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pranto nuovo utente
Iscritto: 29 Dic 2015 Messaggi: 3
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Inviato: Mar 29 Dic, 2015 2:57 pm Oggetto: Foto in teatro per saggio danza. |
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Salve, è da poco che sono passato, per me, ad una stupenda macchina, la nikon d750, solo che tra qualche giorno devo fare, per la prima volta, le foto ad un saggio di mia figlia. preciso che nel teatro durante il saggio cambieranno in continuo le luci e di vari colori, non posso stare in mezzo alle poltrone ma in fondo alla sala, bella distanza. attrezzatura:
nikon d750;
nikon 24-120 f4
tamron 70-200 f2.8
monopiede..
a questo punto chiedo secondo voi l'impostazione da fare.
grazie |
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milladesign utente attivo

Iscritto: 19 Lug 2007 Messaggi: 4992 Località: tra brescia, mantova e verona
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Inviato: Mar 29 Dic, 2015 6:54 pm Oggetto: |
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70-200 e monopiede, 24-120 solo se la sala è sufficientemente piccola per un primo piano a figura intera con il 120, iso sicuramente alti alti, lettura in spot sulle alte luci, da verificare di scena in scena ed esposizione necessariamente manuale.
Preparati a una corposa conversione in bianco e nero di tutti gli scatti delle scene con luci rosse e luci blu, che di questi tempi sono così di moda ai saggi di danza. con questi colori di luce fai particolare attenzione ad esporre ultra correttamente le alte luci, pena buttare via gli scatti senza scampo...
Dimenticavo: non scattare in jpg.
Buon lavoro
PS la d750 è stupenda, non credo solo per te  _________________ Giorgio |
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pranto nuovo utente
Iscritto: 29 Dic 2015 Messaggi: 3
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Inviato: Gio 31 Dic, 2015 10:09 am Oggetto: |
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primi piani non se ne parla proprio visto che non è possibile avvicinarsi. come sala non è piccola, purtroppo. quindi da come leggo è meglio lasciar perdere il 120 e usare il 200. ma come iso metto in automatico?? accetto altri suggerimenti se ne avete vista la problematica. grazie |
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milladesign utente attivo

Iscritto: 19 Lug 2007 Messaggi: 4992 Località: tra brescia, mantova e verona
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Inviato: Gio 31 Dic, 2015 1:10 pm Oggetto: |
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no, iso fissi, in funzione di quanta luce c'è vedi tu. considera che l'ottimo sarebbe scattare ad almeno 1/250 con un diaframma che sia sufficiente per avere una buona pdc. con la d750 non vedo grossi problemi a usare anche 5000 o 6400 iso... _________________ Giorgio |
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pranto nuovo utente
Iscritto: 29 Dic 2015 Messaggi: 3
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Inviato: Ven 01 Gen, 2016 10:26 pm Oggetto: |
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ok grazie |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Dom 10 Mgg, 2020 12:10 am Oggetto: |
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Dato che quasi sempre nelle scenografie di danza e teatro si usano, per valorizzare ballerini e attori, luci spot molto potenti, ti suggerisco di non usare la lettura esposimetrica spot.
Lo spot ha un angolo di lettura molto stretto (di solito 2-4 gradi) e siccome il ballerino si muove tanto, basta un piccolo errore nel posizionamento del punto "spot" per sballare a lettura. E dato che i faretti spot sono potentissimi e illuminano con una gamma dinamica devastante rispetto allo sfondo, sballare la lettura vuol dire quasi sempre alte luci bruciate e scatto da buttare.
Usa invece la lettura esposimetrica integrata e parti sottoesponendo di 2 stop. Poi a mano a mano che scatti, regoli l'esposizione secondo il risultato che vedi a monitor. A mano a mano che le luci cambieranno ci saranno momenti dove dovrai starare di 1 solo stop, altri dove sarai obbligato a scendere anche a 3 stop di sottoesposizone. In ogni caso, nel dubbio, sempre meglio sottoesporre a teatro: meglio avere ombre chiuse che alte luci bruciate.
Lascia stare lo scatto in manuale che ti fa perdere molto tempo inutilmente: utilizza la priorità di tempi e parti con 1/250, ISO auto con limite a 12800.
A mano a mano che scatterai potrai notare che in certe coreografie molto "veloci" dovrai passare anche a 1/500 per avere il fotogramma fermo. Quando hai portato a casa un buon numeo di scatti , puoi anche sperimentare un po' di mosso creativo, scendendo progressivamente a tempi più lenti, fino a 1/160 o meno. Spesso sperimentando così si portano a casa scatti meravigliosi.
Scatta rigorosamente in RAW + jpg. ll jpg ti farà da "catalogo" veloce per la consultazione e la selezione degli scatti migliori, mentre il RAW ti permetterà di ottenere la massima qualità e di correggere eventuali errori di esposizione.
Infine scatta molto; soprattutto se non sei abituato a questo genere di ripresa. Tra tutte le varianti della fotografia di scena (teatro, cabaret, musica classica, concerti rock, danza) quest'ultima è la più difficile, per due motivi: il primo perchè è il genere più dinamico, il secondo perchè non è facile (se non sei un esperto di danza) identificare e congelare i momenti più significativi. Quindi: scatta molto.
Se segui queste semplici regole porterai a casa sicuramente un bel reportage.
Buoni scatti.
EDgar _________________
Edgar
Perchè "Primi Scatti" è diverso: il progetto ° Primi passi: 1 Diaframmi e Tempi ° 2 L'Esposizione
3 La Significatività ° 4 La Semplicità °5 L'inquadratura ° 6 La composizione
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milladesign utente attivo

Iscritto: 19 Lug 2007 Messaggi: 4992 Località: tra brescia, mantova e verona
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Inviato: Dom 10 Mgg, 2020 12:32 am Oggetto: |
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Edgar,
nel frattempo sono passati 5 anni...
A parte questo, a beneficio di chi dovesse passare da questo post perchè interessato all'argomento, anni e anni di esperienza di fotografia di saggi di danza mi portano a dire che le impostazioni suggerite sono quanto di più sbagliato per fotografare una situazione di alti contrasti luci/ombre in rapido spostamento e in rapido mutamento.
Confermo ancora l'uso in manuale della fotocamera, l'impostazione manuale degli iso e la lettura sulle alte luci tramite spot, da effettuare all'inizio di ogni fase dello spettacolo, e da verificare di tanto in tanto salvo evidenti variazioni.
L'uso di auto iso e esposizione in T con lettura a matrice, con le implicazioni che comporta di uso della staratura dell'esposimetro (che in molte fotocamere non va d'accordo con l'auto iso) è molto più a rischio di fallimento, soprattutto per chi è alle prime armi con il genere.
La regola aurea, per chi vuole fotografare uno spettacolo di danza con un minimo di cognizione e riducendo al minimo l'improvvisazione, è poi quella di assistere alla prova generale dello spettacolo, che avviene con luci, scenografia (di questi tempi sempre più spesso proiettata anzichè fisica soprattutto per le piccole produzioni delle scuole di danza, il che aggiunge un problema di non poco conto) e costumi definitivi per sapere a cosa si va incontro e quale sarà l'atmosfera generata dalle luci. _________________ Giorgio |
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