Progetto fotografico “Sguardi Quotidiani”
Un progetto fotografico Deaphoto Expo a cura di Michelangelo Chiaramida
Site Specific, il progetto espositivo a cura di Serena Fanara ospitato negli spazi di
Ex Fila – Connessioni Metropolitane di Firenze, offre l’opportunità di una riflessione attorno al tema della crisi sociale ed ecologica della vita odierna nelle città, per stimolare una riflessione intorno al principio della sostenibilità dell'ecosistema urbano ed indagare la realtà contemporanea attraverso le chiavi di lettura dell'uomo, l'ambiente e la città. Da questo concetto si sviluppa la Mostra
Deaphoto “Sguardi quotidiani” a cura di
Michelangelo Chiaramida che si è inaugurata Sabato 20 Febbraio presso lo
Spazio Espositivo Site Specific - EXFILA – Connessioni Metropolitane, in via M. Leto Casini, 11 - Firenze (
dietro il Centro Commerciale di Via del Gignoro). Per questa Mostra, finalizzazione di progetto di analisi fotografica sugli spazi urbani di Firenze e sul loro impatto sulla vita pubblica e privata, ad ognuno dei sei fotografi selezionati dal curatore del Progetto è stato chiesto di produrre un lavoro specifico e personale in grado di analizzare uno dei molteplici aspetti del tema.
A tutti i fotografi è stata lasciata libertà operativa sia nella scelta dei soggetti, che nella realizzazione degli scatti e nella scelta delle procedure di montaggio e allestimento delle opere, direttamente concepite per lo spazio espositivo di destinazione. Così se
Alberto Ianiro con il suo lavoro
La Mandrakata descrive sull’onda nostalgica del ricordo del film Febbre da Cavallo (1976) di Steno, l’evoluzione e l’impatto tecnologico del nuovo ambiente dell’ippodromo fiorentino,
Pellegrino Bonito (
Versus) usa il parametro analitico della visione comparata fra le foto scattate di notte in un desolato Quartiere di periferia e quelle realizzate di giorno in pieno centro nelle nuove aree pedonali, scenario dello shopping e del turismo.
Sara Severini (
Nuovi non luoghi) preferisce invece uno sguardo privato sul luogo domestico per eccellenza, la casa, nel cui ecosistema cresce incredibilmente l’importanza dello schermo (tv o computer): luogo dell’esperienza e della socializzazione, legata soprattutto all’incredibile sviluppo dei social network. Al contrario
Silvia Giannini con il suo
Spirito Eterno descrive le tante attività reali, sociali e ricreative, destinate e svolte dagli anziani, anche nella nostra città.
Il Ponte all’Indiano è invece lo scenario fisico e simbolico del lavoro di
Sabrina Ingrassia che riscopre, a distanza di 30 anni dalla sua costruzione, il suo impatto ambientale e la sua funzione strutturale. Infine
Silvia Berretta con
Effetto Sviluppo indaga visivamente il modo in cui anche i piccoli gesti quotidiani (come ad esempio quello della raccolta differenziata) possano contribuire ad uno sviluppo più sostenibile.
Fino al 20 Marzo 2010
SITE SPECIFIC a cura di Serena Fanara
EXFILA - Connessioni Metroplitane
Via M. Leto Casini, 11 – FIRENZE / dal Martedì al Sabato ore 21-02
Ingresso Riservato ai Soci Arci
myspace.com/site.specific - www.exfila.it
Vi diamo una breve descrizione dei vari lavori presenti
ALBERTO IANIRO > LA MANDRAKATA
Il mondo delle scommesse e delle corse dei cavalli all'ippodromo Le Molina di Firenze. Quel che resta del magico, fatato e patinato mondo delle corse dei cavalli degli anni che furono con l'attuale invasione dei bet&win di turno, dell'era internet e della crisi dell'ippica. La psicologia e la tensione delle persone alle prese con la voglia e la speranza di fare la giocata vincente: la “mandrakata”. Come nella visione di Steno e dello sbiadito ricordo dell'Italia raccontata nel film "Febbre da Cavallo".
SABRINA INGRASSIA > PONTE ALL’INDIANO
Il Ponte all’Indiano fu realizzato tra il 1972 ed il 1978 su progetto dell’ingegnere Fabrizio de Mirando con gli architetti Adriano Montemagni e Paolo Sica ed unisce i quartieri di Peretola e l’Isolotto, a cavallo del fiume Arno dopo la confluenza con il torrente Mugnone. E’ il primo ponte strillato di grande luce non autoancorato (cioè tensoinflesso) realizzato nel mondo, con una sottostante passerella pedonale pensile non richiesta nel bando di concorso. Nato per ridurre le distanze fra le zone periferiche della parte ovest della città e con l’intenzione di sollevare il Ponte alla Vittoria dal pesante traffico quotidiano, ha raggiunto rapidamente il proprio scopo diventando croce e delizia di tutti quelli che lo attraversano giornalmente. E’ diventato un grande contenitore umano e meccanico dove le luci viaggiano a diversa velocità fluendo omogeneamente o arrestandosi all’improvviso. Contenitori meccanici piccoli o grandi, protettivi o rischiosi che trasportano ogni giorno migliaia di destini diversi che continueranno a correre per tutta la vita o si fermeranno inesorabilmente contro un ostacolo insuperabile. In contrasto con la calma e la tranquillità di migliaia di piedi che nelle ore di luce, nel tepore o nel freddo delle stagioni percorrono la passerella attraversando, maggiormente contemplativi, il lento scorrere del fiume con la prospettiva di immergersi nei colori del grande parco delle Cascine o di tornare alla quotidianità della propria vita.
SARA SEVERINI > NUOVI NON LUOGHI
Mentre proseguono e si rinnovano le discussioni sulla vivibilità delle città e le preoccupazioni sulla presenza o meno di spazi pubblici di aggregazione per bambini, per anziani e per giovani, acquistano sempre più importanza i luoghi virtuali, dell’agire e dell’interagire, ai quali si può accedere tramite un mezzo e un collegamento web nel contesto intimo della propria abitazione.
SILVIA BERRETTA > EFFETTO SVILUPPO
Guardiamo un po’ chi ha preso atto del potenziale che ha anche un piccolo gesto, come per esempio la raccolta differenziata dei rifiuti, sulla pratica di uno “sviluppo sostenibile”. Chi quindi accetta, condivide e mette in pratica quelle “regole” che permettono di soddisfare le proprie esigenze senza però compromettere la possibilità per le generazioni a venire di soddisfare le proprie. Quali sono le difficoltà che si possono incontrare? Quali sono gli “effetti” nel nostro quotidiano di tale presa di responsabilità? Dal prodotto alla spazzatura, dalla spazzatura all’utilità.
PELLEGRINO BONITO> VS, VERSUS*
*dal Latino contro, in contrapposizione. Il centro storico, patrimonio e cartolina di una delle città più conosciute al mondo, la periferia residenziale e lavorativa, figlia di un’architettura della fine degli anni settanta. Il giorno Vs la notte, la presenza Vs l’assenza, il rinascimento Vs l’edilizia popolare, e a voi altri Vs. Una serie intitolata FINO by Night realizzata più di un anno fa nel quartiere di Firenze Nova era in attesa di uno stimolo per uscire dalla trappola dell’ hard disk, un’altra invece nata in occasione della recente pedonalizzazione del centro storico ha trovato la sua naturale antagonista, è così che è nato Versus. Due visioni della stessa città lontane fra loro, due realtà diverse e antagoniste che grazie alla fotografia ho avvicinato e messo a confronto.
SILVIA GIANNINI > SPIRITO ETERNO
Tutti i giorni mattina e pomeriggio, all’andata e al ritorno dal lavoro, incontro, lungo lo Stradone di Rovezzano, anziani che, un po’ traballanti sulle loro biciclette, si recano a Villa Bracci, Centro Anziani. Per chi conosce lo Stradone di Rovezzano sa che è una strada non molto larga, per non dire proprio stretta e, quindi, il primo pensiero è quello di “ma che ci fanno in mezzo alla strada? Perché non se ne stanno a casa?” – Pensiero egoistico e molto superficiale, oltre che “frettoloso”. Mi sono fermata a rifletterci su e mi sono domandata che cos’è che spinge queste persone a frequentare un Centro Anziani: la voglia di non chiudersi in casa dopo aver terminato la propria attività lavorativa e continuare a relazionarsi con altri esseri umani? L’esigenza di sentirsi ancora attivi? Forse. È da qui che è nata l’idea di partecipare al Progetto “Sguardi quotidiani” con una visione di una parte del quotidiano che va oltre all’immaginario comune che vede la persona anziana o il “pensionato” come persona “sola” alla quale non resta altro che “aspettare la propria fine”; attraverso un’indagine fotografica che coinvolge sia persone che luoghi, ho cercato di far emergere un altro aspetto più positivo, che possa essere da stimolo e momento di riflessione per tutti (in quanto prima o poi tutti dovremo passare dalla fatidica “terza età”): l’età anagrafica è relativa se lo “spirito” è eterno. E di “spiriti eterni” ne ho conosciuti veramente tanti in questa mia ricerca! Nel Quartiere 2 del Comune di Firenze fanno parte 5 Centri Anziani dove si svolgono attività differenti: si va da conferenze sulla terza età, a corsi di informatica, laboratori teatrali, scuola di ballo, feste danzanti la domenica pomeriggio, corsi di ginnastica dolce, TV, giochi da tavolo e tanto altro, oltre che a divertirsi di gusto!