall'ombra ed anch'esso sembra entrare a far parte di una installazione artistica. Il BN lavorato e dosato con perizia così come ben dosata luce ( unico neo piccola bruciatura recuperabile in post sulla parte alta della fronte dell'artista).
Gran bella foto che metto fra le preferite. Un caro saluto
 |
littlefà ha scritto: |
Un altro ottimo ritratto Natalia..piacevolissimi racconti d'arte, uno scultore che maschera a stento l'orgoglio per la sua creatura(notevole tra l'altro), nascondendolo in un espressione tenuta sobria ma dalla quale scappa un piccolo accenno di sorriso. Mi piace molto  |
Harma ha scritto: |
Quel leggero fascio di luce è magico. Complimenti...ottima! |
AarnMunro ha scritto: |
Notevole! Una gran foto. |
Marco Deriu ha scritto: |
eccellente , ottimo lavoro. ciao Marco |
fabioph ha scritto: |
strepitosa. poetica preferita all'istante! |
Arnaldo A ha scritto: |
Benvenuta su P4u anche da parte mia. Mi piace molto la tua proposta, ed anche il b/n.. Se vogliamo proprio essere pignoli condivido il suggerimento di Vittorione sulla Mano.. Il resto lo trovo .
Arnaldo. |
DamianoPignatti ha scritto: |
ottima prova do ritratto,ben dosata e gestita.
La figura, la posa, lo sguardo, i riflessi. concordo col discorso importantissimo della mano, perché la figura ci si appoggia, l'andamento della figura porta l'occhio proprio lì.
tutto il resto è perfetto. |
Francesco Ercolano ha scritto: |
Che meraviglia... I miei complimenti e benvenuta,
Franco
 |
vittorione ha scritto: |
Ritratto bello e ricco, ben sviluppato, coinvolgente. Ottimamente colta nella sua empatica espressività l'artista, con bella cura della contestualizzazione in cui è immersa. Se un difetto va sottolineato trovo sia nel taglio poco attento in basso, con un'amputazione della mano che si poteva forse evitare.
V. |
Klizio ha scritto: |
Ciao Natalia, felice di ritrovarti anche qui! Uno dei tuoi ritratti ambientati attraverso i quali riesci ad entrare nel mondo "artistico" dei tuoi soggetti.
Giochi con i riflessi, con le sculture, con l'ambientazione, ma la scultrice è il perno di questa immagine, pur senza assorbirla del tutto.
Ci sono le sue opere e poi c'è lei con questo bellissimo sorriso che riesce a trasmettere una forte "presenza" nell'insieme e del pari a comunicare una grande complicità con te.
Gran foto!
 |
LucaDessena75 ha scritto: |
Bella bella, una fotografia che non mi comunica niente di "sbagliato", c'è tutto. complimenti |
littlefà ha scritto: |
Buongiorno Natalia e benvenuta su p4u!
Ti presenti con un bel ritratto, lei immersa nel suo mondo, con le sue creature che ti presenta con un sorriso gentile,sereno e soddisfatto.Bello l'uso dei riflessi e il bn! Una bella proposta  |
teresa zanetti ha scritto: |
Ciao Natalia e benvenuta tra noi!
Ti presenti con una fotografia intelligente che condensa in sé la lezione fotografica di molti. Dai riflessi di Atget alla capacità di Nadar di accalappiare la scintilla personale dei suoi soggetti.
Il bn è buon contraltare al racconto. Contribuisci alla nostra comunità anche con i tuoi commenti e suggerimenti. Buon tutto e alla prossima Tere |
redazione4u ha scritto: |
Complimenti Natalia, il link a questa foto, FdS e Home Page, e' in evidenza per una settimana sulla ns. pagina Facebook:
https://www.facebook.com/photo4u.it/
 |
FdiFederico ha scritto: |
Il soggetto è interessante e ha una espressione intrigante, una Keith Richards. Non capisco cosa sia a fuoco, mi sembra i capelli ma non mi pare nessuno dei due occhi. Il nero crea una cornice naturale ma sotto il collo il contrasto sembra artefatto. |
littlefà ha scritto: |
Ti hanno già dato delle indicazioni tecniche precise e dettagliate, io mi soffermo piu sull'aspetto empatico del ritratto.. sull'incisività dell'espressione diretta che hai colto. Occhi penetranti, per un soggetto che colpisce, ha un aura molto carismatica e una personalita che appare forte e affascinante.Brava Natalia  |
Laki85 ha scritto: |
Gran bel PDR, ottimo BN, ma bruttino l'effetto sfocatura aggiunto in post produzione. Decisamente non street...direi più Varie.  |
elis bolis ha scritto: |
molto interessante il PDR, ottimo il b/n e bella la luce che illumina il selciato, mi piace parecchio ciao Elis |
pulchrum ha scritto: |
Immagine ben curata con un piacevolissimo risultato. Ciao, Francesco |
Arnaldo A ha scritto: |
Ottimo pdr e b/n. Arnaldo |
Enrico Lorenzetti ha scritto: |
dinamico il punto di ripresa, luce&ombre&b\N tutto molto bello  |
Francesco Ercolano ha scritto: |
Bellissima per punto di ripresa, luce e bianco e nero. Complimenti, Franco  |
batstef ha scritto: |
Interessante e ben eseguita, bella creatività! |
sanmoi ha scritto: |
Grande idea, molto ben vista...complimenti!  |
carcat ha scritto: |
piacevollissima! |
Creedence ha scritto: |
Con un po’ di fantasia, ottimo risultato  |
elis bolis ha scritto: |
un lavoro originale e ben realizzato, brava
ciao
Elis |
AarnMunro ha scritto: |
...Buona Pasqua! Ottima la nitidezza ed il BN...potevi farci un bel reportage. Non avrei tagliato le ombre. |
fmongili ha scritto: |
i miei complimenti per un lavoro ben realizzato , ottima tecnica e fantasia compositiva a presto Franco |
1962 ha scritto: |
Tanti, tanti complimenti Natalia, brava.
 |
 |  |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
Verso mercato | Temporale in arrivo | Marzo |
 |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
Concerto | Due |
 |  |  |
Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko | Natalia Bondarenko |
Il sorriso | Riflesso sbagliato | Vince sempre lui |
Ci congediamo infine da Natalia con una/alcune sua/e foto che la ritraggono insieme alla macchina fotografica strumento con cui coltiva la passione che tuttici accomuna(allega una o più foto che ti ritraggono con la fotocamera)
Link alle pagine dell'Autore su web
https://nataliabondarenkofotografa.blogspot.com/
https://www.instagram.com/bw_bondarenko/
https://www.facebook.com/nataliabondarenkofotografa/
Intervista a cura di Teresa Zanetti e GiovanniQ