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Stampe casalinghe "fine art" ? Consigli, grazie !

 
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Autore Messaggio
Carcarlo1
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MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 3:26 pm    Oggetto: Stampe casalinghe "fine art" ? Consigli, grazie ! Rispondi con citazione

Salve a tutti

mi domandavo se, in ambito puramente amatoriale, abbia un senso poter fare stampe di massima qualità possibile con stampanti commerciali adeguate, a costo abbordabile, oppure è necessario andare dallo stampatore.

( Ovviamente parto con l'attrezzatura di ripresa di opportuno livello, ovvero Canon 5d II e tutte ottiche fisse).

Attualmente stampo A4 con una Epson stylus photo 730, le stampe a colori sono paragonabili a quelle di un laboratorio standard ( e i costi anche, circa 2 euro a stampa, ink compresi ), ma il bianco e nero lascia molto a desiderare, e poi spesso il formato A4 mi va stretto.


Stavo pensando di acquistare una Epsnon P3000 ( 9 colori, fino al formato A3 ), carte "fine art" Hahnemuhle o altro, eventualmente secondo i vostri suggerimenti.

Ha un senso tutto ciò ? Si fa un salto di qualità, o non ne vale la pena ? ( I costi mi pare siano più o meno gli stessi che ad un normale lab ).

Ci sono accorgimenti particolari da usare ? E' necessario lavorare in qualche modo opportuno la foto con adeguato software, e come ? Oppure scatto e stampo ?
Di stampe ne farei comunque molto poche, il costo maggiore sarebbe solo la stampante, una tantum e via.

Qualcuno di voi lo fa ? Cosa mi suggerite ?

Grazie !
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Carcarlo1
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Iscritto: 25 Nov 2013
Messaggi: 180

MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 4:35 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Vorrei precisare l'ambito della mia domanda:

sono molto poco pratico di stampe, anzi quasi zero. Ho usato il termine "fine art" per far capire cosa voglio, anche se so che il vero fine art è un mondo a parte.

Ho letto i numerosi thread sull'argomento, ma molti sono troppo tecnici per me, e non riesco ad intenderli.

Per cui, potrei riformulare la domanda in maniera più pratica:

se mi accatto una Epson 3000 e carte superspecial, stampando senza toccare robe tipo profilo colore icc eccetera ( che non so gestire ), in sé e per sé ottengo una stampa immediatamente e riconoscibilmente migliore rispetto ad una buona stampantina fotografica ?

Devo necessariamente elaborare il file da stampare in qualche modo specifico ? La maschera di contrasto, ad esempio, è necessaria, utile, superflua ? Se non ho fotosciop, come faccio ?

grazieeeee
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Santiago81
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Località: Fiano Romano

MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 6:12 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Senza profilo colore, stai buttando i soldi.
Però non credere che sia roba da cervelloni! Wink

Non ho capito quale stampante tu voglia prendere, come P3000 mi dà un viewer.

Se vuoi stamparti in casa con buoni risultati ti servono
- calibratore per monitor: senza questo, letteralmente non sai cosa stai vedendo perché i colori sul monitor non saranno quelli "dentro" il file.
- programma di editing, va benissimo anche un Photoshop Elements, si trova sugli 80 euro.
- stampante a 6 o più colori con possibilità di stampare fino all'A3+
- carte per stampa fine-art. Hahnemule, Canson, Moab, Ilford ma anche Epson.
- i profili ICC

Partiamo da questi ultimi: non sono niente di trascendentale; semplicemente vai sul sito della carta che hai comprato, ti registri (se serve) e ti scarichi i tuoi profili.
Dopo averli eventualmente estratti dal file zip, li sposti nella cartella dei profili icc installati insieme al driver della stampante. Per sapere dove, consulta la guida del driver.
Quando andrai a stampare, al momento di scegliere le opzioni, bypassi il controllo del driver togliendo la spunta, selezioni il tipo di carta (matte o lucida), ti assicuri che sia data precedenza alla qualità rispetto alla velocità e spunti la scelta di lasciare la gestione del colore a Photoshop (nel caso).
Poi andrai a scegliere il profilo colore e fra le opzioni dovrebbero uscirti fuori i profili icc che hai scaricato.
Per quanto riguarda il punto di nero o il metodo (colorimetrico relativo, assoluto, percettivo ecc), fai delle prove. Io solitamente uso il relativo o il percettivo.
Fai attenzione a salvare il file prima di stamparlo e non dopo altrimenti potrebbe incorporare il profilo icc con cui lo hai stampato.

Per un risultato professionale dovresti calibrare anche la stampante e perfino la macchina fotografica, per di più calibrandola per le diverse condizioni di luce (generalmente ci si limita a calibrare la stampante, tranne per lavori di cataloghi).

Sembra macchinoso ma in realtà è più semplice a farsi che a dirsi.
Considera due cose quando valuti una stampa:
- l'immagine a monitor è retroilluminata quindi la luminosità apparente sarà comunque maggiore di quella di una stampa
- la stampa andrebbe osservata alla luce del giorno: le luci casalinghe contengono sempre delle dominanti e rendono quindi impossibile valutare con precisione la correttezza della stampa. (Esistono lampade apposite per ossrvare le stampe.)

Per il resto, ricordati di verificare la pulizia (soprattutto) e l'allineamento degli ugelli e di conservare le carte e le stampe come indicato.
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Carcarlo1
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Iscritto: 25 Nov 2013
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MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 6:26 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Accipicchia che rispostona, grandissimo !

Per la stampante, ho sbagliato a scrivere, era epson R3000 e non P3000.

Per quel che riguarda i profili ICC, ad esempio sul sito della Hahnemuhle ci sono pochissimi modelli di stampanti: sono costretto a scegliere tra quelle ?

Se ad esempio, per questione di costi ed utilizzo ( multifunzione vs solo foto ), volessi prendere una che fa sempre il formato A3, ma a 6 colori, e non ha il profilo ICC della carta, devo per forza lasciar perdere ? ( es, epson xp950 )

In considerazione della amatorietà del mio approccio, volevo capire innanzitutto se cambiando semplicemente stampante e carta, senza toccare altro e senza smanettare, di per sé potevo ottenere una stampa migliore. Non certo da museo, ma insomma un gradino in più di quelle da lab consumer.

Mi pare di capire che, per la stampa, devo passare necessariamente per Photoshop. Finora ho usato il semplicissimo epson easy photo print, non so se sia adeguato alle necessità.


Grazie !!
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Santiago81
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Località: Fiano Romano

MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 10:30 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

La R3000 va benissimo.

Permettimi una riflessione sulla "amatorialità" del tuo approccio.
La 5D MkII non è una macchina amatoriale ma una semi-pro che molti professionisti usano o hanno usato come primo corpo macchina.
Avere una qualità professionale nell'acquisizione dei dati e poi azzopparla prima della finalizzazione dell'immagine è un po' come avere il motore di un Ferrari sotto il telaio e la carrozzeria di una Duna.

Stampare senza profilo ICC è un po' andare a caso. Non so se tu possa ottenere risultati migliori che da una stampante lab, e un po' torniamo al punto di cui sopra...

Guarda bene se non c'è il profilo ICC sul sito hahnemule: a volte una stampante viene raggruppata insieme ad altre.

Per ottenere risultati apprezzabili, comunque, puoi iniziare con le carte fine-art della Epson: sarà più facile trovare i profili ICC e molti sono già implementati dal driver in dotazione.

Adobe RGB: impostalo, non ti costa nulla. L'adobe è più ampio, è vero, ma la stragrande maggioranza dei monitor ha uno spazio colore (gamut) più limitato e lo stesso dicasi per le stampanti.
Tradotto: sfido un'osservatore anche esperto a capire la differenza fra due stampe, una effettuata partendo da un file acquisito in AdobeRGB e l'altra partendo da RGB...

Ovviamente, quello che ti scrivo vale per condizioni di "lavorazione" standard.
Dettagli che per i comuni mortali o anche per semplici "artigiani" possono essere non così rilevanti hanno una grande importanza per quei pochi professionisti specializzati nella gestione del colore: c'è gente in grado di farti il bilanciamento del bianco senza nemmeno guardare la foto, solo basandosi sui numeri.


Ultima modifica effettuata da Santiago81 il Dom 16 Feb, 2014 8:35 am, modificato 1 volta in totale
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Carcarlo1
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Iscritto: 25 Nov 2013
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MessaggioInviato: Sab 15 Feb, 2014 11:29 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Nuovamente grazie per le tue puntuali osservazioni !

Hai ragione, con la 5D si dovrebbe fare di più, e forse il mio approccio è ancora troppo amatoriale.

Ma è anche per questo che cerco di capire come poter migliorare, e poi c'è il fatto che faccio gran fatica a seguire tutte le implicazioni informatiche della fotografia, anche perché non mi piace molto stare davanti al pc, con tutti quei settaggi perdo la pazienza.

Col digitale si è aperto un mondo di prospettive un po' troppo vaste per me, che sono abbastanza conservativo.

Diciamo che volevo forse cavarmela a buon mercato, ovvero con due o tre elementi della catena di produzione già buoni, senza stare troppo a smanettare: volevo capire come fare per avere stampe di qualità migliore del lab di zona, senza dovermi fare cento km per avere qualche stampa ben fatta.

La fotografia per me è ancora al 90% il momento dello scatto ( eredità pellicolara ), e vedo che per capirci qualcosa nel mare di informatica ci vuole forse una pazienza che non ho.

Faccio ancora fatica ad interpretare fotosciop come uno strumento fotografico e non solo come un rattoppatore di immagini brutte, sarà forse perché conosco troppi che lo usano " a prescindere ", tagliano scopiazzano fanno effetti speciali da baraccone, e la chiamano fotografia.

Per quel che riguarda il profilo ICC, ho visto sia sul sito epson che su quello hahnemuhle, i profili per le carte migliori sono presenti solo per le stampanti migliori, e credo sia anche normale.


Adesso dovrò anche capire in che modo orientarmi tra i molti tipi di carte, e fare qualche esperimento. Non cerco il risultato assoluto, ma solo qualche elemento per migliorare un po' per volta.

Ok! Ok!
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Santiago81
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MessaggioInviato: Dom 16 Feb, 2014 9:10 am    Oggetto: Rispondi con citazione

http://www.hahnemuehle.com/en/digital-fineart/icc-profiles.html
in fondo alla pagina trovi le opzioni, basta selezionare
Manufacturer: Epson
Printer: Epson Stylus Photo R3000
paper group: quella che ti interessa.

La fotografia non si è mai esaurita al 90% al momento dello scatto, nemmeno quando si usava la pellicola. Prima c'era la scelta della pellicola, poi si scattava, poi si sviluppava e infine si stampava. Le pellicole differivano per definizione, contrasto, grana, gamma cromatica, bilanciamento del bianco, reazione al tiraggio, sensibilità... già questa era una scelta non da poco.
Poi si scattava.
Dopo lo scatto, il negativo andava sviluppato; c'era chi amava sviluppare da sé, chi lasciava il compito alle impostazioni predefinite del laboratorio vicino casa e chi si affidava a professionisti specializzati nello sviluppo e stampa, artigiani che avevano il compito di capire l'autore della foto e di restituire con il loro lavoro l'immagine che quello aveva pensato al momento dello scatto.

Poi, ovviamente, ci sono le foto ricordo (categoria assolutamente rispettabile) che vengono prese e stampate senza fare troppa attenzione ai dettagli. Per quelle andavano e vanno benissimo (forse anche meglio) le compattine.

Io di informatica non capisco una clava.
Non so distinguere una motherboard da una scheda audio e il mio pc è rimasto muto per la disinstallazione del driver di quest'ultima.
Quanto a Photoshop, è un programma nato per la grafica, le sue possibilità sono enormi e l'applicazione in fotografia è solo una piccola parte di quello che può fare.
Non sono né un Adobe Guru, né un creativo di computer grafica. Di Photoshop userò sì e no il 5%, quello che mi serve, quello che riesco a ricordare. Di tanto in tanto mi studio qualche tutorial per capire le nuove tendenze, imparare metodi più veloci o qualitativamente migliori per fare quello che devo. Esattamente come faccio per la tecnica fotografica o gli schemi di luce.

Un po' di pazienza ci vuole, ma veramente il minimo sindacale. Sono' più importanti la curiosità e la voglia di migliorare i propri risultati.

Il fine non è produrre una foto-grafia. La fotografia ha smesso di essere il fine quando si è capito come funzionava. Da allora è diventato un mezzo. Per cosa? Per tradurre in un'immagine qualcosa che può anche essere ispirato da quello che hai davanti ma che comunque esiste solo nella tua testa.

Il mio consiglio è di sgombrare la mente, prenderti il tempo che serve, non limitarti a quello che "ti riesce" ma spingerti verso quello che "vuoi".
Hai un'attrezzatura di ripresa che farebbe invidia a molti, falla lavorare, tira fuori tutto quello che può darti.
Quando avrai il controllo sulla tua produzione dallo scatto alla stampa, quando vedrai che le cose sono esattamente come le avevi pensate, fidati, godrai come un riccio e tenere fra le mani un'A3+ con sopra stampata la tua foto e non il risultato casuale di processi informatici misteriori varrà il tempo speso (non perso) ad imparare.
Perché nessuno schermo ti dà il feticistico piacere di vedere, toccare e annusare una stampa.
Wink
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AleZan
coordinatore


Iscritto: 16 Giu 2006
Messaggi: 11698
Località: Bologna

MessaggioInviato: Dom 16 Feb, 2014 12:37 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Mi pare che la risposta che hai avuto da Santiago sia stata certamente esauriente.
Ribadisco alcune cose che mi sembrano importanti.

1) in effetti la profilazione/calibrazione del monitor è un passaggio che non può essere evitato.
Un colorimetro tipo Spyder ha un costo accessibile e fa bene il suo lavoro, a meno che tu non abbia un monitor veramente "da mercatone". Oppure un monitor "top end" che meriterebbe qualcosa di più.
La profilazione è la base per poter dire: dopo aver editato la foto, i colori che ora vedo li voglio sulla stampa.
Data la tua bella attrezzatura, sarebbe da valutare anche l'acquisto di un monitor con il pannello TFT a tecnologia IPS, che ormai hanno costi anche sotto i 400 euro. Questi pannelli hanno una gamma di colori più estesa, che si avvicina a quella della stampante, e un angolo di osservazione molto ampio che facilita non poco l'editing.

2) è vero che andrebbe profilata anche la stampante, è vero anche che inizialmente non è indispensabile. I profili delle carte più comuni che si possono scaricare vanno bene per cominciare. Addirittura se non trovi quelli per l'esatto modello della tua stampante, puoi provare ad usare quelli di una "cugina" che usi la stessa tecnologia. Ad esmpio se non trovi quelli della R3000, puoi provare quelli della 3880 che ha lo stesso numero di testine e lo stesso inchiostro.

3) la R3000 è un'ottima scelta. E' una cosiddetta K3, cioè ha tre neri (il quarto dipende dal tipo di carta) condizione importante per avere un B/N di alta qualità. Il problema delle Epson è che gli ugelli tendono a tapparsi se non vengono utilizzati. Non tutti i modelli hanno questo problema, non so la R3000. Il consiglio è comunque quello di fare sempre almeno una piccola stampa alla settimana, per tenere tutto in efficienza.

4) per quanto riguarda il software a prescindere dal costoso Photoshop, ti consiglio di valutare Lightroom, sempre della Adobe, che ha una funzionalità di stampa davvero molto friendly, costa molto meno, ed ha tutto quel che serve per il fotografo che lavora in RAW (ma anche in jpeg).
Ad esempio Lightroom (come Photoshop) ha una funzione che ti permette di fare il "soft proof", cioè la simulazione a video di come uscirà la stampa, e di visualizzare anche i cosiddetti "colori fuori gamut" cioè quei colori che la stampante non è in grado di riprodurre correttamente.
Per gestire bene tutto il processo, la lettura di un manuale dedicato a Lightroom è importante.

5) mi pare che anche questo sia stato detto, però al momento di stampare bisogna decidere "chi comanda": la stampante o il software di editing (Photoshop, Lightroom, ecc.). Se non fai nulla hai due "galletti nel pollaio".
Lasciare il comando alla stampante (dicendo al software di lasciar perdere) alle volte produce risultati migliori più facilmente. Il driver della stampante interpreta i dati in arrivo dal PC, tenendo conto delle caratteristiche della stampante e... del gusto del "fotoamatore medio", e caccia fuori qualcosa di quanto più possibile gradevole. Il contro è che alle volte il tutto è un po' troppo "pompato". I puristi scelgono in genere di lasciare il comando al software.
Per fare questo bisogna andare nelle impostazioni avanzate del driver di stampa e escludere qualsiasi intervento del driver. In questo modo i dati (sul colore) arrivano immodificati dal PC alla stampante.
Le Epson lavorano particolarmente bene nel B/N lasciando comandare la stampante, il cui driver ha funzioni specifiche par il B/N.

6) Gli inchiostri originali sono carissimi. Ma purtroppo le alternative "universali" sono praticamente sempre sadenti, pericolose per le testine della stampante, e danno risultati del tutto imprevedibili anche nella durata nel tempo.
Tieni conto che il costo al millilitro dell'inchiostro diminuisce drasticamente all'aumentare delle dimensioni della tank. Mi spiego: una tank da 80 ml. (della Epson 3880) ha un costo a ml. molto più basso della tank da 26 ml. (della R3000).
La differenza è così notevole che non è esagerato pensare che, chi produca un certo numero di stampe, un paio d'anni veda azzerarsi la differenza di prezzo iniziale tra la R3000 e la 3880 (che stampa l'A2....)

7) per concludere, tutti noi che veniamo dal chimico abbiamo sbattuto contro la complicazione apparente del digitale. In realtà facendo una cosa per volta, tutte la difficoltà sono davvero molto ben superabili.
E l'appetito vien mangiando... Smile

ciao

_________________
Alessandro - www.alessandrozanini.it
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Carcarlo1
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Iscritto: 25 Nov 2013
Messaggi: 180

MessaggioInviato: Mer 19 Feb, 2014 6:19 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ringrazio tutti per le precise risposte.

E vorrei incidere nel marmo questa di Santiago81:

" Perché nessuno schermo ti dà il feticistico piacere di vedere, toccare e annusare una stampa."

Ok! Ok! Ok!
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kihmor
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Messaggi: 7
Località: Nei dintorni di Torino

MessaggioInviato: Dom 12 Mar, 2017 11:33 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

Ciao, mi riallaccio a questo "antico " topic Smile
perchè l'ho trovato molto chiaro.

Ho però adesso un po di confusione sulla gestione degli ICC.

Possiedo CANON PRO 1, Colormunki Photo per calibrare, uso Lightroom e Canon Photo Studio Pro

Volevo creare i profili per alcune carte e volevo usare il software di Canon Color Management Tool Pro.
Appaiono due opzioni: creare profilo ICC e Calibrare stampante.
.... Mah quale devo usare ?
Devo calibrare prima la stampante e poi creare il profilo ICC per la carta?

Se calibro la stampante , il profilo ottenuto dove lo metto ? lo devo usare in Lightroom o nel Photo Studio Pro ? oppure no?

Oppure creo solo il profilo della carta che userò poi in PROFILO STAMPANTE della gestione colore del Photo Studio Pro ?

Non riesco a capire la gestione della calibrazione della stampante, se, come per il monitor, va fatta ogni tanto e poi se la gestisce il sistema operativo, oppure come va gestita.

E cosa cambia con la creazione del profilo ICC per ogni carta ?

Surprised Aiutatemi a capire per favore

grazie
r.
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