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Seguireilcuore utente
Iscritto: 19 Nov 2012 Messaggi: 239
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Inviato: Sab 29 Ago, 2015 11:11 pm Oggetto: Vi è mai capitato? Stop alle foto dopo cambio macchina. |
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Ciao a tutti.
Scrivo per confrontarmi un po' a proposito di una cosa che mi è accaduta ultimamente.
Ho cambiato macchina fotografica. Il nuovo "attrezzo" si è rivelato subito palesemente ed enormemente migliore del precedente. Soprattutto in condizioni di scarsa luce ma non solo: anche velocità AF, etc.
Ecco che, improvvisamente, tutte le preparazioni, le accortezze, i trucchetti che adottavo prima per evitare il mosso, per rendere un po' più veloce la messa a fuoco, etc. sembrano non servire più.
Lo so, in parte è solo una sensazione: certe accortezze servono sempre ma voi vedetela come uno che ha sempre guidato un'auto con 60 cavalli e quando doveva sorpassare era un piccolo capolavoro di scelta tempi perfezionamento abilità che, improvvisamente, si trova tra le mani un'auto da rallye e sorpassa qualsiasi cosa semplicemente spingendo l'acceleratore un po' più giù.
A tratti ho quasi la sensazione di scattare in automatico, io che non avevo nemmeno lo stabilizzatore di immagine.
Così, da quando ho cambiato macchina, circa due mesi, non riesco più a provare piacere nello scatto. Mi sto dando un po' di tempo ma vedo che non ho più la voglia di premere il grilletto.
Non la porto più con me, le rare volte che mi costringo mi sembra di vedere foto non mie.
A volte, addirittura, sento più piacere ad usare il cellulare: almeno, con questo, mi sembra di poter riassaporare l'attimo senza respiro prima di scattare sperando di evitare il mosso, cercare il miglior compromesso fra i parametri di scatto, etc.
E' un po' che penso ad una soluzione ma ne vedo solo una: tornare indietro. Magari non esattamente al modello che avevo prima e che ormai non fanno più ma comunque tornare indietro come prestazioni.
E voi? Qualcuno si è mai trovato in questa situazione? |
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Carcarlo1 utente
Iscritto: 25 Nov 2013 Messaggi: 180
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Inviato: Dom 30 Ago, 2015 7:01 pm Oggetto: |
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Stai confondendo il fine con il mezzo, la causa con l'effetto.
A te interessa la fotografia o la fotocamera ?
In ogni caso, tutte le accortezze che conosci ti serviranno lo stesso, solo che potranno spingere più in là il campo di applicazione del tuo apparecchio.
Esempio automobilistico corsaiolo: con un trabiccolo vai a sessanta all'ora e devi frenare cento metri prima della curva; con un bolide devi frenare a trenta metri; se hai ABS e freni fotonici puoi frenare a venti metri: ma sei sempre tu che decidi il momento di premere il freno. E' più facile, ma ora corri di più. |
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Seguireilcuore utente
Iscritto: 19 Nov 2012 Messaggi: 239
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Inviato: Dom 30 Ago, 2015 9:00 pm Oggetto: |
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Ciao Carcarlo, il tuo discorso ha un senso, senza dubbio. Anche perché in parte ripeti quello che avevo anticipato.
Il fatto è che entrambi stiamo parlando di qualcosa di razionale. Mentre la passione non lo è e sembra che la mia si sia interrotta o assopita. Un po' come (rimango nel "nostro" paragone motoristico) come quei piloti che hanno smesso quando i mezzi hanno iniziato a passare dai carburatori all'iniezione. |
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ironluke nuovo utente

Iscritto: 20 Ago 2014 Messaggi: 14 Località: Genova
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Inviato: Lun 31 Ago, 2015 9:26 pm Oggetto: Re: Vi è mai capitato? Stop alle foto dopo cambio macchina. |
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Lasciando da parte analogie automobilistiche che credo non c'entrino nulla con la fotografia, che tu sia interessato a fare fotografie o a gingillarti con un apparecchio fotografico o un po' di entrambe le cose penso che alla fin fine dovresti comunque e semplicemente scegliere il mezzo che preferisci, quale che sia e qualunque sia il motivo (ci sono oggi dagherrotipisti che magari usano pure macchine d'epoca e allo stesso tempo chi usa le fotocamere digitali tecnologicamente più avanzate, tanto per dire)... |
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Seguireilcuore utente
Iscritto: 19 Nov 2012 Messaggi: 239
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Inviato: Lun 31 Ago, 2015 9:34 pm Oggetto: |
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Bè si, ovvio
Più che un consglio, forse non è stato inteso il mio topic, cercavo qualcuno "che ci fosse passato" per confrontarmici. Però sembro il primo  |
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Carcarlo1 utente
Iscritto: 25 Nov 2013 Messaggi: 180
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Inviato: Mar 01 Set, 2015 11:25 am Oggetto: |
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Seguireilcuore ha scritto: | Ciao Carcarlo, il tuo discorso ha un senso, senza dubbio. Anche perché in parte ripeti quello che avevo anticipato.
Il fatto è che entrambi stiamo parlando di qualcosa di razionale. Mentre la passione non lo è e sembra che la mia si sia interrotta o assopita. Un po' come (rimango nel "nostro" paragone motoristico) come quei piloti che hanno smesso quando i mezzi hanno iniziato a passare dai carburatori all'iniezione. |
Ma allora la passione è per la fotografia o la macchina fotografica ?
Se la passione non è razionale, perché cessa al cambiare del mezzo ( fisico e razionale ) col quale la si esprime ? Allora la passione è verso il mezzo, non verso il fine ! |
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Carcarlo1 utente
Iscritto: 25 Nov 2013 Messaggi: 180
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Inviato: Mar 01 Set, 2015 11:45 am Oggetto: |
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Seguireilcuore ha scritto: | Bè si, ovvio
Più che un consglio, forse non è stato inteso il mio topic, cercavo qualcuno "che ci fosse passato" per confrontarmici. Però sembro il primo  |
No, non sei certo il primo ! E succede per tanto motivi. Ad esempio, per aver preso una strada sbagliata: pensavi ti piacesse, poi ti va a noia presto, perché non è quel che davvero volevi. E allora domandati cosa è che cerchi davvero.
Piccola esperienza personale: ebbi anche io qualche tentennamento quando, dopo trent'anni di pellicola, passai al digitale. Poi presi il buono di quel che c'era, salvo accorgermi di una cosa banale: col digitale ( in tutte le sue forme, anche la fotocamera dei cellulari ) erano non solo arrivate schiere di persone che si proclamavano fotografi, ma soprattutto era arrivato un diluvio universale di fotografie ( moltissime delle quali di ottima qualità ).
Per cui mi chiesi: che accidenti si può aggiungere o dire con la fotogafia di paesaggio ? Non c'erano già milioni di belle foto di tramonti, da non poterne più. e che altro puoi inventarti davanti al Colosseo, alla torre Eiffel, e finanche al Potala Palace o al Tai Mahal ? Stessa cosa dicasi per le foto di sport, di cronaca, di guerra, di nudo femminile, di moda, di natura, di animali eccetera.
Siamo assediati dalle fotografie. Così come ogni persona sognava -o sogna ancora- di "scrivere un libro" ( salvo soprassedere sul fatto che nessuno lo leggerebbe, ci sono più scrittori che lettori...)- e così come siamo tutti calciatori e commissari tecnici, ora siamo tutti fotografi ovviamente incompresi. E, come si sa bene, quando c'è troppo di una cosa, questa cosa vale di meno. Se domani scoprissero una miniera con un dieci miliardi di tonnellate d'oro, l'oro non varrebbe più niente.
Ecco, personalmente, per quel che vale la mia esperienza cioè quasi zero, mi sono fermato a riflettere, ho cercato una strada di nicchia ( pensa un po': il nudo maschile con autoscatto, il tutto senza particolari pretese di artisticità data la limitatezza dei miei mezzi ) perché lì c'era quasi nessuno a sperimentare, ed è stata un po' la mia forma di protesta o di sfogo per una materia che stento sempre più a capire, fatta più da mezzi informatici anziché fotografici: il fotografare, ovvero disegnare con la luce. è diventato troppo un disegnare con Photoshop.
In sintesi, la marea anzi lo tsunami di fotografie alle quali siamo esposti mi ha fatto fermare, entrando più o meno in una crisi misticofotografica che ho cercato di risolvere in maniera un po' bislacca.
Spero di non averti annoiato.
ciao |
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Andhaka utente
Iscritto: 27 Mgg 2014 Messaggi: 241
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Inviato: Mar 01 Set, 2015 3:00 pm Oggetto: |
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Carcarlo1 ha scritto: | No, non sei certo il primo ! E succede per tanto motivi. Ad esempio, per aver preso una strada sbagliata: pensavi ti piacesse, poi ti va a noia presto, perché non è quel che davvero volevi. E allora domandati cosa è che cerchi davvero.
Piccola esperienza personale: ebbi anche io qualche tentennamento quando, dopo trent'anni di pellicola, passai al digitale. Poi presi il buono di quel che c'era, salvo accorgermi di una cosa banale: col digitale ( in tutte le sue forme, anche la fotocamera dei cellulari ) erano non solo arrivate schiere di persone che si proclamavano fotografi, ma soprattutto era arrivato un diluvio universale di fotografie ( moltissime delle quali di ottima qualità ).
Per cui mi chiesi: che accidenti si può aggiungere o dire con la fotogafia di paesaggio ? Non c'erano già milioni di belle foto di tramonti, da non poterne più. e che altro puoi inventarti davanti al Colosseo, alla torre Eiffel, e finanche al Potala Palace o al Tai Mahal ? Stessa cosa dicasi per le foto di sport, di cronaca, di guerra, di nudo femminile, di moda, di natura, di animali eccetera.
Siamo assediati dalle fotografie. Così come ogni persona sognava -o sogna ancora- di "scrivere un libro" ( salvo soprassedere sul fatto che nessuno lo leggerebbe, ci sono più scrittori che lettori...)- e così come siamo tutti calciatori e commissari tecnici, ora siamo tutti fotografi ovviamente incompresi. E, come si sa bene, quando c'è troppo di una cosa, questa cosa vale di meno. Se domani scoprissero una miniera con un dieci miliardi di tonnellate d'oro, l'oro non varrebbe più niente.
Ecco, personalmente, per quel che vale la mia esperienza cioè quasi zero, mi sono fermato a riflettere, ho cercato una strada di nicchia ( pensa un po': il nudo maschile con autoscatto, il tutto senza particolari pretese di artisticità data la limitatezza dei miei mezzi ) perché lì c'era quasi nessuno a sperimentare, ed è stata un po' la mia forma di protesta o di sfogo per una materia che stento sempre più a capire, fatta più da mezzi informatici anziché fotografici: il fotografare, ovvero disegnare con la luce. è diventato troppo un disegnare con Photoshop.
In sintesi, la marea anzi lo tsunami di fotografie alle quali siamo esposti mi ha fatto fermare, entrando più o meno in una crisi misticofotografica che ho cercato di risolvere in maniera un po' bislacca.
Spero di non averti annoiato.
ciao |
Se posso aggiungere un commento da novizio totale, io feci un ragionamento simile al tuo quando presi la reflex.
La voglia di imparare a fare fotografia (e non solo a fare foto) era sempre temperata dalla domanda "ma chi me lo fa fare con tutta la gente brava e non brava in giro?". Come hai scritto tu, cosa sarei andato ad aggiungere?
Io ho risolto il mio problema con una semplice considerazione. Non me ne fregava nulla di aggiungere qualcosa. Non ho mai condiviso in rete le mie foto fatte con le punta e scatta, raramente le vede qualcuno al di fuori della mia famiglia, non posto su praticamente nessun social... ergo non fotografavo comunque per condividere, ma per catturare un momento per me.
Quindi alla fine, visto che il pubblico era stato ristretto al solo me stesso, mi sono ripreso e ho capito che era solo voglia di produrre qualcosa, mera spinta creativa anche laddove il prodotto creato fosse qualcosa di già visto o fatto da altri, perchè tanto quel tramonto scontato o quel gioco di luci che mi ha fatto sudare per essere catturato nel modo giusto l'ho catturato io... ci ho messo impegno, fatica e mi ha dato piacere.
L'aggiungere al panorama fotografico, nel mio caso, era ininfluente (con somma gioia del panorama fotografico, non ho dubbi).
Non so se questo possa aiutare l'amico Seguireilcuore a trovare una nuova spinta o a rinnovare quella che già aveva, ma il tuo discorso ha risuonato con la mia esperienza personale.
Cheers |
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