 |
|
 |
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
ispanico utente

Iscritto: 11 Feb 2006 Messaggi: 89
|
Inviato: Lun 08 Mgg, 2006 8:34 pm Oggetto: Ingranditore |
|
|
Cari amici del forum,
vorrei sottoporre alla Vs. attenzione un argomento a me caro: l’acquisto di un buon ingranditore.
Quello che mi piacerebbe conoscere e se qualcuno ha avuto modo di fare confronti diretti tra i vari sistemi di illuminazione e i vari ingranditori disponibili sul mercato.
Dico subito quelle che sono le mie impressioni ed i miei gusti.
L’utilizzo della testa a colori per le carte a contrasto variabile sembra che comporti una certa “mordidezza” in fase di stampa, ma al contempo rende una maggiore “ricchezza” dei toni medi ed alti.
Quello che invece io apprezzerei molto, oltre sicuramente alla ricchezza dei toni medi e alti, tipico della luce diffusa, è quella sensazione di nitidezza che un po’ di grana fa avvertire, tipico della luce condensata.
Il formato da me più usato è il 24x36, utilizzo abbastanza anche una vecchia Rolleiflex 6x6, e prevedo di acquistare una Mamiya 7 (6x7).
Le stampe che di solito realizzo sono 30x40 cm, ormai prevalentemente con carta a contrasto variabile.
Leggendo le caratteristiche dei vari ingranditori, mi sono fatto la seguente opinione che sottopongo al Vs. cortese giudizio.
Le teste a condensatore della DURST montano uno specchio a 45 gradi, il quale nel riflettere la luce sui condensatori (sistema reflex) dovrebbe aumentare ancora di più la durezza ed il contrasto tipico della luce condensata.
La testa a condensatori del MAGNIFAX 4 della Meopta montando una lampada al di sopra dei condensatori stessi (non reflex quindi) dovrebbe produrre una luce normalmente condensata e normalmente “contrastata”.
In casa Meopta, per il Magnifax, esiste anche una testa per le carte a contrasto variabile Meograd.
Quest’ultima sorgente dovrebbe mantenere tutte le qualità della luce diffusa, evitando l’eccessiva morbidezza tipica delle teste a colori, e quindi mantenere parte delle qualità della luce condensata.
In altre parole è possibile ottenere con un solo sistema di proiezione della luce le qualità della luce diffusa (ricchezza dei toni medi e alti) e le peculiarità della luce condensata (un po’ di grana e la sensazione di nitidezza)? Se si quale?
Secondo la esperienza di ognuno di voi con quale di questi ingranditori: Durst M805, Magnifax 4 e IFF Quodgon, potrei avvicinarmi di più ai risultati che intendo ottenere?
Qualc'uno conosce il DUNCO Vario Split?
Come ottiche normalmente utilizzo un Componon 50/4 ed un Rodagon 50/4.
L’ottica per il medioformato devo ancora acquistarla.
Grazie in anticipo a chiunque vorrà intervenire .
Saluti.
Nicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
scavenger73 utente attivo

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 3059 Località: Palermo/Catania
|
Inviato: Lun 08 Mgg, 2006 8:41 pm Oggetto: |
|
|
Non so se la mia esperienza puo' esserti d'aiuito, io ho un Durst m601 che uso per formati fino al 6x6 con mascherine con e senza vetri e un meopta magnifax 4 a luce condensata che uso x i negativi 6x9...La mia preferenza cade sul durst che pur essendo con testa a colori (luce diffusa) utilizzo con i filtri multigrade, non curandomi quindi di disporre dei filtri dicroici per il controllo del contrasto e sfruttando solo le proprietà della luce diffusa. Fino al 6x6 stampo senza vetri e la mia preferenza cade indubbiamente sulla luce diffusa, avendo cura di ottenere in sviluppo negativi un pò piu' contrastati della norma. La luce condensata del meopta produce un ottimo contrasto ma, purtroppo, l'impossibilità di eliminare i vetri dal portanegativi rende l'esecuzione di una stampa 'pulita' assai difficile. Alla fine, anche per questo, sono gusti poersonali  _________________ "...nullum fuit ingegnum magnum sine mixtura dementiae..." (Seneca)
My photo gallery |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
scavenger73 utente attivo

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 3059 Località: Palermo/Catania
|
Inviato: Lun 08 Mgg, 2006 8:43 pm Oggetto: |
|
|
Non so se la mia esperienza puo' esserti d'aiuito, io ho un Durst m601 che uso per formati fino al 6x6 con mascherine con e senza vetri e un meopta magnifax 4 a luce condensata che uso x i negativi 6x9...La mia preferenza cade sul durst che pur essendo con testa a colori (luce diffusa) utilizzo con i filtri multigrade, non curandomi quindi di disporre dei filtri dicroici per il controllo del contrasto e sfruttando solo le proprietà della luce diffusa. Fino al 6x6 stampo senza vetri e la mia preferenza cade indubbiamente sulla luce diffusa, avendo cura di ottenere in sviluppo negativi un pò piu' contrastati della norma. La luce condensata del meopta produce un ottimo contrasto ma, purtroppo, l'impossibilità di eliminare i vetri dal portanegativi rende l'esecuzione di una stampa 'pulita' assai difficile. Alla fine, anche per questo, sono gusti poersonali  _________________ "...nullum fuit ingegnum magnum sine mixtura dementiae..." (Seneca)
My photo gallery |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ispanico utente

Iscritto: 11 Feb 2006 Messaggi: 89
|
Inviato: Lun 08 Mgg, 2006 8:49 pm Oggetto: |
|
|
Caro Scavenger73,
per me ogni contributo alla discussione rimane utile, perciò grazie.
Saluti.
Nicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
|
Inviato: Lun 08 Mgg, 2006 9:26 pm Oggetto: |
|
|
E' dura, nel senso che sono solo gusti e non esiste un sistema migliore degli altri. Le mie preferenze sono per il condensatore con negativi con gamma tonale estesa (immagini di grande respiro con grana croccante anche se fine), ma c'è chi non sopporta questa scelta.
Un buon compromesso lo trovai nel Philips PCS150 con testa a colori e doppio condensatore, ma dopo un lungo utilizzo mi accorsi che non era nè al di qua ne al di la della sponda, era solo ruffiano.
Con i condensatori i problemi puoi averli solo con negativi troppo contrastati dove per salvare le ombre si tende a pelare le luci. Le luci diffuse sicuramente sono molto più facili da gestire e stampare, leggeri errori si notano meno e la povere tende a sparire ma ammazzi l'acutanza e schiacci la dinamica.
Credimi, l'apparecchio migliore e solo quello che conosci a fondo, cerca di provare e confrontare i sistemi e farti un gusto personale.
Tieni anche presente che io stampo pochissimo 135 (qui la luce diffusa darebbe una mano), le mie stampe provengono quasi esclusivamente da MF dove l'estensione tonale è tutt'altra cosa e la grana non ha una gran influenza. _________________ Mi chiamo Paolo.... non impressionando
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! ...e qui! |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ispanico utente

Iscritto: 11 Feb 2006 Messaggi: 89
|
Inviato: Mar 09 Mgg, 2006 7:04 pm Oggetto: |
|
|
Caro Paolo,
io il 35 mm lo stampo con luce diffusa, perchè ho sempre avuto l'impressione/convinzione che restituisce una scala tonale migliore.
Per il 6x6 (Rolleiflex) e 6x7 (Mamiya 7) avevo pensato di utilizzare il condensatore per via del fatto che:
- la pellicola 120 ha sul dorso la carta e perciò non dovrebbe graffiarsi più di tanto comportando meno problemi con il condensatore;
- vorrei ottenere stampe che tu definisci in maniera molto adeguata:" di grande respiro con grana croccante anche se fine".
Volevo acquistare un ingranditore a condensatori usato, ma non so quale, perchè ne ho modo di visionarli, ne conosco qualcuno che li ha e li usa e nè che differenza può esserci tra la luce condensata diretta e quella reflex.
Ad ogni modo la scelta è tra il Meopta MAGNIFAX 4, il Durst M805 e l'IFF Quodgon, con una maggiore propensione per il Quodgon.
Grazie.
Saluti.
Nicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ispanico utente

Iscritto: 11 Feb 2006 Messaggi: 89
|
Inviato: Mar 09 Mgg, 2006 10:35 pm Oggetto: |
|
|
Paolo,
scusa cosa volevi dirmi con " Il Quodgon non si discute ma sull'emulsione le differenze..... ".
Per l'ottica avevo pensato ad un componon, per la carta a me è sempre piaciuta l'agfa, non dovessi più trovarla per la baritata acquisterei sicuramente la oriental anche se mi parlano molto bene della warmtone credo si chiami così, per la politenata mi piaceva la efke lucida (30x40).
Tu cosa mi consiglieresti?
Saluti.
Nicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
impressionando utente attivo
Iscritto: 22 Mar 2005 Messaggi: 9100 Località: Reggio nell'Emilia
|
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
ispanico utente

Iscritto: 11 Feb 2006 Messaggi: 89
|
Inviato: Mer 10 Mgg, 2006 8:45 am Oggetto: |
|
|
Ciao Paolo,
se ho ben capito tra il Meopta MAGNIFAX 4, il Durst M805 e l'IFF Quodgon non dovrei notare differenze in fase di stampa vista la qualità degli ingranditori.
Quindi devo scegliere se l'ingranditore va preso nuovo o usato.
Il Quodgon usato con mascherine fino al 6x6, con testa a colori e a condensatori, più le tre ottiche per i vari formati l'avrei con circa € 1.000,00
Altrimenti un Magnifax nuovo senza ottiche, con testa Meograd (Contrasto Variabile) e a condensatori per i vari formati, con mascherine e box, anche qui saremmo a circa € 1.000,00.
Dimmi cosa ne pensi e cosa sceglieresti.
La Efke tempo fa l'acquistavo da un fotografo di Bologna, città in cui ho studiato. Il fotografo la comprava direttamente dall'importatore che era di Trieste. Costava poco, la qualità era notevole, l'unico difetto era che la carta si imbarcava.
Saluti.
Nicola |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|