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Autore |
Messaggio |
Mario Zacchi utente attivo

Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6655
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Inviato: Ven 29 Mar, 2024 10:32 pm Oggetto: AI vs GI |
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Cosa distingue una foto (intesa come immagine) creata da AI da quella creata da GI (intelligenza genuina) che possa farci preferire quest'ultima?
In prospettiva temporale (o forse già ora) la qualità pare di no: l’AI supererà la GI come è accaduto per tutto quanto riguarda le operazioni di precisione e velocità che abbiamo risolto con mezzi tecnologici (la prova: se così non fosse stato, tali mezzi li avremmo abbandonati).
La creatività? Sapendo come funziona il meccanismo creativo è difficile non pensare che l’ AI potrà superare la GI. Creare, per un essere umano (che non è Dio) è infatti ricombinare esperienze, fonderle in qualcosa di nuovo dove magari è ancora possibile distinguere la genesi, ma non è più possibile separala nel risultato che è un tutto intero. Perciò, da quante più esperienze si può attingere tanto più potenzialmente si può essere creativi. Su questa base, competere con una memoria di esperienze virtualmente infinita che può contare su una capacità di rielaborazione straordinariamente superiore ci pone in una posizione difficile. Ciò anche se l' AI (almeno per ora) agisce senza l' intenzionalità e la direzionalità del creativo umano.
Rapidità, costi, benefici commerciali, ecc.? Non c’è partita.
Cosa resta?
Resta il fatto che questa immagine (o qualsiasi altra cosa) l’ho fatta con la mia GI. È un prodotto umano e non un suo surrogato. E questo nulla potrà mai cancellarlo come nulla può cancellare il piacere, il bisogno di tenere tra le mani (o di fruire in qualche altro modo) di una qualsiasi cosa fatta dall’uomo e che per ciò stesso trattiene nella sua materia una parte dell’autore (che non è una macchina ma uno di noi) e che è il vero legame che cerchiamo nell’opera: come contemplare la Pietà al suo cospetto e vedere, sentire, appagati, le mani, il cuore, l’arte (la GI) di Michelangelo. _________________ Belle foto. O perlomeno belle idee -> |
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Federico C utente
Iscritto: 27 Ago 2012 Messaggi: 287 Località: Firenze
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Inviato: Dom 21 Apr, 2024 6:27 pm Oggetto: |
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Siamo giunti alle stesse conclusioni.
Le mie foto, anche se bruttine, fatte a soggetti imperfetti, sono le mie foto e per quello hanno valore, almeno per me e per pochi altri.
Per tutto il resto, esperienza di piccola azienda del centro Italia: avevamo da parte una cifra dignitosa per commissionare servizi fotografici funzionali a fare un po'di scorta di immagini per cataloghi, social, siti web. Il settore è di quelli difficili da valorizzare tramite immagini ed il fai da te degli amatori smanettoni (me compreso) non ha mai prodotto risultati decenti.
Abbiamo giocato in due per mezza giornata con alcune AI e abbiamo capito che possiamo spostare il budget su altre voci di spesa. _________________ http://www.flickr.com/photos/sullerive/ |
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PieroF utente attivo
Iscritto: 18 Mar 2019 Messaggi: 1716
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Inviato: Ven 08 Nov, 2024 12:42 pm Oggetto: |
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Concordo in pieno.
L'AI mi sembra ancora lontana dal creare una corrente artistica nuova, ma è anche vero che non lo fa più neanche l'uomo. Forse al momento rimane indietro solo per la ritrattistica e tutto ciò che richiede realismo (ad esempio volti umani reali e non famosi).
Per le foto basate solo sulla precisione e sulla composizione direi che l'AI già vince di netto. E vince pure in post-produzione. |
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