SOTTOESPOSIZIONE E COMPENSAZIONE

[apelle13]

Ho bene in testa il concetto "esponi per le ombre e stampa per le luci", quindi ho capito (o credo) l'utilità di esporre, ad esempio, una FP4 ad 80 asa, cio' che non mi è chiaro però è: in fase di sviluppo debbo procedere di conseguenza (ovvero sviluppare la FP4 come se fosse una 80 asa reale) oppure debbo svilupparla come se fosse una 125 ?
Inoltre, devo usare uno sviluppo compensatore ?

dèngh yu a tutti, ciao

APE

[pdp]

il cambio di sensibilità non è esporre per le ombre.
Esporre per le ombre vuole dire valutare l'esposizione sulle ombre in modo che venga in stampa dove desiderato, andando in fase di sviluppo o di stampa a "aggiustare" le luci.

[impressionando]

Direi che non hai ben chiaro il concetto.....
Come dice pdp le ombre le devi misurare ed esporre in modo che rimangano tali ma coscenziosamente posizionate nella giusta zona. Lo sviluppo poi andrà a correggere le luci. La sensibilita non c'azzecca nulla.
Per capire il giusto modo di ragionare il sistema zonale è un ottimo aiuto.

Paolo

[.oesse.]

[apelle13]

D'accordo, mi sono espresso male.

La domanda di fondo è: perchè esporre volutamente un rullo ad una sensibilità INFERIORE a quella nominale ?
Ed in fase di sviluppo come mi devo comportare, devo sviluppare per la sensibilità a cui ho esposto o a quella nominale del rullo ?
Infine, devo usare uno sviluppo "compensatore" o posso usarne uno che non abbia queste specifiche proprietà ?

Grazie, ciao

APE

[impressionando]

APE non hai capito il concetto e questo ti frena e ti ostacola.
Non devi esporre assolutamente per una sensibilità INFERIORE ma devi MISURARE le ombre e collocarle esattamente dove vuoi sulla scala tonale. Le ombre non devono andarti in zona V. La sensibilità diversa e l'esposizione a N- o N+ sono una conseguenza delle letture di luci e ombre e dello spazio tra di esse.

Paolo

[.oesse.]

[apelle13]

Chiedo scusa e vi chiedo di fare un RESET...

Dimenticate ciò che ho detto riguardo le ombre e le luci, immaginate che si parli di un altro 3d.

Riformulo la domanda: Quando, come ed in che condizioni si usa uno sviluppo compensatore ?

Grazie, ciao

APE

[.oesse.]

la modifica dei tempi "nominali" di sviluppo si effettua qualora si esponga la pellicola per un valore diverso dal nominale e qualora si vogliano aumentare o ridurre i contrasti dello scatto.
In un paesaggio urbano notturno, per esempio, quasi certamente si avranno altissimi contrasti. Per avere il massimo passaggio tonale e smorzare i contrasti, si tende a sottosviluppare DOPO aver esposto per le ombre

.oesse.

[impressionando]

Gli sviluppi compensatori servono se in ripresa si avevano situazioni con alto contrasto.
Lo sviluppo compensatore tende a restringere in uno spazio minore l'intera gamma di grigi favorando il posizionamento sulla carta notoriamente avente uno "spazio" di circa 7 zone.

Paolo

[apelle13]

Grazie, oesse e impre, ora mi è più chiaro, quindi se capisco bene in caso di foto ad alto contrasto, cioè quando ho una gamma dinamica superiore ai 5/6 stop ed espongo, poniamo, una fp4 a 80 iso poi la debbo sottosviluppare, cioè trattarla come una 125 iso, è così ?

Chiedo scusa se sembro di coccio, mi fido di voi.

Grazie ancora, ciao

APE

[impressionando]

Un'ottima ed esplicativa lettura è "Il negativo" di AA. Un libro che letto dalla prima all'ultima pagina (non a sprazzi) è veramente molto formativo e soprattutto aiuta a ragionare partendo dal soggetto e non dalla pellicola.

Paolo