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Rispolverare la reflex di papà : quale pellicola ?

 
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Elettriko
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MessaggioInviato: Sab 10 Ott, 2015 8:54 am    Oggetto: Rispolverare la reflex di papà : quale pellicola ? Rispondi con citazione

Buongiorno a tutti !
Come da titolo , vorrei fare qualche scatto con la reflex che fu di mio padre e con cui ho iniziato a fotografare , una Ricoh Singlex TLS.
Appurato che malgrado i 48 anni di età ed i 20 di inattività funziona ancora , mi si pongono due dubbi .
1° : La batteria per l'esposimetro , una Eveready EPX625 al mercurio da 1,35v , non viene più prodotta ed è stata sostituita da pile alcaline come la Energizer EPX625g da 1,5v.
Posso utilizzare queste pile o rischio di danneggiare l'esposimetro ??
2° : Quando utilizzavo questa fotocamera , utilizzavo prevalentemente pellicole Kodak Gold 100 Iso. Volendo fare degli scatti in bianco e nero , che pellicola mi consigliate ?

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Nikon D700/D300 - Battery grip MB-D10 - Nikkor AF-S 24-120 f:4 G ED VR - Nikkor AF 80-200 f:2,8D IF ED - Nikkor AF 60mm 2,8D - Samyang 14mm. 2,8
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AleZan
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MessaggioInviato: Sab 10 Ott, 2015 9:42 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1) Non è un dramma. Quel po' di voltaggio in più, farà credere all'esposimetro di essere in presenza di una maggiore intensità luminosa sulla scena che fotografi. Quindi ti porterà ad una leggera sottoesposizione.
Fai qualche prova con il primo rullino su soggetti facili (sole alle spalle, contrasti non eccessivi) sperimentando l'esposizione corretta secondo l'esposimetro e poi qualche progressiva leggera sovraesposizione.
Capito quanto devi correggere, in futuro ti basterà impostare la sensibilità della pellicola compensando la piccola differenza.

2) Mi verrebbe da rispondere: quella che trovi...
Nel senso che la reperibilità delle pellicole in b/n non è più così certa e universale come un tempo.
Personalmente io usavo principalmente la Kodak TRI-X che è una 400 ISO.

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roby02091987
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MessaggioInviato: Sab 10 Ott, 2015 11:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

1) in realtà utilizzare l'alcalina è un problema con quegli esposimetri. Non nel senso che li danneggi, ma perchè sono tarati per funzionare con un voltaggio di 1,35v costanti (tipico delle batterie al mercurio), mentre le batterie alcaline variano notevolmente la tensione durante il loro ciclo vitale.
Con una tensione diversa l'esposimetro indicherà un valore di esposizione diverso da quello "corretto"... il problema è che la differenza non è né costante né lineare, ma varia con la quantità di luce che riceve.
Secondo me è meglio se prendi un adattatore tipo MR-9 che fa arrivare alla macchina 1,35v costanti come con le vecchie batterie al mercurio, oppure prendi una batteria zinco-aria, oppure ti dimentichi di quell'esposimetro e ne usi uno esterno.

2) Una qualunque b/n va benissimo, so che non è la risposta che cercavi, ma è l'unica risposta sensata alla tua domanda Smile .
Dagli shop online trovi tranquillamente una marea di pellicole, se preferisci gli shop fisici, se hai un negozio "il fotoamatore" nella tua città, puoi rivolgerti da loro, tengono ancora pellicole in stock (magari chiedi prima di recarti lì).
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AleZan
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MessaggioInviato: Sab 10 Ott, 2015 1:05 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Sì, giusto.
Andrebbe anche detto che le "moderne" reflex degli anni '70 avevano già circuiti che controllavano/compensavano piccole variazioni di tensione. Altrimenti sarebbero state in balia di qualsiasi batteria un po' fuori standard.

Di fatto nella mia esperienza pratica con tre Olympys OM non ho avuto problemi.

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roby02091987
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MessaggioInviato: Sab 10 Ott, 2015 1:48 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Citazione:
Andrebbe anche detto che le "moderne" reflex degli anni '70 avevano già circuiti che controllavano/compensavano piccole variazioni di tensione.


Mmhh... da quel che so non tutte, altrimenti si potrebbero usare tranquillamente le batterie alcaline.
Solitamente quelle con batterie SR44/LR44 hanno circuiti per compensare la tensione molto variabile durante il ciclo di scarica di queste batterie (oddio, delle LR44, le SR44 sono piuttosto costanti).

Gli esposimetri con batterie al mercurio, invece, solitamente non lo avevano (mai?), perchè sfruttavano il fatto che le batterie al mercurio erogano una tensione molto costante per tutto il ciclo di scarica e hanno un crollo repentino di tensione quando si esauriscono:
http://www.skyenott.com/etc/battery-discharge.png

Non c'era bisogno di circuiti di regolazione: quei circuiti sono stati progettati per lavorare con 1,35v costanti. Se la tensione varia, la lettura è falsata.
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Elettriko
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MessaggioInviato: Dom 11 Ott, 2015 8:56 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Interessante l'adattatore MR-9 , ma costa troppo per usarlo solo una volta di tanto in tanto....
Penso che farò alla vecchia maniera : ho un Gossen Sixtino II , userò quello.
Per le pellicole , Il Fotoamatore propone :

KODAK TRI-X 400 135-36 € 6,20

KODAK T-MAX 100 135-36 € 5,90

ILFORD FP4 PLUS 125 135-36 € 5,80

KODAK T-MAX 400 135-36 € 6,20

ILFORD DELTA 100 135-36 € 6,50

ILFORD HP5 PLUS 400 135-24 € 4,80

ILFORD HP5 PLUS 400 135-36 € 5,80

ILFORD DELTA 400 135-36 € 6,50

ILFORD PAN-F 50 135-36 € 6,50

ILFORD FP4 PLUS 125 135-24 € 4,50

AGFA B/N APX 100 135-36 € 5,20

ILFORD DELTA 100 135-24 € 5,20

In pasato ho usato la Kodak T-Max e a Ilford FP4 , ma non conosco le altre : Qualche consiglio ??

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MessaggioInviato: Dom 11 Ott, 2015 9:47 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Ci sono pellicole, come la pan-F, che hanno una sensibilità nominale che oggi, con il digitale che ragiona in centinaia di migliaia di ISO, sembra fuori dal tempo....
Appartengono ad un modo di fotografare dove, se non eri in pieno sole, avevi l'obbligo del cavalletto sempre con te.
Pellicola di alto contrasto e grana finissima, ottima per il paesaggio anche se qualcuno la usava per il ritratto (sovraesponendola e sottosviluppando per ridurre il contrasto molto elevato). Sovraesporla significava lavorare a 25 ISO (che all'epoca si chiamavano ASA...) ma questo non scandalizzava nessuno visto che la regina delle diapositive, la Kodakchrome, aveva la stessa sensibilità nominale.

L'FP-4 è stata una delle pellicole più usate in assoluto. Ottima sotto tutti i punti di vista e per tutti gli usi.
Sensibilità media, molto malleabile se sviluppata con i classici ID-11 (Ilford) o D-76 (Kodak). Tirabile all'occorrenza fino quasi a 400 ISO.

Con la Tri-X è stata scritta la storia del reportage moderno, nel senso che tutti i grandi fotografi sul campo scattavano con quella e la "grana della Tri-X", la sua struttura molto riconoscibile, è diventata una specie di marchio di fabbrica.
Personalmente è il film che ho usato di più in assoluto, anzi potrei dire che praticamente usavo solo quello, sviluppata in Gradual ST-20 della Ornano.

Le altre (HP-5 a parte) sono di una generazione successiva che doveva rispondere a due logiche di mercato. La prima era ridurre la grana, perché evidentemente "la domanda estetica" stava cambiando. La seconda, molto più importante per l'industria, era quella di avere pellicole b/n sviluppabili con i kit dei chimici per il colore. Questo per ragioni di razionalizzazione del lavoro dei laboratori che così potevano eliminare i prodotti chimici specifici per il b/n. La fotografia di massa è a colori....

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MessaggioInviato: Dom 11 Ott, 2015 10:29 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Quindi , per un uso generico (non so ancora che scatti farò) quale mi consigli , considerando che non ho la possibilità di svilupparla da solo ma dovrò affidarla al negozio ?
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MessaggioInviato: Dom 11 Ott, 2015 11:34 am    Oggetto: Rispondi con citazione

Considerata "l'abitudine digitale" agli alti ISO, escluderei sensibilità troppo basse, perché forse ti sentiresti spiazzato per un uso generale.
Prova la Tri-X, però molto dipenderà da chi e come la svilupperà.
E in ogni caso devi ammettere che la grana fa parte del gioco.
Prenditi anche un paio di Fp-4 e fai il paragone.

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MessaggioInviato: Dom 11 Ott, 2015 1:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Grazie mille , per la pazienza e per i consigli !!! Ok!
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