Dopo la mostra al Museo di Roma in Trastevere, la personale di
Andrea Pacanowski “All’infuori di me”. La folla e l’esperienza religiosa approda al
PAN – Palazzo delle Arti di Napoli dal 5 al 29 settembre.
Il percorso espositivo, curato da Ilaria Caravaglio, si compone di circa
30 opere: immagini scattate girando tra le città sante delle religioni monoteistiche, da Roma a Gerusalemme da Fes a Marrakech. La ricerca di Andrea Pacanowski apre una riflessione sull'impatto che la comunicazione di massa esercita oggi sulla religione, perché riesce a portare sotto gli occhi di tutti le festose liturgie, le cerimonie maestose e le schiere di fedeli in preghiera, sottolineando la potenza del culto.
Il titolo, “All’infuori di me”, nasce da un'esperienza raccontata dall'artista: «...Un anno fa a Fez, mi ritrovo in un vicolo trascinato da una moltitudine di persone, come un fiume che sfociava in una piazza, e lì mi appare la visione stupenda di una folla in preghiera. Colori e ordine. Come una rappresentazione teatrale. Mi sentivo al di fuori, ma al tempo stesso attratto...».
Pacanowski inizia così a ritrarre le folle in preghiera, attraverso un elaborato meccanismo di riflessi, l'uso di fonti luminose e aperture di diaframma. Crea una dimensione astratta e cromatica, dove le immagini fotografiche si trasformano in dipinti.
Alcune immagini della mostra All’infuori di me da oggi disponibili sulla galleria
www.artistocratic.com
Andrea Pacanowski nasce a Roma nel 1962 in una famiglia caratterizzata da una forte sensibilità artistica: padre architetto, zia pittrice dell''Ecole de Paris, nonna scultrice. Su queste basi costruirà il suo percorso di formazione: si diploma al liceo artistico e successivamente inizia la gavetta nello studio di Alberta Tiburzi, fotografa italiana di fama internazionale. E' fotografo di moda da oltre 20 anni. Ha lavorato sia in Italia che all''estero, principalmente in Canada e negli Stati Uniti, affermando la propria creatività con collaborazioni editoriali (Marie Claire, Elle, Vogue Italia, L''Uomo Vogue, Cosmopolitan, Kult), pubblicazioni di servizi fotografici e campagne pubblicitarie.
Dalla sua continua sperimentazione, in costante dialogo con i trend del panorama artistico contemporaneo, ha origine oggi un''evoluzione ed una ricerca tecnica in cui la fotografia sembra mescolarsi alla pittura in un connubio che da virtuale diviene reale, tangibile. Il linguaggio fotografico viene così esasperato fino alla creazione di tridimensionali, originali ed uniche.immagini pittoriche Dall''utilizzo di una tecnica del tutto inusuale, dove la fotografia rimane tale senza alcun intervento di post-produzione, nascono soluzioni infinite in cui l''immagine diventa quadro.
Attualmente vive e lavora a Roma