Il declino dell'industria fotografica

[ranton]

Pekka Potka ha pubblicato sul suo blog un articolo su cause e conseguenze del declino dell'industria fotografica:
http://www.pekkapotka.com/journal/2014/4/4/in-decline

[Santiago81]

Interessante articolo ma, per certi versi, anche incoraggiante.

[AlexFoto]

Francamente trovo assurdo giustificare il rincaro dei prezzi delle fotocamere a causa dei dispositivi mobili con possibilità fotografica.
Non fai necessariamente un maggiore profitto, alzando i prezzi, dato che riduci in partenza la sfera dei potenziali clienti.
Una mossa più furba consisterebbe invece nel ridurre i prezzi dei corpi nuovi, lasciando qualche ottica valida, giocando sul prezzo nelle ottiche più esoteriche così, a quel punto, i tanti che vogliono qualcosa di meglio sarebbero incentivati ad entrare nel sistema.

[Santiago81]

Il problema, Alex, è nello spostamento del target: la stragrande maggioranza di quelli che si comprano la reflex entry-level (non basarti sui frequentatori del forum, non facciamo testo) usa la macchina in automatico; per loro, quello che sono e saranno in grado di fare gli smartphone sempre più evoluti (e che stanno migliorando anche sotto il lato foto) è non solo più che sufficiente ma garantisce
- ingombro minore
- maggior semplicità
- facilità di condivisione
La reflex, in questi anni, è stata un gadget spesso nemmeno troppo costoso con cui potersi sentire artisti e darsi un tono da photographer. Come tutte le mode, dura un po' e poi passa. Sta passando.
Le reflex finiranno col costare di più perché rimarranno solo quelle che daranno davvero qualcosa di radicalmente superiore e sfruttabile da un target relativamente di nicchia.
I telefonini hanno rastrellato e continueranno a rastrellare la clientela punta-e-scatta; le compatte di qualità si prenderanno street et similia (inteso come tipo di utilizzo, non come genere fotografico).
Le case non hanno un grande valore aggiunto sulle reflex entry-level, quindi non hanno particolari motivi per tenere in vita quel segmento. Il grosso ricarico lo fanno man mano che si sale di prezzo: meglio fare meno numeri ma maggiori utili.
Unu discorso che stanno facendo in vari settori produttivi, per altro.

[AlexFoto]

Un numero inferiore di vendite significa dovere effettuare un ricarico più consistente nei singoli prodotti per recuperare i costi di ricerca e sviluppo, ancora prima di pensare di potere fare un utile maggiore.
Il fatto che i dispositivi mobili possano risultare più comodi ed, in un certo senso, più pratici, non preclude la possibilità, fosse anche per una minima parte dei potenziali acquirenti, di volere qualcosa di meglio, se soltanto i costi di accesso di un sistema, parlando del nuovo, risultassero più accessibili.
Con tutta l'evoluzione tecnologica avvenuta nel tempo i produttori non possono andare a raccontare che i margini unitari sono insufficienti quanto comunque in qualsiasi segmento produttivo è sempre la massa che proviene dai prodotti con margini inferiori che produce davvero gran parte del fatturato.
In qualsiasi settore oligopolista è possibile fissare il prezzo e, conseguentemente, il mercato potenziale, ma in più occasioni è stato dimostrato che sperare di vivacchiare con numeri più piccoli, non avviene mai senza conseguenze negative, prima o poi.

[Santiago81]

Lo scopo delle aziende è fare soldi, non aiutare l'umanità.
Numeri più piccoli concentrati nell'alto di gamma non significa affatto vivacchiare ma trasformarsi da industria di massa ad industria di elite, un'evoluzione non assurda per chi già fa della ricerca tecnologica la propria forza. Ferrari e Lamborghini non vivacchiano mica...
Numeri inferiori significano anche minor dispersione delle risorse; nello specifico, ridurre l'attenzione sulle entry-level significa semplicemente tagliare un ramo secco che adesso produce utili solo grazie ai numeri di pezzi venduti e che in futuro ne produrrà sempre meno.
La minima parte dei potenziali acquirenti (che sarà sempre più minima e meno acquirente) non giustifica sogni sul futuro del segmento.
Queste aziende possono andare avanti credendo che il mercato non cambierà mai o prendere atto che lo strumento reflex è stato una moda e, una volta passata, è tornato ad essere qualcosa di troppo grande, pesante e poco intuitivo per quella massa che negli ultimi 10 anni ha fatto la fortuna delle entry-level (e delle reflex di riflesso).
I numeri, per quanto riguarda le reflex, si ridurranno in ogni caso.
Ragionando in prospettiva di medio periodo, si può solo prenderne atto.
L'arte, la passione, i sogni, la creatività eccetera sono strumenti di marketing, non il fine.