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techno.sick nuovo utente
Iscritto: 16 Gen 2004 Messaggi: 31 Località: Padova
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 2:40 pm Oggetto: Digitale Vs. Analogica |
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Ciao a tutti!
Ho intenzione di acquistare la mia prima reflex (sono orentato verso la canon eos300v).
Ora non voglio aprire una diatriba se è meglio la digitale o la analogica, ma visto che le macchine digitali stanno prendendo sempre più terreno, non vorrei correre il rischio di acquistare una reflex analogica e trovarmi fra un anno, con scarsa disponibilià di pellicole, e costi maggiorati per la stampa, secondo voi è possibile??
2)Secondo voi una reflex digitale potrà mai essere uguale ad una reflex analogica?
Grazie! |
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Andrea Giorgi supporto tecnico

Iscritto: 13 Dic 2003 Messaggi: 12696 Località: Pavia
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 3:16 pm Oggetto: |
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Per problema della reperibilità delle pellicole direi che non c'è da preoccuparsi... si troveranno tranquillamente ancora per lunghiiiiiiissimo tempo... sui costi per le stampe non credo che aumenteranno a breve...
La seconda domanda è meglio che la articoli un po' di più.. cosa intendi? ...resa finale (quindi il paragone sarebbe pellicola sensore) o prestazioni (a livello di meccanica)?
A livello di resa sotto alcuni aspetti il sensore ha già superato al pellicola (assenza di grana e rumore quasi nullo), sotto altri è ancora indietro (resa dinamica, è simile ad una diapositiva ma non ai livelli del negativo)... come risoluzione siamo lì... _________________ Andrea Giorgi - www.andreagiorgi.net
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techno.sick nuovo utente
Iscritto: 16 Gen 2004 Messaggi: 31 Località: Padova
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 3:32 pm Oggetto: |
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Ti ringrazio per la risposta...
comunque per la seconda domanda, intendevo proprio la resa finale della foto.
Quali sono i motivi per cui usi può preferire l'analogica che non la digitale (o viceversa)?
CIAO! |
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Andrea Giorgi supporto tecnico

Iscritto: 13 Dic 2003 Messaggi: 12696 Località: Pavia
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 3:54 pm Oggetto: |
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Parlando sempre di reflex le digitali hanno il vantaggio di poter adattare la sensibilità alle esigenze in qualsiasi momento... anche da una foto alla successiva, mantre la pellicola ha bisogno di cambiare il rullino per cambiare sensibilità... il digitale ha il vantaggio di poter vedere subito la foto (usando anche l'istogramma che aiuta molto a valutare l'esposizione) e al limite di riscattare correggendo eventuali errori... il digitale permette di scattare molte foto senza la preoccupazione di dover sostenere la spesa di sviluppo, quindi si scattano molte foto che altrimenti con la pellicola non si scatterebbero... la pellicola ha dei costi iniziali molto minori... con la pellicola si può scattare anche su diapositiva... il digitale permette delle ottime elaborazioni in post-produzione... le pellicole BN hanno ancora un gusto tutto particolare...
Se mi viene ancora in mente qualcosa ti faccio sapere...  _________________ Andrea Giorgi - www.andreagiorgi.net
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luigi pandolfino non più registrato
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 4:19 pm Oggetto: |
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Io nell'indecisione ho deciso di prendere una vecchia reflex usata con un piccolo corredo (vedi in firma) il che mi ha permesso di iniziare a lavorare con una macchina reflex senza dover sostenere spese assurde.
Sinceramente ho anche un'ottima compatta digitale, che mi permette di fare tutto ciò che con la pellicola risulta più difficoltoso: tutto ciò che già Aaron ti ha detto, più aggiungerei la possibilità di cambiare la sensibilità della "pellicola" in qualsiasi momento senza alcun problema (cosa che con una macchina 35mm non potresti fare...).
A dirla tutta in questo momento sono talmente preso dall'analogica, che la digitale non mi interessa assolutamente, ma poi credo sia solo gusto personale. Posso garantirti che i fantomatici rullini, difficilmente scompariranno dal mercato, pensa che la mia macchina è del '76 e quella del papà della mia ragazza dovrebbe essere del 68... quindi tanti anni di vita passata e altrettanti di vita futura
Certo se tu prendessi la 300v potresti iniziare a farti un parco ottiche in previsione di una ipotetica digitale, visto che canon non ha in previsione di cambiare l'attuale architettura delle sue macchine; il costo sarebbe minore e cmq lo vedresti come un investimento...
Tralasciando i costi di sviluppo, che potresti ovviare con uno scanner per negativi (lo sviluppo di un rullino costa circa 2/3 €), in maniera tale da poter decidere con calma quali foto stampare (un po' come la digitale), direi che devi decidere a cosa miri esattamente con l'acquisto... parti già col presupposto che una reflex digitale ha una tendenza alla svalutazione maggiore di quanto non ce l'abbia una reflex a pellicola... mentre le ottiche tendono a mantenere elevato il loro valore nel tempo, soprattutto quelle di qualità.
Detto questo credo che la decisione dipenda da te, dall'investimento che vuoi fare e da come hai intenzione di usare la macchina. |
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cosimo cortese amministratore

Iscritto: 23 Dic 2003 Messaggi: 9744 Località: Tricase (Lecce)
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 4:45 pm Oggetto: |
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Ci troviamo in piena fase di transizione.
I profeti avevano inizialmente previsto che il sorpasso del digitale sull'analogico sarebbe certamente avvenuto, ma non in questi anni.
Oggi sappiamo invece che il sorpasso è già avvenuto, almeno nelle vendite. Le fotocamere digitali hanno infatti non solo superato le analogiche (sia compatte che reflex) nel numero di pezzi venduti, ma hanno soprattutto stimolato il mercato fotografico, che negli ultimi anni tendeva a stagnare.
Per quel che riguarda la "qualità" del prodotto fotografia, siamo già molto vicini. Ma ancora sussistono diverse motivazioni che possono condizionare la scelta della tecnologia, come giustamente faceva notare aaron.
Acquistare oggi una camera analogica ha sicuramente ancora senso, soprattutto se parliamo di reflex. E' all'apice del suo sviluppo. Sia il neofita che l'amatore o il professionista, possono trovare oggi nell'attrezzatura analogica un rapporto qualità/prezzo incredibilmente vantaggioso.
Ben diversa è la questione produttività, dove il digitale lascia inesorabilmente indietro l'ana, e senza possibilità di recupero.
Il medio e grande formato, nelle macchine recenti, resta neutro a guardare senza alcuna preoccupazione, in quanto in questi apparecchi basta cambiare il magazzino per passare da ana a digi e viceversa.
Probabilmente la macchina fotografica analogica (soprattutto quella meccanica) resterà un prodotto eterno.. almeno nelle mani dei fotografi innamorati del loro strumento, un pò come il vinile per gli appasionati di musica.
Il mio personale consiglio per chi inizia oggi è: acquistate una buona reflex analogica, anke usata (meccanica, semi o automatica che sia) utilizzatela e non rivendetela mai più. Tra qualche anno potreste cercarla e non trovarla. Possibilmente però scegliete un sistema che garantisca il passaggio indolore delle ottiche al corpo digitale.  _________________
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dindo utente
Iscritto: 12 Gen 2004 Messaggi: 481
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Inviato: Ven 16 Gen, 2004 8:06 pm Oggetto: Re: |
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I vantaggi della digitale sono diversi.
Ad esempio quante volte ti capita d'arrivare a casa ed il rullino non è finito e ti rimane lì per un sacco di tempo.
Riavvolgerlo magari ti spiace perchè dentro ci sono ancora scatti da fare.
Puoi sviluppare gli altri rullini, ma se quello in macchina fa parte ancora di qualche scatto dello stesso tema/viaggio o che sia di quelli che hai già riavvolto, non potrai fare l'album finche non toglierai dalla macchina anche quello.
Altro vantaggio è poter giocare con la sensibilità Iso da uno scatto all'altro senza problemi.
La gamma cromatica?
Certo è inferiore, ma se ci mettono davanti una foto fatta con una digitale e non ce lo dicono io sfido chiunque a riconoscerla.
La risoluzione quando riesci ad ottenere stampe che si aggirino attorno ai 200 dpi sono + che sufficienti, anche se il galateo fotografico dice che dovrebbero essere 300, nessuno riconoscerà mai ad occhio nudo la differenza. |
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Lun 19 Gen, 2004 11:19 am Oggetto: |
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DEar All,
con un po' di sadismo vi giro questo articolo che non mi rocordo più se ho già postato.
Non credo sia corretto (non in senso morale ovviamente......ma in senso pratico) impostare il confronto Digitale/Analogico come una contrapposizione.
Piuttosto trovo più sensato mettere in evidenza le caratteristiche di ciascuna tecnologia, con i loro influssi sul lato operativo, per mettere in condizione tutti di utilizzare al meglio quella che si adatta di più a certi utilizzi specifici.
Rstano poi molti utilizzi NON specifici, cioè generali, dove probabilmente non ci sono differenze sostanziali nell’uso dell’una o dell’altra tecnologia. Ma su questo torneremo.
Quando so che cosa mi posso aspettare da una certa tecnologia come risultato qualitativo (di tipo tecnico e non artistico, non mi stancherò mai di ripeterlo), posso programmare al meglio l’utilizzo dello strumento giusto al momento giusto.
Inizierei dicendo che, in condizioni di utilizzo medie – vale ad esempio l’utilizzo di immagini a video e nei formati di stampa più usati = max doppia pagina di rivista, in generi di reportage generico in esterni – NON esistono ormai più differenze significative tra 35mm e Digitale, intendendo come Digitale almeno una Digicam “Prosumer”.
Spostandosi poi alle Digi Reflex da 6 Mpxl e oltre, direi che è molto difficile addirittura notare differenze anche con stampe 40x50.
Naturalmente troverete un mare di appassionati agguerriti misuratori di parametri, che, SPERGIURERANNO, CON LENTE D’INGRANDIMENTO E CONTALINEE ALLA MANO, CHE la pellicola nel formato 35 mm è in grado di esprimere un livello di definizione e di qualità ancora superiore.
Troverete anche i pareri più disparati e contrapposti su dove debba essere posta l’equivalenza pixel/pellicola e troverete chi giura che una tecnologia è molto superiore all’altra.
NON FACCIAMOCI PERÒ TRAVIARE da coloro che affermano che, siccome un negativo 24x36 scansito a 4.000 dpi, origina un file da ca. 21,5 Mpixel, TALE È LA REALE EQUIVALENZA COL DIGITALE. Tutti i fotografi attenti sanno che ciò non è esatto. Certo nessuno nega che nella scansione i 21,5Mpxl ci siano, ma ciò che conta REALMENTE nella qualità di un file NON è SOLO il numero dei pixel, BENSI’ LA LORO CAPACITA’ DI DESCRIVERE I DETTAGLI REALI CAPTATI DALL’OBIETTIVO!!! Altrimenti rischio di avere una immagine con 21,5 Mpixel, che........descrivono la grana della pellicola!!!
E’ chiaro in maniera oserei dire “istintiva” e immediata a tutti coloro che stampano da sè le foto da anni (soprattutto se lo hanno fatto sia in camera oscura che in digitale) che il numero di Pixel di un file che viene da una Digicam e di uno che viene da uno scanner da pellicola NON HANNO LO STESSO VALORE IN TERMINI DI DESCRITTIVITà DELL’IMMAGINE ORIGINARIA (cioè della realtà).
Provare per credere.
Esempio: facendo il calcolo a ritroso, si tova che, se un file proveniente da scansione pellicola 24x36 ha 6 Mpixel, significa che è stato generato da uno scanner che ha scansito a circa 2.120 dpi. A questo punto provate a prendere il miglior scanner al mondo (parlo di scanner a tamburoda 100.000€) fategli scansire una pellicola DIA 50 ASA 24x36 della massima qualità a 2.120 DPI e paragonate il file da 6 Mpxl che esce con la stessa scena ripresa da una Reflex da 6 Mpxl (ovviamente con obiettivo di qualità paragonabile). Vi accorgerete che la differenza tecnico/qualitativa a favore dei 6 Mpxl della Reflex digitale è sconcertante. Perchè?? Dov’è il trucco??
Come spesso avviene NON c’è nessun trucco: SEMPLICEMENTE NELLA FOTOCAMERA DIGITALE C’E’ UN PASSAGGIO IN MENO, QUELLO DELLA PELLICOLA. Pertanto I MEGAPIXEL DELLO SCANNER DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA SUPERFICIE DI UNA PELLICOLA, mentre I MEGAPIXEL DI UN SENSORE DI DIGICAM DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA REALTA’.
E’ ovvio che le due misure in Mpxl NON sono coerenti tra loro. Quindi i paragoni che normalmente si fanno andrebbero filtrati attraverso fattori di correzione che non sono certamente semplici da definire.
Detto questo NON voglio negare che comunque piccolissime differenze tra Digitale e Pellicola ci possano ancora essere, ma, secondo il mio modesto fotografico parere, si tratta di differenze ormai “da personale di laboratorio”, mentre noi siamo fotografi e il tempo faremmo meglio ad impiegarlo fotografando. In effetti, a parte differenze da “laboratorio”, nell’utilizzo pratico NON ce ne sono ormai più di significative.
ATTENZIONE: TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO DETTO FIN QUI VALE PER QUANTO RIGUARDA LA QUALITA’ GENERALE DELL’IMMAGINE, IN CASO DI UTILIZZO “MEDIO”.
Potrebbe NON valere affatto per utilizzi particolari che beneficierebbero di caratteristiche tipiche della pellicola o del digitale: in tali casi una tecnologia potrebbe dare risultati superiori all’altra.
Vi sono infatti dai 2 lati alcune tipicità e caratteristiche che, pur non facendo parte dei parametri che influenzano la qualità dell’immagine in senso stretto o diretto, POSSONO INFLUENZARE FORTEMENTE il risultato finale, favorendo alcuni parametri importanti in particolari situazioni. Niente di meglio quindi che cercare di elencare le caratteristiche tipiche di ogni tecnologia, per poter poi decidere consapevolmente che soluzione utilizzare.
(Gli elenchi seguenti sono banali e non aggiungono nulla di nuovo a quanto già detto sul forum, ma li riporto giusto per completare le considerazioni).
Digitale:
1) File ricchi di informazioni “descrittive” molto più dell’analogico (= file più leggeri a parità di descrittività).
2) Possibilità di tarare la sensibilità ISO per ogni scatto
3) Possibilità di tarare il colore della luce per ogni scatto
4) Possibilità di editing immediato dell’immagine
5) Possibilità di spedizione immediata dell’immagine
6) Possibilità di stampa immediata
7) Possibilità di stoccaggio grandi quantità di immagini in pochissimo spazio
8) Stabilità del colore nel tempo
9) NO costo di materiali di consumo (pellicole e chimici)
10) Ecc.
Analogico:
1) Disponibilità illimitata di tipologie di corpi macchina: reflex, telemetro, manuali, meccaniche elettroniche, ecc, ecc,
2) Grande disponibilità di ottiche di tutti i tipi
3) Possibilità di usare corpi macchina e obiettivi con particolari DOTI “epressive” o “storici” (es: Leica M, Leica a Vite, Hasselblad SWC con Biogon)
4) Nessun fattore di correzione sulla lunghezza focale
5) Possibilità di utilizzo di pellicole particolari (es.: Infrarosso)
6) Possibilità di uso di pellicole con sensibilità estreme (es: 3200 ISO “tirata” a 25.000 ISO)
7) Costo base del corredo reflex MOLTO più basso
8) Enorme disponibilità di corpi macchina usati
9) Disponibilità grandi formati pellcola con qualità immagine ancora ineguagliabile
10) Ecc.
Considerate le caratteristiche degli elenchi precedenti (che sono solo parziali ed esemplificativi e che tutti voi siete pregati di completare) ci sono alcune situazioni di utilizzo che benficiano più di una tecnologia che dell’altra.
Cercherò di fare alcuni esempi giusto per precisare meglio il concetto; il resto lo lascio a ciascuno di voi, perchè possa vestirlo con le sitauzioni che lo riguardano da vicino.
Meglio il digitale se......
1) è essenziale che veda subito lo scatto
2) devo scattare molto durante un lungo viaggio di reportage
3) devo scattare in condizioni di luce che cambiano continuamente
4) se devo consegnare il lavoro in pochissimo tempo
5) se devo portare un bagaglio molto compatto e leggero
Meglio l’analogico se...
1) voglio una reflex e voglio risparmiare
2) voglio usare obiettivi particolari per ragioni espressive (Es: Noctilux M, Biogon Zeiss, Voigtlander 12mm)
3) voglio usare vecchie macchine con vecchie lenti per ragioni espressive (Es. Leica Vite, Contarex, Vecchi obiettivi Schneider per Banco Ottico)
4) non voglio subire variazioni di focale (non vale per i sensori “Full Frame”)
5) ho bisogno di usare obiettivi superluminosi e messa a fuoco a telemetro per fotografia in luce ambiente senza flash (Es.: teatri, interni di case, circo, jazz club, ecc).
6) voglio la massima qualità d’immagine possibile (Es.: Medio Formato o addirittura Grande Formato)
7) ecc.
Spero che il documento serva a fare un po’ di chiarezza sull’eterna diatriba Analogico/Digitale.
E’ ovvio che non sono stato esaustivo, ma penso di aver già rotto più che abbastanza.
Saluti a tutti
Edgar |
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cosimo cortese amministratore

Iscritto: 23 Dic 2003 Messaggi: 9744 Località: Tricase (Lecce)
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edgar amministratore

Iscritto: 15 Dic 2003 Messaggi: 6378 Località: Milano
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Inviato: Mar 20 Gen, 2004 10:32 pm Oggetto: |
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L'ho scritto io tempo fa. Forse ancora ai tempi di HW Upgrade.
EDgar |
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cosimo cortese amministratore

Iscritto: 23 Dic 2003 Messaggi: 9744 Località: Tricase (Lecce)
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tegame utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2003 Messaggi: 2009 Località: Milano
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Inviato: Mer 28 Gen, 2004 11:08 pm Oggetto: Rilievo |
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in rilievo _________________ |Sony a6000 SELP1650 SEL55210 |Canon 40D 17-55f/2,8 70-200f/4 L USM | Nikon D100 F100 50 f/1,8 | Minolta Autocord | Contax MT 167, RTS II Quartz | Yashica FX3 Super 2000| http://www.flickr.com/photos/gorombel/| |
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mike1964 utente attivo

Iscritto: 09 Feb 2004 Messaggi: 22585 Località: Salerno
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Inviato: Gio 12 Feb, 2004 10:18 pm Oggetto: |
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edgar ha scritto: |
...Naturalmente troverete un mare di appassionati agguerriti misuratori di parametri, che, SPERGIURERANNO, CON LENTE D?INGRANDIMENTO E CONTALINEE ALLA MANO, CHE la pellicola nel formato 35 mm è in grado di esprimere un livello di definizione e di qualità ancora superiore.
...ciò che conta REALMENTE nella qualità di un file NON è SOLO il numero dei pixel, BENSI? LA LORO CAPACITA? DI DESCRIVERE I DETTAGLI REALI CAPTATI DALL?OBIETTIVO!!! Altrimenti rischio di avere una immagine con 21,5 Mpixel, che........descrivono la grana della pellicola!!!
....I MEGAPIXEL DELLO SCANNER DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA SUPERFICIE DI UNA PELLICOLA, mentre I MEGAPIXEL DI UN SENSORE DI DIGICAM DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA REALTA?.
...Detto questo NON voglio negare che comunque piccolissime differenze tra Digitale e Pellicola ci possano ancora essere, ma, secondo il mio modesto fotografico parere, si tratta di differenze ormai ?da personale di laboratorio?, mentre noi siamo fotografi e il tempo faremmo meglio ad impiegarlo fotografando. In effetti, a parte differenze da ?laboratorio?, nell?utilizzo pratico NON ce ne sono ormai più di significative.
Edgar |
Ho quotato alcuni passaggi più significativi; ma l'intervento di Edgar è da incorniciare nel suo complesso.
Mi è piaciuto soprattutto il richiamo alla realtà pratica: lo scopo della fotografia non è quello di produrre immagini da sottoporre ad analisi di laboratorio...
 _________________ [size=10]Pentax K100DS - Qualche vetro - Fuji S6500 |
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LuVi utente attivo

Iscritto: 29 Dic 2003 Messaggi: 1259 Località: Roma, Italia
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Inviato: Gio 22 Apr, 2004 3:04 pm Oggetto: |
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Vorrei aggiungere che le principali agenzie di fotografia lavorano ancora con Dia ed analogiche in genere, anche se digitalizzano ed archiviano file digitali da 40-50 Mb per ogni foto.
Al limite, il digitale, nel professionale non di reportage, può reggere il confronto se usi una macchina medio formato con un dorso digitale da 14-20 Mpixel.
Poi, alla fine, comunque, è la foto che conta, la composizione ed il soggetto, ma se devi vendere la foto è importante anche la qualità. _________________ Le mie foto su Photo4U :: On Flickr :: Canon EOS 1000 + 28-135 USM + EF100-300 :: Nikon F4S + 28-105 IF D :: Yashica FX-D quartz :: Nikon D300 + 17-55 2.8 DX + 50 1.4 D + AF 80-200 D ED + Sigma 10-20 EX + 2xSB-600 + SB-900 :: Cokin Z-pro filter :: Manfrotto XPRO190B + 804RC2 |
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snowdog utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2004 Messaggi: 838 Località: Milano
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Inviato: Gio 22 Apr, 2004 3:57 pm Oggetto: |
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Personalmente spezzo una lancia a favore della foto tradizionale su un argomento che IMHO pochi considerano: la durata nel tempo.
Un negativo dura decenni, a colori magari perde un po', ma i suoi 40-50 anni li tira. In bianco e nero ne tira anche 100 e piu'. certo , se vengono conservati male durano anche meno.
I supporti informatici invece hanno una durata molto piu' limitata: prima o poi gli hard disk sbarellano, i cd masterizzati a volte anche dopo solo due-tre anni non sono piu' leggibili o cominciano a dare errori di lettura.
Personalmente non vogio continuare a fare backup per tenermi sana la mia collezione di foto. (nonostante non valga un granche', se non nulla) _________________ Contax 167 MT - Yashica FX-3 Super 2000 - Kiev 4 - Yashica Mat 124 G - Zeiss Ikon Ikonta 521 - Kodak Easyshare C613
Il mio sito - Il mio album |
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LuVi utente attivo

Iscritto: 29 Dic 2003 Messaggi: 1259 Località: Roma, Italia
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Inviato: Gio 22 Apr, 2004 5:29 pm Oggetto: |
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snowdog ha scritto: | Personalmente spezzo una lancia a favore della foto tradizionale su un argomento che IMHO pochi considerano: la durata nel tempo.
Un negativo dura decenni, a colori magari perde un po', ma i suoi 40-50 anni li tira. In bianco e nero ne tira anche 100 e piu'. certo , se vengono conservati male durano anche meno.
I supporti informatici invece hanno una durata molto piu' limitata: prima o poi gli hard disk sbarellano, i cd masterizzati a volte anche dopo solo due-tre anni non sono piu' leggibili o cominciano a dare errori di lettura.
Personalmente non vogio continuare a fare backup per tenermi sana la mia collezione di foto. (nonostante non valga un granche', se non nulla) |
E' un problema sentito.
Personalmente conservo tutto quello che di digitale ho prodotto dal 1992, più o meno.
Quando esce una nuova generazione di supporti, sia una nuova tecnologia di HD sia un nuovo supporto scrivibile, appena è consolidata, lo compro e trasferisco il tutto.
Alla fine, se lo fai una volta ogni 18 mesi (legge di Moore docet ) puoi garantirti un futuro sereno.
LuVi
P.S. Una collezione di foto vale sempre qualcosa per chi le ha scattate  _________________ Le mie foto su Photo4U :: On Flickr :: Canon EOS 1000 + 28-135 USM + EF100-300 :: Nikon F4S + 28-105 IF D :: Yashica FX-D quartz :: Nikon D300 + 17-55 2.8 DX + 50 1.4 D + AF 80-200 D ED + Sigma 10-20 EX + 2xSB-600 + SB-900 :: Cokin Z-pro filter :: Manfrotto XPRO190B + 804RC2 |
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chinchillart utente attivo

Iscritto: 15 Apr 2004 Messaggi: 5227 Località: Ravenna
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Inviato: Gio 22 Apr, 2004 9:58 pm Oggetto: deliri fotoamatoriali |
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Io ho impiegato 8 mesi per decidermi a prendere una digitale, quasi come fare un figlio..
Poi due settimane fa l'ho comprata, una macchinetta se confrontata con una D100 o una 300D, ma era quella più vicina ad un approccio maturo alla fotografia e alle mie capacità finanziarie.
Fino ad ora avevo usato una nikon FM2, solida e mastodontica, poi mi ritrovo fra le mani 4 etti di plastica, piccolina, piena di tastini, con un inquietante mirino elettronico e uno zoom 10x che non si capisce come faccia a essere così piccolo. Nelle prime 24 ore sono stato lì lì per pentirmi.. finchè non ho iniziato a fare le prime foto, i primi esperimenti di ripresa. Beh, in due settimane ho prodotto qualcosa come 200 foto, e non parlo di foto agli amici o alla festa di compleanno.. parlo di girare come uno scemo per un ora o due per le vie del centro a cercare il colore, l'inquadratura, il viso significativo, la luce giusta. Una cosa che non mi accadeva da anni: ormai mi limitavo a rispolverare la Nikon per i viaggetti fuori porta o qualche idea sperimentale. Ho una pellicola per diapo dentro la macchina da due mesi. A parte il fatto del tutto personale di una "crisi creativa", il digitale è decisamente appagante. Direi che è quasi una droga!
Voi dite che sto delirando?
Perchè Leica e Contax, da sempre restii alle nuove tecnologie (contax ha sviluppato l'autofocus dopo anni rispetto alla concorrenza), si sono buttati a capofitto nel digitale? Non è solo marketing, perchè per queste aziende la componente essenziale del loro marketing è il prestigio, la tradizione e l'affidabilità. Qualcosa sta cambiando drasticamente.
Ogni volta che una tecnologia digitale vuole sostituirsi ad una analogica si ottiene una reazione "popolare" contrastante. I soggetti chiamati in causa si dividono come le acque con Mosè. Basti pensare all'audio digitale. Quanti di quegli audiofili che per anni hanno detto NO al CD e al DAT oggi hanno il CD nell'autoradio, nell'HI-FI "quello buono", o addirittura un impianto Dolby Digital con un bel plasma in salotto? Mi piace affiancare l'idea dell' audiofilo a quella del fotoamatore. Certo l'audiofilo non "crea", ma entrambi sono interessati all'arte e alla qualità, temi senza tempo. L'altra faccia è quella dello smanettone temerario, il primo che è corso a comprare il CD player da due milioni (15 anni fa o più) che suonava come un grill a microonde, e quello che ha venduto un bellissimo amplificatore valvolare italiano per comprarsi un mega ampli audio video con 10 satelliti e millanta DSP.
Come in tutte le cose è questione di misura. Il digitale risolve molti problemi e ne introduce di nuovi. Secondo me coloro che ne troveranno maggiore vantaggio sono i più cauti, quelli che affiancano le due tecnologie (sto pensando di comprarmi un Nikon coolscan..). A livello amatoriale i vantaggi possono essere tanti: il digitale permette di alleggerire sia l'attrezzatura sia sè stessi, prima giravo raramente con 4 chili di fotocamera, tre ottiche fisse e zoom, adesso giro spesso con quattro etti di plastica in una piccola borsa. Posso fare tutti i tentativi e le riprese che voglio, tanto su una schedina ci stanno 350 foto e posso sempre cancellare e riprovare. E per il tipo di foto che faccio io, assolutamente non preventivabile, questo è molto vantaggioso. Probabilmente sarebbe diversa la cosa se mi occupassi solo di paesaggi, o di caccia fotografica o di still life.
E' sempre la fotografia che fa la differenza.
Se parliamo di qualità dell'immagine, e solo di questa, l'analogico è già superato. E se non lo è adesso lo sarà fra sei mesi o un anno. Tempi molto brevi rispetto ai 100 anni di sviluppo del film a colori. Kodak ha dichiarato che non intende più investire in ricerca sulla pellicola (fonte Popular Photography). Certo possono anche cambiare idea da un momento all'altro, e poi non c'è solo Kodak a fare pellicole.
La strada dello sviluppo dei sensori è appena iniziata. Adesso abbiamo fotodiodi che rilevano un solo colore alla volta con 8 bit di profondità, e il sensore determina la componente mancante per interpolazione (correggetemi se sbaglio). E se fra due anni fosse possibile produrre CCD con 3 fotodiodi per cella e 48 bit colore a 6 milioni di pixel al prezzo di una odierna D70 ? Oggi un Cd player portatile può costare 19 euro.
Un ingegnere mi ha detto che addirittura non ha più senso produrre Cd player da tavolo perchè non c'è più margine di guadagno, e le meccaniche di serie le fanno ormai solo due aziende. Sono questi i tempi del digitale.
A questo punto sono quindi tutte personali le considerazioni da fare. Il vero problema che ci riguarda un pò tutti è forse come fare ad approcciare il digitale senza rimetterci troppi soldi a causa dell'obsolescenza.
Rob _________________ "The single biggest problem in communication, is the illusion that it has taken place." ~ George Bernard Shaw |
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snowdog utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2004 Messaggi: 838 Località: Milano
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Inviato: Ven 23 Apr, 2004 8:10 am Oggetto: |
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LuVi ha scritto: |
E' un problema sentito.
Personalmente conservo tutto quello che di digitale ho prodotto dal 1992, più o meno.
Quando esce una nuova generazione di supporti, sia una nuova tecnologia di HD sia un nuovo supporto scrivibile, appena è consolidata, lo compro e trasferisco il tutto.
Alla fine, se lo fai una volta ogni 18 mesi (legge di Moore docet ) puoi garantirti un futuro sereno.
LuVi
P.S. Una collezione di foto vale sempre qualcosa per chi le ha scattate  |
pero' a questo punto divieni "schiavo" del backup e dei continui aggiornamenti dell'hardware... e in questo modo i tanto decantati vantaggi economici del digitale lo sono un po' meno.
Pero' e' un problema che non viene mai affrontato da chi scrive articoli di confronto tra digitale e tradizionale. Non la chiamerei fotografia analogica, piuttosto e' un procedimento fotochimico, anzi a tal proposito se definiamo questo procedimento come fotografia, il digitale allora e' tutto tranne che fotografia, in quanto di fotochimico non c'e' nulla (e' un sofismo lo so), e' meramente un processo elettrico/elettronico
Per quanto mi riguarda i due sistemi possono convivere tranquillamente, sono sistemi diversi e spesso vanno a soddisfare esigenze differenti.
Per quanto riguarda la collezione, anche il mio 99.9% di foto indecenti per me vale tantissimo (e naturalmente anche lo 0,1% di foto passabili)  _________________ Contax 167 MT - Yashica FX-3 Super 2000 - Kiev 4 - Yashica Mat 124 G - Zeiss Ikon Ikonta 521 - Kodak Easyshare C613
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snowdog utente attivo

Iscritto: 02 Apr 2004 Messaggi: 838 Località: Milano
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Inviato: Ven 23 Apr, 2004 8:15 am Oggetto: Re: deliri fotoamatoriali |
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chinchillart ha scritto: |
Se parliamo di qualità dell'immagine, e solo di questa, l'analogico è già superato. E se non lo è adesso lo sarà fra sei mesi o un anno. |
credo che chi lavori con il formato medio e col grande formato non sia molto d'accordo con questa tua affermazione... d'accordo che non sono loro che fanno il mercato di massa, ma tant'e'...
un'altra cosa secondo me mai valutata per cio' che vale e' che col digitale hai sempre lo stesso tipo di supporto, con la medesima risposta. Mi spiego meglio: con la foto tradizionale tu puoi scegliere la pellicola in base al risultato che ti puo' dare: maggiore o minore contrasto, maggiore o minore grana, saturazione e quant'altro. Il sensore CCD della tua fotocamera digitale ha invece sempre le stesse caratteristiche. Certo, puoi lavorarci sopra di Photoshop... ma e' un'altra cosa. _________________ Contax 167 MT - Yashica FX-3 Super 2000 - Kiev 4 - Yashica Mat 124 G - Zeiss Ikon Ikonta 521 - Kodak Easyshare C613
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Andrea Giorgi supporto tecnico

Iscritto: 13 Dic 2003 Messaggi: 12696 Località: Pavia
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Inviato: Ven 23 Apr, 2004 8:42 am Oggetto: |
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snowdog ha scritto: | Non la chiamerei fotografia analogica, piuttosto e' un procedimento fotochimico, anzi a tal proposito se definiamo questo procedimento come fotografia, il digitale allora e' tutto tranne che fotografia, in quanto di fotochimico non c'e' nulla (e' un sofismo lo so), e' meramente un processo elettrico/elettronico  |
...fino a prova contraria foto=luce e grafia=scrittura... di chimico in questa parola non c'è proprio nulla... quello che conta è il risultato non il mezzo... anche nel cinema, un fim girato in digitale (cio praticamente tutti ormai) è forse meno "film" di uno girato su pellicola? Direi che dipende solo da chi sta dietro alla macchina...
...per quanto riguarda il discorso backup... bhè... seguire il naturale svolgimento della tecnologia con un backup ogni 2 - 3 anni e un cambio di supporto ogni 10 non mi pare che schiavizzi più di tanto... _________________ Andrea Giorgi - www.andreagiorgi.net
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