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photo4u.it - News
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Utenti4u: uno zoom su...
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La fotografia era già una passione ma quando gli hanno detto, un po’ di anni fa, che in fondo si potevano scattare delle fotografie anche con una scatola da scarpe, non si è dato pace finché non ne ha realizzate davvero.
Samuele, che per noi è ruuuz, è un ragazzo di Pistoia che inizia a mietere le prime soddisfazioni dopo essersi a lungo applicato alla tecnica della fotografia stenopeica.
Lo abbiamo incontrato per un caffé il giorno dell’inaugurazione della sua prima esposizione, a Bagni di Lucca (ne avevamo dato notizia qui): un po’ timido all’inizio, più a proprio agio col passare del tempo, ci ha mostrato le sue scatole e le sue realizzazioni, ma soprattutto ci ha raccontato qualcosa di questa tecnica un po’ retrò che oltre a rendere i suoi lavori assolutamente originali nel panorama della fotografia, gli regala indiscussi momenti di ilarità di fronte alle facce dei passanti che si fermano ad osservarlo stupiti. Del resto, cosa penserebbe la maggior parte di noi se vedesse un tizio fermo per strada, intento a posizionare su un cavalletto professionale quella che siamo sicuri essere una scatoletta di cartone e scotch?
Di scatole col buco (pinhole) Samuele ne ha diverse: del resto, non potendo semplicemente zoomare come con una qualsiasi lente, occorre scegliere, a seconda del soggetto che si intende fotografare, quella più adatta: alcune le ha costruite da solo (in questo sito ha spiegato come), altre le ha procurate tramite professionisti non italiani che, come lui, hanno deciso di dedicarsi allo studio di questa tecnica. Il foro che funziona da “occhio” è minuscolo, e per poter imprimere per bene la pellicola o la carta fotografica poste all’interno della scatola è necessaria un’esposizione lunga, di almeno qualche secondo. Gli apparecchi costruiti da lui sono fatti per lo più di materiali di recupero: scatolette di carta, vecchi rocchetti, mozziconi di matita per il riavvolgimento della pellicola. Ad aprire e chiudere l'obiettivo basta un po' di nastro adesivo nero.
Ma non basta: una volta scattata la foto Samuele procede da solo allo sviluppo e alla stampa. Insomma, una passione che richiede, per sua stessa ammissione, quasi tutto il tempo libero a disposizione.
Particolari alcuni scatti “panoramici”, dove la pellicola, anziché essere posizionata semplicemente davanti al foro, viene parzialmente srotolata lungo le pareti laterali della scatola e impressa con un gioco di specchi in tutta la parte estesa: il risultato è un’immagine curiosamente distorta, dove le proporzioni si allungano e si allargano ma non impediscono di riconoscere il soggetto riprodotto.
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