 |
|
 |
Mostra argomento precedente :: Mostra argomento successivo |
Autore |
Messaggio |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
|
Inviato: Mer 21 Mgg, 2014 11:08 pm Oggetto: Il formato quadrato e altre alchimie della forbice. |
|
|
Forse mi prenderete come un bacchettone, ma quando vedo una foto quadrata, mi auguro sempre che sia fatta con una Hassie a pellicola. Poi realizzo che è scattata con una qualsiasi fotocamera digitale. Mi chiedo: ma esistono fotocamere col sensore quadrato?
I vecchi diapositivari tireranno un sospiro, pensando: ancora, nonostante tutto un sognatore. Ma francamente non penso a una rigorosità bacchettona, ma piuttosto a una visione più tecnica. Croppare significa rinunciare a una quantità di bit e non avere la possibilità di stampare grossi formati. Se si croppa male e in particolar modo foto fatte con grandangolari, si rischiano prospettive strane e quantomeno bizzarre, per non dire ridicole.
Adesso vada bene il raddrizzare una foto leggermente storta. Ci stà. Ma anche correggere di pochi angoli la prospettiva di una foto a un palazzo un po' sfuggente fatta con l'obiettivo puntato allinsù. Ma qui si fa passare per vero porzioni di fotogrammi inferiori al 70%!!! _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Gio 22 Mgg, 2014 7:53 am Oggetto: |
|
|
Non capisco dove sia il problema nel tagliare una foto rettangolare per farla divenire quadrata.
Con il 6x6 si faceva regolarmente il contrario, tagliare una foto quadrata per farla diventare rettangolare, senza alcun problema. Ovviamente, soprattuto per evitare il rischio che citi, "prospettive strane e quantomeno bizzarre", occorre pensarlo prima della scatto.
"far passare per vero porzioni di fotogrammi inferiori al 70%" qualsiasi scatto, anche nella sua interezza di formato è un tentativo di far passare per vero qualcosa che del vero è solo, nella migliore delle ipotesi, un patetico surrogato, non lo metterei sotto questo aspetto però.
PS il formato quadrato, 6x6, nasce solo per comodità ergonomica, scattare con una biottica girata di 90°, ma anche con una reflex mezzo formato a pozzetto (tipo Hasselblad), è abbastanza scomodo per non dire impossibile il formato quadrato contiene in sé sia il taglio rettangolare che quello orizzontale, nasce già con uno spreco di pellicola o di sensore, ammesso che esistano sensori quadrati. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
|
Inviato: Gio 22 Mgg, 2014 4:17 pm Oggetto: |
|
|
Sono cresciuto fotograficamente pensando alla fotografia nella sua interezza del fotogramma... fatta eccezione del 6x6. So perché l'hanno fatto! Sono anche uno di quelli che ama la rigorosità prospettica e "croppare" (anche se preferirei dire "tagliare") una foto fatta con un grandangolo, non mi piace molto. Chi aveva la SWG, di solito ricavava il suo bel rettangolo cercando di rimanere il più possibile al centro.
Al formato panoramico, mi ci dedico con fotografie fatte con una serie di foto scattate in sequenza, con qualche tele o mediotele e riappiccicate con qualche software di photoediting: il comune photostick, giusto per avere file più grandi.
Non è un problema: quello di tagliare in maniera eccessiva è una pratica molto diffusa, ma che io non gradisco. Forse sono io quello sbagliato, ma certe regole che ho imparato mi piacciono e mi piace condividerle. Sono anche fermamente convinto che di fatto aiutino a produrre foto migliori. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5325
|
Inviato: Gio 22 Mgg, 2014 5:56 pm Oggetto: |
|
|
E' il pensare prima dello scatto che credo sia il passaggio oscuro a chi croppa così tanto.
Andare a fare un ritaglio di un'immagine già in formato 24x36, se non apsc, significa poterlo ostentare solo sui forum a bassa risoluzione, al massimo poterlo mettere nella cornice digitale o stamparlo 10x15, 10x10.
Se si tratta di una foto street è anche accettabile, considerando che il tempo di curare i dettagli non c'è, ma negli altri casi indica l'abitudine ormai consolidata di pensare che tanto c'è Photoshop che rimette tutto a posto.
Non è Filippo quello sbagliato, è la mentalità che si è diffusa negli anni di digitale, contento chi lo fa, io butterei lo scatto. _________________
 
   |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Gio 22 Mgg, 2014 8:55 pm Oggetto: |
|
|
Davvero? Scegliere un formato quadrato, sì croppare un 24x36 o un APSC, è non pensare prima dello scatto? E se io volessi ottenere proprio una foto quadrata per impaginazione, la copertina di un Cd ad esempio, o perché il mio soggetto viene meglio in formato 1:1?
Croppare, tagliare un foto per perfezionare le proporzioni o la composizione significa avere foto da ostentare solo su un forum o da stampare 10x15 o 10x10?
Quindi se io ritaglio uno scatto dalla D800 togliendone quanto basta per avere un'immagine quadrata la potrò stampare solo 10x10 pena un qualcosa di inguardabile?
Ne consegue che il 4/3, che alla fine è un ritaglio dell'APS, è da buttare, ma... anche l'APS è un ritaglio del 24x36! Cavolo ma anche il 24x36 è un ritaglio... Quindi solo Hasselblad... ma cavolo anche l'Hasselblad è un ritaglio.... OK stampiamo tutti 8x10 che sarebbe anche lui un ritaglio ma è il massimo prodotto
Tanto c'è Photoshop che rimette tutto a posto?
Ma si tagliava anche sotto l'ingranditore, e molto, si facevano stampe quadrate dal 24x36 e stampe rettangolari dal 6x6 (questa poi era la norma), poi c'erano quelli che si atteggiavano ad HCB e stampavano anche il bordo del negativo, per emulare le famose cornicette nere ignorando che anche il maestro tagliava, tagliava eccome ma senza PS
Mentalità che si è diffusa negli anni con il digitale?
Scherziamo vero? Un esercizio tipico delle scuole di fotografia era quello di stampare il maggior numero di foto possibile da un solo scatto, variando proprio il taglio e la composizione e spesso ne uscivano immagini degne di nota.
Filippo quali erano le regole se tutti, anche Adams tagliavano parti del negativo, quella di non tagliare in maniera eccessiva? Sicuramente gli eccessi sono di fatto errori ma spesso sono inevitabili. E quanto è in maniera eccessiva? In epoca digitale la stessa valutazione di eccesso si applica ad una D70 e ad una D5300? Tagliare un quadrato da uno scatto 24x36 o APS alla fine, diciamocelo pure, non è un taglio eccessivo
Direi che le regole esistono ma non sono limiti invalicabili come vengono vissute dalla maggior parte dei dilettanti e che se davvero fossero state sempre applicate da fotografi, stampatori, grafici, art director non avremmo mai potuto godere delle foto dei maestri. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5325
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 10:40 am Oggetto: |
|
|
Il topic era partito con il presupposto di tagli oltre il 70% mi pare, non mi dirai che stampi un A4 da un apsc croppato così tanto?
Oddio, se parti dall'idea di stampare una foto cubettosa come un Picasso ci sta pure, ma non mi dirai che chiunque operi in quel modo parte da quell'intento artistico......
I megapixel li soddisfi se hai una lente con una risolvenza tale da far arrivare al sensore tanto dettaglio, altrimenti anche la D800 non ha senso, saranno 36Mpx di dati clonati, tecnicamente inutili (parliamo di quasi 100 lp/mm sufficienti a campionarne 50, laddove le lenti che usiamo normalmente non superano le 35-40 al centro e peggiorano ai bordi, mentre la rivista Camera Lens News di Zeiss sostiene che a mano libera non è possibile andare oltre le 30lp/mm a causa del micromosso).
Tutti gli altri esercizi e le altre procedure che stai citando sono cose che fanno appassionati che un minimo si siedono a tavolino e studiano, cercano di capire quello che fanno, di applicarlo con cognizione di causa, ma il problema è che parliamo di una minoranza, invece la maggioranza degli utenti reflex o mirrorless non si spreca nemmeno a studiare il diaframma, ancora meno frequentano i circoli o corsi specialistici.
Tu sei di Roma, su 2,753milioni di abitanti (censimento del 2010 citato da Wikipedia), quanti ne vedi al circolo?
Poniamo pessimisticamente che 1 su 100 abbia una reflex o una mirrorless, fanno 27530 persone, sei proprio sicuro che tutti frequentino un circolo serio e facciano quello che hai scritto sopra?
Io non ci giurerei, è per questo che mi trovo molto più vicino alla linea di pensiero di Filippo. _________________
 
   |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
milladesign utente attivo

Iscritto: 19 Lug 2007 Messaggi: 4992 Località: tra brescia, mantova e verona
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 1:00 pm Oggetto: |
|
|
alex, non è un problema di dimensione del sensore ma eventualmente di risoluzione. non dimenticare che ci sono apsc da 24 megapixel _________________ Giorgio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 4:20 pm Oggetto: |
|
|
Per rispondere al Signor Mario: Hansel Adams tagliava e faceva lastre di una certa dimenzione. H.C. Bresson non tagliava, non tagliava, non tagliava, sia per motivi tecnici che di impostazione mentale.
Quale scuola? Bho, la mia forse. Comunque ti assicuro che con quelli che mi hanno insegnato si tagliava, ma non così abbondantemente. Un esempio: nelle dissolvenze incrociate si ricavava un quadrato rigorosamente centrale per evitare le croci. Da pellicolaro reflex che non ha mai avuto il medio formato, mi sono sempre abituaro a fare con i negativi, come col maiale, altrimenti le stampe vengono male. Tagliare una dia è sempre stato complesso, o quantomeno un'operazione che era meglio fare solo all'occorrenza. Sostanza: tagliare va bene, ma è molto meglio di no.
Da fotografo ormai digitalizzato vedo che alla fine è molto meglio scegliere la fotografia ben fatta che andare a rompere i c... a una foto fatta male. Ci perdo molto meno tempo. Ti posso garantire che questo è il motivo principale per cui preferisco non talgiare!
Poi lo so che all'occorrenza ci sono fotografie che potrebbero essere ugualmente buoni file anche se leggermente rifilate e allo stesso tempo gudagnano molto in termini di bellezza: due o tre ne ho di queste!
Per quanto riguarda l'abitudine di stampare il maggior numero di immagini dallo stesso negativo, è una pratica che capisco e condivido. E' un esercizio molto proficuo, soprattutto per un principiante e anche una pratica per un professionista navigato per non perdere l'abitudine di fermarsi al primo colpo d'occhio. Ma prediligo l'insegnamento secondo il quale il negativo lo si debba usare tutto. Di solito questo non lo insegnano proprio subito. Ma... se ci si pensa fino in fondo, anche quello è croppare. Forse, si siamo sufficientemente poetici e immaginari, si potrebbe definire l'inquadratura come una bella sforbiciata su un'immaginaria lastra della realtà.
Non tagliare la fotografia e scattare bene fin dall'inizio, non costa nulla. Prima faceva risparmiare un bel po. Io lo preferisco.
Tu parli di croppare un'immagine di 36mpx. Croppalo! Ma croppa pure un'immagine fatta con una Hssie da 50mpx! Chi lo impedisce! Croppano le foto fatte con il telefonino! Sicuramente avrai ugualmente un file sufficientemente grosso per fare una stampa molto grande. Anche questo non costa nulla! Ma allora mi vien da pesnsare: "hai comprato una D800 o una Hasselblad per croppare e fare una foto grossa come un file di una fotocamera apsc di 6 anni fà?". Bene! Tanto puoi arrivare alla grandezza di un crop di una foto di telefonino: ai voglia tu a tagliare! _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5325
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 6:00 pm Oggetto: |
|
|
Infatti ho usato apposta le coppie di linee per mm, le ho prese dalla D800 perché era il modello tirato in ballo, ma è applicabile a qualsiasi sensore
Poniamo, ad esempio, la D5300 che ha un sensore da 24Mpx, 6000x4000.
4000/15,6mm (viene uguale con 6000/23,5) fa 256,4.
128lp/mm, sufficienti per campionare 64lp/mm.
Una situazione ancora peggiore di quella della D800.
Un crop del 10-20% è tollerabile, ma al 70% vorrei vedere la foto stampata in A4. _________________
 
   |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 9:02 pm Oggetto: |
|
|
Filippo Secciani ha scritto: | Per rispondere al Signor Mario: Hansel Adams tagliava e faceva lastre di una certa dimenzione. H.C. Bresson non tagliava, non tagliava, non tagliava, sia per motivi tecnici che di impostazione mentale. |
Tagliava, tagliava tagliava! qui un esempio
Filippo Secciani ha scritto: | Quale scuola? Bho, la mia forse. Comunque ti assicuro che con quelli che mi hanno insegnato si tagliava, ma non così abbondantemente. Un esempio: nelle dissolvenze incrociate si ricavava un quadrato rigorosamente centrale per evitare le croci. Da pellicolaro reflex che non ha mai avuto il medio formato, mi sono sempre abituaro a fare con i negativi, come col maiale, altrimenti le stampe vengono male. Tagliare una dia è sempre stato complesso, o quantomeno un'operazione che era meglio fare solo all'occorrenza. Sostanza: tagliare va bene, ma è molto meglio di no.
Da fotografo ormai digitalizzato vedo che alla fine è molto meglio scegliere la fotografia ben fatta che andare a rompere i c... a una foto fatta male. Ci perdo molto meno tempo. Ti posso garantire che questo è il motivo principale per cui preferisco non talgiare!
Poi lo so che all'occorrenza ci sono fotografie che potrebbero essere ugualmente buoni file anche se leggermente rifilate e allo stesso tempo gudagnano molto in termini di bellezza: due o tre ne ho di queste!
Per quanto riguarda l'abitudine di stampare il maggior numero di immagini dallo stesso negativo, è una pratica che capisco e condivido. E' un esercizio molto proficuo, soprattutto per un principiante e anche una pratica per un professionista navigato per non perdere l'abitudine di fermarsi al primo colpo d'occhio. Ma prediligo l'insegnamento secondo il quale il negativo lo si debba usare tutto. Di solito questo non lo insegnano proprio subito. Ma... se ci si pensa fino in fondo, anche quello è croppare. Forse, si siamo sufficientemente poetici e immaginari, si potrebbe definire l'inquadratura come una bella sforbiciata su un'immaginaria lastra della realtà.
Non tagliare la fotografia e scattare bene fin dall'inizio, non costa nulla. Prima faceva risparmiare un bel po. Io lo preferisco.
Tu parli di croppare un'immagine di 36mpx. Croppalo! Ma croppa pure un'immagine fatta con una Hssie da 50mpx! Chi lo impedisce! Croppano le foto fatte con il telefonino! Sicuramente avrai ugualmente un file sufficientemente grosso per fare una stampa molto grande. Anche questo non costa nulla! Ma allora mi vien da pesnsare: "hai comprato una D800 o una Hasselblad per croppare e fare una foto grossa come un file di una fotocamera apsc di 6 anni fà?". Bene! Tanto puoi arrivare alla grandezza di un crop di una foto di telefonino: ai voglia tu a tagliare! |
Non è un concetto di stampa che viene bene o male, è ovvio che non tagliare un negativo o un file ti da maggiori qualità tecniche, e alla fine potrebbe dare, non sempre, un valore aggiunto all'immagine, il concetto è un altro: cosa cerco da una fotografia? Se cerco la perfezione tecnica ovviamente la sforbiciata sarebbe follia, se invece cerco un'immagine in grado di trasmette emozioni la sforbiciata passa in secondo piano, se non c'è probabilmente meglio se c'è non pregiudica al foto.
Sai la cosa buffa? Noi siamo qui a parlare di rigore tecnico che sconsiglia il crop poi i professionisti non solo tagliano, di brutto pure, ma affidano i loro scatti, dopo averli affidati a chi li postproduce, a grafici che tagliano sempre. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 9:11 pm Oggetto: |
|
|
_Alex_ ha scritto: | Il topic era partito con il presupposto di tagli oltre il 70% mi pare, non mi dirai che stampi un A4 da un apsc croppato così tanto?
Oddio, se parti dall'idea di stampare una foto cubettosa come un Picasso ci sta pure, ma non mi dirai che chiunque operi in quel modo parte da quell'intento artistico...... |
Quale Apsc croppato del 70% mi da questo risultato? la D100 con 6,2Mp o la D5300 con 24Mp?
_Alex_ ha scritto: | I megapixel li soddisfi se hai una lente con una risolvenza tale da far arrivare al sensore tanto dettaglio, altrimenti anche la D800 non ha senso, saranno 36Mpx di dati clonati, tecnicamente inutili (parliamo di quasi 100 lp/mm sufficienti a campionarne 50, laddove le lenti che usiamo normalmente non superano le 35-40 al centro e peggiorano ai bordi, mentre la rivista Camera Lens News di Zeiss sostiene che a mano libera non è possibile andare oltre le 30lp/mm a causa del micromosso). |
Ma fai foto o conti le linee?
_Alex_ ha scritto: | Tutti gli altri esercizi e le altre procedure che stai citando sono cose che fanno appassionati che un minimo si siedono a tavolino e studiano, cercano di capire quello che fanno, di applicarlo con cognizione di causa, ma il problema è che parliamo di una minoranza, invece la maggioranza degli utenti reflex o mirrorless non si spreca nemmeno a studiare il diaframma, ancora meno frequentano i circoli o corsi specialistici. |
Veramente li fa chi fotografa non chi sta seduto a tavolino
_Alex_ ha scritto: | Tu sei di Roma, su 2,753milioni di abitanti (censimento del 2010 citato da Wikipedia), quanti ne vedi al circolo?
Poniamo pessimisticamente che 1 su 100 abbia una reflex o una mirrorless, fanno 27530 persone, sei proprio sicuro che tutti frequentino un circolo serio e facciano quello che hai scritto sopra?
Io non ci giurerei, è per questo che mi trovo molto più vicino alla linea di pensiero di Filippo. |
Circolo? Che roba è? Io mai frequentato ma mi pare di non essere proprio digiuno di fotografia, molti miei amici sono professionisti affermati e non frequentano, né hanno frequentato, circoli. Per inciso nei circoli è sempre più probabile che si contino le linee per mm o che si organizzino mostre con tartine al salmone e prosecco che fare davvero qualcosa di davvero culturale.
Veramente spiegami da quando in qua si valuta la preparazione tecnico culturale dei fotografi in base all'appartenenza o meno a circoli fotografici? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 9:21 pm Oggetto: |
|
|
_Alex_ ha scritto: | Infatti ho usato apposta le coppie di linee per mm, le ho prese dalla D800 perché era il modello tirato in ballo, ma è applicabile a qualsiasi sensore
Poniamo, ad esempio, la D5300 che ha un sensore da 24Mpx, 6000x4000.
4000/15,6mm (viene uguale con 6000/23,5) fa 256,4.
128lp/mm, sufficienti per campionare 64lp/mm.
Una situazione ancora peggiore di quella della D800.
Un crop del 10-20% è tollerabile, ma al 70% vorrei vedere la foto stampata in A4. |
Quindi in base a questo calcolo i file una reflex di circa 10 anni fa (la D100 che uso ancora e con cui ho fatto stampe 30x45, esposte anche al MIBAC, da file croppati) da 6Mp non possono assolutamente essere croppati? Neanche del 10%?
Secondo questi ragionamenti tutte le reflex più vecchie di 6 o 7 anni dovrebbero essere buttate o usate solo per mostrare i file sui forum.
Ma quando si arriverà a capire che la fotografia è emozione e non linee al mm?
Quando si potrà capire che se la tecnica, che va conosciuta, e la tecnologia, che va domata e controllata, diventano predominanti muore la fotografia e prospera il tecnicismo? |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Iggy utente

Iscritto: 10 Ago 2004 Messaggi: 328 Località: Bologna
|
Inviato: Ven 23 Mgg, 2014 9:35 pm Oggetto: |
|
|
il signor mario ha scritto: |
Quando si potrà capire che se la tecnica, che va conosciuta, e la tecnologia, che va domata e controllata, diventano predominanti muore la fotografia e prospera il tecnicismo? |
Quoto, nel senso che condivido, tutto il signor mario, ma in particolare quest'ultimo passo. _________________ flavio |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Santiago81 utente attivo

Iscritto: 09 Apr 2011 Messaggi: 1866 Località: Fiano Romano
|
Inviato: Sab 24 Mgg, 2014 7:35 am Oggetto: |
|
|
Quando arriviamo alle linee per millimetro e ai test da laboratorio, per me é come sentire la lama della ghigliottina che cala...
Si parlava di tagliare via il 70% dell'immagine.
Possiamo convenire che se tagli così tanto, nella maggior parte dei casi, o eri troppo lontano o stai cercando di dare un senso alla foto?
Lasciamo stare Photoshop: solitamente lo disprezza chi non sa usarlo e per ritagliare bastano i millemila programmi gratuiti presenti su internet.
Però, come spesso capita, siamo passati dal condivisible "se tagli il 70% dell'originale, qualcosa non va" al vagamente integralista "se tagli l'originale, qualcosa non va.
Ricordo il periodo in cui ho frequentato lo studio di un fotografo che aveva fatto campagne pubblicitarie di un certo rilievo. Gli portai un ritratto in orizzontale, non male, ben composto, regola dei terzi rispettata, volumi equilibrati... gli piacque e poi mi disse: "se però mi serve di impaginarlo in verticale?" Ooops.
Evitiamo i paternalismi pellicolari per cui chi scatta in digitale è per definizione qualcuno che preme il pulsante di scatto in modo compulsivo, inconsapevole di quello che fa e fidando sempre in Photoshop che salva tutto. Non è così, anzi.
Gli scattisti c'erano anche ai tempi in cui la Kodak avrebbe "fatto il resto". Al massimo non esisteva facebook per mettersi il "ph" vicino al nome ma non mi sembra un dramma.
Mi viene da sorridere pensando alla domanda "esistono reflex con sensori quadrati?". Purtroppo non esistono reflex con sensori rotondi: si spreca un sacco di lente... (Una volta cercavo una lente anamorfica da applicare all'obiettivo: capii che era il momento di muovermi da casa, vedere gente, fare cose...)
Alcune reflex (non so come siamo messi ai piani bassi) danno la possibiltà di scegliersi il formato... 4:3, 16:9, 6:4, 6:6, 6:7, 6:4.5... (Non so se sulla D800 arrivano al 2.35/2.40:1, con tutta quella risoluzione ). Ovviamente non fanno altro che rendere disponibile solo una porzione del sensore ma questo renderebbe più "nobile" lo scatto?
E perché uno non potrebbe semplicemente "pensare" lo scatto in formato quadrato pur avendo una normale "formato Leica" (o suoi ritagli)?
Sinceramente, adattare a formati quadrati o comunque più tendenti al quadrato un'immagine originariamente acquisita in 6:4 non mi sembra un crimine e anche una volta che si va in stampa (A3+, da rifilare pure quello), se il lato corto è sfruttato a dovere, i risultati non soffrono.
Se poi la foto fa schifo e/o il crop è eccessivo, c'è poco da fare. Vale per chi è cresciuto col digitale tanto quanto per chi è cresciuto con la pellicola. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
_Alex_ staff tecnica

Iscritto: 22 Ago 2004 Messaggi: 5325
|
Inviato: Sab 24 Mgg, 2014 9:25 am Oggetto: |
|
|
Citazione: | Però, come spesso capita, siamo passati dal condivisible "se tagli il 70% dell'originale, qualcosa non va" al vagamente integralista "se tagli l'originale, qualcosa non va. |
Avevo scritto un papiro, ma poi l'ho cancellato, quest'affermazione è troppo vera.
Resto del mio punto di vista, ma accetto che possano essercene altri. _________________
 
   |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
|
Inviato: Dom 25 Mgg, 2014 9:34 pm Oggetto: |
|
|
Quando da fotografo mi trasformo in grafico (meglio sarebbe dire impaginatire: grafico è un parolone!!!), so che è molto meglio che nelle fotografie il soggetto sia ben isolato e il messaggio ben definito. Soventemente faccio i tagli. Ne sono costretto per motivi editoriali. Portare in A4 un crop di una foto e farla venir fuori bene con una stampa tipografica, di solito vienebene, tipo fare una cosa quadrata anche rinunciando a qualcosa del lato corto, oppure fare di una orizzontale una verticale.
Forse non sono abituato a pensare che le fotografie debbano per forza restare nel web, dove una foto da 450 mb è già decente. A me piace pensare che le mie fotografie siano ben lavorabili in tutte le situazioni.
Forse sono troppo bacchettone, ma giusto prima di scrivere questo post, mi era capitato di una figlia di un inprenditorotto di paese che mi ha insultato perché la foto croppata fatta col telefonino era venuta pessimamente. Non ha ascoltato i consigli e ha voluto la foto a giorno in una pagina di un libretto A5 di un crop del 50% di un iphone. Siccome che non potevo prenderla a ceffoni, ho dovuto sfogarmi.
Tuttavia ci sono fior di fotografi che fanno foto a teatro con il 50mm: tanto croppano e così l'inquadratura la fanno con fotosciop.
Assicuro santiago81 che non cerco una fotocamera con sensore quadrato, la mia era solo una provocazione, e con buona pace del signor mario, quello di praticare inquadrature posticce non è un'esercizio che gradisco se inteso come regola per fare la foto. _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Lun 26 Mgg, 2014 7:23 am Oggetto: |
|
|
Filippo Secciani ha scritto: | Quando da fotografo mi trasformo in grafico (meglio sarebbe dire impaginatire: grafico è un parolone!!!), so che è molto meglio che nelle fotografie il soggetto sia ben isolato e il messaggio ben definito. Soventemente faccio i tagli. Ne sono costretto per motivi editoriali. Portare in A4 un crop di una foto e farla venir fuori bene con una stampa tipografica, di solito vienebene, tipo fare una cosa quadrata anche rinunciando a qualcosa del lato corto, oppure fare di una orizzontale una verticale.
Forse non sono abituato a pensare che le fotografie debbano per forza restare nel web, dove una foto da 450 mb è già decente. A me piace pensare che le mie fotografie siano ben lavorabili in tutte le situazioni. |
Non è che portandola a l formato quadrato non sia più lavorabile o che ritagliandola diventi da buttare o da vedere al massimo in web a 450 mb
Filippo Secciani ha scritto: | Forse sono troppo bacchettone, ma giusto prima di scrivere questo post, mi era capitato di una figlia di un inprenditorotto di paese che mi ha insultato perché la foto croppata fatta col telefonino era venuta pessimamente. Non ha ascoltato i consigli e ha voluto la foto a giorno in una pagina di un libretto A5 di un crop del 50% di un iphone. Siccome che non potevo prenderla a ceffoni, ho dovuto sfogarmi. |
Sarebbe venuta male, secondo gli standard comuni, anche stampando il 100% parliamo di roba scattata con micro sensori e "obiettivi" imbarazzanti, su questo versante gli smartphone, e l'iphone in particolare, stanno facendo danni enormi, una foto del 50% scattata con questi dispositivi è già inguardabile a monitor, il fatto è che vista nello schermino sembra ottima, miracoli del retina!
Filippo Secciani ha scritto: | Tuttavia ci sono fior di fotografi che fanno foto a teatro con il 50mm: tanto croppano e così l'inquadratura la fanno con fotosciop. |
A teatro si taglia e si è sempre tagliato molto ma chi scatta col 50mm per poi tagliare non è un fior di fotografo è un idiota, sicuramente non un fotografo di teatro
Filippo Secciani ha scritto: | Assicuro santiago81 che non cerco una fotocamera con sensore quadrato, la mia era solo una provocazione, e con buona pace del signor mario, quello di praticare inquadrature posticce non è un'esercizio che gradisco se inteso come regola per fare la foto. |
Ho parlato di esercizio di composizione o di regola per fare le foto? No perché mi pare di non aver detto questo ma: "Un esercizio tipico delle scuole di fotografia era quello di stampare il maggior numero di foto possibile da un solo scatto, variando proprio il taglio e la composizione e spesso ne uscivano immagini degne di nota." smettiamola di travisare le parole degli altri per favore.
Mi pare chiaro che si debba tendere a sfruttare al massimo il supporto sensibile ma mi pare altrettanto chiaro che se per ottenere quello che voglio, formato diverso, diversa inquadratura, maggior risalto al soggetto... io debba tagliare non sarà un dramma e non otterrò solo roba da vedere sul web o stampare al massimo 10x10 [/b] |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
Filippo Secciani utente attivo
Iscritto: 02 Lug 2006 Messaggi: 3680 Località: Provincia di Siena
|
Inviato: Lun 26 Mgg, 2014 7:48 am Oggetto: |
|
|
il signor mario ha scritto: |
Mi pare chiaro che si debba tendere a sfruttare al massimo il supporto sensibile ma mi pare altrettanto chiaro che se per ottenere quello che voglio, formato diverso, diversa inquadratura, maggior risalto al soggetto... io debba tagliare non sarà un dramma e non otterrò solo roba da vedere sul web o stampare al massimo 10x10 [/b] |
Appurato che il mio è uno sfogo e che si sia chiarito un animato equivoco (da punti di vista differenti non mi sembrano distanti le nostre opinioni), reputo che tecnicamente e parlo solo sotto un pinto di vista prettamente tecnico, si debba partire dal formato pieno del supporto. Non si bestemmierà assolutamente se si considera un ritaglio, per qualsiasi necessità. Per il web e supporti digitali, viene bene anche ritagliare parecchio, soprattutto sul retina! (Dio voglia che diventi presto uno standard anche per un monitor da 27", accessibile e ben calibrabile!)
Forse io parto dal presupposto che la foto si usi per intero e all'occorrenza si taglia, magari tu parti dall'idea che tanto si può tagliare, ma se si usa intera è meglio. Sembra il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno...
Per il discorso del fotografo di teatro... confermo che è un idiota. Non è un prof ma ammazza qualsiasi tipo di possibilità professionale perché in pratica regala le foto tagliate e segate a prezzo di stampa che più di 20X30 fanno schifo e nella maggior parte dei casi, più di un 13x18 o 15x20 sono pessime. Chi desidera un poster della propria bimba al saggio di danza, non trovano nessun professionista o fotoamatore decente disposto a condividere quella piazza ormai sputtanata. Purtroppo nel mondo c'è anche di questo.
E pensa che mi sono svenato per un 70/200 f2,8 perché mi piace la foto a teatro! Trovo difficoltà a farmi accettare a titolo gratuito per fare un book decente su supporto digitale! _________________ Tanti mettono in firma la propria attrezzatura. A me piacerebbe metterci la mia voglia di far belle fotografie. Forse non mi basterebbe il posto.
Parafrasando Andy: "oltre la foto, nulla" |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
il signor mario bannato

Iscritto: 01 Ago 2006 Messaggi: 9653
|
Inviato: Lun 26 Mgg, 2014 8:02 am Oggetto: |
|
|
Filippo Secciani ha scritto: | Appurato che il mio è uno sfogo e che si sia chiarito un animato equivoco (da punti di vista differenti non mi sembrano distanti le nostre opinioni), reputo che tecnicamente e parlo solo sotto un pinto di vista prettamente tecnico, si debba partire dal formato pieno del supporto. Non si bestemmierà assolutamente se si considera un ritaglio, per qualsiasi necessità. Per il web e supporti digitali, viene bene anche ritagliare parecchio, soprattutto sul retina! (Dio voglia che diventi presto uno standard anche per un monitor da 27", accessibile e ben calibrabile!)
Forse io parto dal presupposto che la foto si usi per intero e all'occorrenza si taglia, magari tu parti dall'idea che tanto si può tagliare, ma se si usa intera è meglio. Sembra il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno... |
Ma sostanzialmente siamo d'accordo su molto, ma mi sembra che fosse chiaro, la mia "polemica", se così la si può chiamare, era, ed è, verso chi usa toni eccessivamente assertivi e soprattutto "svalutativi"; con te ci sono differenze di vedute su questo discorso, soprattutto sul tagliare epr avere un quadrato, ma nella sostanza, ricerca comunque della massima qualità possibile, c'è accordo mi pare
Filippo Secciani ha scritto: | Per il discorso del fotografo di teatro... confermo che è un idiota. Non è un prof ma ammazza qualsiasi tipo di possibilità professionale perché in pratica regala le foto tagliate e segate a prezzo di stampa che più di 20X30 fanno schifo e nella maggior parte dei casi, più di un 13x18 o 15x20 sono pessime. Chi desidera un poster della propria bimba al saggio di danza, non trovano nessun professionista o fotoamatore decente disposto a condividere quella piazza ormai sputtanata. Purtroppo nel mondo c'è anche di questo.
E pensa che mi sono svenato per un 70/200 f2,8 perché mi piace la foto a teatro! Trovo difficoltà a farmi accettare a titolo gratuito per fare un book decente su supporto digitale! |
Secondo te perché ho lasciato questo genere? Ho perso la mia battaglia contro chi regala le foto alle compagnie che rifiutano ormai di pagarle "tanto c'è tizio che ce le dà in cambio dell'accredito, perché pagarle?" Giuro è una risposta reale. Ma ora che hanno ucciso il mercato, le compagnie gestite da idioti più che gli idioti che fanno finta di essere prof, sorge il problema che se occorre una foto seria non si trovano più professionisti seri e quei pochi fanno prezzi da capogiro. |
|
Vai ad inizio pagina Vai a fine pagina |
|
 |
|
|
Non puoi iniziare nuovi argomenti Non puoi rispondere ai messaggi Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi Non puoi allegare files in questo forum Non puoi scaricare gli allegati in questo forum
|
|