 |
|
 |
| Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
| Autore |
Messaggio |
AleZan coordinatore

Iscritto: 16 Giu 2006 Messaggi: 11698 Località: Bologna
|
Inviato: Mar 26 Apr, 2011 12:27 pm Oggetto: |
|
|
Vado un po' OT.
Date le nostre abitudini, cosa manca ai "programmi" delle nostre reflex? Qual'è la funzione che non c'è e che tanto vorremmo?
Io un'idea precisa e molto realizzabile ce l'ho: vorrei un controllo Manuale con un funzione "servo".
Mi spiego: io imposto tempo e diaframma manualmente, poi ruotando una ghiera (come in P) vorrei che la macchina mi proponesse tutte le alternative di coppie equivalenti tempo/diaframma.
Come succede in P, però non a partire dall'automatismo, ma dalla mia scelta manuale. _________________ Alessandro - www.alessandrozanini.it
 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Luigi T. utente attivo

Iscritto: 10 Ott 2007 Messaggi: 6205 Località: CAGLIARI
|
Inviato: Mar 26 Apr, 2011 1:00 pm Oggetto: |
|
|
| AleZan ha scritto: | Vado un po' OT.
Date le nostre abitudini, cosa manca ai "programmi" delle nostre reflex? Qual'è la funzione che non c'è e che tanto vorremmo?
Io un'idea precisa e molto realizzabile ce l'ho: vorrei un controllo Manuale con un funzione "servo".
Mi spiego: io imposto tempo e diaframma manualmente, poi ruotando una ghiera (come in P) vorrei che la macchina mi proponesse tutte le alternative di coppie equivalenti tempo/diaframma.
Come succede in P, però non a partire dall'automatismo, ma dalla mia scelta manuale. |
si, buona idea
Proporrei anche uno schermo touch sensitivo, in modo da non manovrare più ghiere e bottoni  _________________ Canon 5D3 [Tamron 24-70mm f/2.8 VC] [EF 50 f/1.8 STM] [EF 135 f/2L USM] [EF 70-200 f/4L IS USM] BG-E11 430exII
Flickr | Facebook |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
|
Inviato: Mar 26 Apr, 2011 3:58 pm Oggetto: |
|
|
Beh, il futuro è questo:
La macchina impara con un oscilloscopio simile a quello delle console videogame portatili come quanto vibra la mano e sarà in grado di suggerire dei tempi di sicurezza esatti per evitare il micromosso.
Le impostazioni non saranno più in termini di "diaframmi" e "tempi" (che sono solo degli strumenti per ottenere scopi precisi), ma direttamente in termini di "profondità di campo desiderata" e "quantità di mosso".
La potenza delle CPU permetterà quindi di avere delle interfacce utente decisamente efficienti, magari con comandi vocali (appena passerà la sciagurata moda del multitouch torneremo verso l'efficienza).
Alla fine, il fotografo sussurrerà alla fotocamera "profondità di campo 5 centimetri", "esposizione al centro meno un terzo" e si concentrerà sull'inquadratura, certo che la macchina farà tutto il resto alla perfezione.
Più nell'immediato, quello che mi manca oggi nella reflex sono:
- Auto ISO efficiente e non limitato ai terzi di stop
- Comandi vocali
In pratica quello che vorrei è impostare PdC e mosso, e usare l'ISO per esporre. La 40D è troppo macchinosa e ancora legata alle obsolete paramentrizzazioni (si ragiona ancora, dopo due secoli, in termini di tempo e diafrnammi!). _________________ Che bello il copia e incolla! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Mar 26 Apr, 2011 4:04 pm Oggetto: |
|
|
| Nicola Giani ha scritto: | Beh, il futuro è questo:
La macchina impara con un oscilloscopio simile a quello delle console videogame portatili come quanto vibra la mano e sarà in grado di suggerire dei tempi di sicurezza esatti per evitare il micromosso.
Le impostazioni non saranno più in termini di "diaframmi" e "tempi" (che sono solo degli strumenti per ottenere scopi precisi), ma direttamente in termini di "profondità di campo desiderata" e "quantità di mosso".
La potenza delle CPU permetterà quindi di avere delle interfacce utente decisamente efficienti, magari con comandi vocali (appena passerà la sciagurata moda del multitouch torneremo verso l'efficienza).
Alla fine, il fotografo sussurrerà alla fotocamera "profondità di campo 5 centimetri", "esposizione al centro meno un terzo" e si concentrerà sull'inquadratura, certo che la macchina farà tutto il resto alla perfezione.
Più nell'immediato, quello che mi manca oggi nella reflex sono:
- Auto ISO efficiente e non limitato ai terzi di stop
- Comandi vocali
In pratica quello che vorrei è impostare PdC e mosso, e usare l'ISO per esporre. La 40D è troppo macchinosa e ancora legata alle obsolete paramentrizzazioni (si ragiona ancora, dopo due secoli, in termini di tempo e diafrnammi!). |
Messa così sembra che il problema più che "...si ragiona ancora, dopo due secoli, in termini di tempo e diafrnammi!..." sia "Si ragiona ancora."
Una fotocamera come la dipingi tu eliminerebbe anche il problema di pensare, fa tutto da sola... non mi piace per nulla. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
bandolero utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2008 Messaggi: 2869 Località: Lucca
|
Inviato: Mar 26 Apr, 2011 10:52 pm Oggetto: |
|
|
Mi piacerebbe poter cambiare gli iso semplicemente muovendo una rotella...e non pigiando due tasti come si deve fare ora.
Si potrebbe aggiungere ai 4 normali modi di esposizione (M, A, S, P) anche il modo iso auto. _________________ Nikom D300s/ Olympus Epl-1 |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Pasi moderatore

Iscritto: 15 Dic 2007 Messaggi: 11370 Località: Romagna
|
Inviato: Mer 27 Apr, 2011 12:10 pm Oggetto: |
|
|
| Citazione: | | Le impostazioni non saranno più in termini di "diaframmi" e "tempi" (che sono solo degli strumenti per ottenere scopi precisi), ma direttamente in termini di "profondità di campo desiderata" e "quantità di mosso". |
C'è già. Nelle Canon dalla 50d in su, si chiama "Creative auto"
| Citazione: | | Mi spiego: io imposto tempo e diaframma manualmente, poi ruotando una ghiera (come in P) vorrei che la macchina mi proponesse tutte le alternative di coppie equivalenti tempo/diaframma. |
Anche questa c'è già, o almeno qualcosa di simile... sulle Pentax:
 _________________
Marcello Absit iniuria verbis!
Tubi Kenko: una recensione - Che manuale prendo? - Adattare vecchi obiettivi su corpi nuovi
    |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Mer 27 Apr, 2011 12:28 pm Oggetto: |
|
|
| bandolero ha scritto: | | Mi piacerebbe poter cambiare gli iso semplicemente muovendo una rotella...e non pigiando due tasti come si deve fare ora. |
Un ritorno all'antico, non sarebbe poi così male anche se il sistema attuale, almeno sulla D700 non è poi così complicato
| bandolero ha scritto: | | Si potrebbe aggiungere ai 4 normali modi di esposizione (M, A, S, P) anche il modo iso auto. |
Questo lo vedo impossibile in quanto ISO auto lavora in coppia con ciascuno dei modi di esposizione e non in alternativa, servirebbe un comando a sé ma inizierebbero ad essere troppi  |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
|
Inviato: Mer 27 Apr, 2011 5:01 pm Oggetto: |
|
|
| il signor mario ha scritto: | Messa così sembra che il problema più che "...si ragiona ancora, dopo due secoli, in termini di tempo e diafrnammi!..." sia "Si ragiona ancora."
Una fotocamera come la dipingi tu eliminerebbe anche il problema di pensare, fa tutto da sola... non mi piace per nulla. |
Cosa intendi per "fa tutto da sola"?
L'impostazione del diaframma non è lo scopo della fotografia, ma lo strumento con cui si regolano profondità di campo e esposizione (insieme a tempi e ISO).
Il ragionamento non mancherebbe.
Anzi, semplificandone l'attuazione resterebbe solo il ragionamento. Il fotografo si concentrerebbe esclusivamente su ciò che vuole ottenere, piuttosto che su come ottenerlo.
Sarebbe solo più preciso e più rapido.
Quando vuoi che in un ritratto con l'occhio a fuoco il naso sia leggeremente sfocato, lo "dici" alla fotocamera, impostando una PdC di 3,5 cm.
In effetti, impostando a mano esposizione, PdC e quantità di mosso è una modalità molto più manuale dell'attuale "M", a ben vedere.
E' solo molto più rapida, più precisa ed efficiente.
Il rimanere ancorati a manualità ottocentesche è ultraconservatorismo assolutamente inefficiente.
Sarebbe un po' come dire che i word processor con i loro correttori ortografici e le impostazioni precise di spaziature e formati con un click limitassero il ragionamento degli scrittori...
Tranquillo, Mario. Un fotografo mediocre resta mediocre anche quando la macchina "fa tutto da sola": la meddiocrità sta tutta nell'inquadratura.
 _________________ Che bello il copia e incolla!
Ultima modifica effettuata da Nicola Giani il Mer 27 Apr, 2011 5:04 pm, modificato 1 volta in totale |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
|
Inviato: Mer 27 Apr, 2011 5:03 pm Oggetto: |
|
|
| Pasi ha scritto: | ...
C'è già. Nelle Canon dalla 50d in su, si chiama "Creative auto"
... |
Ho visto, grazie.
Quello che ho in mente io, però, è molto più sofisticato. Lo si potrebbe, più correttamente, definire una modalità "Creative Smart Manual"....
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Mer 27 Apr, 2011 6:01 pm Oggetto: |
|
|
| Nicola Giani ha scritto: | Cosa intendi per "fa tutto da sola"?
L'impostazione del diaframma non è lo scopo della fotografia, ma lo strumento con cui si regolano profondità di campo e esposizione (insieme a tempi e ISO).
Il ragionamento non mancherebbe.
Anzi, semplificandone l'attuazione resterebbe solo il ragionamento. Il fotografo si concentrerebbe esclusivamente su ciò che vuole ottenere, piuttosto che su come ottenerlo. |
Peccato che per ottenere ciò che vuoi devi sapere come arrivarci la tua idea andrebbe bene solo per le istantanee per tutto il resto, credimi, i tempi e i diaframmi servono ancora, anche perché è l'unico modo di valutare gli EV
| Nicola Giani ha scritto: | Sarebbe solo più preciso e più rapido.
Quando vuoi che in un ritratto con l'occhio a fuoco il naso sia leggeremente sfocato, lo "dici" alla fotocamera, impostando una PdC di 3,5 cm. |
lo vedo il fotografo col centimetro che misura il naso del soggetto, qualche problema con Cirano ma...
| Nicola Giani ha scritto: | In effetti, impostando a mano esposizione, PdC e quantità di mosso è una modalità molto più manuale dell'attuale "M", a ben vedere.
E' solo molto più rapida, precisa ed efficiente | Come la im posti l'esposizione? Dicendo alla macchina: "un po' più scura di come l'ho fatta ieri?" o anche: "vorrei la casa sullo sfondo ben esposta, il cielo correttamente esposto e l'albero in siluette?" Oppure usi i tempi e i diaframmi?
| Nicola Giani ha scritto: | Il rimanere ancorati a manualità ottocentesche è ultraconservatorismo assolutamente inefficiente.
Sarebbe un po' come dire che i word processor con i loro correttori ortografici e le impostazioni precise di spaziature e formati con un click limitassero il ragionamento degli scrittori... |
Difatti ma la macchina che vorresti tu sarebbe un po' come un word processor a cui chiedi: "vorrei un racconto umoristico con delle simpatiche battute, il protagonista è un ragazzo..." e lui ti scrive il racconto
| Nicola Giani ha scritto: | | Tranquillo, Mario. Un fotografo mediocre resta mediocre anche quando la macchina "fa tutto da sola": la meddiocrità sta tutta nell'inquadratura. |
Perdonami, sarò pure ottocentesco ma pare proprio un invito all'ignoranza
[/quote]
Comunque la tua non è un'idea nuova, già George Eastman nel 1888 presentava le sue fotocamere con questo concetto, alla fine anche tu sei ottocentesco Lo slogan era "Voi premete il bottone noi facciamo il resto" e quel genere di fotocamere entrò di diritto nelle apparecchiature definite "foolproof" inutile spiegare l'etimologia del termine.
Lo stesso concetto fu ampliato, sempre dalla Kodak, alcuni decenni più tardi, 1963, con la Instamatic 126 che risolveva anche il problema del caricamento della pellicola e con il magic cube anche il problema del flash. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 5:42 pm Oggetto: |
|
|
Quando l'interlocutore non capisce nulla di ciò che gli viene detto, la colpa è sempre di chi si esprime.
Quindi, evidentemente, ho sbagliato di brutto, visto che hai capito l'esatto contrario di quello che ho scritto.
Chiedendoti scusa, provo a rispiegarmi meglio, punto per punto.
| il signor mario ha scritto: | | Peccato che per ottenere ciò che vuoi devi sapere come arrivarci la tua idea andrebbe bene solo per le istantanee per tutto il resto, credimi, i tempi e i diaframmi servono ancora, anche perché è l'unico modo di valutare gli EV |
Gli "EV" li puoi misurare in molti modi diversi, dalla potenza elettromagnetica dei fotoni incidenti alla scala ASA.
Tempi e diaframmi sono solo uno dei tanti modi, e sicuramente non il migliore.
Andando più sul generico, per ottenere ciò che vuoi devi sapere come arrivarci con il mezzo a disposizione.
Faccio qualche esempio: il pittore miscela i colori, non si mette ad analizzare le reazioni chimiche che avvengono sulla tavolozza.
Il chitarrista rock suona, e non ha la minima idea di come si muovono gli elettroni, intergando con il reticolo atomico del metallo conduttore che porta le sue note all'amplificatore.
E così via.
Tanto per dire, Bix Beiderbecke è stato il miglior trombettista degli anni '20 senza saper leggere uno spartito. Come dire che sarebbe stato il miglior fotografo della sua epoca non sapendo cos'è un diaframma.
| il signor mario ha scritto: | | lo vedo il fotografo col centimetro che misura il naso del soggetto, qualche problema con Cirano ma... |
Non ci vuole il calibro per sapere la lunghezza del naso di un essere umano, basta essere in vita da qualche anno....
| il signor mario ha scritto: | | Come la im posti l'esposizione? Dicendo alla macchina: "un po' più scura di come l'ho fatta ieri?" o anche: "vorrei la casa sullo sfondo ben esposta, il cielo correttamente esposto e l'albero in siluette?" Oppure usi i tempi e i diaframmi? |
No, la imposto dicendo alla macchina come la voglio esposta. Semplicemente.
Vuoi usare gli EV? Va bene.
Vuoi rapportarti al grigio 18%? Va bene.
Vuoi dire alla macchina che il punto che stai misurando in modalità spot va in zona VII? Va bene.
Alla fine, è solo una questione di software: nelle impostazioni del programma decidi tu che tipo di misurazione usare....
Perché limitarsi?
| il signor mario ha scritto: | | Difatti ma la macchina che vorresti tu sarebbe un po' come un word processor a cui chiedi: "vorrei un racconto umoristico con delle simpatiche battute, il protagonista è un ragazzo..." e lui ti scrive il racconto |
Errore. Questo è il punto dove mi sono speigato peggio...
La macchina aiuta il fotografo a mettere un punto perfettamente a fuoco, lo aiuta a misurare la luce riflessa con l'esposimetro, lo aiuta a mettere in pratica le sue idee.
Ma non decide cosa mettere a fuoco. Non decide cosa fotografare, né dove né quando.
Non decide la composizione, il taglio, l'esposizione, il bilanciamento degli spazi negativi e positivi, l'atmsfera, i rapporti cromatici. La macchina, per quanto "intelligente" non genera un messaggio. Semplicemente lo trasporta. Molto meglio di come lo fanno le macchine attuali.
Tutto qui.
Possiamo dire che inviare all'amata una missiva con un corriere a cavallo è molto più romantico.
Ma la posta prioritaria arriva prima. E può comunque essere scritta a mano, con penna e calamaio e con sigillo di ceralacca.
E dire che la posta non mi piace perchè le PP.TT. ci mettono anche il contenuto della lettera sarebbe un po' esagerato, oltre che poco serio.
Tornando al Word Processor: a meno che la community di Libre Office non abbia fatto miracoli ultimamente, il massimo che ci puoi fare è "dire" al computer che vuoi il tuo racconto in formato A4, con margni esattamente di 2,34 cm, allineato a destra e con le lettere alte esattamente 243 millesimi di pollice.
Ma l'idea, il personaggio, la storia, ce li devi mettere tu.
E fidati, te lo dico da ghost writer: nessuno scrittore pensa le sue storie in termini di punti per pollice, font, o tipo di inchiostro. ma neanche in termini di complementi, predicati e attributi: questi sono gli strumenti. Si ragiona sempre e solo in termini di conflitto, azione e risoluzione. Il computer può aiutare a mettere a posto i tempi verbali. Ma se il personaggio non è credibile, non lo diventa con la grammatica. Una minchiata scritta perfettamente resta comunque una minchiata.
Così come, in fotografia, si ragiona in termini di luce, di composizione e di contrasti. Tempi, diaframmi, forbici, millimetri... Sono gli strumenti con cui si mettono su carta (o su schermo) le idee.
Come dicevo, la "macchina che intendo" non fa proprio nulla da sola.
Nè l'inquadratura, né l'esposizione, né la messa a fuoco.
La "macchina che intendo" genera un'immagine fotografica che ha l'esposizione che io le imposto, ha la quantità di mosso che io le imposto, il taglio che io le imposto e la PdC che io le imposto.
In modo molto più efficiente e molto più preciso delle attuali reflex, che possono variare l'esposizione solo a terzi di stop, che possono scegliere solo tra una decina di valori di apertura e una dozzina di tempi di apertura. Mantenendo i limiti attuali, ci si perde tutto quello che c'è tra F/2 e F/2,8 abbastanza inutilmente....
| il signor mario ha scritto: | | Perdonami, sarò pure ottocentesco ma pare proprio un invito all'ignoranza |
Che è un po' come dare dell'ignorante al pittore che non conosce l'anatomia dell'animale il cui pelo è usato per il suo pennello...
O dire che si invita all'ignoranza il filosofo esistenzialista cui si chiede di non preoccuparsi di leggere i sorgenti C++ del Word Processor con cui elabora le sue tesi...
O come dare dell'ignorante al cantante che non è capace di costruirsi un microfono usando una coppia di magneti ed una membrana elastica, ostinadosi a comprare costosissimi AKG che "fanno tutto da soli"...
Tutto vero, ma c'è ignoranza e ignoranza...
| il signor mario ha scritto: | Comunque la tua non è un'idea nuova, già George Eastman nel 1888 presentava le sue fotocamere con questo concetto, alla fine anche tu sei ottocentesco Lo slogan era "Voi premete il bottone noi facciamo il resto" e quel genere di fotocamere entrò di diritto nelle apparecchiature definite "foolproof" inutile spiegare l'etimologia del termine.
Lo stesso concetto fu ampliato, sempre dalla Kodak, alcuni decenni più tardi, 1963, con la Instamatic 126 che risolveva anche il problema del caricamento della pellicola e con il magic cube anche il problema del flash. |
Quella di Eastman è una mossa di marketing, principalmente.
E comunque, non mi pare che l'avvolgimento automatico della pellicola abbia ucciso il ragionamento.
Ma forse tu hai qualche informazione in più in merito a questa diavoleria moderna nemica dell'Arte....
Per concludere, contrariamente agli slogan eastmaniani, nella "mia" macchina da 22° secolo, premendo il bottone non succede proprio nulla. Bisogna avere impostato la fotografia.
Se dopo tre post non sono acora riuscito a farti capire che l'esposizione non è automatica ma interamente manuale, devo fare un corso di comunicazione.... _________________ Che bello il copia e incolla! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Pietro Super Pro bannato

Iscritto: 03 Mar 2011 Messaggi: 3327
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 5:56 pm Oggetto: |
|
|
Questi sono i dibattiti costruttivi che amo...  _________________
Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo...ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni.
Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 6:01 pm Oggetto: |
|
|
Allora, perdonami ma ancora non capisco come controlleresti la fotocamera, le dici zona VII del sistema zonale, OK, ma lo vedo più complicato dell'uso dei daframmi e dei tempi che poi continuerebbero comunque ad esistere ma in modo trasparente, giusto?
Ho parlato di invito all'ignoranza, e apprezzo il fatto che tu lo abbia inteso esattamente senza abbinargli toni insultanti che non ci sono, non perché mi aspetti che il cantante conosca come costruire un microfono ma mi aspetto che sappia usarlo, che sappia come tenerlo rispetto alla sua bocca, che sappia che se alza troppo il volume fischia e se lo abbassa troppo lo strumento diventa inutile. Mi aspetto che un pittore non conosca le caratteristiche anatomiche dell'animale da cui proviene il pelo del suo pennello ma mi aspetto che conosca la tecnica per dipingere che sappia cosa succede se usa un pennello o una spatola, che sappia che succede con un pennello morbido u con uno duro, poi se non conosce come viene costruito un pennello amen.
Sei uno scrittore, quando scrivi sai come ragionare in termini di conflitto azione e risoluzione e questo è il contenuto ma sai anche usare gli strumenti per esplicitare il contenuto. Nessuno leggerebbe un libro in cui gli strumenti sono perfetti ma il contenuto, l'idea non regge o peggio è una minchiata ma sai anche che se non sai usare gli strumenti, predicati, sostantivi aggettivi, sintassi... la tua idea, anche se meravigliosa, non riesce ad esplicitarsi e non viene letta. In fondo il tuo lavoro esiste per questo o sbaglio? Non scrivi per chi ha delle idee ma non è in grado di trasferirle su carta perché gli manca la tecnica per farlo? Poi se usi la penna d'oca o il word processor per farlo quella è una scelta tecnologica.
Non sono contro i word processor, li uso come uso il digitale ma alla fine la tecnica di scrittura è sempre la stessa, tempi e diaframmi, quello che cambia è solo l'aspetto tecnologico, penna o tastiera.
Ma alla fine di questa chiacchierata, che apprezzo, mi resta un dubbio: la fotocamera che desideri non è poi più difficile da utilizzare di una fotocamera "tradizionale" in cui ragioni in termini di tempi e diaframmi? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Sacha Favaro nuovo utente
Iscritto: 02 Ago 2010 Messaggi: 20
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 6:21 pm Oggetto: |
|
|
Mi piace questo topic, volevo chiedere giusto la stessa cosa!
Ma quando voi parlate di modo M, intendete con ISO auto o ISO manuale?
Perchè il mio dubbio era più che altro tra queste due modalità:
- Modo A con regolazione manuale ISO (e tempi di conseguenza)
- Modo M con ISO automatico
A spanne mi sembra migliore la seconda, che mi permette di tenere più sotto controllo i tempi di scatto... che dite? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Luigi T. utente attivo

Iscritto: 10 Ott 2007 Messaggi: 6205 Località: CAGLIARI
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 6:49 pm Oggetto: |
|
|
| kazoom ha scritto: | Mi piace questo topic, volevo chiedere giusto la stessa cosa!
Ma quando voi parlate di modo M, intendete con ISO auto o ISO manuale?
Perchè il mio dubbio era più che altro tra queste due modalità:
- Modo A con regolazione manuale ISO (e tempi di conseguenza)
- Modo M con ISO automatico
A spanne mi sembra migliore la seconda, che mi permette di tenere più sotto controllo i tempi di scatto... che dite? |
modo M, iso manuale. Più mi tengo basso e più è nitido lo scatto. Ovviamente se vedo che i tempi scendono troppo al di sotto di un determinato range, con il rischio di micromosso o mosso, son costretto ad aumentare gli iso.
In M preferisco anche il focus manuale, l'automatico lo lascio alle altre modalità  _________________ Canon 5D3 [Tamron 24-70mm f/2.8 VC] [EF 50 f/1.8 STM] [EF 135 f/2L USM] [EF 70-200 f/4L IS USM] BG-E11 430exII
Flickr | Facebook |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 7:00 pm Oggetto: |
|
|
Io penso che non esista un sistema migliore di un altro in assoluto, ma che ognuno trovi il suo sistema più adatto.
Personalmente non amo ISO auto in quanto non mi mantiene l'uniformità dei risultati.
quando parlo di M intendo quindi M con ISO manuale; mi è capitato ultimamente, una volta in circa 8 anni di digitale, di variare gli ISO durante un lavoro, ho impiegato pochi secondi per passare da 3200 a 6400 e altrettanti per il percorso inverso ma sapevo in quali situazioni fare il passaggio e perché, appena è stato possibile sono risceso di ISO, questo mi consente di prevedere il risultato di ogni singola foto cosa che impostando gli ISO su auto non posso, o non riesco, fare.
Per tenere sotto controllo i tempi di scatto salvando l'automatismo imposto l'automatismo sui tempi (T) e vado tranquillo. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
neldot utente attivo

Iscritto: 04 Feb 2009 Messaggi: 549 Località: Neapolis, Vicus Radii Solis
|
Inviato: Gio 28 Apr, 2011 9:25 pm Oggetto: |
|
|
| kazoom ha scritto: | Mi piace questo topic, volevo chiedere giusto la stessa cosa!
Ma quando voi parlate di modo M, intendete con ISO auto o ISO manuale?
Perchè il mio dubbio era più che altro tra queste due modalità:
- Modo A con regolazione manuale ISO (e tempi di conseguenza)
- Modo M con ISO automatico
A spanne mi sembra migliore la seconda, che mi permette di tenere più sotto controllo i tempi di scatto... che dite? |
Secondo me è sempre una questione di consapevolezza del fotografo. Sapere come lavorano gli automatismi quando li si usa è la regola che in genere fornisce i risultati migliori. E va abbinata all'altra fondamentale regola di sapere che cosa si vuole ottenere.
Io per esempio trovo utilissimo l'ISO auto in manuale, se settato in un ristretto range (ad esempio da 100 a 400), quando scatto in condizioni di repentine variazioni di luminosità, perchè mi consente di tenere costanti il tempo ed il diaframma scelti.
Ad altri, come giustamente dice il signor Mario, può invece dar fastidio quella differenza di rumore elettronico o di gamma dinamica che una variazione in automatico di sensibilità ISO potrebbe generare.
Chiaramente, il tutto dipende anche dalla conoscenza perfetta della fotocamera che si sta usando, e dal sapere che tipo di risultati fornisce al variare dei parametri. _________________ Una testa e due gambe, una Nikon e un paio di Praktica, e tanta voglia di dipingere con la luce... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Nicola Giani utente attivo

Iscritto: 01 Feb 2006 Messaggi: 3677 Località: Milano
|
Inviato: Ven 29 Apr, 2011 2:04 pm Oggetto: |
|
|
| il signor mario ha scritto: | ....
Ma alla fine di questa chiacchierata, che apprezzo, mi resta un dubbio: la fotocamera che desideri non è poi più difficile da utilizzare di una fotocamera "tradizionale" in cui ragioni in termini di tempi e diaframmi? |
Ecco il punto!
Secondo me non è sempre, in ogni condizione, più "facile", ma è soprattutto più veloce!
Più veolce nell'apprenderne l'utilizzo: ragionare direttamente in termini di PdC è più immediato che fare calcoli su quanto cambia la suddetta aprendo e chiudendo, ricordandosi anche che all'aumentare del numero F diminuisce l'apertura (terminologia controintuitiva: se la si chiamasse "strettezza" o "chiusura", si toglierebbe un passo dal ragionamento).
Più veloce nell'impostazione: si imposta direttamente un valore, senza dover "scorrere" tra tutti gli step (o stop); oggi, con la macchina in M, per passare da 1/2, F/22 ISO 100 a 1/540, F/4 ISO 200 impieghi qualche secondo. Avere la possibilità di digitare, cliccare, tappare o dire direttamente il numero desiderato (o meglio ancora l'effetto che quel numero ha sul diaframma e quindi sulla luce) sarebbe molto più rapido.
Ma è anche più versatile: si possono usare molte, differenti modalità di misurare e impostare tutti i parametri. Per esempio, anzichè "impostare ISO 200", per qualcuno può essere più intuitivo dire "amplificazione di 3dB" o "raddoppiare la luce". Si possono usare le distanze in metri o in piedi.
Alla fine è una macchina che accontenta tutti.
E la tecnologia che applica è tutta già in commercio: si trova nei computer o nei telefoni cellulari già da qualche anno!
 _________________ Che bello il copia e incolla! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Anonimo. non più registrato
Iscritto: 14 Gen 2006 Messaggi: 6707
|
Inviato: Ven 29 Apr, 2011 5:15 pm Oggetto: |
|
|
| Nicola Giani ha scritto: | ..Alla fine è una macchina che accontenta tutti.
E la tecnologia che applica è tutta già in commercio: si trova nei computer o nei telefoni cellulari già da qualche anno! |
...in che film?
Il grosso problema irrisolto, e sempre più ingombrante, delle tecnologie informatiche (soprattutto ma non solo) è il FALLIMENTO del progetto di sviluppare una interfaccia "umana".
Non si è neppure arrivati a definire CHE COSA potrebbe essere una ragionevole approssimazione di interazione umana. I telefonini si sono persi in una miriade di cose che devi imparare, e se non le devi imparare è perchè sono applicazioni cretine e talmente semplici da essere inutili. Nessuno struscia i pollici libidinosamente su un pezzo di vetro per comunicare, dalla comparsa dell' Homo sapiens, eppure adesso se non sei "touch" non sei "cool". Il solo passaggio da PC a Mac, che pure sono due macchine identiche che fanno le stesse cose, richiede tempo e applicazione, perchè è tutt'altro che istintivo e certo poco "accontentante", checchè ne dica Jobs...
Siamo noi che dobbiamo accontentare le macchine, perchè ogni volta dobbiamo "metterci d'accordo" con loro sul significato delle operazioni più semplici, e ogni volta sono i nuovi modelli di macchina a cambiare le carte in tavola.
Eravamo finalmente arrivati ai rubinetti che a destra chiudono e a sinistra aprono, adesso bisogna masturbare un elenco scorrevole per capire se è possibile farlo, tu proponi addirittura di dover scegliere ogni volta in che lingua farlo e con quali unità di misura... e perchè non in quale spazio geometrico, magari a qualcuno l'universo euclideo sta stretto...
Avere la ghiera della profondità di campo in centimetri o quella della distanza espressa in cùbiti cartaginesi non cambia niente, non ti rende libero e non fa particolarmente godere (non me, perlomeno). Se non sei TU a sapere cosa vuoi e a visualizzartelo PRIMA dello scatto, la foto non ce l'hai comunque. Imparare quale bottone fa che cosa si fa in poco tempo, la libertà e la creatività sono tutta un' altra cosa. Le interfacce WOW sono giochini fighetti per tecnolatri adolescenti con MOOOOOLTO tempo da buttar via... Non è un caso che i militari, gente che sicuramente bada al sodo, utilizza sistemi con interfacce "ostili" ma che una volta imparate (vabbè, bisogna studiare e farsi il mazzo, tanto per cambiare, non le trovi tra i giochini di Facebook) sono incredibilmente versatili, efficienti e veloci... |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Luigi T. utente attivo

Iscritto: 10 Ott 2007 Messaggi: 6205 Località: CAGLIARI
|
Inviato: Ven 29 Apr, 2011 6:30 pm Oggetto: |
|
|
premetto che a me, del "cool", non interessa. Lo schermo touch è utile per evitare di avere una miriade di pulsantini, tutto qui  _________________ Canon 5D3 [Tamron 24-70mm f/2.8 VC] [EF 50 f/1.8 STM] [EF 135 f/2L USM] [EF 70-200 f/4L IS USM] BG-E11 430exII
Flickr | Facebook |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Non puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|