Autoritratto in treno

[non più registrato]

semplicemente, me, la ritirata di un intercity e la fida A70...

http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=921

[edgar]

Dinamica, dinamica, dinamica, dinamica, dinamica..........

Il Don

[non più registrato]

Su un'altro forum c'e' stata una piccola polemica, alcuni hanno sottolineato come questa foto sia putroppo un pelino mossa, altri alla mia dichiarazione di aver ottenuto esattamente l'effetto che cercavo mi hanno risposto:

cito:
Ogni buon fotografo che scatta...'na cagata....dice ma è quello che cercavo!!!!!!
Non ci credo...è venuta male-stop!!!!!!
Ciao con simpatia per l'impegno....

ho duvuto allora mostrare uno degli scatti alternativi, basato più sul racconto dello spazio fisico rappresentato che sul tempo del treno.

http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=987


rimango comunque convinto che la prima via e la prima immagine siano migliori per raccontare quello che volevo.

[edgar]

Sono assolutamente d'accordo con te!!

La seconda foto è............il cesso di un treno! con un certo the_log illuminato da una luce pallida che lo rende un po' malaticcio e un po' spettrale!

La prima - che piaccia o no è un altro discorso! - ha certamente una valenza espressiva molto maggiore ( e che io personalmente condivido).

Aspettati comunque critiche di questo genere, se intendi continuare a sperimentare all'interno di aree un po' meno scontate. E' chiaro che è impossibile provare in modo "certo" che una certa caratteristica è voluta e non è un errore, quando essa per manifestarsi "rompe" una regola.
E' anche però altrettanto chiaro che i grandi artisti quasi sempre hanno trovato strade espressive nuove e importanti proprio rompendo le regole.

Di solito chi si attacca come una cozza al rispetto di parametri formali a tutti i costi rivela limitatezza, scarsa cultura e invidia.

Il rispetto di parametri formali può essere mandatorio in determinati generi fotografici, ma in altri può costituire un limite all'espressività.

Naturalmente è sempre lecito infine affermare: "a me non piace", ma questo è molto diverso dal dire che una certa strada espressiva "è frutto di un errore".

Per quanto mi riguarda condivido il tuo punto di vista, pur non ritenendo qusto scatto in particolare tra i tuoi migliori. Espressivo però certamente sì.

Ciao

Il Don

[non più registrato]

I rischi della sperimentazione artistica li conosco abbastanza bene. Da quando mi aggiravo nel territorio della Computer Art ( http://web.tiscali.it/miro/uterart/OPERE.html ) nei miei lavori personali ho sempre tentato di tracciare una via originale, spesso sono il primo ad essere in imbarazzo quando definisco "fotografia" il mio lavoro basato su elementi fotografici.
Concordo sul discorso di dover applicare gli elementi propri di un linguaggio in determinati contesti, se ne parlava proprio ieri con Sergio Pappalettera, visual fotografo e regista di videoclip. Nella comunicazione (grafica, cinema, foto...) bisogna conoscere perfettamente le regole e saperle applicare per poi sapere come distruggerle e andare oltre. Nel discorso poi si faceva la distinzione fra una cosa prodotta per te, quindi indiscutibile, piace o non piace, ma non è attaccabile da un punto di vista linguistico, con un prodotto di comunicazione creato per un contesto. Se mi chiedono uno scatto di uno strumento per un catalogo di sistemi di rilevazione gas nucleari naturali e mi presento con un bel mosso multiscatto virato dichiarando che quella e' la mia poetica il committente ha tutto il diritto di rompermi le chiappe.


In realtà quando mi sono cimentato in uno scatto di uno strumento per un catalogo di sistemi di rilevazione gas nucleari naturali dopo venti minuti che stavo lavorando con il committente appollaiato come un condor su una spalla che mi diceva che la luce era poca, che stavo sottoesponendo, che la focale non era quella appropriata, che lui quando faceva le cose metteva la luce postierore, etc etc mi sono girate le balle, gli ho messo la macchina in mano, ho detto che visto che era tanto bravo le foto se le facesse lui, dichiarato che sarei passato pomeriggio per ritirare attrezzatura e per andare a sviluppare rullini e me ne sono uscito senza neanche dargli il tempo di fiatare.
pero' l'ho fatto con tale stronzaggine e classe che dopo un ora e' stato il tipo a telefonarmi e a scusarsi dicendo che era nervoso e non era stata sua intenzione trattarmi in quel modo

[cosimo cortese]

Hai fatto bene the log!!!
ekkecavolo.. quando te la tirano ci vuole!

Bella la foto comunque.
però devo ammettere che il genere a volte mi colpisce e mi resta impresso, a volte proprio non mi piace...
Ovvio dirai: dipende dalla foto.. infatti!

[fabio contin]

Ciao The Log,
sono completamente d'accordo con quello che avete detto tu ed Edgar. Il tuo stile e' sicuramente molto particolare e purtroppo dovrai abituarti a ricevere ogni genere di commento. Le tue foto sono da guardare e riguardare, cercare di coglierne i simbolismi e le metafore, cercando di andare oltre all'immagine visualizzata per carpirne la vera essenza.

Il primo scatto e' ricco di simboli, non so se li vedo solo io o se sono realmente voluti. Il primo e' il treno che corre, ma non si sa dove arrivera'. Poi c'e' se stessi allo specchio, un'immagine volutamente confusa che si muove e si muove... anche il treno si muove e si muove...

Il secondo scatto rappresenta solo un'autoritratto..

[s0nik0]

L'auto ritratto rischia sempre di diventare banale, scontato, insignicante, il tuo lo trovo sopratutto sperimentale cone tutte le fotografie che ti ho visto fare
Complimenti The Log