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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 10:46 am Oggetto: Come funzionano gli obiettivi stabilizzati? |
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Non ho mai utilizzato obiettivi stabilizzati; ma funzionano davvero? com'è possibile? come fanno a congelare l'immagine in un tempo minore di quello normalmente necessario?
Ho trovato questa spiegazione di 1pixel http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=578&postdays=0&postorder=asc&start=15 ma è molto sommaria e rimanda ad un link in inglese che, con tutta la buona volontà, non sono riuscito a decifrare decentemente; e poi si tratta pur sempre di un sito Canon, quindi non so fino a che punto posso fidarmi dell'oste che reclamizza il proprio vino...
Chi mi aiuta?
 _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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Claudio utente
Iscritto: 31 Gen 2004 Messaggi: 111 Località: Roma
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 11:35 am Oggetto: |
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Ti includo un link sul problema dibattuto su un'altro forum, sperando esserti stato utile.http://www.nital.it/forum/index.php?act=ST&f=11&t=877&s= _________________ Claudio.
http://www.photo4u.it/album_personal.php?user_id=157 |
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Izutsu utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2003 Messaggi: 9922
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 11:52 am Oggetto: |
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Non è che riducono il tempo di scatto.
Semplicemente, riducendo le vibrazioni ti permettono di usare tempi lunghi a mano libera e quindi puoi usare obiettivi poco luminosi senza troppi problemi. Il senso di quello che diceva 1pixel è questo.
Funzionano davvero e 1pixel ti ha spiegato come funzionano
In linea di principio basterebbero anche 4 molle calibrate attaccate ad un elemento particolare dell'obiettivo: le vibrazioni verranno smorzate dall'inerzia dell'elemento stesso. Poi però entrano in gioco le caratteristiche delle molle stesse e quindi il discorso si complica ma per chiarire le idee può bastare  |
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Andrea Giorgi supporto tecnico

Iscritto: 13 Dic 2003 Messaggi: 12696 Località: Pavia
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 11:57 am Oggetto: Re: Come funzionano gli obiettivi stabilizzati? |
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mike1964 ha scritto: | ...e poi si tratta pur sempre di un sito Canon, quindi non so fino a che punto posso fidarmi dell'oste che reclamizza il proprio vino... |
...bhè... essendo che quell'oste ha inventato il vino (eh già... l'ha inventata Canon la stabilizzazione negli obiettivi) direi che puoi fidarti ciecamente...
Di come funzioni di preciso non lo nemmeno io... però so che esistono 2 tipi di IS Canon... uno è implementato da un giroscopio con attaccata una lente che compensa le vibrazioni... l'altro invece è implmentato da una specie di soffietto pieno di un liquido che non altera la luce quando lo attraversa e che distrocendosi stabilizza l'immagine... Per quanto riguarda il VR di Nikon dai un'occhiata al link proposto da Claudio... contiene tante info interessanti...
Un obiettivo stabilizzato non permette di scattare con tempi più rapidi di uno non stabilizzato... i tempi sono esattamente gli stessi, cambia che con quello stabilizzato, grazie al movimento interno di alcune lenti (o alle proprietà di un particolare liquido in un soffietto) le piccole vibrazioni e i piccoli movimenti vengano compensati in modo tale da riuscire a scattare con tempi più brevi del normale (nell'ordine di 3 stop di differenza) senza geneare mosso nella foto...  _________________ Andrea Giorgi - www.andreagiorgi.net
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cosimo cortese amministratore

Iscritto: 23 Dic 2003 Messaggi: 9744 Località: Tricase (Lecce)
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 12:07 pm Oggetto: |
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Ciao mike.
Ti riferisci a questo mio intervento.. in effetti è abbastanza sommario..
1pixel ha scritto: | Un teleobiettivo si comporta come una leva.. più è spinto e più amplifica i micromovimenti della camera.
Un'obiettivo stabilizzato serve a ridurre le naturali "vibrazioni" causate dal fotografo.
In buona sostanza dei sensori di movimento (giroscopi) rilevano i piccoli movimenti e reagiscono attuando degli interventi sulla disposizione di alcune lenti, o addirittura del piano sensibile, riducendo l'effetto di mosso.
Tradizionalmente per evitare i micromovimenti e quindi il mosso si utilizza il cavalletto o si riduce al minimo il tempo di scatto.
I dispositivi di stabilizzazione consentono una maggiore libertà durante lo scatto, nonchè un guadagno indiretto di luminosità. Poter aumentare il tempo di scatto equivale infatti a far arrivare più luce sulla pellicola o sul sensore.
A titolo di esempio in questa pagina puoi vedere come funziona il sistema IS che Canon utilizza sui suoi obiettivi per reflex. |
Provo ad argomentare un pò di più..
Innanzitutto cosa è la stabilizzazione?
Un esempio.. vogliamo fotografare il passerotto in cima ad un albero utilizzando una focale spinta.. diciamo un 300mm. E' pomeriggio inoltrato.. il sole è basso.. la luce scarseggia. Siamo in campagna e non abbiamo un cavalletto. E magari abbiamo preso 5 caffè dalla mattina!
Quindi.. apriamo il diaframma il più possibile per avere più luce.. il nostro tele a 300mm con il diaframma spalancato non non và oltre i 5.6. La camera però ci dice che la foto sarà decisamente sottoesposta.
Allora giriamo la rotellina dei tempi cercando di aumentare l'esposizione.. 1/125.. no.. 1/90.. no .. 1/60 no... 1/45no.. no.. e finalmente troviamo il tempo che ci garantisce una esposizione adeguata: 1/15!!!
Al di là del fatto che nel frattempo il passerotto è già svolazzato verso altri lidi.. difficilmente si riuscirebbe a tenere ben ferma la fotocamera (con i 5 caffè in corpo) per quel lasso di tempo. Dobbiamo ricordare infatti che con 300mm un micromovimento delle nostre mani verrà amplificato significativamente sul piano del soggetto ripreso.
Ed ecco che scopriamo cosa uno stabilizzatore potrebbe fare per noi. Stringerci forte le mani sulla camera. Smorzare i micromovimenti del nostro corpo che in 1/15 diventano un terremoto per il passerotto.
Ma come funziona lo stabilizzatore?
Bisogna dire che esistono diverse tecnologie finalizzate alla stabilizzazione.
Quello che indicavo su' e il sistema IS di Canon, decisamente efficace a detta dei fortunati che lo usano (io purtroppo non ce l'ho). E' un sistema ottico-elettro-meccanico controllato da un microprocessore che in buona sostanza, alla luce delle informazioni fornite da alcuni sensori muovono una o più lenti in controfase ai micromovimenti. Ossia se il fotografo si muove impercettibilmente a destra l'obiettivo muove un'apposita lente (o più) in modo che l'inquadratura si sposti della stessa misura a sinistra. L'intervento del dispositivo è estremamente rapido e di fatto annulla (o quantomeno riduce sensibilmente) il mosso.
Il sistema Canon è integrato in alcuni obiettivi (tutti tele, dove è sicuramente più utile) e si porta appresso solo due controindicazioni: maggior peso dell'obiettivo e maggior prezzo x acquistarlo.
Minolta invece utilizza un sistema decisamente più interessante: non tanto nell'efficacia (pari a quella canon), quanto piuttosto nella genialità dell'idea, nella versatilità e nel vantaggio per il portafogli del fotografo. Minolta infatti ha integrato lo stabilizzatore nel corpo macchina, rendendo quindi disponibile il sistema con tutte le ottiche che si andranno a montare.
Tecnicamente avviene questo: i soliti sensori e giroscopi rilevano i movimenti della camera, ma l'attuazione dei contromovimenti avviene spostando in controfase direttamente il sensore. L'uovo di colombo!
Quindi chi acquista un corpo Minolta stabilizzato si ritrova praticamente tutte le ottiche stabilizzate.. anche il grandangolo. Unico neo: il dispositivo è presente solo su alcune fotocamere digitali... sarebbe in effetti complicato spostare tutta la pellicola!
Altri produttori (tra cui ancora Canon nella ripresa video) utilizzano invece sistemi non ottici nè meccanici.. ma semplicemente digitali. La camera interviene infatti via software direttamente sull'immagine cercando di correggere il movimento, spostando l'inquadratura successivamente alla ripresa. Per far questo utilizzano un sensore con un'area sensibile effettivamente maggiore di quella utile. Una parte di essa (ai margini) servirà infatti per rilevare i micromovimenti.. costituisce in pratica il sensore di movimento che calcolerà il giusto crop da effettuare sull'immagine. Il principio è identico a quello minolta ma il sensore si muove in modo "virtuale".
E quindi?
In sostanza dunque un sistema di stabilizzazione NON serve a ridurre il tempo di esposizione, un'esposizione che necessita di 1/15 di secondo non potrà essere scattata a 1/90 con lo stabilizzatore, ma sempre e solo a 1/15. Lo stabilizzatore consente invece al fotografo di utilizzare 1/15 con il mosso che otterrebbe ad 1/90. (ovviamente sono tempi indicati così.. giusto a titolo esemplificativo).
Spero di essere stato più chiaro.  _________________
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cosimo cortese amministratore

Iscritto: 23 Dic 2003 Messaggi: 9744 Località: Tricase (Lecce)
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Sab 14 Feb, 2004 12:26 pm Oggetto: |
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Grazie a tutti per le risposte davvero esaurienti!
...porca vacca, che mi sono perso in tanti anni di reflex meccaniche!
Ormai in digitale ho la s5000, non stabilizzata; me ne ricorderò tra un paio di anni, quando le digireflex avranno prezzi umani...  _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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