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photo4u.it - Interviste
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Le interviste di photo4u.it! Massimo Passalacqua
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 Vi presentiamo la 18ma uscita della nostra Rubrica ' Le interviste di photo4u.it': uno scambio di pensieri con persone coinvolte nel mondo fotografico, che si sono contraddistinte per meriti e sensibilità fotografica e visiva. La nostra Redazione ha intervistato Massimo Passalacqua, già sanpit, con noi sin dall'inizio, ovvero dal 2005, ben 14 anni... fotografo molto apprezzato e conosciuto, per aiutarci a conoscerlo meglio.
Le interviste passate sono disponibili sono qui Buona lettura a tutti!

La passione fotografica per me è stata inizialmente un’estensione del culto per il cinema che mi ha coinvolto sin dalla fine del liceo e soprattutto nei primi anni di università, tempo di discussioni e cineforum.
Bergman, Rossellini, Fellini, Kubrick, Allen, Spielberg e tanti altri, sono stati gli eroi della mia giovinezza e mi hanno spinto a coltivare le arti visive in genere, in primis la fotografia.
Quest’ultima, rispetto al cinema ed anche alla pittura, rispondeva più immediatamente all’esigenza giovanile di emulare i maestri tanto amati, dal momento che il sogno di possedere una propria fotocamera era naturalmente più alla portata rispetto alle complicazioni, agli studi ed alle relazioni necessari per approcciare il cinema o la pittura.
Ecco perciò che ai miti cinematografici di cui sopra, si sono presto aggiunti i nomi più importanti della fotografia: Henri Cartier Bresson, Elliot Erwitt, Steve Mc Curry, Robert Capa, Ferdinando Scianna, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Mario Giacomelli, Gabriele Basilico e tanti altri.
Ed ecco che, dopo le prime incerte prove fatte con improbabili macchinette compatte a pellicola (il digitale allora non era neppure ipotizzabile), la mia confusa idea di sperimentare la fotografia è stata infine indirizzata dal regalo di laurea dei genitori della mia allora fidanzata: una Yashica FX3 Super con il suo obiettivo 35 mm.
E pur rendendomi presto conto che i giganti della fotografia non erano da me minimamente avvicinabili a livello espressivo, la pratica fotografica mi ha fatto scoprire l’essenza specifica di questa splendida arte, l’importanza cioè dell’istante irripetibile.

Profilo su p4u: https://www.photo4u.it/profile.php?mode=viewprofile&u=6096
Gallery su p4u: https://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=6096
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Massimo Passalacqua ovvero, prendendo a prestito un’idea di François Truffaut, “l’uomo che amava le donne”. Hai voglia di raccontarci qualcosa di te, di come ti sei avvicinato alla fotografia e in particolare di quando hai capito qual era, in fotografia, la tua strada?
 Come illustrato nell’introduzione, i fotografi che mi hanno ispirato erano per la maggior parte dediti alla fotografia di reportage ed alla street photography e questo è stato il genere dei miei esordi.
Presto però mi sono reso conto di una mia spiccata propensione per il ritratto, specialmente per il ritratto femminile.
Il ritratto street tuttavia poneva diverse problematiche, la maggiore delle quali consisteva nella utilizzabilità delle foto realizzate per strada, limitata dall’assenza nella maggior parte dei casi di un’idonea liberatoria.
Ed è stato così che mi sono indirizzato verso il mio genere di elezione: il ritratto posato e fashion, con alcune concessioni alla fotografia glamour e, meno frequentemente, erotica.
Benché il ritratto in studio sia il tuo interesse precipuo, osservando il tuo percorso dagli inizi a oggi, non mancano certo le incursioni in altri ambiti fotografici: il paesaggio, la strada, il minimal, certe piccole curiosità che si presentano all’improvviso … ma, pur ottenendo risultati mirabili, li pratichi con parsimonia. Perché?
La risposta è molto semplice: il fattore tempo.
Pur essendo la fotografia, con tutta evidenza, una delle principali passioni della mia vita, non è diventata la mia professione e quindi il tempo che ho potuto dedicarle è gioco forza limitato e, in questa ristrettezza, l’ho naturalmente focalizzato maggiormente sui miei generi preferiti, pur non avendo voluto trascurare del tutto altre forme di espressione.
Scorrendo la tua galleria per preparare questa intervista, ho trovato dei ritratti che, pur realizzati con una modella che sta posando per te, appaiono spontanei, quasi come se il soggetto fosse inconsapevole di essere fotografato. Come li realizzate?
Questo effetto nasce dal mio approccio alla fotografia posata.
Quando scelgo una modella e concordo con lei un servizio fotografico, specialmente se è la prima volta che ci collaboro, non decido in anticipo cosa realizzare, ma le lascio molta libertà di scelta, sia nel mood da realizzare che negli abiti da indossare.
Questo mi consente di predisporla in modo naturale alla posa e di instaurare un rapporto di collaborazione e di fiducia che ne incoraggia la spontaneità.
Ammalianti, imbronciate, solari, romantiche, predatrici, misteriose, sognanti … Le “tue” donne sono insieme tutte le donne e al contempo tutti gli stati d’animo di una sola donna. Indaghi con perseveranza quello che Goethe, nel Faust, definì “l’eterno femminino”, l’essenza immutabile della femminilità. Sei riuscito infine ad afferrarla, e cerchi di riprodurne l’impalpabile magia ad ogni scatto, o la ricerca è ancora in corso e ogni nuova fotografia solamente un tassello di un mosaico ben più complesso, la cui bellezza sta proprio nell’impossibilità di completarlo?
Non credo che tale essenza sia poi così immutabile: ritengo invece che muti con i cambiamenti della società e contribuisca al progredire della stessa. Credo che sia quasi impossibile cogliere l’essenza di questi mutamenti una volta per tutte ed è affascinante trovarsi a tu per tu con donne sempre più consapevoli di sé e dei propri obiettivi. Del resto, ho esplorato con interesse la psicologia femminile cangiante nella letteratura (altra mia grande passione), avvinto da donne così diverse, ma così mirabilmente descritte, come Madame Bovary o Anna Karenina, oppure stupito dalle mille sfaccettature psicologiche delle protagoniste (o della protagonista, stante l’evidente matrice autobiografica) dei racconti di Alice Munro o dalla cangiante personalità dell’Odette di Proust.
Cercare di cogliere le diverse personalità femminili in uno sguardo, in un’espressione, in una postura, è molto difficile, ma anche molto stimolante.
Nelle tue fotografie si ritrova spesso un’atmosfera sospesa. Non solo i ritratti, ma anche le immagini di strada, i paesaggi, le città … appaiono come frammenti di realtà fermati in quell’istante in cui le cose stanno per modificarsi, cambiare definitivamente e così perdersi, inesorabilmente. Un antidoto alla nostalgia?
Fin da bambino ho sempre avuto una vena contemplativa, ero affascinato dalle situazioni apparentemente statiche - che so, un paesaggio deserto percorso dal vento, uno sguardo perso nei propri pensieri, un canto proveniente da non si sa dove, una stanza vuota ma ricca di segni - ma in effetti intrise di mistero e quindi di possibilità.
E’ probabile che nella fotografia, indipendentemente dal genere svolto, cerchi di riprodurre questo stato di contemplazione.
Ho avuto modo di notare che la scala è un elemento ricorrente nelle tue fotografie e, in particolare, un tipo di scala che rammenta quella di “1926 – Chez Mondrian”, uno dei più celebri scatti di Kertész. È solo una coincidenza o ci sono delle ragioni?
L’immagine a cui ti riferisci è un bell’esempio di foto dall’atmosfera sospesa e mi è sempre piaciuta, però non avevo mai pensato fino ad oggi ad una possibile relazione con i miei scatti: non ne escluderei un’influenza inconsapevole.
Anche nell’ultimo servizio fotografico di una settimana fa ho degli scatti in cui la modella posa su una scala a chiocciola singolarmente simile proprio a quella della foto da te citata.
I grandi artisti del passato, anche a distanza di secoli, ci interrogano, continuando a parlarci, in questo sta lo specifico dell’Arte (quando è vera Arte). Ti ispiri a qualche grande maestro del ritratto, non solo fotografico, ma anche del mondo della pittura? Perché ho notato che, come ad esempio accade ai personaggi dei dipinti di Piero della Francesca o di Cézanne, le tue modelle sono spesso “ineloquenti”: la loro espressione è ineffabile e lascia trasparire non il pensiero del momento in cui sono ritratte, ma piuttosto il loro carattere, l’energia sottesa alla loro stessa presenza che così diventa di per se sola appagante.
 Ho sempre ammirato, sia nella pittura che nella fotografia, i ritratti di donna caratterizzati da una espressività non immediata e mi sono sempre chiesto perché. I motivi sono diversi, ma sostanzialmente si identificano con un approccio non superficiale alla bellezza femminile.
Una postura ed un’espressione non immediatamente provocanti rappresentano per me il massimo grado di eleganza e seduzione, legandosi ad un universo femminile complesso, sfaccettato, misterioso e allontanandosi dallo stucchevole stereotipo costruito da un certo mondo maschile.
Paramount, split, loop, badger … Rembrandt. Mi pare che utilizzi tutti questi schemi di illuminazione ma … ho come l’impressione che il tuo preferito sia l’ultimo. Perché?
Ho studiato molto le luci e cerco di usare gli schemi secondo le esigenze ed i soggetti: però è vero che trovo la luce Rembrandt particolarmente adatta a descrivere la morfologia del soggetto e ad assecondare l’effetto tridimensionale che provo costantemente a creare nei miei scatti.
Com’è composto il tuo corredo fotografico, come lo hai costruito e come si è modificato, se si è modificato, nel tempo?
Dopo aver sperimentato vari tipi di attrezzature, dal telemetro di Leica al medio formato digitale della Leica S, per diversi anni ho affiancato al sistema reflex Canon, quello mirrorless Sony.
Attualmente ho semplificato utilizzando solo Sony, con due corpi mirrorless FF ( Sony a7r3 e Sony a73) e varie ottiche native (Sony e Zeiss) o vintage ( Leica M).
Trovo che, allo stato attuale della tecnica, chiunque possa trovare delle attrezzature assolutamente soddisfacenti. Il risultato finale dipende esclusivamente dalle scelte del fotografo.
È evidente che le tue fotografie sono sempre attentamente post prodotte. Ma altrettanto evidente è l’attenzione a che tutto sia reso in modo naturale, senza forzature …
 Sono d’accordo con chi dice che la post produzione migliore è quella che non si vede. Cerco di affinare la mia tecnica per ottenere un risultato elegante e non vistoso.
Come nascono i tuoi lavori? Parti dall’idea di un racconto che vuoi proporre e che, poi, realizzi, con attenzione maniacale a ogni dettaglio, dalla scelta della modella e del suo abbigliamento, al personaggio che deve interpretare alla posizione di ogni oggetto sul set, un po’ alla Crewdson (fatte naturalmente le debite proporzioni) o, al contrario è l’incontro con la modella a suggerirti la storia fotografica? Quanto spazio lasci all’improvvisazione, alla libertà di ciò che il momento, la situazione regalano?
Il mio approccio è volutamente poco strutturato: cerco di cogliere il meglio dalla libertà espressiva di modella e truccatrice.
Ovviamente dico la mia quando qualcosa non mi convince, ma accade raramente perché difficilmente le collaboratrici che scelgo operano scelte che non condivido.
Lo scopo è sempre quello di far emergere dagli scatti la personalità del soggetto ritratto e questa è anche l’indicazione che do alla truccatrice ed alla Hair Stylist.
A questo punto permettimi di essere campanilista. Sei stato a Torino nel periodo di Natale e l’hai fotografata come era, negli anni Settanta, quando io ero bambina e la mia città mi appariva di una bellezza severa, misteriosa, sfuggente, onirica. Ma l’avevi già conosciuta e hai cercato di ritrovare quello che ricordavi o hai fotografato l’idea che te ne eri fatto prima ancora di conoscerla?
Non conoscevo bene Torino e non me ne ero fatto un’idea particolare. Ho avuto l’occasione di passarci un paio di giorni per lavoro ed i colleghi del luogo hanno organizzato una visita al museo egizio ed un giro della città sul tram storico.
Il caso ha voluto che ciò sia accaduto nel periodo natalizio, con le luci a ravvivare i vostri viali eleganti e maestosi e la nebbiolina a mitigare ed a rendere magica l’atmosfera. E’ stato davvero emozionante scattare quelle immagini e l’dea che mi sono portato a casa di Torino è che sia una città bellissima e misteriosa.
Con le tue fotografie racconti te stesso, una tua idea del mondo che ti circonda o cerchi piuttosto di trasmettere quanto più obiettivamente possibile a chi guarda ciò che incontri sul tuo cammino?
Non c’è mai stato un intento didascalico nelle mie foto, né una particolare concezione del mondo. Nonostante il trascorrere degli anni e l’accumulo di esperienze, continuo a guardarmi intorno con occhi disincantati ed immutato stupore, cercando di trasmettere la bellezza ed il mistero di una realtà il cui senso non sempre è così chiaro.
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Che cosa ti sentiresti di suggerire a un giovane che decidesse di avvicinarsi alla fotografia di ritratto posato?
Di approfittare dell’occasione per conoscere bene i soggetti che ritrae, assecondandone la natura. Mi capita spesso di stupirmi dei tesori di umanità e di cultura che si scoprono approcciando con rispetto e spirito dialogante queste giovani donne che si mettono in gioco posando, sia che lo facciano a livello professionale o semi professionale sia semplicemente per avere delle immagini soddisfacenti di sé.
E a noi di p4u, da utente “storico”, se mi passi l’aggettivo …, che cosa suggeriresti per poter sempre meglio rispondere alle aspettative di chi ci frequenta?
P4U è stato (ed è) uno spazio fondamentale per la mia crescita fotografica. L’ho frequentato a lungo, ho fatto anche parte per un certo periodo dello Staff, poi, per varie vicissitudini, ho diluito la frequentazione, pur mantenendo sempre uno sguardo su questa realtà.
Quando recentemente ho di nuovo passato del tempo qui, ho trovato, accanto agli utenti ed ai componenti dello staff conosciuti, tanti volti nuovi e sono stato lieto di constatare che il background comune di chi presta la sua opera qui è quello che ho sempre conosciuto: persone di cultura, entusiaste e rispettose degli altri, con l’obiettivo di confrontarsi sulle immagini, in modo dialogante e costruttivo.
Soprattutto, l’apprezzamento e la critica vengono motivati, circostanza questa che miracolosamente distingue questo luogo dalla deriva social, dove la critica sembra bandita in nome dello scambio dei like e dove anche l’apprezzamento altrui perde valore per l’assenza di motivazioni e per il dubbio del complimento interessato. Se dovessi suggerirvi qualcosa, vi direi semplicemente di restare come siete, resistendo alle sirene dell’omologazione in senso social.
Sappiate che, quando davvero provo il bisogno di un giudizio sincero ed autorevole, posto le mie foto qui e faccio tesoro sia degli apprezzamenti che delle critiche.
Per finire oltre ad ammirare la tua gallery qui su photo4u: LINK
Ti chiediamo di scegliere alcune foto a cui sei più affezionato che hai postato nel tempo qui su p4u e magari scrivere una breve descrizione a corredo.
Si tratta di una tra le foto che mi hanno dato più soddisfazione.
Mi resi conto che avevo realizzato proprio quello che volevo nell’esatto istante in cui
riguardai lo scatto sul monitor della mia reflex.
Non è una sensazione che ho provato spesso nella mia esperienza fotografica.
Link Foto su p4u
Donagh ha scritto: | questa foto è bellissimal atmosfera che si "percepisce" una sorta di intimità svelata, senza tempo o spazio...
il bianco e nero è perfetto e il taglio sopra i capelli è il mio preferito… BRAVo!!! |
Mister Solo ha scritto: | Ti devo confessare che ogni tanto vengo a rivedere di proposito questo tuo lavoro... ed ogni volta continua a piacermi  |
Francesco Ercolano ha scritto: | Difficile aggiungere qualcosa dopo il passaggio di Clara...ma da tempo volevo farti i miei complimenti per questa splendida immagine...maliziosamente seducente la posa, splendida la resa tonale e soprattutto mi colpisce la gestione della luce...spesso dimentichiamo quanto sia necessario la padronanza tecnica per questo genere, tutt'altro facile, di foto...
Complimenti davvero, Massimo... Tra le tue più belle... Franco
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cheroz ha scritto: | cavolo che fotografia!!! una tecnica eccezzionale. un bn mai visto così "bianco" e così "nero"
e i due grandi occhi che guardano in macchina e la malizia del gesto mi ripeto...cavolo che fotografia!
fiò |
brick63 ha scritto: | bellissima!! complimenti a fotografo e modella..ciao Massimo..  |
freeadam ha scritto: | Una foto strepitosa, sia dal punto di vista tecnico che espressivo.
Complimenti Massimo!!! |
aerre ha scritto: | ....Massimo, ...hanno già detto tutto; ...questo perfetto bianco nero ha l'eleganza ed il fascino di una grafia suadente e al tempo stesso capace di forza incredibile. Complimenti A  |
Sisto Perina ha scritto: | Oltre che sul perfetto bianco e nero ...l'eleganza trionfa in tutta la foto. La perfetta lettura di Clara centra in modo ottimale ogni singolo punto mettendo in risalto il rapporto posa-taglio... Veramente un buon gusto.... ciaoo |
Clara Ravaglia ha scritto: | Fantastico. Non so che altro dire.
Brillante oltre modo il bianco e nero, con un dettaglio quasi prepotente, ma sopratutto pieno di ironia nella sua stretta occupazione dello spazio compositivo. Ci strappano un sorriso le mani di lei impegnate a trarre in basso la minigonna, mentre il capo si abbassa strategicamente a voler entrare di misura nel fotogramma.
Un trionfo elegantissimo di bianco e di nero, protagonisti assoluti, a scacciare quasi ogni grigio dalla scena.
Qui si fa festa con gli estremi di gamma... e che festa. Ciao
Clara  |
#Paolo Guidetti# ha scritto: | Non trovo più parole per des rivere i tuoi scatti massimo,una sola parola
SPETTACOLARE La resa del viso ha letteralmente dell'incredibile  |
Perretta Giuseppe ha scritto: | Non commento lo scatto dal punto di vista tecnico. Dico solo che è eccellente. Ma è l'idea di quel bagliore nella parte superiore che fa emergere il volto quasi su un livello cromatico diverso. Notevole davvero Complimenti Massimo
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brunomar ha scritto: | Supoerbo questo scatto Massimo, non vorrei essere ripetitivo ma resta difficile trovare nuovi aggettivi per le tue splendide fotografie.
Un vero piacere osservare i tuoi ultimi scatti Ciao, Bruno  |
Luna Simoncini ha scritto: | veramente bella! |
marco64 ha scritto: | Molto bravo, sexy e spiritosa  |
Una figura femminile di grande eleganza:
la posa e l’espressione di Nina sono da applauso.
Link Foto su p4u
Re•Sa ha scritto: | Complimenti ho dato uno sguardo alla tua gallery ricca di lavori molto accurati e di pregio...questa è veramente di classe.Ciao  |
markondor ha scritto: | di una delicatezza assoluta. sognante. credo tu abbia "detto" il più bel complimento che la tua modella potrà mai ricevere.... |
Paolo Dalprato ha scritto: | Bh, questo fotografo e questa modella insieme fanno delle gran belle foto, complimenti!!! |
Clara Ravaglia ha scritto: | Cosa aggiungere quando stile e compostezza si coagulano in eleganza pura. Tecicamente impeccabile per tridimesionalità e pastosità delle tinte. Dettaglio ricco ma che sa evitare spigolosità, nell'istante intimo di due palpebre abbassate, con la posa della mano che quasi accenna un passo di danza su immaginari tasti. Un Massimo DOC, come orami ci hai abituato a vedere sempre più spesso. Ciao Clara  |
paolo cadeddu ha scritto: | semplice ed elegante, per semplice intendo che solo con grande maestria si riesce a trasmettere la semplicità. bellissima, saluti |
Francesco Ercolano ha scritto: | Molto bella... Solo complimenti, Franco  |
Liliana R. ha scritto: | Dopo l'analisi di Pio è difficile aggiungere altro, ma non potevo esimermi dal dirti che trovo fantastica questa immagine dove capacità tecnica ed eleganza vanno di pari passo. Bravo.  |
Fiabesco ha scritto: | È davvero una foto magnifica, cromie, dettagli, sfocato, luce, posa etc... Mi associo ai complimenti. Per curiosità, che lente usi?  |
Pio Baistrocchi ha scritto: | Questo,Massimo,è un capolavoro di stile ed eleganza.Dicevo in un precedente post che ogni tuo lavoro sembra compiuto,una meta,un arrivo. E invece alzi sempre leggermente la mira,sposti in alto l'asticella. Risultati non casuali,ma frutto di un divenire che è studio,di un affinare costante e discreto. I tuoi scatti non urlano,sono fraseggi raffinati ispirati a un classicismo che non è maniera.
La nuova attrezzatura ti piace e ti ispira,ti permette un controllo totale,una manualità creativa. La lente è sublime nel compiacere alle tue idee,con uno stacco imperioso che si porta pericolosamente al limite. Lo sfocato è sublime nel porre l'attenzione sulla belleza senza sminuirne il contesto.
Luce perfetta come tua abitudine,questa volta assecondata da una scelta tonale che poteva essere rischiosa,ma qui c'è lo scarto che ti porta ai livelli più alti per questo genere. I colori tendono all'acido,ma è talmente misurato l'accento di quel vinaccia che ricopre l'intera figura che ne risulta un insieme equilibrato di una bellezza che muove allo stupore. La materia si anima e il dettaglio si fa vibrante.
Ci sarebbe molto di più da scrivere,ma assolutamente non ho i mezzi per scendere oltre e spero che altri sappiano descrivere meglio.
Tralascio posa,espressione e lavoro della modella,sarebbe un lungo capitolo a parte. Qui c'è tanto da imparare.
Bravo,bravissimo Massimo e all'equipe che ha collaborato. |
Una delle mie preferite in epoca più recente:
Matilde interpreta in maniera perfetta l’eleganza e la sensualità.
Link Foto su p4u
nicomat ha scritto: | Beh, Massimo ... dovrei scrivere due pagine per dirti cosa mi piace di questo scatto che trovo semplicemente entusiasmante.
La modella, bellissima, quasi come parte di un quadro nel quale è immersa ma del quale è coprotagonista insieme agli altri elementi, ognuno con pari dignità, ne esce fuori che la vera forza dello scatto è la composizione. Te la invidio molto e voglio imparare da questa visione.
Non uso dare stelline o preferenze con manica larga, anzi ... qui però me la stappi proprio! Ciao |
Cristian1975 ha scritto: | Classe ,erotismo, delicatezza e profumo di donna. Ci sono tutti gli elementi caratteristici a rendere un immagine un ottimo lavoro. Sono dell'idea che una post produzione eccellente è quella che si è in grado di non far emergere, che non sia forte nell'impatto. Insomma una post produzione che non esalti la post produzione e tu, come in questo caso rappresenti come tale cosa possa essere possibile. Una grande naturalezza, perfetta Massi.  |
Pio Baistrocchi ha scritto: | Stupefacente resa in un campo dove si è già visto di tutto e di più ma qui l'attento studio,gli anni di passione,la maturità professionale su solide basi marcano la differenza sublime il taglio proposto con un gioco di linee di grande dinamicità visiva
posa e luci,interpretazione e colore,tutto concorre ad un risultato di pregio complimenti e preferita |
Francesco Ercolano ha scritto: | Semplicemente stupenda Complimenti di vero cuore, Massimo Preferita, Franco  |
jus ha scritto: | Perfetta senza essere stucchevole. Una proposta magistrale. Ciao e preferita. |
diego campanelli ha scritto: | Ottima in tutto, ma non è una novità  |
Antonio Mercadante ha scritto: | Molto bella, veramente ben eseguita, complimenti. Compositivamente forse avrei decentrato a sinistra. Un caro saluto  |
Pietro Bevilacqua ha scritto: | Davvero superlativa, modella, location, composizione, editing, tutto di altissimo livello...davvero complimenti...Un saluto Pietro |
sandrinosandrino ha scritto: | Elegante da ogni punto di vista. Formato Colori Luci Posa Inquadratura  |
Antonio Baldino ha scritto: | Stupenda realizzazione! Meritata la prima posizione di questa settimana!  |
vLuca ha scritto: | Davvero bella questa interpretazione "patinata" del deserto.
Home meritata. |
nino67 ha scritto: | la vedo solo ora, che cosa mi ero perso!!v semplicemente bellissima, e' stato gia detto tutto, non mi resta che farti i piu' sinceri complimenti  |
vittorione ha scritto: | Massimo uno scatto davvero bello! Luce, ampiezza, colore, impaginazione... Che altro dire: Bravo!  |
Topo Ridens ha scritto: | Sono stato in Marocco un anno fa e devo ammettere che mi ha piacevolmente sorpreso: molto più bello di quanto immaginassi. Questa tua fotografia mi ha riportato alla mente la notte passata nella tenda nel deserto... e l'alba subito dopo. E' proprio un'immagine bellissima massimo: la natura è in grado di farci dei regali meravigliosi e hai fatto benissimo a condividere questo suo regalo con noi  |
Riccardo Bruno ha scritto: | Gran bella immagine composta su linee orizzontali e sorretta dal delicato gioco di luci ed ombre che fanno assumere al deserto un effetto tridimensionale. Notevole l'impatto visivo tra l'immenso ed il piccolo, enfatizzato dall'utilizzo della focale lunga che ha compresso piacevolmente i piani della scena. Bello anche il monocromatismo dell'insieme che è interrotto soltanto dai vivaci colori della piccola carovana.
Complimenti Massimo  |
Perretta Giuseppe ha scritto: | Che dire di questa immagine di una bellezza folgorante. Mi hai lasciato senza respiro.. Una forte emozione
nell'apprenderla e posso solo immaginare la tua nell'esserci e nel riprendere questa meravigliosa espressione della
natura. A me avrebbero tremato le mani, ma a quanto vedo e fortunatamente, le tue erano fermissime Grandissimo Massimo!!! Ammirato in tutti i sensi. Un saluto |
BIANCOENERO ha scritto: | E' veramente difficile trovare le parole per poter esprimere quanto sia meravigliato nel guardare questo spettacolo di fotografia. Sarebbe da stampare un 5 metri per 3 metri e tappezzare la parete intera della sala. Chapeau...  |
DL ha scritto: | Attonito dinnanzi a questo scatto surreale che mi ricorda il presepe. Complimenti DL |
Franco Stocchi ha scritto: | Veramente molto bella. Complimenti Ciao Franco |
Susanna.R ha scritto: | Oh Gesu'!! ...mi faccio trovare al casello dell'autostrada quando riparti per l'Africa, giuro che non do noia, guardo e basta! |
Clara Ravaglia ha scritto: | Caspita Massimo: tutto il respiro ampio ed indimenticabile del deserto.. è qui. La minuscola carovana colorata spicca di note colorate come un'infilata di perline di vetro, eppure si perde anche nella armonia della polvere d'oro e arancio di questo Erg Chebbi. Complimenti.
Ciao Clara  |
Luigi Volpe ha scritto: | stupenda non ho parole luigi |
Uno scatto del 2015 a Berlino, all’interno di un supermercato vicino ad Alexanderplatz.
Link Foto su p4u
brunomar ha scritto: | Veramente bella, hanno già detto tutto, complimenti  |
opisso ha scritto: | Complimenti Al contest ho preso un palo clamoroso dandole un voto eccessivamente basso.
Guardandola con più attenzione si nota chiaramente che è uno scatto "pensato" e non una foto "buttata lì" come l'avevo troppo frettolosamente giudicata.
Basterebbe solo notare l'intelligente inclusione del "primo piano" per capirlo...  |
Clara Ravaglia ha scritto: | Una rara alchimia di bellezza: fra colori, polverosità d'insieme, geometrie e punto di ripresa. Quasi uno sguardo luminoso e mirato entro un labirinto, di cui hai colto al meglio un frammento di complessità.Preferite. Ciao
Clara  |
lucaspaventa ha scritto: | Solo un grande poteva interpretare ed inquadrare così bene questa foto. Complimenti sinceri. |
renzodid ha scritto: | Entusiasmante questa foto, fa girare la testa. Guardando i volumi del pavimento si ha l'impressione di precipitare in una voragine senza fondo, e solo la presenza delle figure umane permete di uscire da questo vorticoso, ma piacevole incubo, riportando l'osservatore al reale.
Melle mie votazioni l'ho messa al primo livello. Complimenti Massimo.  |
AarnMunro ha scritto: | Ottima foto...e bellissimo soggetto! |
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Ringraziamo Massimo per l'intervista che ci ha concesso. Utente ed ex Staff storico del ns. portale, con noi fin dagli inizi, sono passati 14 anni, attraverso la sua Fotografia abbiamo imparato a conoscerlo e ad ammirare i suoi scatti.
Massimo e' presente sul web qui:
Facebook
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 |  |  | Massimo Passalacqua | Massimo Passalacqua | Massimo Passalacqua | 22032014__01P5422 | 11102014__01P7065-4 | 27062015_01P1231 |
 |  |  | Massimo Passalacqua | Massimo Passalacqua | Massimo Passalacqua | 27-03-10__MG_1888-3 | 07122014_DSF4005-2 | 25102015_01P2446 |
by Teresa Zanetti\GiovanniQ\Redazione photo4u.it
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Autore:
cheroz -
Inviato:
Lun 25 Mar, 2019 2:08 pm |
Complimenti Massimo per la bella intervista e per i magnifici scatti che abbiamo avuto modo di apprezare nel corso degli anni.
Ciao |
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Autore:
Massimo Tamajo -
Inviato:
Lun 25 Mar, 2019 2:45 pm |
Molto interessante l'intervista.
Ottima la produzione fotografica del mio omonimo
Tanti tanti complimenti!! |
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Autore:
Massimo Passalacqua -
Inviato:
Lun 25 Mar, 2019 7:29 pm |
Grazie di cuore a tutti, è stata un’esperienza molto interessante. Le domande di persone competenti e sensibili rappresentano l’occasione di guardarsi dentro e approfondire il proprio rapporto con la fotografia.🙂 |
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Autore:
Webmin -
Inviato:
Mar 26 Mar, 2019 2:45 pm |
L'eleganza formale che attraversa l'intera tua produzione fotografica è di indiscutibile valore, ma non riesce ad eguagliarne il valore dell'intensità emotiva, che solo un autore con una forte cifra stilistica riesce a cogliere, ponendosi in sintonia con il mondo che ritrae. Quando la sensibilità di un narratore si incontra con la certosina cura dei dettagli non possono che nascere opere destinate ai posteri.
Con stima, Mario |
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Autore:
Massimo Passalacqua -
Inviato:
Mar 26 Mar, 2019 5:34 pm |
Carissimo Mario, sempre gentilissimo, grazie di cuore. |
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Autore:
littlefà -
Inviato:
Sab 30 Mar, 2019 6:25 pm |
Un intervista interessantissima, una storia di passione ,professionalità,entusiasmo continui. La tua produzione è sempre sul filo dell'eleganza,in qualsiasi sezione tu ti possa affacciare, e la qualità dei tuoi lavori parla da se. Molto bello aver letto qualcosa in più di te, complimenti Massimo |
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Autore:
Massimo Passalacqua -
Inviato:
Sab 30 Mar, 2019 10:41 pm |
Grazie di cuore, è stato un piacere interloquire con una persona preparata e sensibile come te. |
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