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Per un soffio..
Twenty-nine trees di cheroz

È una fotografia che mi colpisce: non ci troviamo di fronte a chissà quale paesaggio mozzafiato, eppure sei riuscito ad ottenere un'immagine interessante e attraente. Questa è infatti una di quelle fotografie che mostrano come a volte basta "pochissimo" per riuscire ad ottenere risultati molto buoni. Basta poco, ma ci vuole gusto e sensibilità.
Tanti alberi posizionati in fila, una luce soffusa grazie alla presenza della foschia autunnale, uno sfondo neutro che non sia di disturbo e possa invece far risaltare unicamente i tuoi alberi, il tutto condito da un b/n pulito e decisamente appropriato. È un'immagine semplice, ma al contempo elegante, raffinata, suggestiva, grafica. Un'immagine essenziale, fatta con poco, ma che sa parlare tanto..
(Topo Ridens)


l'adorata melitea di lilian

L'elemento fondamentale in tutte le foto è la luce, in questo scatto diventa l'elemento principale, ciò che riesce a far distinguere uno scatto macro studiato, da uno sentito.... la semplicità nella composizione lascia spazio così a chi osserva di soffermarsi nell'atmosfera del mattino, i colori eterei e caldi della luce staccano la farfalla dallo sfondo in modo ineccepibile. La curva del fiore come un palcoscenico accompagna lo sguardo a osservare ogni minimo particolare del soggetto. Nulla è lasciato al caso, giusta la scelta di sottoesporre e filtrare la luce usando un pannello riflettente per illuminare al meglio il soggetto è stata una scelta vincente. Unica nota negativa il non perfetto parallelismo che ha fatto perdere un pò di maf nella parte bassa della farfalla.
(Mr.T)


in autobus di felixbo

La foto ha un impianto narrativo che ricorda quello di alcuni scatti di Christophe Agou. Si potrebbero definire erroneamente dei ritratti da metrò; però riservano in quelle pose ed espressioni tutta quella carica, quel pathos, capace di coinvolgere lo spettatore, che partendo dalla rappresentazione di un volto, riesce a ritagliarsi un racconto di vita in quel pezzetto di umanità fotografato (così come compete ad una street)
Questa carica qui è presente. Hai immortalato la donna in una posa che definirei teatrale: il braccio flesso fortemente quasi quel sacchetto di plastica fosse uno scudo; l'altro che si tiene saldato alla sbarra come se impugnasse una lancia; lo sguardo rivolto in alto, fiero, tenace; una fisognomica che ricorda quella di una cantante lirica.
Bravo per essere riuscito a catturare questa espressività in un contesto di sicuro ricco, ma dall'altra parte caotico e di difficile gestione, quale un autobus.
(ankelitonero)


Jessie and Patrick di Paolo Cardone

Le coordinare storico geografice forniteci da Paolo (Wedding at Halloween day - Kennett Square – PA), a mio personale avviso, rappresentano solo un pretesto per collocare mentalmente le circostanze in cui lo scatto è stato realizzato, ma che in buona sostanza non hanno influito più di tanto nella sua realizzazione.
In sintesi, se mi fossi trovato ad ammirare questo scatto, stampato a debite dimensioni ed esposto ad una mostra, personalmente sarei stato portato, istintivamente, a leggerne la scintilla di vita in esso raccolta: un fotogramma a futura memoria.
Infatti, al di la della componente ritrattistica, su toni e composizione tipicamente anglosassoni, la scena nel suo complesso ci racconta, attraverso una probabile illusione generata dall’Artista, una generazione, che attraversando il corso degli anni, nella sua serenità e rimasta legata, ai simboli ed alla cultura della loro giovinezza: quanto di tutto ciò corrisponda a realtà, poco importa, perché non sempre la rappresentazione, in particolare quella iconografica, richiede ai protagonisti d’aderire ai principi enunciati, ma solo di rappresentarli scenograficamente.
Infine, tale interpretazione, pur sempre personale, tecnicamente è stata assecondata, a mio avviso, dalla scelta di un rigoroso impianto formale, attraverso il quale, omettendo il colore, lo spettatore è portato, secondo la sua personale sensibilità, a decodificarne i simboli.
(Webmin)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 14 Dic, 2009 5:19 pm
24-11-2009 di lilian

Cartier-bresson ha scritto: Ciò che rende meravigliosa la fotografia intuitiva, la fotografia colta dal vivo, è questa reazione personale e vitale, in cui siamo noi stessi e insieme ci annulliamo per interrogare la realtà e tentare di comprenderla.
Piacevole questa scena, perché indaga una realtà fuggevole e ''impermanente'' come direbbe il maestro, eludendo la tendenza a ridurre l'immagine a semplice calco della nostra visione, materializzi la cesura tra percezione e rappresentazione, trasponendo l'immagine del concreto referenziale verso l'astrazione temporale, l'inquadratura quasi dal basso, implica proprio il guardare dell'occhio da una posizione normale verso l'alto, riesci a dare unicità alla scena, sembra la visione da parte di un bambino, come le riprese di Salvarotes per Io non ho paura molto efficace visivamente, mi perdonera civ833 ma quella moltitudine di scuri in primo piano mi piace, mi sembra un'ottima cornice per la storia, mentre condivido che la parte chiara in alto può causare qualche distrazione, non la porterei comunque in chiaro/scuro, i toni non mi sembrano adeguati.
Location interessante e nello stesso tempo molto difficile da tirarci fuori qualcosa di notevole, qui mi sembra che riesci a tirar fuori qualcosa di apprezzabile.
(Ueda)


Parigi di Derby

La composizione esemplare del fotogramma presenta il soggetto street in maniera univoca: la sua sensualità è avvolgente. Quella parte di collo della ragazza, così nudo e così morbido, si offre in maniera seducente al suo spasimante ma allo stesso tempo anche ai sensi dello spectator che non può fare altro che immedesimarsi in quell'avvolgente profumo di donna. Vorrei che fosse il mio braccio a ricevere la pressione di quel pollice smaltato con cura, impronta eccitante e graffiante, il mio punctum. Ma la sensualità diviene ancor più avvolgente quando lo sguardo prende la consapevolezza di quelle gambe accavallate e dei particolari degli stivali. La luce calda del momento avvolge sia l'intimità dei due ragazzi, donandole calore, sia il fluire della vita delle altre persone: tutto intorno contribuisce a restituire l'atmosfera calma di quella vasca parigina, i suoi ritmi lenti e il senso di relax tipico delle giornate parigine all'aperto. Chi è stato lì sa di cosa parlo... Il bordo circolare della grande vasca rappresenta un elemento compositivo fortissimo che ci accompagna dal soggetto principale fino a tutto lo sfondo urbano, presentandoci con dovizia una miriade di spunti da osservare con attenzione ma che ci riporta subito dopo allo stesso effetto avvolgente e flessuoso del braccio bianco piegato della seducente donna in primo piano: e le sensazioni e i profumi di donna ritornano a pulsare più forti di prima...
(surgeon)


Atmosfera surreale di Giampi

Uno di quegli scatti che ti verrebbe da dire solo: bella! E' bella,punto!
Hai composto con molta cura, massima attenzione all'equilibrio e all'eleganza delle forme. Tutto è armonico in questo regalo che la natura ti ha fatto e che tu hai il merito di aver restituito con discrezione e misura.
Una conversione impeccabile al bn.
Un taglio avvincente che riesce a evitare ogni manierismo con quel ramo in leggera inclinazione a protendersi verso la luce,con la palpabile presenza dei vapori sul fondo e quel piccolo ramo specchiato che trova equilibrio in alto dal richiamo trasognate di frasche appena percepite.
Un piccolo quadro dell'anima che ci regala la bella sensazione di trovare indefinito il punto di confine fra sogno e realtà.
(baistro64)


Maryna di Kevin Lupo

Ritratto insolito e sinuoso, proprio per la scelta di privilegiare le onde grafiche disegnate dai capelli in cascata, su di un viso che ne è protetto in morbidezza più che nascosto.
Forse uno scatto durante un backstage in un contesto professionale, e allora a maggior ragione, sei riuscito a restituire, in una ambientazione forse affollata e distraente, un ritratto che trasmette un senso di raffinata intimità.
(Clara Ravaglia)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 14 Dic, 2009 9:01 pm
I battitori di nerofumo

Un reportage fluido, senza forzature, fatto di immagini “normali” nelle quali l’ uso di strumenti essenziali per fotografo come focali e profondità di campo, uniti alla capacità di saper cogliere momenti, inquadrature ed espressioni autentiche, all’ occorrenza anche dirette in camera, contestualizza, coinvolge e racconta con efficacia il momento della battitura.
Ci si può facilmente affezionare ad una piuttosto che ad un’ altra di queste immagini, per la loro omogenea semplicità e chiarezza nel comunicare via, via uno dei frammenti di questa giornata, oppure per il valore estetico della loro composizione o ancora per la carica umana dei ritratti, ma è nell’ insieme che risulta piacevole, ma, soprattutto, efficace guardarle ed è in questo, per me, che si trova conferma alla sostanziale bontà del lavoro che hai fatto.
Personalmente trovo solo la chiusura non in linea con la completezza del resto. Non mi pare l’ immagine che ha la forza di sintetizzare, analogamente a come, quella di apertura, è capace di introdurre.
(marka)


... di Kinderman

Un monaco buddhista col suo passo svelto e fiero percorre un camminamento rialzato per l'attraversamento di un probabile corso d'acqua, che lo condurrà al suo villaggio d'appartenenza.
Quale migliore sintesi visiva poteva essere scelta da un fotografo se non la silhouette di questo soggetto che in qualche maniera riesce a rappresentare da solo il carattere di un territorio e di una popolazione come quella Birmana, da sempre nel corso della sua storia, lacerata da contese, guerre civili e ogni altra tensione dettata dalla sua incerta e tribolata connotazione e identità politicae sociale?
La Birmania è una terra affascinante, con un terriotrio che passa dalle aspre e fredde zone dell'Himalaya al caldo umido e piovoso delle foreste tropicali, con i suoi fiumi come il Mekong, dove si coltiva il riso, fonte principale di sostentamento economico, o le sue coltivazioni di oppio, le sue bellissime tigri che popolano le foreste, le donne giraffa e la sua diffusa povertà generale con una morte di nasciutri del 7%.
Una terra povera ma bella, anche da un punto di vista prettamente fotografico e questa foto, che va oltre il reportage, con la sua immediatezza e sintesi formale riesce a restituirci l'eco profondo del suo fascino.
(onaizit8)


Ipnotizzato! di Mr.T

Guardando questa immagine chiunque di noi rammenterà che nella favola di Jakob e Wilhelm Grimm "Il principe ranocchio" ad un certo punto il ranocchio si trasforma in un principe dai begli occhi ridenti.
Ed è proprio la ripresa dell'occhio di questo rospo smeraldino, realizzata con una messa a fuoco selettiva, l'elemento qualificante di questo scatto.
Se non lo vedessimo così ravvicinato non avremmo mai immaginato quale fantasmagoria di colori si cela nell'occhio di un rospo.
Trovo questo scatto molto suggestivo per il particolare e attento punto di ripresa volto a staccare un soggetto così grosso dallo sfondo.
A questo punto non possiamo trascurare di parlare della bellezza dello sfondo che con il suo color pastello ha staccato ed evidenziato ulteriormente il soggetto.
L'autore ha egregiamente superato le difficoltà rappresentate dalla posizione a terra del rospo posizionando la macchina in modo tale da averlo parallelo al piano focale ed utilizzando l'autoscatto.
(lilian)


Parigi di Derby

C'è una forte similitudine fra le silhouette degli uomini e le statue poste davanti a quel'edificio a sinistra, un paragone tra due elementi che hanno qualcosa in comune, (la fisionomia delle forme) che si collegano fra di loro con nessi comparativi che dovrebbe essere sufficente per spiegare visivamente a francodipisa il contenuto street di questa foto.
L'immagine si fonda sulla mescolanza di gamma tonale e formalismo compositivo. L'enfasi passa da uno all'altro dei vari elementi della scena. La torre pare stagliarsi sopra un mare di uomini, parte di un frisson lirico (un fremito, ma in francese suona meglio...) che ne sottolinea la sua leggerezza. Etereo, la torre risulta appiatita dal tuo punto di vista: non è più un'edificio, si è trasformato in un miraggio, spogli la torre della sua solidità e della sua funzione logistica.
Al contesto realista si sostituisce l'imposizione di un modello ideale, tutti nel fotogramma si dirigono verso di lei., persino le statue sembrano scendere dal loro piedistallo per andare alla torre.
La torre Eiffel è stata fotografata un miliardo di volte, come icona della capitale francese o anche solo per riportarsi a casa un souvenir, ma poche volte, personalmente, l'ho vista ripresa come oggetto autonomo rispetto al tessuto caotico dell'ambiente circostante.
Notevole.
(Ueda)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Lun 14 Dic, 2009 9:11 pm
Torino, 01-11-09 (1) di malko

Un altro grande scatto di Malko. Una fotografia dalla composizione elegante che incastona una presenza umana pregnante in una cornice urbana perfettamente ambientata. L'elemento street che prepotentemente mi pervade è la mano a squadra della ragazza, che viene riposta al collo: un gesto che mi colpisce in maniera profonda per la sua specularità non sovrapponibile, per la sua chiralità, con l'angolo formato fra il muro dell'argine e il riflesso scuro dell'estremità del ponte. Un richiamo visivo molto potente e suggestivo: come se quella riflessa fosse la realtà vissuta interiormente dalla ragazza. L'espressione del suo volto avvalora quest'ipotesi e mi persuade dolcemente. Il muro in diagonale funge anche da divisorio fra realtà, un elemento che divide due dimensioni parallele, due enantiomeri del pensiero. La ragazza borderline che passeggia, quel ciuffo biondo ribelle, diventa per magia la nostra alienata e le due realtà create, i nostri isomeri della società. Il passo della giovane , ripreso con dovizia nella sua massima estensione, gioca ancora con le rime visive angolate. Bianco e nero ottimo.
(surgeon)


Viaggio di Francesco Ercolano

Oramai l'eleganza delle tue composizioni e la raffinata discrezione delle tue tonalità sono la firma sicura di tutti i tuoi lavori,siano paesaggi o altro.
Ma in queste vedute di ampio respiro riesci a far trasparire ancor meglio la vocazione per il bello,la visione estetica dell'abitudinario.
Lo fai come sempre con pochi elementi,mai vi è rindondanza di forme o colori,segno di misura attenta,come a centellinare con rispetto quello che di buono questo mondo e questo uomo ancora riesce a darci.
(baistro64)


under the velvet sky di Topo Ridens

Una penombra infuocata che avanza come una cavalcata delle walkyrie compositiva , mentre i colori densi e di straordinario impatto si distribuiscono, in trilli di giallo sulle rive e in accordi estesi di rosso sull'acqua.
Tutto questo ce la rende viva e palpitante alla vista, eppure la contemplazione attenta restituisce complessivamente silenzio e una immobilità che è sinonimo di pace.
Si può dire strepitosa o è troppo lusinghiero?
(Clara Ravaglia)


Mare Nostrum di malko

Simpatiche caricature; abitanti sornioni, superiori e indifferenti; natura bella, brutta, preservata o violata; donne moderne, che sanno quel che vogliono e altre, "meno moderne", che quel che vogliono l' han dimenticato; piccoli e innocenti eccessi dell' arte commerciale; bipedi con molte energie da spendere e tripodi, con meno energie e pure da economizzare .... Finche arriva sera. E allora basta: per oggi basta. Che dire? C' è proprio tutto il mare nostrum in questa simpatica e veloce serie, che ci sa raccontare tutto d' un fiato, con quel pizzico di autoironia che è solo italiana.
Ottimo lavoro. Anche nella fattura delle foto.
(marka)
Oggetto: Per un soffio..
Autore: ZioMauri29 - Inviato: Mar 15 Dic, 2009 8:32 pm
Dancing in the dark di Pertinace

Bello il titolo, promette ciò che il ritratto ben restituisce , praticamente con gli interessi, con il volteggiare della protagonista in una danza di colore e di monili.
Eleganza sposata al dinamismo, per una foto non facile da ottenere anche tecnicamente.
(Clara Ravaglia)


The day after di Cavedoni Giordano

Il campo dell'artwork è un 'qualcosa' di così vasto e imprevedibile che i risultati possono essere impressionanti.. e soprattutto in senso positivo! Questo lavoro di Cavedoni è sicuramente un lavoro da tenere come esempio, al pari degli altri della sua produzione, per far vedere cosa vuol dire davvero lavorare un'immagine o una serie di immagini per fonderle e renderle una cosa nuova e incredibilmente bella: qui, e in tantissimi altri suoi lavori, la pazienza, la perizia, l'abilità, e la chiara idea di dove portare il pw, costruiscono una scena innegabilmente bella e d'effetto.
E' splendida davvero la gestione della luce sia sulle rocce che sul corpo della figura umana, che riesce a descrivere ogni cosa rimanendo dolce e allo stesso tempo aggressiva dove serve, vedi quella sorta di artigli che ha la figura umana..
Poco da aggiungere a questa breve analisi, se non i miei più sinceri complimenti all'autore, ancora una volta, per la magia che riesce a mettere in tutte le tue rielaborazioni grafiche..
(ZioMauri29)


Distortion di Birinni

Scattare una immagine dal sapore 'architettonico' a volte è semplice, quando ci si trova di fronte ad una imponente architettura.. almeno nella scelta del soggetto. Ma quando la struttura si fa dal sapore prettamente moderno e metallico, allora il compito è un po' più arduo, perché bisogna fare i conti con linee troppo secche e decise. In questo caso, la scena può risultare semplice.. ma il lampione sulla sinistra sembra quasi essere uno spettatore distratto in questa scena, mentre la città alle sue spalle viene riflessa e trasfigurata in un insieme di vetri e di specchi.
In un colpo solo, ci sono tutte le linee necessarie: perpendicolari tra loro, orizzontali e verticali, e tonde ed oblique, nelle forme del lampione e nei riflessi degli spigoli perfetti dei palazzi nel vetro..
Interessante, come durezza, il b/n che hai regolato in questa immagine, anche se mi sarebbe piaciuto anche vederla a colori, per apprezzarne la materia e la tipologia dei materiali in questione, come ad esempio il blu dei vetri.
(ZioMauri29)


Senza Titolo di paul_bk

Bella.
Quasi una foto d'altri tempi, con i suoi tagli azzardati ed eccessivi, i colori caldi..
La giusta tensione, la giusta luce..
Una foto che trova il suo fascino anche grazie ai suoi difetti.
(Bark)

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