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Leica M vs. Hasselblad

 
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edgar
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 3:39 pm    Oggetto: Leica M vs. Hasselblad Rispondi con citazione

Siccome si tratta di due miti nei rispettivi formati, è ovvio che molti si chiedano, volendo rincorrere un mito, quale dei due ha più senso raggiungere (visto i costi in gioco).

Cerco quindi nel presente documento di chiarire con umiltà i pro i contro di ciascuna fotocamera, che potranno dare a tutti i lettori utili elementi di scelta.

Il documento riflette la mia personale esperienza (ma confortata da tantissimi fotografi molto più bravi di me!).

Leica e Hasselblad sono certamente, per una serie di ragioni qualitative e di caratteristiche d'uso, i due riferimenti tra le fotocamere meccaniche a pellicola, rispettivamente nel 35mm e nel Medio Formato.

La scelta di chi volesse orientarsi sull'una o sull'altra, deve tenere conto di una serie di punti di forza e di limiti che ciascuna delle due ovviamente ha, e che hanno un impatto diverso secondo il tipo di fotografia che si vuole praticare.

Iniziamo da Leica: nasce nel 1920 come “taccuino di appunti visivi”: agile, piccola, compatta, a mirino galileiano, con ottiche di altissima qualità. Consente stampe eccellenti, non ostante il piccolo formato della pellicola.
Sviluppata nel tempo e raffinata a partire dai primi modelli con ottica fissa (Leica I Anastigmat e Elmax) fino al più recente perfezionamento costituito dalla M 6 a telemetro.

I principali punti di forza:
· Dolcezza otturatore = tempi di scatto lenti senza mosso
· Assenza specchio reflex = tempi di scatto lenti senza mosso
· Mirino luminosissimo = facilità inquadratura e messa a fuoco in bassa luce
· Piccola e compatta = grande portabilità in viaggio e reportage
· Messa a fuoco a telemetro = grande precisione di messa a fuoco (superiore al sistema reflex fino alla focale 90mm)
· Messa a fuoco a telemetro = facilità di messa a fuoco anche con luce molto bassa
· Silenziosità di scatto = discrezione nel reportage “rubato”. Resta l’unica macchina fotografica accreditata a scattare nei tribunali americani (a causaproprio della sua silenziosità).
· Disponibilità di ottiche a luminosità medio alta (Summicron f2.0 nelle focali 28mm, 35mm, 50mm, 90mm) e con qualità ottica superlativa (nitidezza, microcontrasto, saturazione colore)
· Disponibilità parallela di ottiche superluminose (Summilux f 1.4 nelle focali 35mm, 50mm, 75mm e il mitico Noctilux f1.0 50mm) con qualità ottimizzata per la massima apertura
· Disponibilità di “motore a mano” (Leicavit) = velocità operativa e silenziosità associate
· Sistema automatico di cornici luminose nel mirino, che delimitano il campo effettivamente inquadrato e che possono essere anche cambiate manualmente per simulare l’inquadratura di un altro obiettivo, senza doverlo fisicamente sostituire = grende flessibilità operativa
· Mirino fortemente decentrato = possibilità di inquadrare guardando con i 2 occhi aperti (vedo quello che succede mentre sto per scattare e mentre scatto)
· Bellezza pazzesca = è uno dei motovi per cui il fotografo medio dopo un po’ la compra anche se non gli serve
· Ecc.

Ho scritto “eccetera”, perchè quelle che ho elencato sono le caratteristiche di maggiore rilevanza, ma usando la macchina sul campo si scoprono una serie di piccoli dettagli che influenzano l’uso di Leica M e che ne costituiscono ulteriori piccoli ma importanti punti di forza. Inoltre NON VA DIMENTICATO CHE LEICA è L’UNICA FOTOCAMERA CHE DAVVERO NEL TEMPO CRESCE DI VALORE INVECE DI DIMINUIRE. Se si guarda alle aste, nemmeno Hasselblad regge il confronto sotto questo punto di vista.

Limiti (rispetto a Hasselblad e più in generale rispetto alle reflex):
· Sotto il 28mm è necessario utilizzare mirini esterni aggiuntivi = lentezza d’inquadratura e messa a fuoco
· Difficoltà a gestire l’inquadratura oltre il 90/135mm = non adatta a foto naturalistiche e sportive
· Mancanza di un motore veloce = come sopra
· Mancanza di visione reflex = minore immediatezza d’uso con le focali estreme
· Assenza di ottiche zoom = minore flessibilità in certe condizioni d’uso
· Scarsissimo corredo macro / errore di parallasse = non adatta a macrofotografia o comunque, a causa anche dell’errore di parallasse (corretto alle brevi, medie e lunghe distanze, ma inevitabile alle cortissime distanze), a riprese molto ravvicinate con teleobiettivo
· Caricamento pellicola “lento e “farraginoso” = per utilizzo professionale necessita avere 2 corpi.
· Sincro flash “ridicolo” (1/50 sec.) = davvero impossibile “fill in” in luce diurna e comunque poco utilizzabileil flash in generale.
· Ecc. (certamente mi sono dimenticato qualcosa, ma il grosso c’è)


Hasselblad invece da diversi decenni è il riferimento del Medio Formato. Costruita come un carro armato, affidabilissima, piccola e compatta tra le MF (verificate pure su qualsiasi annuario pesi e misure della 501 C/M) è una macchina preferita da tantissimi professionisti e amatori evoluti. Utilizza ottiche Carl Zeiss a otturatore centrale (la serie 205 anche obiettivi senza otturatore) di qualità eccelsa. E’ un vero piacere usarla, anche se per motivi diversi da Leica.

Punti di forza:
· Vantaggi qualitativi del Medio Formato!!
· Gamma di ottiche completissima e della massima qualità = grande versatilità di utilizzo – per la cronaca possiede il più formidabile grandangolo di tutti i tempi: il BIOGON 38mm!!!!!
· Robustezza incredibile = adatta a utilizzi “estremi”
· Relativa compattezza e leggerezza (la più leggera e compatta delle medio formato) = grande portabilità in esterni.
· Intercambiabilità magazzini = grandissima flessibilità d’utilizzo – non necesita quasi mai di secondo corpo.
· Otturatore centrale = sincro flash su tutti i tempi
· Schermi di messa a fuoco intercambiabili = adattabilità a utilizzi specialistici es. Architettura.
· “Discrezione” della messa a fuoco con pozzetto.
· Ecc.

Limiti:
· Dimensioni e peso comunque poco adatti al reportage di viaggio
· Ottiche eccellenti ma non molto luminose = difficoltà foto in luce ambiente
· Messa a fuoco con pozzetto non facile da utilizzare (antiintuitiva soprattutto per soggetti in movimento) – necessita di pentaprisma aggiuntivo che costa come...un’auto!
· Abbastanza lenta come utilizzo medio
· Vibrazioni abbondanti (dovute a specchio reflex + tendine supplementari davanti al magazzino) allo scatto, con conseguente necessità di cavalletto con tempi lenti.
· Ecc.

Sintetizzando: ognuno potrà aggiungere punti a favore o a sfavore dell’una o dell’altra. Comunque in generale, sintetizzando:

Leica M:
· Nasce per il reportage snello e veloce (perchè piccola e compatta), “rubato” (perchè poco evidente, soprattutto nelle versioni nere), in luce ambiente (perchè permette di usare tempi lenti e perchè dispone di ottiche luminosissime), in situazioni critiche (perchè molto silenziosa, anche “motorizzata”, se si usa il Leicavit manuale), di viaggio (leggera), con risutati di qualità (qualità ottica).
IN PARTICOLARE NELLA FOTOGRAFIA IN LUCE AMBIENTE dove NON è possibile anche volendo usare il flash (circo, teatro, auditorium, jazz club) è REGINA INCONTRASTATA, sia per le ottiche superluminose, sia per la dolcezza dello scatto che permette tempi relativamente lenti, sia infine per la facilità di messa a fuoco anche “quasi al buio” concessa dal telemetro. Questo è veramente il suo impiego “naturale”.


Hasselblad:
· Nasce per la fotografia professionale, con la MASSIMA QUALITÀ POSSIBILE tra le fotocamere che utilizzano pellicola in rullo (vantaggio formato 6x6). Ottima sia per uso in studio (grazie alla qualità unita al sincro flash su tutti i tempi) che in esterni (grazie a peso e dimensioni relativamente contenute e intercambiabilità magazzini). In difficoltà in tutte le situazioni che mettono alla corda i suoi limiti intrinseci: reportage di viaggio (per peso e ingombro), reportage “rubato” (perchè si nota), foto in luce ambiente (dove è svantaggiata nella messa a fuoco, nella luminosità e per le vibrazioni.

Possiamo dire, in supersintesi che se volete la QUALITÀ MASSIMA POSSIBILE la scelta obbligata è Hasselblad. Se volete un JOLLY, CHE VI DÀ IL MASSIMO ANCHE IN STUDIO, la scelta è ancora Hasselblad.
Se volete un apparecchio compatto per FOTOGRAFARE IN QUALUNQUE SITUAZIONE la scelta è Leica M. Se volete fotografare in LUCE AMBIENTE la scelta è ancora Leica M.

Spero di essere stato non troppo noioso ed esaustivo.

EDgar
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mauro
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Iscritto: 05 Gen 2004
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 4:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grande e grazie, la risposta e' molto interessante e neapprofitto ancora.
Capita spesso leggendo di leica ed hasselblad di sentir parlare di fotografie quasi tridimensionali data la erfetta separazione dei piani focali o dovuto al fuori fuoco denso e ricco di dettagli dovuto all'elevao numero di lamelle del diaframma.
Mi sorge una domanda: io ho potuto apprezzare la bellezza di una stampa da 6x6 la ricchezza di sfumature e la saturazione dei colori (sebbene tramite una kiev o una pinhole) ma e' tutto dovuto al 6x6 come formato in se oppure se invece dei tristi zoom ch ho sul formato 35mm passo a leica ottengo risultati simili. Ovvero bisogna seguire il formato o le ottiche, chi influenza di piu' il risultato?
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edgar
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Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 6378
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 4:39 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mauro,

fai sempre domande semplici!!!

Non è facilissimo dare risposte assolute, però in linea di massima:

*) Il medio formato influenza tipicamente 3 parametri: a) la definizione e nitidezza dell'immagine, b) la ricchezza tonale e c) la tridimensionalità.

Ciò è dovuto al fatto che, rispetto al 35mm, la stessa porzione di "realtà" è "spalmata" su una superficie di emulsione molto più vasta, quindi su un numero di granuli d'argento molto maggiore. Ciò comporta il fatto che, quando ci sono sfumature lievi di tonalità, queste vengano riprodotte con un numero di livelli molto più elevato e quindi consentano di riprodurre le sfumatura con più precisione. E' un pò come avere una scansione a 16 bit invece che a 8 bit, solo che nel caso del medio formato la differenza è molto più evidente!!

Tra i 3 parametri a), b) e c) quello più importante, a differenza di quanto si pensa abitualmente, non è a) cioè la definizione (che ad esempio su Leica o Contax Zeiss è comunque eccezionale) , ma b) cioè la ricchezza tonale, perchè è quella che conferisce agli scatti 6x6 il loro tipico straordinario impatto visivo, che nemmeno Leica o Contax 35mm posseggono.
La ricchezza tonale poi è anche il maggior responsabile del senso di tridimensionalità dell'immagine, perchè essa contiene una serie di microinformazioni che danno davvero la sensazione "tattile" della terza dimensione.

Il discorso del diaframma di Leica è altrettanto vero, ma ha un impatto diverso. Come è noto gli obiettivi Leica M hanno diaframmi fantastici, composti da un grande numero di lamelle, che fanno sì che a qualunque apertura, il foro pupillare sia un cerchio quasi perfetto e non un poligono.
Tale caratteristica, per leggi fisico-ottiche che non conosco nel dettaglio, fanno sì che lo SFOCATO SIA OTTIMAMENTE CONTRASTATO e mantenga grande LEGGIBILITà, anche se, appunto sfocato.

Anche questa caratterisitca contribuisce a fornire tridimensonalità all'immagine, anche se con uno stile diverso, tipico di Leica M e che la ha resa famosa.

Concludendo: con Hasselblad hai certamente il massimo assoluto in termini di pressochè tutti i parametri dell'immagine, con Leica M hai comunque immagini eccellenti e con un sapore tipico, rappresentato dal loro sfocato irripetibile (i giapponesi lo chiamano "bokeh").

Questo ti può aiutare a capire che cosa influenza la qualità dell'immagine, tra formato pellicola e caratteristiche dell'ottica (diaframma in particolare).

Per rispondere alla tua domanda, potrei dirti infine che l'impatto che tu vedi sul 6x6 è in massima parte merito del formato pellicola e non dell'ottica (a meno che quest'ultima non sia veramente immonda!). Con lenti per 35mm di altissima qualità puoi certamente avvicinarti come nitidezza, come bellezza di sfocato, ma non come qualità generale in termini di ricchezza tonale e tridimensionalità.

Spero di essere stato chiaro

Ciao

Il Don
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mauro
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Iscritto: 05 Gen 2004
Messaggi: 311

MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 4:44 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie, sempre illuminante.
Se pensi di candidarti alle prossime politiche ti voto
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Paolo
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Iscritto: 07 Gen 2004
Messaggi: 1557
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 5:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

riguardo i diaframmi vorrei fare una domanda:
perchè in quasi tutti gli obiettivi moderni anche i piu' costosi, il diaframma
è quasi sempre (parlo di nikon, canon, contax) composto da poche lamelle, e il foro è sempre molto poligonale?
la prima cosa che si aspetta un principiante, visto che l'obiettivo è tondo,
è che anche il foro dove passa la luce sia tondo Smile
forse con troppe lamelle si puo' inceppare qualcosa?

_________________
300D, SMC 15/3.5, Elmarit 19/2.8, Distagon 28/2.8, Planar 50/1.4, Planar 85/1.4, Vario-Sonnar 28-85/3.3 ,Macro-Elmar 100/4 Bellows, EF 70-200/4L, Prakticar 500/5.6
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edgar
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Iscritto: 15 Dic 2003
Messaggi: 6378
Località: Milano

MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 6:57 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' pricipalmente una questione di costo. Un diaframma con molte lamelle ha un costo di costruzione molto elevato e, per funzionare bene per decenni, deve essere costruito con standard qualitativi d'eccellenza.

Inoltre tieni presente che, poichè la forma del foro pupillare del diaframma NON influenza la definizione dell'immagine, ma solo il tipo di "sfocato" o "bokeh" che dir si voglia, la maggior parte dei fotografi, non noterebbe un miglioramento essenziale.

Tieni presente che stiamo parlando di caratteristiche molto "fini".

Ciao EDgar
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s0nik0
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Iscritto: 12 Dic 2003
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 7:53 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ok... dopo aver letto (e panso che sia stato scritto a posta x me Smile )... mi si crea solo un problema...... le vorrei entrambe....
Partiamo dal Jolly va... e aspettiamo tempi migliori per un bel noctilus Very Happy

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Il mio sito,
Eos 3,5D,20D,10D, C10-22f/3,5-4,5,S15-30f/3.5-4.5EX, C28-70f/2.8L ,C70-200f/2.8L ,C50f/1.4USM,C100f/2.8Macro,C300f/4L IS, C420EX
Canon FTb LQ C50 f/1.4ssc, C24 f/2.8, C135 f/3.5sc - Hasselblad 500C/M, 80mm f/2.8 Plannar, 50mm f/4 Distagon
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edgar
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Iscritto: 15 Dic 2003
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MessaggioInviato: Gio 05 Feb, 2004 8:11 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

s0nik0 ha scritto:

Partiamo dal Jolly va... e aspettiamo tempi migliori per un bel noctilus Very Happy


Concordo!

Il Don
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Andrea Giorgi
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 12:13 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...e delle Leica R che ne pensi Edgar? Reflex come le altre? Migliori?
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Andrea Giorgi
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Iscritto: 13 Dic 2003
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 1:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

...altra domanda... e una Mamiya 6 come la reputi?! dovrebbe avere tutti i pregi del medio formato e del telemetro no? Se può disporre di ottiche di elevata qualità potrebbe essere la soluzione definitiva credo... Smile
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Claudio
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Iscritto: 31 Gen 2004
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 5:47 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Una domanda per pura curiosità... di quante lamelle sono composti mediamente gli obiettivi Leitz?
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ChriD
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 6:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Scusate la domanda, non aggreditemi, ma un novellino come me, leggendo la vostra discussione si fa una domanda...
Che cos'è un hasselblad??????

Non mi mangiate, ma sono solo curioso di capire cosa sia in termini poveri!
Ho letto il post, ma non è che ci abbia capito moltissimo, soprattutto se non so di cosa si parla, però sarei curioso di saperlo!!!!

CIao

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Il mondo è bello perchè vario!!! Non sono un fotografo; sono un Amatore della Foto nei suoi meccanismi più complessi!
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Claudio
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Iscritto: 31 Gen 2004
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 6:34 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

E' "LA" 6X6 per eccellenza!
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mauro
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MessaggioInviato: Sab 07 Feb, 2004 6:36 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Hasselblad
Mercedes delle macchine fotografiche
http://www.hasselblad.se/
http://www.pbase.com/cameras/hasselblad
il modello economico e' la kiev unamacchina russa.
La leica e' la macchina di tutti i fotoreporte che vanno in posti di guerra di berengo gardin e uno dei top, con quella in mano scatti sempre basta evere un rullino non ha bisogno di altro (anche di luce ha ottiche con una luminosita' incredibile e non avendo specchi in movimento puoi scattare a mano libera a tempi bassissimi)
http://www.leica-italia.it/
http://www.leica-camera.com/
http://www.pbase.com/cameras/leica
ho messo link anche a pbase perche' vale la pena vedere gli scatti per capire di cosa parliamo
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edgar
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MessaggioInviato: Dom 08 Feb, 2004 3:20 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Aaron80 ha scritto:
...e delle Leica R che ne pensi Edgar? Reflex come le altre? Migliori?


Non ho mai usato Leica R. Ho amici che l'anno avuta e che hanno fatto i seguenti commenti:

* Ottiche eccezionali
*Affidabilità corpo macchina: non all'altezza del nome Leica
*validità dell'acquisto: media, poichè, contrariamente a Leica M, sono difficili da rivendere.

Parlando in generale, se vuoi fare reportage, ti consiglio Leica M, perchè comunque ti copre bene dal 28mm al 135mm e tiene tremendamente bene il suo valore. Inoltre è incomparabilmente meglio di Leica R nella fotografia in luce ambiente. Se invece hai bisogno di una reflex, perchè pratichi fotografia che ha bisogno di tele lunghi (tipicamente sport e animali) toi consiglio allora o Contax o Nikon/Canon.

Contax se vuoi ottiche al massimo (paragonabili a Leica, ma senza il problema della difficoltà di rinvendita e con la disponibilità anche di cipri macchina abbordabili tipo Yashica), Nikon/Canon se preferisci orientarti verso un sistema autofocus.

Ciao EDgar
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edgar
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MessaggioInviato: Dom 08 Feb, 2004 3:28 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Aaron80 ha scritto:
...altra domanda... e una Mamiya 6 come la reputi?! dovrebbe avere tutti i pregi del medio formato e del telemetro no? Se può disporre di ottiche di elevata qualità potrebbe essere la soluzione definitiva credo... Smile


Mamiya 6! Eccezionale!

Ho avuto la fortuna di acquistare a ottimo prezzo l'intero corredo usato e posso solo dirti che la qualità è strabiliante!

La qualità delle stampe è paragonabile ad Hasselblad (anche un pelo meglio, a causa delle minori vibrazioni), con però i seguenti limiti:

* Non ha i magazzini intercambiabili
* Ha un corredo di ottiche molto limitato (3 ottiche solo: 50mm, 75mm, 150mm)

In sintesi: se fai solo reportage può essere una scelta più azzeccata di Hasselblad, in quanto ha una qualità eccezionale, è più compatta
e leggera e sui tempi lenti è decisamente superire (vibrazioni incredibilmente basse!). E' una specie di "Leicona M"!

Se pratichi generi vari, (studio, reportage, architettura, natura) ti consiglio invece assolutamente Hasselblad, perchè è molto più completa.

Ciao EDgar
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edgar
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MessaggioInviato: Dom 08 Feb, 2004 3:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Claudio ha scritto:
Una domanda per pura curiosità... di quante lamelle sono composti mediamente gli obiettivi Leitz?


Tante!!

Abbi un po' di pazienza, le conto e ti dico!

Ciao

Il Don
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